Asta N. 116 - Libri, Autografi e Stampe

Minerva Auctions - Palazzo Odescalchi - Piazza SS. Apostoli 80, 00187 Roma

Asta N. 116 - Libri, Autografi e Stampe

giovedì 4 giugno 2015 ore 10:30 (UTC +01:00)
Lotti dal 565 al 576 di 740
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  • Quintiliano, Marco Fabio M. Fabii Quintiliani rhetoris clarissimi oratoriarum...
    Lotto 565

    Quintiliano, Marco Fabio M. Fabii Quintiliani rhetoris clarissimi oratoriarum institutionum libri XII Basilea, per Nicolaum Bryling, 1548. In 8°. Marca tipografica al frontespizio e al verso del colophon. Legato con Declamationum liber. Basilea, per Nicolaum Bryling, 1549. Marca tipografica al frontespizio. Legatura coeva in pelle di scrofa con raffinate impressioni a secco ai piatti, fermagli metallici, titolo manoscritto al dorso. Nota di possesso al frontespizio seicentesca di convento estinto. Rara e pregevole edizione, curata da illustri filologi d’oltralpe: Joachim Camerarius, Johann Sichard e Guillaume Philandrier.

  • [Raffaello Sanzio] - Aquila, Francesco e Pietro Picturae Raphaelis Sanctij...
    Lotto 566

    [Raffaello Sanzio] - Aquila, Francesco e Pietro Picturae Raphaelis Sanctij Urbinatis ex aula et conclavibus palatij Vaticani ad pubblicum terrarum orbis ornamentum in aereas tabulas Roma, Domenico de Rossi al Tempio della Pace, 1722. In 2°. mm. 577 x 795. Con 22 tavole incise finemente in rame inclusa la tavola del titolo, di cui 19 numerate 3 non numerate, lievi aloni di umidità ed arrossature ai margini di qualche tavola, legatura dell’epoca in cartonato, difetti. Francesco Faraone Aquila nacque a Palermo, fu un famoso incisore e seguì le orme del fratello Pietro. Sappiamo che nel 1690 si trasferì a Roma, dove il fratello era conosciuto già da decenni per la sua opera di incisore per le maggiori botteghe d'incisione della capitale. Seguendo il gusto antiquario che si andava affermando nel corso del Settecento, Francesco Aquila incise varie opere dell'età classica romana: statue, vasi, archi trionfali, venendo così incontro alla richiesta soprattutto dei visitatori stranieri, in maggioranza tedeschi e inglesi. Molto famosi furono anche i ritratti di suoi contemporanei, sia pittori che ecclesiastici. Rossetti 483.

  • [Raimondi, Marcantonio] Ercole ed Anteo Bulino, tiratura tarda, incollata su...
    Lotto 567

    [Raimondi, Marcantonio] Ercole ed Anteo Bulino, tiratura tarda, incollata su supporto, rinforzo, mm. 310 x 214 il foglio. Da un soggetto di Raffaello. Bartsch 346.

  • Raimondi, Marcantonio Santa Cecilia, San Paolo, San Giovanni , Maria...
    Lotto 568

    Raimondi, Marcantonio Santa Cecilia, San Paolo, San Giovanni , Maria Maddalena e Sant’Agostino Bulino, c.ca 1515 - 1516, macchie e restauri, incollata su supporto al margine laterale che reca notazioni manoscritte in tedesco, mm. 254 x 151. Da un disegno di Raffaello. Bartsch 116.

  • [Raimondi, Marcantonio] Venere reclinata su un delfino con Cupido Bulino,...
    Lotto 569

    [Raimondi, Marcantonio] Venere reclinata su un delfino con Cupido Bulino, c.ca 1510, filigrana, foglio sciupato, lievi restauri, fioriture, mm. 176 x 262. Foglio raro. Bartsch 26.

  • Remondini Trentadue carte decorate Bassano, seconda metà del sec. XVIII,...
    Lotto 570

    Remondini Trentadue carte decorate Bassano, seconda metà del sec. XVIII, inizio sec. XIX, diverse con filigrana o tracce di filigrana remondiniana, diverse misure ma tutte oltre mm. 450 x 350. Belll’insieme di carte decorate a xilografia. Sono utilizzate tecniche diverse: impressioni di una o più matrici lignee, lavorazione a colla, interventi manuali a mascherina o a pennello. La carta veniva infine sottoposta ad una ulteriore lavorazione di lucidatura con cera e pietra d'agata per far risaltare la brillantezza delle cromie e renderla più resistente al tatto. Queste carte erano destinate a usi diversi: rilegature, fogli di risguardo, decorazioni, ovvero carte da parati.

