Importanti Mobili, Arredi e Oggetti d'Arte, Porcellane e Maioliche

Pandolfini Casa d'Aste - Borgo degli Albizi (Palazzo Ramirez-Montalvo) 26, 50122 Firenze

Importanti Mobili, Arredi e Oggetti d'Arte, Porcellane e Maioliche

giovedì 19 novembre 2015 ore 15:30 (UTC +01:00)
Lotti dal 13 al 24 di 180
Mostra
Cancella
  • GRANDE PIATTO, Deruta, PRIMA METÀ DEL SECOLO XVI in maiolica dipinta...
    Lotto 13

    GRANDE PIATTO, Deruta, PRIMA METÀ DEL SECOLO XVI
    in maiolica dipinta in policromia su smalto stannifero con azzurro, verde rame, blu di cobalto, giallo antimonio. A l centro del cavetto una decorazione con figura di imperatore romano con il capo cinto da una corona, di fronte al quale corre un cartiglio nel quale si legge “ IN TE DOMINE SPERAVI ”. La figura dell’imperatore ritorna in numerosi esemplari, con variante nella scelta decorativa della tesa e della cromia, con o senza lustro. Un esempio assai prossimo, che utilizza la medesima fonte d’ispirazione, è il bel piatto con profilo di imperatore romano del Walters Art Museum (inv. N. 481321), realizzato con tesa a embricazioni e decoro a lustro dorato e databile al 1525. Il nostro piatto mostra una grafia più incerta, uno stile pittorico corrivo e rigido, giustificato anche dalla scelta cromatica più squillante, spesso associata ai piatti con tesa decorata a corona di spine; alt. cm 9, diam. cm 41,5, diam. piede cm 13,2

    Bibliografia di confronto
    J. Giacomotti, Catalogue des majoliques des musées nationaux , Parigi 1974, p. 177 n. 579


  • ALBARELLO , DERUTA, 1521-1534 in m aiolica decorata in policromia , corpo...
    Lotto 14

    ALBARELLO , DERUTA, 1521-1534
    in m aiolica decorata in policromia , corpo cilindrico rastremato al centro, spalla pronunciata con profilo inclinato e stacco fortemente angolato. L’imboccatura è larga , poggiante su un collo basso, ha orlo tagliato a stecca dal profilo aggettante. Il piede è basso, a base piana con orlo tagliato a stecca. Il corpo ceramico color camoscio scuro è coperto di smalto bianco spesso anche all’interno del vaso. La decorazione mostra fasce parallele che dal collo listato in blu con una sottile decorazione a dente di lupo scendono formando sulla spalla un decoro a nastro continuo , alternato da tocchi di rosso ferro, cui fa seguito sul corpo una fascia dal caratteristico decoro a foglie lanceolate, una larga fascia che reca al centro un medaglione che contiene l’emblema dell’Ordine di Malta, circondato dal rosario e compreso in un cartiglio dal fondo blu sul quale è ricavata a risparmio la scritta DIA IRIS .... in caratteri capitali. Intorno a l medaglione e sul retro si sviluppa un motivo f itomorfo centrato da un cartiglio che contiene la parola AVE . Segue una ultima fascia a fogliette lanceolate e un decoro a sottili “S” che decorano il piede. Lo stemma rappresenta la croce latina, qui racchius a in uno scudo in campo rosso contornata da un rosario: l’emblema delle Istituzioni del Sovrano Ordine di Malta. Per forma e caratteristiche decorative si ritiene che l’opera si possa inserire nella produzione di manifatture derutesi o di maestranze attive nella zona dell’Umbria e Alto Lazio dei primi decenni del secolo XVI , come ci porta a supporre la data ricavabile dall’emblema araldico presente sull’esemplare successivo ; a lt cm 25,4; diam bocca cm 10,5; diam. p iede cm 11,5


  • ALBARELLO , DERUTA, 1521-1530 in ma iolica decorata in policromia , corpo...
    Lotto 15

