Asta N. 116 - Libri, Autografi e Stampe

Minerva Auctions - Palazzo Odescalchi - Piazza SS. Apostoli 80, 00187 Roma

Asta N. 116 - Libri, Autografi e Stampe

giovedì 4 giugno 2015 ore 10:30 (UTC +01:00)
Lotti dal 205 al 216 di 740
Mostra
Cancella
  • Biondo, Flavio - Incunabolo De Roma instaurata. Libri tres - De Roma...
    Lotto 205

    Biondo, Flavio - Incunabolo De Roma instaurata. Libri tres - De Roma triumphante libri decem - Historiarum ab inclinatione Romanorum imperii decades Venezia, Gregorio de Gregori, 1510. In 2°. Iniziali xilografiche, le cc.2A1-2C3 contengono Imperatorum Romanorum Vitae, di vari autori a cura di G. Merula. Legato con De Roma triumphante libri decem. Venezia, Filippo Pinzi, 1511. Iniziali xilografiche, a c.A6r dedica a Pio II. Legato con Historiarum ab inclinatione Romanorum imperii decades. Venezia, Tommaso de Blavi, 1484. Lievi bruniture alle prime carte, strappetto al margine superiore della carta del colophon, note e manicule del sec.XVI. Legatura in mezza pergamena e cartone ricoperto di pergamena, con riuso del dorso originario. Splendido esemplare che racchiude l’intera opera di Biondo Flavio, tràdita da due importanti cinquecentine (in editio princeps) e da un incunabolo in II edizione. Celebre umanista (Forlì 1392 - Roma 1463): il nome Flavio non è che la traduzione umanistica di Biondo (egli si sottoscrisse soltanto Blondus o Blondus Foroliviensis). Dopo qualche peregrinazione e altri uffici, nel 1433 era a Roma notaio di camera, e dal 1434 in poi (salvo un'interruzione tra il 1448 e il 1453) fu segretario apostolico. L'opera maggiore sono le Historiarum ab inclinatione Romanorum imperii decades, che abbracciano la storia d'Italia e d'Europa dal 412 al 1441 e in cui Biondo Flavio seppe usare criticamente le fonti e comprendere l'importanza del Medioevo. Altre opere importanti: l'Italia illustrata, in cui illustrò l'aspetto geografico e la formazione storica dell'Italia; la Roma instaurata, in cui tentò di ricostruire la topografia di Roma antica, importante per notizie relative all'arte; la Roma triumphans, in cui trattò delle istituzioni e costumi romani, notandone acutamente la sopravvivenza nei tempi moderni.

  • Boccaccio, Giovanni Il Philocopo Venezia, Bindoni, 1538. In 8°. Frontespizio...
    Lotto 206

    Boccaccio, Giovanni Il Philocopo Venezia, Bindoni, 1538. In 8°. Frontespizio architettonico in xilografia, marca tipografica in fine, occasionali note a margine, spazi per capilettera con letterine guida, fioriture sparse, qualche carta brunita, macchia d’inchiostro alle pagg. 2-3, legatura del sec. XIX in mezza pelle titoli in oro su tassello obliquo rosso, filetti in oro. Antico ex libris manoscritto al frontespizio, tassellino cartaceo di antica segnatura al piatto. Bella edizione dell’opera di Boccaccio nella revisione dell’umanista Gaetano Tizzone, che qui per la prima volta propone il titolo di Philocopo in sostituzione di quello comunemente usato di Philocolo.

  • Bocchini, Bartolomeo Il trionfo di Scappino Modena, per Bartolomeo Soliani,...
    Lotto 207

