Importanti Mobili, Arredi e Oggetti d'Arte, Porcellane e Maioliche
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Lotto 49 QUATTRO PLACCHE, MANIFATTURA GINORI A DOCCIA, METà SECOLO XIX
in porcellana bianca a bassorilievo raffiguranti le Quattro Stagioni , dai modelli di Massimiliano Soldani Benzi.
Primavera , cm 42,5x60; Estate , cm 42x58; Autunno , cm 41,7x59; Inverno , cm 42,3x60.
Le placche con le Quattro Stagioni derivano direttamente dalla serie eseguita in bronzo da Massimiliano Soldani Benzi tra il 1708 e il 1711, su commissione del Gran Principe Ferdinando de’ Medici, i cui modelli in terracotta si trovano oggi al Museo degli Argenti di Firenze. Proprio da quei modelli furono tratte le quattro cere, tutt’ora conservate al Museo delle Porcellane di Doccia, utilizzate dalla Manifattura negli anni per la realizzazione delle placche.
La produzione di placche istoriate è documentata nella manifattura fin dall’epoca del fondatore, e la fortuna di alcuni soggetti, come quelli de Le Stagioni , proseguì a lungo, con testimonianze fino al 1879. Tale produzione, eseguita nelle forme provenienti dalla bottega del Soldani o nelle repliche da esse, non permette di stabilire una datazione certa: essa può essere stabilita, seppure con molta approssimazione, solo grazie alla tecnica di esecuzione impiegata per la realizzazione e ai confronti stilistici con altri esemplari.
Numerose sono le tracce di queste placche nelle fonti documentarie, tra cui nel noto Inventario dei Modelli della Fabbrica di Doccia si legge: “N. 41 bassorilievo quadro rappresentante la Primavera. Di Massimiliano Soldani. L’originale è nel Palazzo dei Pitti, con le sue forme… N. 43 Un bassorilievo quadro rappresentante l’Estate. Di Massimiliano Soldani. Di cera con forma. L’originale è ne Pitti… N. 49 Un bassorilievo rappresentante l’Autunno. Di Massimiliano Soldani, con Sue forme… N. 51 Un bassorilievo rappresentante l’Inverno. Di cera. Di Massimiliano Soldani, con sue forme, l’Originale è nel Palazzo De Pitti…”. Le relative forme, che risultavano assai grandi per il numero dei pezzi ed erano riposte nella così detta Stanza dell’Andito a Tramontana , venivano descritte così: “N. 33 A questo numero vi son quattro forme di Bassirilievi delle 4 Stagioni. Il p.mo La Primavera Pezzi 24. -
Lotto 50 LUMIERA, SECOLO XIX
in bronzo decorato a perline e fiori con pendenti in cristallo trasparente e viola, a un palco con otto bracci ricurvi, complessive otto luci, decorata nella parte superiore con una corona stilizzata, cm 90x67
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Lotto 51 SPECCHIERA, TOSCANA, INIZI DEL SECOLO XIX
in legno dipinto nei toni del verde e dorato; cornice rettangolare profilata da motivo dentellato, cimasa a raggera sormontata da fregio scolpito a nastro su fascia tripartita decorata da motivi fitomorfi dorati con fregi vegetali che ricadono lungo i fianchi, piedi a ricciolo, cm 175x75
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Lotto 52 TAVOLO DA CENTRO, ITALIA CENTRALE, INIZI SECOLO XIX
in noce intarsiato in mogano, ebano e legni vari; sul piano una riserva rettangolare profilata da cornice a greca inquadra le tre virtù teologali, Fede, Speranza e Carità con la scena dell''incoronazione di Pio VII, avvenuta a Venezia nella Basilica di San Giorgio Maggiore durante il conclave del 1799-1800; bordi esterni del piano decorati da motivo a greca, fascia centrale intarsiata con raffigurazioni di monumenti romani come San Pietro fuori le mura e San Giovanni Laterano ; gambe troncopiramidali, cm 73x100x79
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Lotto 53 Auguste Breul
GRANDE CANDELABRO, PARIGI, 1855 CIRCA
in bronzo dorato a dodici luci. Su una pedana liscia triangolare poggiano tre zampe ferine che sorreggono un''alta base, decorata agli angoli da foglie accartocciate e sui tre lati da ricchi fregi vegetali e costolature baccellate. Dalla base si erge una colonna centrale interamente decorata a motivi vegetali, e circondata da tre tralci a tutto tondo impreziositi da altrettante figure di putti con coppe e grappoli d''uva, sulla quale poggia l''alzata, decorata tutt''intorno da motivi vegetali e grappoli d''uva: dal suo interno si diaprtono dodici bracci portacandela di forma sagomata. Sulla base reca il punzone AUGUSTE BREUL - RUE DE LANCRY N. 5 - A PARIS , alt. cm 84, diam. cm 54