  • Resistenza in Italia - Limbert, Richard Charles Louis Captain Limbert...
    Lotto 571

    Resistenza in Italia - Limbert, Richard Charles Louis Captain Limbert Adventures Vasta documentazione storica raccolta in 6 ampi faldoni della guerra in Italia tra 1943 e 1945, con fotografie, testimonianze, documenti, cimeli, disegni, caricature etc. Il tutto conservato in un baule verde di grandi dimensioni. La resistenza allo stato puro, uno straordinario insieme di documenti originali e inediti. La storia del Capitano Limbert sembra uscita da uno di quei resoconti ormai dimenticati della guerra di Resistenza, condotta dagli Alleati al fianco dei nostri partigiani. E’ la storia di un Capitano coraggioso - nel vero senso della parola - proveniente da Manchester con un’esperienza di poliziotto (ma anche di attore scrittore, giornalista, marinaio...), arrivato in Italia per fiancheggiare le operazioni militari della Quinta Armata americana nell’aiuto ai rifugiati. Di questo principalmente si è occupato Limbert: di dare sollievo alle popolazioni organizzando efficienti campi di accoglienza per i profughi, da Sessa Aurunca a Venafro, da Ausonia a Lenola, da Vetralla a Ponsacco, per approdare poi a Firenze, dove aprì e diresse il più grande centro per rifugiati in Italia che ospitava oltre 16.000 persone. La scansione cronologica dei faldoni è rigorosa: i primi due datati 1943-44, col titolo Africa-Italy, per passare ai secondi due faldoni datati 1944-45 e agli ultimi due con datazione 1945. Il luogotenente Limbert raffigura ad inizio del primo volume le tappe della sua avventura bellica, a partire dal momento dell’imbarco il 30 agosto 1943 da Liverpool (lui era nativo di Manchester), seguendo le città del Mediterraneo toccate prima di giungere in Italia, dove si occuperà essenzialmente dei centri per rifugiati. La documentazione è impressionante e non facilmente descrivibile: ci sono le mostrine tedesche e americane originali delle diverse divise e girando pagina la pianta originale di Bologna del capo della divisione “Bologna” del CLN con le posizioni occupate dai Partigiani, o le informazioni sul Quartier Generale della V Armata in Italia. Impressionante la descrizione originale del Campo di Lavoro Partigiano di Ca’ di Landino (nel comune di Castiglione de Pepoli), datata 13/11/1944 e firmata da Ernesto Venzi (il partigiano Nino). Poche pagine oltre si spiega una pianta stampata su stoffa dell’Impero dell’Italia Fascista , 9 maggio 1936. Tutto serve a documentare, con fedeltà, quel periodo di storia italiana. Il secondo faldone si apre con un grande foto del Duce autografata, 296 x 204 mm., per poi dispiegarsi in una quantità di cartoline, da Algeri a Venezia, incollate su ogni pagina. Il terzo faldone apre sulla realtà dei Centri per Rifugiati, il primo dei quali è quello di Sessa Aurunca (Caserta). Qui scorrono testi e immagini, foto di bambini che vengono accolti nel febbraio del 1944, immagini della Processione religiosa per le vie della città il 16 aprile del 1944; quindi si passa al Centro di Firenze, dove il Capitan Limbert è di stanza per tutto il 1944. Un articolo del Corriere di Firenze del 1 ottobre 1944 evidenzia la grande opera svolta dal Comando Alleato per risistemare il centro profughi: “in soli sei giorni tutto è stato rimesso in ordine, tutto è stato disciplinato in modo che, da una confusione enorme si è potuto creare quello che oggi è un esempio di organizzazione, un ente di sentita solidarietà umana: il Centro Profughi di Firenze. Abbiamo visitato questi locali immensi, dove oltre milletrecento senza tetto trovano asilo, nell’ordine e nella quiete più perfetta. (...)”. Il 21 ottobre 1944 una camionetta scoperta arriva al Centro Profughi di Firenze: Limbert è lì a fotografare il loro arrivo. Sono accompagnati dal loro capo, Ernesto Venzi (Bologna 1908 - Bologna 1984). Dall'ottobre del 1943, col nome di copertura di "Nino", fu tra gli organizzatori dei primi gruppi della Resistenza nel Bolognese e poi, trasferitosi a Belluno, nella Valle del Vajont. Rientrato successivamente in Emilia, "Nino" fu tra i promo

  • Ripa, Cesare Iconologia Venezia, Pezzana, 1669. In 4°. Grande marca...
    Lotto 572