    Bocchini, Bartolomeo Il trionfo di Scappino Modena, per Bartolomeo Soliani, s.d. [ma circa 1648]. In 12°. 92 pp. Vignetta calcografica al frontespizio, strappi al margine esterno del frontespizio, fioriture, carta un po' consunta. Legato con Del Trionfo della Zagnara. Parte Seconda. Modena, per Bartolomeo Soliani, s.d. [ma circa 1648]. Fregio calcografico al frontespizio. Legato con Miscuglio di pensieri Rime zannesche prima, e seconda parte. Modena: per Bartolomeo Soliani, 1647. Fregio calcografico al frontespizio. Legato con La prima/-seconda parte della Corona maccheronica. Terza impressione ristampata con nuoua gionta. Modena, per Bartolomeo Soliani, 1648. Legato con La piua dissonante di Bartolomeo Bocchini detto Zan Muzzina. Al frontespizio mappamondo stilizzato, macchie alle ultime carte, margini consunti. Legatura coeva in cartonato alla rustica. Bella e rara miscellanea originale di testi bocchiniani nella sua veste coeva, quasi tutti editi a Modena dal Soliani tra il 1647 e il 1648. Si tratta perlopiù di seconde edizioni, fatta eccezione per lo Scappino e la Zagnara, qui in PRIMA EDIZIONE. E' incerta la cronologia di molte sue opere, che spesso furono stampate senza data e dopo aver circolato in fogli volanti. Le prime edizioni dovettero circolare nel bolognese intorno al 1635, per poi essere in parte riedite a Ferrare e soprattutto a Modena. Nato a Bologna nel 1604, dopo un avvio alla carriera di pittore, la passione per il teatro lo spinse ad aderire alla commedia dell'arte col nome di Zan Muzzina (da Muzza, torrente che scorre presso Sant'Agata Bolognese). La sua vita avventurosa divenne fonte d'ispirazione della sua attività teatrale, tutta rivolta sul versante popolare delle canzonette, dei ritratti caricaturali, delle poesie in vernacolo e delle improvvisazioni. Le sue opere venivano stampate su fogli volanti e circolavano alla macchia, in forme sempre difformi tra loro. Bartolomeo Soliani, che già nel 1623 esercitava l'attività di libraio a Modena, nel 1646 prese a stampar libri con bottega in Piazza Grande. Incominciò con libriccini di facile smercio, adatti alle limitate possibilità di lettura di buona parte dei concittadini: tra questi, le opere di Bocchini dovettero essere un sicuro best seller, vista la divertente piacevolezza dei temi trattati. Modesto in generale il valore letterario di questi scritti; le poesie in dialetto veneziano hanno un interesse puramente documentario, specie per quel che riguarda la storia della commedia dell'arte e del suo personaggio più diffuso, lo Zanni. Le canzonette, che crearono al Bocchini la fama di poeta popolare, anche se talora non prive di sentimento, sono superficiali e spesso volgari, e quel mondo di "zagne" e di "zagni" viziosi e famelici che aveva affascinato il giovane Bocchini è rappresentato senza incisività; più notevoli sono i prologhi, rudimentali farse in cui è possibile avvertire le forme della commedia improvvisa.

  • Boezio, Severino Di consolatione philosophica volgare Venezia, Marchiò Sessa,...
    Lotto 208

    Boezio, Severino Di consolatione philosophica volgare Venezia, Marchiò Sessa, 1531. In 8°. Piccoli capilettera figurati, restauro marginale ad una carta, legatura del sec. XVIII in pergamena, titoli in oro su tassello al dorso, tagli colorati. Stemma nobiliare al frontespizio, alcune note manoscritte alla carta di guardia. Edizione della Consolatio di Boezio nella traduzione di Anselmo Tanzi, edita per la prima volta nel 1520.

  • Boissieu, Barthélémy-Camille de & Bordevane, Toussaint & Godart Dissertations...
    Lotto 209

    Boissieu, Barthélémy-Camille de & Bordevane, Toussaint & Godart Dissertations sur les Antiseptiques Digione, François Des Ventes, Parigi Des Ventes de la Doué, 1769. In 8°. Con una grande tabella sinottica ripiegata fuori testo, legatura in vitello marmorizzata coeva, cornice in oro ai piatti, dorso a scomparti con titoli e ricchi fregi in oro. Dissertazioni importanti per lo sforzo compiuto dai tre autori di dare una classificazione sistematica dei rimedi antisettici, sulla base degli intenti del concorso indetto dall'Académie de Dijon che richiedeva quali fossero gli antisettici di maggior utilizzo, quale fosse la loro maniera di agire, come suddividerli nelle diverse tipologie, e contraddistinguerne l'impiego nelle varie malattie.