    ALBARELLO , DERUTA, 1521-1530
    in ma iolica decorata in policromia , corpo cilindrico rastremato al centro, spalla pronunciata con profilo inclinato e stacco fortemente angolato. L’imboccatura è larga , poggiante su un collo basso, con orlo tagliato a stecca dal profilo aggettante. Il piede è basso, a base piana con orlo tagliato a stecca. Il corpo ceramico color camoscio scuro è coperto di smalto bianco spesso anche all’interno del vaso. La decorazione, coerente con quella dell’esemplare che precede mostra fasce parallele che dal collo , listato in blu con una sottile decorazione a dente di lupo , scendono formando sulla spalla un decoro a catena continua centrata da tocchi di rosso ferro, cui fa seguito, sul corpo, una fascia dal caratteristico decoro a foglie lanceolate, una larga fascia che reca al centro un medaglione che contiene l’emblema del gran maestro dell’ordine di Malta, circondato dal rosario e compreso in un cartiglio che reca la scritta farmaceutica “ TRIACA FINA in caratteri capitali. Intorno a l medaglione e sul retro si sviluppa un motivo a girali fogliate arricchite da fioretti multipetalo color giallo arancio. Segue un '' ultima fascia a fogliette lanceolate. Tradizionalmente attribuiti alle botteghe trapanesi , ci pare invece che per forma e caratteristiche decorative l’opera si possa inserire nella produzione di manifatture derutesi o di maestranze attive nella zona dell’Umbria e Alto Lazio. La datazione dell’opera deriva poi chiaramente dallo stemma , che fa riferimento a Villiers de L''Isle-Adam, Gran Maestro dei Cavalieri Ospitalieri di San Giovanni e poi di Malta (1521-1534). Il suo nome è legato al momento in cui i Cavalieri Ospedalieri , messisi in salvo dopo l’assedio di Rodi a opera di Solimano il Magnifico , soggiornano brevemente a Viterbo prima e a Nizza poi, per trovare definitivo rifugio ad opera di Carlo V nell’arcipelago di Malta , ove rimarranno con vera indipendenza statuale fino al 1798, quando a seguito dell’editto di Napoleone non esisterà più un''entità territoriale statale dell''ordine; a lt. cm 24,8; diam. bocca cm 11; diam. p iede cm 11,3.


    "

  • COPPIA DI SATIRI REGGICERO, NORD EUROPA, SECOLO XVII in bronzo a patina scura...
    Lotto 16

    COPPIA DI SATIRI REGGICERO, NORD EUROPA, SECOLO XVII
    in bronzo a patina scura montati su alte basi quadrangolari in broccatello giallo. Il satiro raffigurato con sembianze maschili, seduto su un tronco, regge nella mano sinistra un calamaio a forma di vaso baccellato, mentre nella destra sollevata tiene il candeliere reso in forma di cornucopia; il satiro con sembianze femminili, anch''esso seduto su un tronco, solleva nella mano sinistra un candeliere analogo a quello del maschio, mentre con la mano destra sembra offrire un frutto, cm 47x19x15 (alt. cm 33 le sculture) (2)

  • TRE SEDIE, PIEMONTE, METÀ SECOLO XVIII in noce riccamente intagliato,...
    Lotto 17

    TRE SEDIE, PIEMONTE, METÀ SECOLO XVIII
    in noce riccamente intagliato, spalliera con cartella sagomata decorata da volute e foglie, grembiale centrato da motivo floreale, gambe sinuose su piede a ricciolo; seduta e schienale rivestiti in seta verde (3)

  • CONSOLE, PIEMONTE, METÀ SECOLO XVIII in legno dipinto nei toni del...
    Lotto 18


    CONSOLE, PIEMONTE, METÀ SECOLO XVIII
    in legno dipinto nei toni del giallo, piano rettangolare sagomato in marmo rosa, pendaglina intagliata e traforata a volute e frutti, gambe sinuose su piede a ricciolo riunite da traversa, cm 86x130x52

  • RIBALTA, LOMBARDIA, SECOLO XVIII in noce e radica, fronte a due cassetti...
    Lotto 19

    RIBALTA, LOMBARDIA, SECOLO XVIII
    in noce e radica, fronte a due cassetti più uno più sottile sotto la fascia, ribalta celante sei cassettini su tre colonne e sormontata da sottile cassetto a scomparsa; fronte e fianchi mossi su gambe sinuose; maniglie e bocchette in bronzo cesellato, cm 115x58x118

  • QUATTRO GRANDI APPLIQUES, TOSCANA, PERIODO LUIGI XIV in legno intagliato,...
    Lotto 20

    QUATTRO GRANDI APPLIQUES, TOSCANA, PERIODO LUIGI XIV
    in legno intagliato, dorato e dipinto; cartella sagomata e sormontata da corona intagliata, decorata al centro con uno stemma nobiliare raffigurante nella parte superiore aquila bicipite coronata su fondo giallo e nella parte inferiore due riquadri azzurri divisi da fascia verticale gialla, cm 110x64 (4)