    Ripa, Cesare Iconologia Venezia, Pezzana, 1669. In 4°. Grande marca tipografica al frontespizio, stampato dentro cornice di filetti, numerosissime illustrazioni xilografiche nel testo, capilettera ornati, alcune carte brunite, qualche fioritura, vari errori di numerazione delle pagine, legatura del sec. XIX in mezza pergamena con angoli, sciupata, titoli in oro al dorso, in parte perduti, tagli a spruzzo. Ex libris manoscritto al frontespizio, in parte occultato. Pubblicata per la prima volta in traduzione nel 1593, l’Iconologia fu opera di grande successo, testimoniato dalle numerose edizioni e traduzioni successive, corredate anche, a partire dal 1603, da un ricco apparato di illustrazioni, ed ebbe vasta influenza sulle arti figurative almeno fino al sec. XVIII. Graesse VI, 129.

  • Riviste - Derriere le miroir 10 Ans d’Edition Parigi, Maeght Éditeur, 1956....
    Lotto 573

    Riviste - Derriere le miroir 10 Ans d’Edition Parigi, Maeght Éditeur, 1956. In 4° grande. Litografie originali di Miro, Chagall e Bazaine, e due incisioni di Miro e Giacometti, riproduzioni di illustrazioni dei diversi numeri.

  • Riviste - Derriere le miroir Hommage a Georges Braque Parigi, Maeght Éditeur,...
    Lotto 574

    Riviste - Derriere le miroir Hommage a Georges Braque Parigi, Maeght Éditeur, 1964. In 4° grande. 4 litografie originali di Pablo Picasso, Joan Mirò, Pierre Tal-Coat, Raoul Ubac & Pierre Pallud, foto riproduzioni in bianco e nero di Brassai, Man Ray & Mariette Lachaud.

  • Riviste inglesi The Yellow Book Londra, Elkin Mathews e John Lane, 1894-'97....
    Lotto 575

    Riviste inglesi The Yellow Book Londra, Elkin Mathews e John Lane, 1894-'97. Serie di 13 volumi della celebre rivista inglese, precisamente: voll. I-III 1894; IV-VII 1895; VIII-XI 1896; XII-XIII 1897. Centinaia di illustrazioni nel testo, serie di 6 tavole di Beardsley nel II vol. staccate dal testo protette da velina, legature editoriali un po' sciupate. Il giornale simbolo del Decadentismo inglese, il periodico trimestrale portavoce del movimento che cambiò le Arti non solo in Inghilterra sul finire del sec.XIX. il suo primo art editor fu Aubrey Beardsley ed Oscar Wilde ne fu un attivo supporter.

  • Roma - Acquaroni, Antonio Nuovi punti delle piu interessanti vedute di Roma...
    Lotto 576

    Roma - Acquaroni, Antonio Nuovi punti delle piu interessanti vedute di Roma disegnate ed incise a contorno da Antonio Aquaroni e da altri buoni artisti Roma, Deodato Minelli, 1828. In 4° oblungo (mm. 277 x 210). Frontespizio inciso con titolo in cornice di filetto, 60 tavole numerate a piena pagina incise in rame, qualche fioritura ed arrossatura lieve, legatura editoriale in cartoncino con piatto anteriore illustrato, al posteriore tassello cartaceo azzurro dell’editore. RARA raccolta di vedute al tratto, sconosciuta a tutte le bibliografie. Borroni, nella sua Bibliografia dell'archeologia classica e dell'arte italiana, 9023, cita solo una pubblicazione recente che riproduce in facsimile un'edizione posteriore (di formato in 16°, con data 1838 e solo 6 tavole). Il disegnatore ed incisore romano Antonio Acquaroni (1801-1873) fu al servizio della Calcografia Camerale e le sue stampe furono apprezzate soprattutto per il lato documentario della citta. Rossetti 11383.

Lotti dal 565 al 576 di 740
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Asta N. 116 - Libri, Autografi e Stampe

Esposizione:
Giovedì 28 e venerdì 29 maggio, ore 10.00 - 18.00
Da lunedì 1 giugno a mercoledì 3 giugno, ore 10.00 - 18.00
Giovedì 4 giugno, ore 10.00 - 13.00

Sessioni

  • 4 giugno 2015 ore 10:30 Prima Sessione - dal lotto 1 al lotto 250 (1 - 250)
  • 4 giugno 2015 ore 15:00 Seconda Sessione - dal lotto 251 al lotto 501 (251 - 501)
  • 4 giugno 2015 ore 17:30 Terza Sessione - dal lotto 502 al lotto 740 (502 - 740)