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Lotto 54 QUATTRO SCULTURE, MANIFATTURA GINORI A DOCCIA, SECONDA METÀ DEL SECOLO XIX
in porcellana bisquit raffiguranti il Crepuscolo , l'' Aurora , il Giorno e la Notte, dalle sculture eseguite da Michelangelo per i sepolcri monumentali dedicati a Lorenzo Duca d''Urbino e Giuliano Duca di Nemours nelle Cappelle Medicee in San Lorenzo a Firenze. I modelli di due di queste sculture si trovano nel camino monumentale realizzato da Gaspero Bruschi nel 1754 e oggi conservato presso il Museo della Manifattura di Doccia a Sesto Fiorentino (Firenze), cm 45x55x30 (4)
Bibliografia di confronto
A. Biancalana, Porcellane e maioliche a Doccia. La fabbrica dei marchesi Ginori. I primi cento anni , Firenze 2009, pp. 53-54
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Lotto 55
COPPIA DI CASSETTONI, BOTTEGA MAGGIOLINI, MILANO, FINE SECOLO XVIII
in noce intarsiato in varie essenze, sottopiano decorato a motivo ad ovoli, un cassetto nella fascia con tralci vegetali, due cassetti sottostanti decorati da riserva ovale all''interno della quale è raffigurata una scena con contadini entro architetture, fianchi con analoghe riserve entro cui sono intarsiate architetture. Profili a tralci fitomorfi, piani in marmo giallo, gambe troncopiramidali, cm 88x124x58 (2)
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Lotto 56 COPPIA DI POLTRONE, PIEMONTE, PERIODO LUIGI XVI
in legno intagliato e laccato; schienale con cartella ovale in paglia di Vienna, braccioli a giorno, gambe troncopiramidali scanalate con attacco a dado centrato da dischetto, seduta rivestita da cuscino in velluto, alt. cm 97 (2)
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Lotto 57 CASSETTONE A RIBALTA, VENETO, SECONDA METÀ DEL SECOLO XVIII
in noce e radica di noce, fronte di linea mossa con tre cassetti e uno più sottile sotto la fascia, sportello a ribalta celante quattro cassetti disposti su due colonne separate da sportello arcuato, base modanata su piedi a mensola, cm 107x118x60
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Lotto 58 SPECCHIERA, PIEMONTE, SECOLO XVIII
in legno intagliato e dorato di forma sagomata, cornice con doppio bordo decorata a motivi vegetali e volute fogliacee con cimasa centrata da conchiglia, piedi a volute, cm 165x110
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Lotto 59
PICCOLO SECRETAIRE, ATTRIBUITO A GIUSEPPE MAGGIOLINI, MILANO, FINE DEL SECOLO XVIII
in noce intarsiato in legno di rosa, tulip è , palissandro, amarena, acero e bosso, fronte ad uno sportello ed un cassetto decorati rispettivamente da vaso di fiori con tralci vegetali e girali floreali, analoghi decori sui fianchi, profili a fregi fitomorfi, piano in marmo grigio incassato in cornice decorata a motivi trilobati, gambe troncopiramidali scanalate, interno con segreti, cm 102x56x60
Bibliografia:
La bottega dei Maggiolini, a cura di C. Olivares, Milano 1988, pp. 15-16
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Lotto 60 CAFFETTIERA , CASTELLI D’ABRUZZO, BERARDINO GENTILI ATTR., SECONDA METÀ DEL SECOLO XVIII CIRCA
in m aiolica decorata in policromia e dorature. La caffettiera mostra un corpo piriforme su basso piede ad anello, con beccuccio e ansa dal profilo arrotondato. Il coperchio è a calotta con presa leggermente cuspidata. Il decoro interessa l’intera superficie del corpo con una raffigurazione di due giovani pastori seduti presso un albero , uno dei quali intento a suona r e un flauto. Il paesaggio che li circonda è collinare e distribuito su più piani prospettici. La composizione è arricchita da tocchi di oro. Per tipologia e modalità stilistiche l’opera si inserisce nella produzione castellana della seconda metà circa del secolo XVIII ; a lt. cm 21,5
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Lotto 61 TAZZINA TREMBLEUSE , CASTELLI D’ABRUZZO , METÀ DEL SECOLO XVIII CIRCA
in m aiolica decorata in policromia. La tazzina mostra la caratteristica forma a campana con basso piede ad anello. Il decoro interessa l’intera superficie del corpo con una raffigurazione di un viandante in un paesaggio montuoso. Per tipologia e modalità stilistiche l’opera si inserisce nella produzione castellana della metà circa del secolo XVII I; a lt. cm 7,4; diam. bocca cm 8; diam. p iede cm 4