  • Bonaventura, Tondi La virtu vilipesa, ouero il trionfo dell'ignoranza Napoli,...
    Lotto 210

    Bonaventura, Tondi La virtu vilipesa, ouero il trionfo dell'ignoranza Napoli, Ludovico Cavallo, 1681. In 4°. Bella antiporta incisa in rame, testatine tipografiche, prime carte con difetti, legatura originale in pergamena. Edizione rara.

  • Bonnefoy, Jean-Baptiste Analyse raisonnée des rapports des commissaires...
    Lotto 211

    Bonnefoy, Jean-Baptiste Analyse raisonnée des rapports des commissaires chargés par le roi de l'examen du magnétisme animal Lione e Parigi, Prault, 1784. In 8°. Testatina figurata, prime carte sciupate rilegatura in cartoncino marmorizzato dell’epoca. Difesa delle teorie di Mesmer contro i dubbi e le critiche ad esse mosse dalle Commissioni incaricate di vagliare la validatà del magnetismo animale. Caillet, n. 1389: "Travail intéressant... Il tire un grand parti des phénomènes électriques connus à cette époque chez les animaux et chez l'homme, pour expliquer ceux qui sont dus au magnetisme animal".

  • Borghini, Vincenzo Discorsi Firenze, Filippo e Iacopo Giunta, 1584-1585. In...
    Lotto 212

    Borghini, Vincenzo Discorsi Firenze, Filippo e Iacopo Giunta, 1584-1585. In 4°. 2 voll. Marca tipografica ai frontespizi, ripetuta in fine, 4 tavole grandi ripiegate, 2 ritratti xilografici dell’autore, stemmi e figure incise in xilografia nel testo, capilettera figurati, fioriture diffuse e bruniture, delicati restauri alle tavole, legatura del sec. XVII in mezza pelle con titoli in oro su doppio tassello al dorso, e fregi dorati, piccole mancanze ai dorsi. RARISSIMA EDIZIONE ORIGINALE completa di tutte le tavole, di questa opera stimata sulla storia di Firenze del Borghini (1515-1580), definito dal Moreni “maggior luminare... in questi suoi maravigliosi discorsi”. Comprende anche, con proprio frontespizio, il trattato Della chiesa e vescovi fiorentini. Brunet I, 114: “ouvrage recherché”; Gamba, 243: “raro... Il secondo volume... è molto più raro... il Redi sin dal 1688 scriveva al suo amico Giuseppe Valletta a Napoli: Non mi è stato possibile il trovar la seconda Parte de’ Discorsi del Borghini, questo libro è diventato qui più che rarissimo”; Moreni I, 150.

  • Bossi, Giuseppe Del Cenacolo di Leonardo da Vinci Milano, Stamperia Reale,...
    Lotto 213

    Bossi, Giuseppe Del Cenacolo di Leonardo da Vinci Milano, Stamperia Reale, 1810. In 2°. Occhiello, tavola con ritratto, 6 tavole incise in rame fuori testo, in totale 7 tavole incise in rame fuori testo, legatura coeva in pergamena e tela zigrinata, alcune lievi arrossature. Edizione originale figurata. Importantissima fonte dell'arte che analizza con rigore e completezza il celebre affresco milanese. Artista poliedrico e raffinato collezionista, Bossi (1777-1815) dopo aver fatto una replica del Cenacolo per Eugène de Beauharnais, redasse quest'opera monumentale in cui documenta ogni sfaccettatura del dipinto, registrando dettagliatamente anche gli interventi di "riparazione" cui l'affresco era stato sottoposto nel corso del tempo. Il libro divenne un'opera di riferimento per i viaggiatori europei e contribuì a fare della visita al Cenacolo una tappa obbligata del Gran Tour, sia Stendhal che Goethe ne possedevano una copia, da entrambi annotata con cura. Pietro Marini, Leonardo: L'Ultima Cena, p. 27; M. Guerrini, Bibliotheca Leonardiana 1493-1989, vol. I, 1990, p. 197.

