Asta 27: L'Aquila si apre al mondo - Asta di Antiquariato
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Lotto 25 Jacob Vormese (attribuito a) (Besançon , 1814 - Besançon , 1880)
Ritratto di nobildonna con cuffia
olio su tela ovale cm 63x52;: con cornice cm 90x67 Cornice dorata coeva con decoro a nastro nella parte superiore.
Firmato "J. Vormese 1874" a sinistra in lettere rosse.
Vormese fu pittore, musicista e fotografo. Era pittore quando si sposò a Strasburgo il 4 agosto 1845. Fu lì che nacquero le tre figlie maggiori dei suoi nove figli. In una data sconosciuta, parte per Digione (Côte d'Or) dove raggiunge sua madre. Nel settembre 1854, era pittore al civico 12 de la rue Saumaise quando nacque il suo primo figlio che morì nel giugno 1855. Lasciò la Borgogna e si recò a Parigi dove la sua presenza è attestata nell'autunno del 1856. Musicista della Guardia Imperiale, visse con la famiglia nella caserma del Louvre. Nell'autunno del 1865 tornò a Digione dove lavorò come pittore. Fu lì che morì il 25 aprile 1880. -
Lotto 26
Coppia di pitture su vetro entro cornici a guantiera decorate a mecca
cm 25x19; con cornice cm 38x32,5 -
Lotto 27 Manifattura francese della seconda metà del XIX secolo
Orologio a portico in marmo bianco con applicazioni in bronzo dorato finemente inciso e cesellato
cm 40x22x14 Struttura a quattro colonne, base rialzata poggiante su 4 piedini tondi e schiacciati. Grande fregio in bronzo al fronte della base raffigurante vaso fiorito e racemi.
Quadrante in bronzo dorato con numeri romani in nero. Firma del marchio illegibile ( parzialmente abrasa) nella parte inferiore del quadrante tondo e circondato da una corona di roselline a rilievo.
Movimento da revisionare completo di chiave originale.
Nella parte alta firma di possesso in lapis antico " A. Jusseau 28-1-1896"
Condizioni: una colonna presenta un antico restauro, piccole cadute negli angoli, mancanza del decoro a roselline nei due lati della struttura. -
Lotto 28 Nei modi di Antonio del Pollaiolo (Firene , 1431 - Roma, 1498)
Busto di giovane guerriero in armatura
terracotta cm 46x28x18 Dal modello di unica terracotta realizzata dal Benci, modello per un bronzo mai realizzato
L’armatura sul fronte presenta al centro figura virile di profilo tra due racemi fogliati che racchiudono ai lati due episodi della vita di Ercole.
Nel primo a sinistra un bassorilievo rappresenta Ercole che uccide l’immortale Idra di Lema, seconda delle dodici fatiche, nel secondo a destra il giovane eroe che uccide i serpenti di Era uno per mano.
L’utilizzo della figura di Ercole nei decori dell’armatura a rappresentare in primis la forza del guerriero ma anche e soprattutto nel primo Umanesimo e poi nel Rinascimento, il simbolo dell'uomo che vince la fortuna e conquista l'eternità grazie alle proprie virtù
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Lotto 29
Coppia di colonne in legno finemente intagliato, dorato alla base e nel capitello pseudo ionico e con fusto dipinto a finto lapislazzulo. Manifattura del XVIII secolo
Entrambe poggiano su basi in plexiglass quadrate, di diverse dimensioni e con base quadrata
Dimensioni:
Altezza delle colonne senza piedistallo 149 cm.
Altezza della prima colonna con piedistallo in plexiglass piccolo 154 cm
Altezza della seconda colonna con piedistallo in plexiglass alto 171 cm.
Ingombro delle basi in plexiglass 33x32 cm.
Dimensioni capitello 28,5x27 cm. -
Lotto 30 Manifattura francese del secondo o terzo quarto del XIX secolo
Coppia di vasi in porcellana di gusto neo - settecentesco con decori in policromia ed elementi floreali
cm 43x15x14
Ai lati, a guisa di anse, foglie e frutti in oro a rilievo. Al fronte decoro con fanciulla tra i fiori. Al retro roccailles in oro su fondo bianco.
Uno dei due vasi presenta una leggera felatura nella parte interna del collo. Lievi cadute nelle dorature in entrambi i vasi
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Lotto 31
Sanguigna raffigurante donna con bambino e due figure XVII secolo
cm 17x15; in cornice cm 33x30 XVII secolo
Mancanza in alto a destra
Strappo nella parte centrale destra
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Lotto 32
Busto di Scipione l'Africano in marmo giallo antico e marmo bianco statuario. Roma, fine del XIX - inizi del XX secolo
cm 37X25X11 -
Lotto 33 Pittore dell'Italia centrale del XVII secolo
L'Angelo Custode
olio su tela 89x119 cm; con cornice 116x146 cm. Cornice coeva a cassetta dorata con ricchi decori a riserva e fitomorfi in nero e oro -
Lotto 34
Carillon Dawn Chorus Reuge Music Saint-Croix in lapislazzuli
Carillon con uccellino canterino in scatola musicale di lapislazzuli creata da Reuge Music.
Questa scatola musicale con angoli, bordature del medaglione e piedini dorati è dotata di automa uccellino canterino creato artigianalmente negli anni '70 in Svizzera dalla Maison Reuge Music.
La scatola porta impressa alla base il numero 4224 ed è contenuta in elegante cofanetto in pelle
Dimensione:
Lunghezza 11,2 cm.