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Lotto 62 PIATTO, MANIFATTURA DI CASTELLI, SECOLO XVIII
in maiolica decorata in policromia con largo cavetto e ampia tesa su base piana priva di anello d’appoggio, decoro a policromia con Adamo ed Eva e i figli intenti alle attività terrene: la donna nutre ed accudisce i figli e l’uomo dissoda la terra. La tesa è decorata con putti, elementi architettonici e ghirlande fiorite, diam. cm 26,8, alt. cm 2,7
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Lotto 63
PIATTO, NAPOLI, FRANCESCO ANTONIO SAVERIO GRUE, 1727
in maiolica decorata in policromia a gran fuoco con verde ramina, bruno di manganese, blu di cobalto, giallo antimonio e dorature, iscritto sulla tesa “ NEAPOLI An.1727” “ Dr. Fra. Ant. Xav. Grue pinxit” . Il corpo del grande piatto in terracotta è ricoperto da uno strato di smalto stannifero dal colore leggermente beigiato. Il retro presenta una finissima crettatura con molte pulci e punte di spillo. Tutto l’ornato è disegnato con una sottilissima linea bruno-arancio (ad esclusione delle fronde arboree e delle parti poi dipinte in blu). La tavolozza dei colori a gran fuoco mostra una scala cromatica dominata dal verde, che vede toni chiari dall’accento olivastro, e dal bruno con stesure beige molto chiare. Il bruno scuro del manganese disegna i dettagli e modella i volumi. Le vesti dei protagonisti portano un beige aranciato e blu chiaro. Lumeggiature auree profilano l’intero tessuto decorativo puntinando gli elementi della tesa, le ali e i tessuti dei putti, oltre ad arricchire tessuti e gioielli delle donne sedute al tavolo e, infine, le fronde fogliate. Il grande piatto tondo ha la tesa leggermente inclinata e l’orlo liscio, mentre la balza scende addolcendo il passaggio al fondo liscio. La tesa è riccamente decorata: l’orlo esterno è profilato con una sottile bordura blu accompagnata da filetti manganese, blu e giallo, la fascia maggiore della tesa vede, sul fondo giallo, quattro importanti elementi barocchi, a cartouche, dominati da conchiglie con ciuffi fogliati, fiori e frutti accompagnati da putti in movimento. I due più in alto sono a mezza figura in scorcio e quello a destra si mostra espressivo mentre gioca con un insetto. Altre “zanzare” abitano i piccoli spazi liberi della tesa. La scena vede protagoniste cinque persone sedute a tavola all’aria aperta davanti ad una locanda, mentre stanno mangiando, servite da due giovani osti: la ragazza con l’abito blu porge un piatto, mentre un giovane uomo versa il vino in un calice. Tre figure sedute ci voltano le spalle: un uomo, un ragazzino e una signora dalla veste arancio decorata con una puntinatura dorata. Davanti a lei vi è la donna più giovane: una ragazza elegante che sembra rivolgere serenamente il suo sguardo verso l’osservatore; le è accanto il giovane uomo sorridente che porge il proprio calice all’oste. -
Lotto 64
COPPIA DI PORTACERI, ITALIA SETTENTRIONALE, SECOLO XVIII
in bronzo a patina chiara, fusto tornito su base circolare gradinata, alt. cm 29 (2)
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Lotto 65 BUSTO ACEFALO, SECOLO XVII
in alabastro egiziano raffigurante senatore romano, caratterizzato da fibbia circolare sulla spalla desta a trattenere la veste e da medaglione al collo raffigurante testa di Medusa. Montato su base circolare di epoca posteriore, cm 47x44x20
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Lotto 66 OROLOGIO DA CAMINO, PALERMO, SECOLO XVIII
di forma architettonica impiallacciato in tartaruga con profili in legno ebanizzato e applicazioni in bronzo dorato e vetro blu. Il cappello è decorato da quattro pinnacoli e centrato da figura femminile con fanciullo in bronzo dorato, mentre il quadrante è inserito su fondo in bronzo dorato elegantemente sbalzato a volute; quadrante principale con numeri romani per le ore e arabi per i minuti, quadrante secondario per la regolazione della suoneria, cm 64x50x16
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Lotto 67 COPPIA DI APPLIQUES, FINE SECOLO XVIII
in bronzo dorato, modellate in forma di cornucopia traboccante di fiori, da cui si dipartono due bracci sagomati; parte superiore abbellita da nastro con fiocco, alt. cm 52 (2)
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Lotto 68 SEI POLTRONE, PIEMONTE,FINE SECOLO XVIII