  • Botanica - Odo de Meung - Pictorius, Georg De Herbarum Virtutibus Aemilii...
    Lotto 214

    Botanica - Odo de Meung - Pictorius, Georg De Herbarum Virtutibus Aemilii Macri Veronensis elegantissima poesis, cum succincta admodum difficilium & obscurorum locorum Basilea, Henricus Petrus, 1559. In 8°. 52 incisioni xilografiche nel testo, marca al verso dell’ultima carta, bruniture, forellini di tarlo alle ultime due carte lente con perdita di tre lettere, fascicoli un po’ lenti, legatura in cartone rigido ricoperto del sec.XVIII. Firma di possesso evanescente al frontespizio. Rara prima edizione curata da Pictorius di questo celebre poema medievale sulle erbe, opera probabilmente di Odo - Vescovo di Meung - che la compose nell’XI sec. Questo "extraordinary poem" (Green, History of Botanical Science, p. 90) è in forma di esametri latini e descrive circa 77 piante con le loro proprietà mediche. Fu uno dei più popolari lavori medievali di medicina e botanica, di gran successo forse perché facilmente memorizzabile in versi, similmente a quanto era accaduto per secoli col Regimen Sanitatis della Scuola di Salerno. L’Herbarum risulta essere di grande importanza perché "one of the earliest Western documents showing a revival of interest in botany." Hunt, I, p. 4; Graesse IV, 322.

  • Botanica - Rosaccio, Giuseppe Virtù mirabile di dieci herbe Bologna, Benacci,...
    Lotto 215

    Botanica - Rosaccio, Giuseppe Virtù mirabile di dieci herbe Bologna, Benacci, 1603. In 8°. Fregio al frontespizio, tavola ripiegata con raffigurate le 10 erbe, rifilato il margine inferiore della tavola, con lieve perdita di testo, brossura recente in carta decorata. Rarissima edizione originale. Il medico e cosmografo, nato a Pordenone verso il 1530, descrive le proprietà officinali di dieci piante che si trovano comunemente in Italia e illustra il modo di utilizzarle. Le piante sono: Acetosa, Iva artetica, Altea, Angelica, Betonica, Bursa Pastoris, Iperico, Gratiola, Melissa, Parietaria. Nella tavola in fine sono raffigurate le piante, i nomi delle ultime cinque sono manoscritti.

  • Bottari, Giovanni Lezioni tre sopra il Tremoto Roma, Pagliarini, 1748. In 8°....
    Lotto 216

    Bottari, Giovanni Lezioni tre sopra il Tremoto Roma, Pagliarini, 1748. In 8°. Vignetta al frontespizio, arrossature sparse, piccola macchia, legatura originale in vitello marrone, fregio in oro agli angoli dei piatti, dorso a 5 nervi con tassello in pelle rossa con titolo. Seconda edizione opera di questo scienziato fiorentino, conservatore della biblioteca vaticana. Il Bottari ritiene che la causa prima dei terremoti vada ricercata nei "fuochi sotterranei", ma che anche le condizioni atmosferiche abbiano un'influenza importante. Melzi I, 124; Riccardi I, 186 (nota, prima ediz. del 1733); Gamba 2173 (nota).

Lotti dal 205 al 216 di 740
Mostra
×

Asta N. 116 - Libri, Autografi e Stampe

Esposizione:
Giovedì 28 e venerdì 29 maggio, ore 10.00 - 18.00
Da lunedì 1 giugno a mercoledì 3 giugno, ore 10.00 - 18.00
Giovedì 4 giugno, ore 10.00 - 13.00

Sessioni

  • 4 giugno 2015 ore 10:30 Prima Sessione - dal lotto 1 al lotto 250 (1 - 250)
  • 4 giugno 2015 ore 15:00 Seconda Sessione - dal lotto 251 al lotto 501 (251 - 501)
  • 4 giugno 2015 ore 17:30 Terza Sessione - dal lotto 502 al lotto 740 (502 - 740)