Asta Giudiziaria del 18/12/2013 - I. Dipinti e Disegni, Incisioni et alia, Sculture Sessione Unica - dal lotto 1 al lotto 137
mercoledì 18 dicembre 2013 ore 18:00 (UTC +01:00)
JOHANN HEINRICH SCHÖNFELD (1609 1682). ATTRIBUITO A Martirio di sant’Arcadio...
JOHANN HEINRICH SCHÖNFELD (1609 1682). ATTRIBUITO A
Martirio di sant’Arcadio (?)
Olio su tela, 97,5x134 cm.
Provenienza: Semenzato, Venezia, 31.10.1998, l. 113 (€ 52.429), come Johann Heinrich Schönfeld
Elementi distintivi
Vecchia etichetta d’asta o di esposizione recante il n. 82
Porzione di etichetta ‘S.V.’
Annotazione dei codici “02334313” e “ST64605436”
Stato di conservazione
Segno: 67% (pellicola pittorica sporca e consumata, a tratti fino alla preparazione; integrazione rilevanti)
Supporto: 70% (telaio sostituito, rintelo forse ottocentesco)
L’attribuzione a Schönfeld è stata avanzata per la prima volta nella vendita Semenzato. Numerosi esperti hanno recentemente esaminato l’opera su base fotografica. Cécile Anne Michaud, curatrice del Catalogo Ragionato di Schönfeld, non conferma la attribuzione. “Alcuni elementi, come i profili greci delle figure e lo spettro cromatico dominato dal marrone” la inducono a pensare ad un altro autore, nella Napoli della metà del Seicento, Gargiulo o la sua Cerchia, nonostante “sia le posizioni, sia i movimenti, sia le proporzioni e numerose altre caratteristiche siano molto vicine a Schönfeld”. David Marshall non riconosce nell’opera né la mano di Schönfeld né quella di Gargiulo, per ragioni stilistiche: colloca nondimeno anch’egli la tela in ambiente napoletano, vicino a Scipione Compagno e a François de Nomé. Marshall suggerisce che il dipinto possa rappresentare il martirio di sant’Arcadio, a cui nel 302 d.C., probabilmente a Cesarea, vennero tagliati gli arti uno a uno. Alberto Cottino attribuisce l’opera ad un “pittore minore di difficile identificazione”. Le assonanze individuate da Michaud e Marshall trovano riscontro nella presentazione Semenzato che “attribuisce (l’opera) al periodo di produzione dello Schönfeld caratterizzat(o) dalla profonda simpatia per gli artisti napoletani suoi contemporanei quali Domenico Gargiulo, Aniello Falcone, Scipione Compagno”. Consultato per la profonda conoscenza del Seicento Napoletano, Nicola Spinosa, a seguito di un recente esame dal vero dell’opera, la ha convintamente assegnata a Schönfeld ed è disponibile a realizzare uno studio sul dipinto.
Ringraziamo gli specialisti menzionati per il prezioso supporto nella schedatura dell’opera.