in legno laccato e dorato, profili della seduta e dello schienale scolpiti a motivo di nastro ritorto, gambe troncoconiche scanalate con attacco a dado centrato da foglia stilizzata; seduta e schienale rivestiti in seta, alt. cm 90 (6)
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Lotto 69 CONSOLE, ROMA,FINE SECOLO XVIII in legno intagliato e dorato con piano rettangolare in marmo bianco; fascia inquadrata da motivo a perline e decorata a racemi fogliacei alternati a palmette, centrata da volto femminile coronato di fiori; ai quattro angoli fiori entro riserve rettangolari, gambe troncoconiche scanalate decorate da foglie di acanto, cm 84x134x64
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Lotto 70 MARESCIALLA, PARIGI, FINE SECOLO XVIII
in bronzo dorato, cassa quadrangolare gradinata nella parte superiore sorretta da quattro zampe ferine, presa ripiegabile sagomata a raffigurare due serpenti affrontati; fianchi decorati da due grandi fregi floreali applicati, inquadrati da festoni vegetali, che tornano anche sul fronte e sul retro in diverse posizioni. Sportello sul retro realizzato come un rosone di ispirazione gotica, finemente cesellato. Quadrante in smalto bianco con numeri arabi, firmato Le Roi & fils. S uona le ore, le mezze e i quarti. Silenziatore, cm 24,5x13,5x11,5 -
Lotto 71 TAVOLO DA PARETE, FIRENZE, FINE SECOLO XVII
in legno intagliato e dorato con piano rettangolare impiallacciato in marmo giallo di Siena. Supporto scolpito a motivi di grandi volute e vegetali con grembiale centrato sul fronte da mascherone e gambe anteriori in forma di figure femminili alate sormontate da cestini di frutta e terminanti in ghirlande con lunghe foglie; traversa a crociera mossa centrata da coppa, 88X171X84; il piano presenta un inserto in legno nella fascia posteriore di circa cm 6. -
Lotto 72 GRANDE SPECCHIERA, FIRENZE, ULTIMO QUARTO DEL XVIII SECOLO
di forma sagomata con cornici in legno dorato, scolpito e intagliato con motivi vegetali; la cimasa sormontata da conchiglia con pennacchio e mascherone muliebre, sotto al quale sta un cesto pieno di fiori; cappello terminante alle estremità in grandi volute, sotto le quali si trovano profili di mascheroni barbuti, dai quali a loro volta scendono festoni di fiori attorcigliati alla cornice esterna e foglie a quella interna; grembiale centrato da mascherone femminile con fiori e foglie, zampe ferine con grandi volute e conchiglie rocaille sormontate da cestini di fiori e foglie, cm. 360X210; specchi della fascia esterna lievemente azzurrati; specchio centrale di epoca più tarda. -
Lotto 73 Piatto, Venezia, 1550 circa
in maiolica decorata a policromia raffigurante Santa Caterina d’Alessandria al centro di un paesaggio lacustre compreso tra una architettura e una roccia. Il piccolo piatto appartiene appieno alla produzione istoriata veneziana caratterizzata dalla raffigurazione di personaggi o santi ed altre figure , rappresentate isolate quasi a dar risalto allo sfondo: questa produzione interessa la seconda metà del secolo XVI, alt. cm 3, diam. cm 19,6, diam piede cm 8,9
Bibliografia
A. Alverà Bortolotto, Storia della ceramica a Venezia dagli albori alla fine della Repubblica, Milano 1981, tav. LXXXVI -
Lotto 74
VASO A BOCCIA, VENEZIA, BOTTEGA DI MASTRO DOMENICO, 1575 CIRCA
in maiolica decorata in policromia, presenta una forma spesso utilizzata dalla bottega veneziana di Mastro Domenico. Il decoro mostra sui lati principali due ampi medaglioni con orlo mistilineo, centrati da due ritratti: il maschile, di profilo, corredato di copricapo, il femminile, di tre quarti, indossa una cuffia. Il resto del vaso è decorato con fiori dalla larga corolla, foglie accartocciate, foglie lanceolate e piccoli fruttini su un fondo dipinto con uno spesso strato di blu cobalto illuminato da lumeggiature rese da linee incise a retro di pennello; alt. cm 22,4, diam. cm 10,5, diam. piede cm 11
Bibliografia di confronto
A. Alverà Bortolotto, Storia della ceramica a Venezia dagli albori alla fine della Repubblica. Milano. 1981, tav. CVI;
C. Ravanelli Guidotti, Donazione Paolo Mereghi. Ceramiche europee ed orientali . Catalogo generale del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, vol. 4. Faenza 1987 , p. 228;
R. Ausenda, Maioliche" in La collezione Cagnola. II: Arazzi - sculture -mobili - ceramiche , Busto Arsizio 1999, p. 170 n. 18.