  • COPPIA DI STEMMI, ITALIA CENTRALE, FINE DEL SECOLO XVIII in legno dipinto,...
    Lotto 21

    COPPIA DI STEMMI, ITALIA CENTRALE, FINE DEL SECOLO XVIII
    in legno dipinto, forma ottagonale, l''uno con due figure femminili tra tralci a monocromo sormontate dallo stemma della famiglia Medici sul quale poggia una corona, l''altro con figura femminile alata con le braccia aperte in atto di sorreggere due putti che sostengono l''impresa di Bianca Cappello, uno stemma con un cigno che si abbevera a una fonte circondato da cartigli recanti il motto Non minus candore quam cantu et vaticinio sacer", cm 135x104 (2)
    "

  • SFERA ARMILLARE, FRANCIA, 1830 CIRCA foggiata ad anelli concentrici in legno...
    Lotto 22


    SFERA ARMILLARE, FRANCIA, 1830 CIRCA
    foggiata ad anelli concentrici in legno ricoperti da carta recante didascalie e incisioni, al centro una sfera a raffigurare la Terra, fasce diagonali con segni zodiacali e mesi, sostegno in legno tornito a balaustro su base circolare gradinata, firmata e datata Fx Delamarche 1831 , cm 55x34

  • GRANDE CREDENZA IN STILE RINASCIMENTALE, TOSCANA, SECOLO XIX in noce a tre...
    Lotto 23

    GRANDE CREDENZA IN STILE RINASCIMENTALE, TOSCANA, SECOLO XIX
    in noce a tre cassetti e due sportelli, piano rettangolare intagliato nella fascia sottostante con motivo di ondine; fronte interamente intagliato e scolpito con teste leonine, mascheroni, girali vegetali e stemma centrale; quattro lesene con busti sullo sfondo di conchiglie poggianti su sostegni rastremati; base a urna con baccellature e cornice con motivi vegetali su piedi zoomorfi; pannello centrale decorato da cartiglio con stemma nobiliare antico, fianchi centrati da rosone, cm 114X209X59, mobile ricostruito con elementi antichi

  • GLOBO CELESTE, PROBABILMENTE VENEZIA, SECOLO XIX in cartapesta ricoperto da...
    Lotto 24

    GLOBO CELESTE, PROBABILMENTE VENEZIA, SECOLO XIX
    in cartapesta ricoperto da gore di carta dipinta con orizzonte in legno ricoperto di carta; supporto in legno di tipo olandese a quattro colonne tornite riunite da traversa, alt. cm 110, diam. cm 90.
    L’uso di rappresentare il cielo stellato su un globo, già presente tra le culture antiche quali quelle caldea, egiziana e greca e successivamente tornato in auge presso gli arabi, fu per molti secoli assente in Occidente, fino a quando, nel XVI secolo, i globi celesti iniziarono ad essere impiegati soprattutto come strumento di ausilio ai naviganti e per calcoli astronomici e astrologici. Dopo una fase iniziale in cui le carte venivano disegnate e colorate direttamente sul supporto sferico, nel Cinquecento si diffuse l’uso di attaccare sull’armatura del globo carte stampate, divise, per comodità e maggiore precisione, in fusi, sorta di spicchi che si dipartivano dai poli allargandosi fino alla linea dell’orizzonte.
    Il globo qui presentato è probabilmente una copia del XIX secolo da un originale seicentesco realizzato da Willem Jansz Blaeu, che fu disegnatore ed editore di carte geografiche e globi. La cartografia del globo è ripresa da quelle originali di Blaeu, con le stelle posizionate in base alla loro magnitudine, sebbene le costellazioni siano dipinte anziché stampate, in modo molto definito alcune e più approssimative altre; l’orizzonte invece presenta le indicazioni calendariali come da prassi in questa tipologia di globi. Dei due cartigli presenti sul globo, il primo reca la descrizione della cartografia, seguita dalla dedica, dalla firma di Blaeu e dalla data Venezia MDCXXII ; il secondo invece, di formato più piccolo, riporta la processione calendariale.

Lotti dal 13 al 24 di 180
Mostra
×

Importanti Mobili, Arredi e Oggetti d'Arte, Porcellane e Maioliche

Esposizione
FIRENZE
13-16 Novembre 2015
orario 10 – 13 / 14 – 19
Palazzo Ramirez-Montalvo
Borgo degli Albizi, 26

Sessioni

  • 19 novembre 2015 ore 15:30 Sessione Unica - dal lotto 1 al lotto 179 (1 - 179)