Lotto 92 | Maestro romano del secolo XVIII, "Mausoleo eretto nella Chiesa di Santa Maria...

Il Ponte Casa d'Aste - Palazzo Crivelli - Via Pontaccio 12, 20121 Milano
Asta N. 362 - Arredi, Dipinti Antichi e Argenti Prima Sessione - dal lotto 1 al lotto 161
mercoledì 6 aprile 2016 ore 15:30 (UTC +01:00)

Maestro romano del secolo XVIII, "Mausoleo eretto nella Chiesa di Santa Maria...

Maestro romano del secolo XVIII, "Mausoleo eretto nella Chiesa di Santa Maria del Popolo a Roma". Tempera su carta (cm 57x35) In cornice 18th-century Roman master "Mausoleum built in the Church of Santa Maria del Popolo in Rome". Tempera on paper. Framed L'opera in esame è da ascriversi alla produzione romana del XVIII secolo: dall'eredità della Roma antica con i suoi monumenti, l’artista riproduce in maniera dettagliata il monumento funebre dedicato a Maria Flaminia Odescalchi, moglie di Ferdinando Chigi, nella Basilica di Santa Maria del Popolo a Roma. La tomba, opera di Paolo Posi, scenografo dal gusto roboante, è stata ideata come un tripudio di decorazioni affastellate, tipica di un gusto tardo barocco, che celebra l’unione delle due famiglie: il leone alla base, simbolo degli Odescalchi, poggiato sui monti, simbolo dei Chigi. Gli elementi estetici ed architettonici, se pur descritti in maniera reale e dettagliata, passano attraverso l’immaginazione dell’artista che potenzia e rende ancor più evidente la bellezza dei colori e delle forme trasformando un documento storico-artistico in un souvenir per gli intellettuali del Grand Tour. La parte centrale del disegno denota un segno spigliato che evidenzia il soggetto dell’opera centrato da una rigorosa applicazione prospettica, tesa ad esaltare un gusto sempre più razionale che si andava diffondendo in Europa verso la metà del secolo, infatti figure ed elementi architettonici si incrociano legandosi in un movimento di forme e di colori evidenziato dalla monocromia dell’elemento prospettico ed architettonico. Stendhal scrisse in Promenades dans Rome "L'exécrable gout du XVIIIe siècle éclate dans le tombeau de la Princesse Odescalchi-Chigi" (Décembre 13, 1827).