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Lotto 75 PIATTO, AREA ADRIATICA O VENETO, SECONDA METÀ DEL SECOLO XVI
in maiolica decorata in policromia, raffigurante il mito di Pan e Siringa , come indicato nella legenda delineata sotto il piede: “ Sariga.mutata.in / chana ” (Ovidio, Metamorfosi , I, 689-712). Pan, figlio di Ermes, si innamorò di Siringa, ninfa seguace di Diana, la quale per sfuggire al satiro invocò le Naiadi che la mutarono in canne palustri. Pan, trovandosi allora davanti a un canneto, ne udì il suono prodotto dal vento e le utilizzò per creare uno strumento musicale: la siringa appunto. Per modalità pittoriche e stilistiche il piatto in oggetto va collocato in quella produzione di piatti istoriati con modalità coerenti con la produzione urbinate o pesarese prodotti in area veneta alla metà circa del secolo XVI, come dimostrano ad esempio le opere del pittore Mazo o quelle più tarde della bottega di Mastro Domenico; alt. cm 5,5, diam. cm 30,2, diam. piede cm 11,1 -
Lotto 76
CRESPINA, PESARO, BOTTEGA DEL PITTORE DI ZENOBIA, 1550-1560 CIRCA
in maiolica dipinta in policromia, tipica foggia a larghe baccellature che convergono a raggera verso l’umbone largo e costolato, poggiante su un alto piede appena svasato. Il retro è interamente smaltato e mostra un motivo decorativo in blu, a sottolineare le baccellature. Sul fronte è descritta una scena istoriata che riproduce l’episodio Virgiliano di Metabo e Camilla : Metabo, re dei Volsci, inseguito dai nemici e impossibilitato ad attraversare il fiume Amaseno con la figlioletta in braccio, la lanciò sulla sponda opposta legata ad un giavellotto, dopo averla consacrata alla Dea Diana. Lo stile pittorico ci pare molto prossimo a quello di un pittore anonimo, noto come “il pittore di Zenobia”, o almeno ad un artefice a lui molto vicino. Tale attribuzione sembra essere confermata da Carmen Ravanelli Guidotti, che cita una crespina con Metabo e Camilla tra le opere ascrivibili alla bottega pesarese (C. Ravanelli Guidotti, Collezione Chigi Saracini. Maioliche Italiane, catalogo della mostra, Firenze/Siena 1992, pp. 100-108 n. 22) . Numerose sono ormai le opere che si raccolgono attorno a questa personalità artistica attiva a Pesaro alla metà del secolo XVI. Questa crespina sotto il piede reca un’etichetta “WILLIAM RIDOUT COLLECTION” con l’iscrizione “U 6” aggiunta a matita, ad indicare la provenienza dalla celebre raccolta William Ridout, dispersa in un’asta londinese nel 1938; alt. cm 7,2, diam. cm 27,5, diam. piede cm 12,4
Bibliografia
Catalogue of the William Ridout Collection of Italian Majolica, European Pottery, Faience and Delftware , Christie''s, London, 13 December 1938, n. 240
Bibliografia di confronto
J. Lessmann, Herzog Anton Ulrich-Museum Braunschweig. Italienische Majolika. Katalog der Sammlung , Brunswick 1979, nn. 472-485. -
Lotto 77
ALBARELLO, TRAPANI, FINE DEL SECOLO XVII
in maiolica decorata a policromia con motivo araldico sul fronte: il vaso presenta corpo cilindrico con base carenata e piede piano definito a stecca; spalla stretta e angolata, bocca ampia con orlo appena estroflesso. La superficie è interamente ricoperta da smalto color crema azzurrato, su cui è tracciato un motivo a nastri ripiegati dal profilo netto, delineati a risparmio su fondo blu. Sul fronte un emblema con un braccio che porta tre boccioli. L’albarello per morfologia e decoro può essere riferito alla produzione trapanese della fine del secolo XVII, alt. cm 28,4, diam. bocca cm 9,8, diam. piede cm 9,8
Bibliografia di confronto
B. Rackham, Victoria and Albert Museum. Catalogue of Italian Maiolica , Londra (ripubblicato con le aggiunte di J.V.G. Mallet, 1977), n. 1021 (inv. 554A-1903) -
Lotto 78
ALBARELLO, TRAPANI, FINE DEL SECOLO XVII
