Asta 48 - Dipinti di pregio del XIX e XX secolo Sabato, ore 15:00
sabato 29 giugno 2024 ore 15:00 (UTC +01:00)
Francesco Filippini - Chioggia
Francesco Filippini - Chioggia - Brescia 1853 - Milano 1895 - Olio su tela cm 41.5x26.5 - Francesco Filippini nacque a Brescia il 18 settembre 1853 da Lorenzo, falegname, e Silvia Signoria, operaia cucitrice. A causa delle difficili condizioni familiari, sin da giovane iniziò a lavorare, dapprima come garzone in una pasticceria cittadina e successivamente come scrivano presso lo studio di un notaio. Tuttavia, già da giovane manifestò il suo talento artistico realizzando alcuni ritratti della famiglia Chiappa, proprietaria della pasticceria dove lavorava (Nicodemi, 1933, p. 4).Per approfondire le sue competenze artistiche, si iscrisse alla civica scuola di disegno presso la Pinacoteca Tosio di Brescia, dove studiava Giuseppe Ariassi, un artista seguace dell'accademia classica. Il suo apprendistato presso Luigi Campini contribuì a solidificare le sue capacità nel rappresentare figure realistiche integrate nel paesaggio, uno stile che avrebbe caratterizzato tutto il suo percorso artistico.Il suo impegno negli studi e il suo talento attirarono l'attenzione della commissione di tutela della scuola, che nel 1872 propose un sussidio del Comune per lui e per l'amico coetaneo Luigi Lombardi. Questo sostegno finanziario permise a Filippini di continuare i suoi studi e di entrare nell'ambito dell'artista bresciano Benedetto Schermini, da cui acquisì un approccio sobrio alla pittura.Nel 1875, grazie all'aiuto di Paolo Da Ponte, ottenne una pensione che lo portò a Milano, dove studiò con Giuseppe Bertini e venne influenzato dalle opere di Tranquillo Cremona, Ottone Silvestri e Leonardo Bistolfi. Nonostante le speranze di entrare nel corpo delle guardie di finanza, Filippini non fu accettato per motivi di salute, decidendo così di concentrarsi completamente sulla pittura.A Milano, dove si stabilì definitivamente a partire dal 1880, Filippini divenne parte integrante della scena artistica, esponendo regolarmente alla mostra annuale dell'Accademia di Brera. La sua produzione artistica comprendeva principalmente paesaggi ispirati dalle sue estati trascorse a Gardone Val Trompia e altri luoghi naturali italiani.Il successo di Filippini lo portò a frequentare salotti e circoli mondani, dove fu apprezzato non solo per la sua arte, ma anche per il suo stile elegante e per i ritratti vivaci che dipinse. Espose con successo in numerose esposizioni nazionali e internazionali, guadagnandosi riconoscimenti come il premio Fumagalli per il paesaggio nel 1887 e diventando socio onorario dell'Accademia di Belle Arti di Brera nel 1888.Nel corso della sua carriera, Filippini mantenne legami con la sua città natale di Brescia e con altri artisti lombardi, inclusi i maestri del divisionismo come Giovanni Segantini. La sua pittura, influenzata dal realismo e dalle nuove tendenze impressioniste, si distinse per la sua tecnica sottile e lirica nel ritrarre l'atmosfera dei paesaggi naturali e urbani.Francesco Filippini morì a Milano il 6 marzo 1895, lasciando un'impronta significativa nella pittura italiana dell'Ottocento.