in maiolica decorata a policromia con motivo araldico sul fronte: il vaso presenta corpo cilindrico con base carenata e piede piano definito a stecca; spalla stretta e angolata, bocca ampia con orlo appena estroflesso. La superficie è interamente ricoperta da smalto color crema azzurrato, su cui è tracciato un motivo a nastri ripiegati dal profilo netto, delineati a risparmio su fondo blu. Sul fronte un emblema con un braccio che porta tre boccioli. L’albarello per morfologia e decoro può essere riferito alla produzione trapanese della fine del secolo XVII, alt. cm 29,2, diam. bocca cm 10, diam piede cm 9,5
Bibliografia di confronto
B. Rackham, Victoria and Albert Museum. Catalogue of Italian Maiolica , Londra (ripubblicato con le aggiunte di J.V.G. Mallet, 1977), n. 1021 (inv. 554A-1903)
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Lotto 79 QUATTRO PANNELLI ENTRO CORNICE, VENEZIA, SECOLO XVIII
in legno dipinto, laccato e decorato ad arte povera con scene di genere entro paesaggi; i pannelli sono inseriti in cornici rettangolari con fascia impreziosita da specchi. Sul retro etichette della Galleria Gianetti di Milano, cm 32x43,5 (4)
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Lotto 80 BUREAU TRUMEAU, VENETO, SECOLO XVIII
in legno laccato e dorato a mecca, decorato a volatili, paesaggi fluviali con navi e motivi floreali; parte superiore con cimasa a timpano spezzato e vasi con due ante a specchio, corpo inferiore con sportello a ribalta celante tiretti e quattro cassetti sottostanti; interno dipinto ad imitare il marmo, piedi a cipolla, cm 250x91,5x47
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Lotto 80BIS QUATTRO POLTRONE, VENEZIA, 1750 CIRCA
in legno laccato e dipinto a fiori in policromia, cartella con spalliera sagomata, braccioli a giorno, pendaglina intagliata a volute, gambe a volute su piedi a ricciolo ricoperte in tessuto avorio operato, alt. cm 90 (4) -
Lotto 81 QUATTRO VENTOLE, PIEMONTE, SECOLO XVIII
di forma sagomata ad imitare una pagoda, in legno con cornici in vetro dipinto a finto marmo e impreziosito nei profili da cordoni in perline dorate; cartella centrale decorata da una scena a cineserie dipinta su carta, due bracci ricurvi con piattello reggono le candele, cm 77x37 (4)
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Lotto 82 TAPPETO TABRIZ, PERSIA, 1900 CIRCA
su fondo avorio, decorato con animali che si arrampicano tra racemi, cm 407x300 -
Lotto 83 TAPPETO KIRMAN, PERSIA, SECOLO XIX
fondo avorio cosparso da volute e fiori azzurro, arancio e rosa, bordura a vasi con motivo floreale multicolore, cm 345x265 -
Lotto 84 COPPIA DI LUMIERE, MURANO, FINE SECOLO XIX
in vetro incolore e policromo a sei luci: il palco inferiore regge sei bracci ricurvi collegati da catenella e alternati a foglie e fiori di diversa foggia, il palco superiore decorato solo da fiori e foglie policromi, alt. cm 124, diam. cm 84 (2)
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Lotto 85 LUMIERA, MURANO, INIZI SECOLO XIX
in vetro incolore e policromo a sedici luci: due serie di otto bracci di diversa forma si dipartono dal palco inferiore, alternati a fiori e foglie policrome; il palco superiore, separato sopra e sotto da due grossi elementi sferici, è anch’esso arricchito da fiori e foglie policromi, alt. cm 180, diam. cm 140
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Lotto 86 ANGOLIERA A DOPPIO CORPO, LOMBARDIA, PRIMA METÀ SECOLO XVIII
in noce e radica di noce a patina chiara; alzata lievemente bombata con due sportelli decorati da cornici sagomate, sormontata da terminale anch’esso di linea mossa e inquadrato da lesene mistilinee, che si ripetono anche negli elementi sottostanti; corpo inferiore semicircolare caratterizzato da un grande cassetto nella fascia e due sportelli sottostanti analogamente decorati; piedi a voluta stilizzata, alt. cm 243, profondità cm 73
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Lotto 87 SERVITO DI PIATTI, MANIFATTURA DI MEISSEN, SECOLO XIX/XX
in porcellana bianca con decoro a cipolla" in blu, composto di trecentoventi pezzi. Il decoro presenta tonalità di blu di intensità diversa (319).
Composizione:
53 piatti piani, 23 piatti fondi, 33 piatti da dolce, 18 piatti da frutta, 22 tazze da brodo con 18 piattini, 1 coppia di grandi vasche centrotavola, 2 alzate, di cui una a due piani e una a tre piani, 1 coppia di legumiere, 2 grandi zuppiere di due misure, 1 piccola legumiera, 2 risottiere con coperchio, di cui una ovale e una circolare, 1 legumiera rettangolare, 1 mostardiera, 1 coppia di salsiere, 1 salsiera con ramaiolo, 1 salsiera con ramaiolo e coperchio, 1 antipastiera a due alloggi, 6 saliere, 4 sottobottiglia, 1 coppia di vassoietti quadrati, 2 vassoietti quadrati con bordo sagomato di due misure, 1 vassoio ovale con bordo sagomato, 3 grandi vassoi ovali di uguale misura, 2 coppie di vassoi ovali di due misure, 3 vassoietti ovali di diverse misure, 1 coppia di vassoietti biansati ovali con tesa traforata, 2 vassoietti rettangolari di due misure, 1 vassoio quadrato con bordo a volute biansato, 3 vassoi circolari con tesa traforata di diverse misure, 1 grande vassoio circolare, 3 vassoi circolari fondi di uguale grandezza, 1 coppia di pesciere, 3 insalatiere, 1 tortiera, 12 tazze da tè con 12 piattini, 23 tazzine per caffè con 23 piattini, 1 tazza per cioccolato biansata con coperchio, 1 caffettiera, 2 lattiere di due misure, 1 coppia di teiere tonde, 1 teiera piccola tonda, 12 piatti con tesa traforata da piccola pasticceria, 1 coppia di flaconi, 1 barattolo per composte, 1 coppia di zuccheriere ovali, 1 zuccheriera circolare, 1 piccola zuccheriera circolare
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Lotto 88 COPPIA DI CASSETTONI, NAPOLI, METÀ SECOLO XVIII
impiallacciati in bois de rose e bois de violette con piano in marmo giallo di Siena; fronte e fianchi mossi, due cassetti filettati e decorati al centro da rosone stilizzato con stella ad otto punte, che si ripete in dimensioni maggiori sui fianchi; maniglie e bocchette in bronzo dorato, gambe a sciabola calzate da zoccoli in bronzo dorato, cm 93x119x56 (2)
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Lotto 89 PENDOLA DA CAMINO, ALLEGORIA DELL''AFRICA, FRANCIA, 1800 CIRCA
in bronzo patinato e dorato; base ovale decorata a rilievo con scene di putti che giocano e festoni, quadrante circolare in smalto con numeri romani per le ore e piccoli numeri arabi per i minuti firmato Piolaine à Paris , sormontato da figura femminile seduta raffigurante l''Africa affiancata da leonessa e tartaruga. Questo modello è attribuito a Jean-Simon Deverberie, cm 46x36x13
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Lotto 90 CASSETTONE A RIBALTA CON ALZATA, ALTO VENETO, XVIII SECOLO
in noce e radica di noce con filettature in acero, fronte mosso a tre cassetti, ribalta con sei cassetti su due file centrati da vano a giorno celante tre cassetti e un altro vano a giorno con segreti, alzata a doppio sportello terminante con cappello modanato, piedi a cipolla, cm 215x115x70
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Lotto 91 CASSETTONE, PIEMONTE, SECOLO XVIII
in noce riccamente intarsiato in acero e altre essenze, fronte mosso a tre cassetti decorato da composizioni di volute che si ripetono anche sui fianchi e sul piano, piede a mensola, cm 99x139,5x73 -
Lotto 92 SUITE DI SEI SPECCHIERE A VENTOLA, TOSCANA, PERIODO LUIGI XIV
in legno dorato e intagliato a tralci e volute fitomorfi di gusto rocaille , sormontate da alta cimasa a palmetta, cornice sagomata; nella parte inferiore due braccetti portacandela adattati ad elettricità cm 105x49 circa (6)
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Lotto 93
PIATTO O TAGLIERE, GUBBIO, BOTTEGA DI MASTRO GIORGIO ANDREOLI, 1531
in maiolica dipinta in blu e a lustro dorato e rosso, con ampia tesa e cavetto accentuato. Nel medaglione centrale, incorniciato da una larga fascia a lustro, campeggia un motivo a raggera che simula un nastro sorretto da una palizzata, quasi un hortus conclusus , che contiene un cartiglio con il nome “ ANNA ” abbellito da due motivi floreali. Sulla tesa, suddivisa in scomparti, si alterna un motivo a foglie accartocciate e bacche a uno geometrico a semplice metopa fortemente rimarcato dal lustro: lustro che è applicato con particolare ricchezza. Sul retro si leggono quattro spirali in lustro rosso, utilizzato anche per delineare, al centro del piede, la data 1531. Per caratteristiche morfologiche e pittoriche, per la sapiente tecnica a lustro e per la presenza della data ci troviamo di fronte a un esemplare tipico della produzione della bottega eugubina di Mastro Giorgio Andreoli. La decorazione a comparti è tipica del periodo dei primi anni trenta del Cinquecento e si può ritenere un esemplare significativo per questo tipo di decorazione. Il piatto appartenne alla collezione Sidney Morse, venduta a Londra in un’asta da Christie’s dell’11 dicembre 1930, e poi ricomparve sul mercato nell’asta londinese di Sotheby’s a New York nel 1970; alt. cm 2,2, diam. cm 22,3, diam. piede cm 9,2
Bibliografia
G. Ballardini, Corpus della maiolica italiana. Vol II. Le maioliche datate dal 1531 al 1535, Roma 1933-1938 fig. 24
Bibliografia di confronto
E. Sannipoli (a cura di), La via della ceramica tra Umbria e Marche. Maioliche rinascimentali da collezioni private , Gubbio 2010, pp. 132-133 n. 2.12 (per la decorazione)
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Lotto 94
COPPA UMBONATA E BACCELLATA GUBBIO, POST 1530
in maiolica decorata in blu di cobalto, con lustri rosso e dorato. La coppa, su basso piede, ha il corpo realizzato a stampo e presenta un decoro a rilievo che corre lungo il bordo, alternando un melograno una a foglia d’acanto. Al centro dell’umbone, incorniciato da una sottile fascia rilevata, è dipinta la figura di Santa Apollonia. Sul retro si osservano tracce di verde e tre ampie spirali a lustro. Questo tipo di coppe in maiolica decorata a rilievo ebbe ampia diffusione durante il ’500, e gli esemplari datati si attestano prevalentemente attorno agli anni Trenta. Questa coppa in particolare appartiene a una serie caratteristica di questa tipologia, ove la preziosità del manufatto non era data tanto dallo stile pittorico quanto dalla tecnica del lustro e dalla realizzazione morfologica dell’oggetto; alt. cm 4,8, diam. cm 22,2, diam. piede cm 9,6
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Lotto 95 BACILE DA ACQUERECCIA, DERUTA, 1530 CIRCA
in maiolica decorata in blu di cobalto, con lumeggiature a lustro dorato, di forma tipica: il piatto doveva cioè sorreggere nel centro un versatoio, a imitazione del vasellame metallico. Al centro della composizione un ritratto muliebre di profilo con un cartiglio contenente la scritta
BERRARDINA , mentre nel resto del cavetto si sviluppa un decoro a baccellature arcuate, delimitate da sottili pennellature blu e ombreggiature. La tesa mostra il caratteristico decoro a piccoli frutti tondeggianti disposti a linea continua. Il retro è decorato da linee concentriche gialle con tracce di lustro. Prossimo al nostro esemplare è il bacile con ritratto femminile del Fitzwilliam Museum di Cambridge, proveniente dalla collezione Pringsheim. Il bacile, già appartenuto alla collezione Imbert (1911, 37), transitò poi nella collezione Ducrot; alt. cm 3,4, diam. cm 33, diam. umbone cm 11
Bibliografia di confronto :
O. von Falke, Die Majolikasammlung Alfred Pringsheim in München , Leida 1923, p.
78 n. 145.