Larghezza 7 cm
Altezza 5 cm
Peso: 541 grammi
Funzionamento:
Premendo il pulsante di avvio a destra, l'uccellino canterino in miniatura (2 cm) con piumaggio multicolore e iridescente si alza all'apertura del medaglione. Con movimenti sincronizzati si gira, apre il becco, sbatte le ali, agita la coda e poi scompare in un vano traforato e dorato quando il medaglione si chiude. La durata della sua melodia è di 10-12 secondi.
L'orologiaio Albert Reuge nel 1886 con il suo primo laboratorio dà vita alla fabbrica di Sainte-Croix diventando col tempo leader nella produzione delle scatole musicali
Oggi la Reuge è l’unica compagnia che produce scatole musicali deluxe, uccellini canterini ed orologi da tasca musicali, portando avanti questa tradizione di bellezza e di lavoro artigianale.
Anticamente queste tipologie di scatole erano utilizzate come tabacchiere per poi esser modificate in carillon musicali ed abbellite con elementi in legno, metallo, dorature e, naturalmente, con un uccellino canterino.
Perfezione e bellezza che si riscontrano in questo esemplare la cui melodia del canto dell'uccellino, è bene ricordarlo, non è un suono registrato, ma è realizzato da un soffietto azionato da un sofisticato meccanismo di precisione.
Bibliografia:
"Reuge: The art of Mechanical Music", Catalogo in italiano di tutti i carillon edito dalla maison, 2004 -
Lotto 35 Alfred Barye (Parigi, 1839 - 1882, )
Il ritorno di un cavaliere arabo da una battuta di caccia
scultura in bronzo dorato e patinato. cm 78x52x36 Opera dello scultore francese Alfred Barye, nato a Parigi nel gennaio del 1839.
Ad attestarlo è la firma “Barye fils” incisa alla base della scultura.
Allievo del padre, lo scultore Antoine-Louis Barye (Parigi, 24 settembre 1796 – Parigi, 25 giugno 1875) firmava infatti le sue opere con l’appellativo “fils” (figlio) proprio per distinguerle da quelle del genitore e maestro. Questa opera assieme ad soggetti orientali in bronzo fu esposta dall'autore al Salone di Parigi dal 1864 al 1882.
Bibliografia:
Pierre Kjelleber, Les Bronzes du XIX siècle. Dictionnaire des sculpteurs, Parigi, 1994, p. 53-54. -
Lotto 36 Hans Thoma (Berneau, 1839 - Karlsruhe , 1924)
Gli uccelli meravigliosi
Acquaforte cm 20x24,5; lastra cm 23,5x32,5
Monogramma nella parte in basso a sinistra seguito dall'anno 1911
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Lotto 37
Lotto di 4 scranni in legno di patina nera con gambe, seduta e orlo dello schienale decorate con motivi geometrici. Tirolo, XIX secolo.
cm 91,5x54x56,5 -
Lotto 38 Girolamo Ruscelli (Viterbo, 1518 - Venezia, 1566)
Tavola Nova della Marca d’Ancona
1561, Venezia
Carta geografica della Marca di Ancona tratta dalla prima edizione della Geographia di Claudio Tolomeo di Girolamo Ruscelli pubblicata a Venezia nel 1561 presso Valgrisi. Caratteristica peculiare della sola prima edizione è la mancanza dell’impronta del rame al margine superiore: le mappe infatti vennero incise accoppiate su di un’unica lastra e solo una volta stampato il foglio separate. L’opera del Ruscelli, edizione allargata di quella del 1548 curata dal Gastaldi, compare tra la Geographiae del Waldseemuller del 1513 e il Theatrum Orbis Terrarum dell’Ortelius del 1570 segnando una svolta nella storia della cartografia.
Incisione in ampio passepartout con doppio bordo rosso e giallo, in cornice del XX secolo -
Lotto 39 Manifattura dell'Italia centrale del XVIII secolo
Vergine orante
olio su rame cm 16,5,x12; con cornice cm 27x22
In cornice a cassetta con interno ebanizzato e decorato ai lati da fregi in oro
Caduta di colore di 3 mm nella parte bassa del dipinto
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Lotto 40 Giovanni Battista Piranesi (Mogliano Veneto, 1720 - Eoma, 1778)
Veduta in prospettiva della Gran Fontana dell'acqua Vergine detta di Trevi architettura di Nicola Salvi, Cav. Piranesi
incisione acquerellata cm 48x72; con cornice cm 64,5x89 -
Lotto 41 Manifattura dell'Italia centrale della fine del XVIII secolo
Mensola in legno dorato e riccamente intagliato con testa di putto, girali d'acanto e fiori.
cm 47x47x30
Rif 234R
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Lotto 42 Fabio Magini (noto nel 1620, - )
Marca d'Ancona, olim Picenum
Incisione in rame. Carta geografica tratta dall'Atlante di Antonio Magini, pubblicata a Bologna dal figlio Fabio dopo la morte del padre. L’esemplare presenta due cartigli decorativi, in alto a destra e in basso a sinistra, riportanti rispettivamente il titolo della mappa e la dedica con la firma dell'autore.
In cornice di radica -
Lotto 43 Pittore italiano attivo tra il secondo ed il terzo decennio del XIX secolo
Ritratto di gentiluomo con medaglia appuntata sul petto
olio su tela cm 62x49; con cornice cm 74x60 -
Lotto 44
Coppia di fregi dorati con cornice
Fregi: cm 60x48; Cornice: cm 90x80 -
Lotto 45 Pittore dell'italia centrale attivo tra la seconda metà del XVII secolo e i primi decenni del XVIII secolo
Ritratto di San Nicola da Tolentino in atto benedicente vestito con manto stellato e stante a sorreggere un piatto a ricordare l'episodio miracoloso delle starne risuscitate
olio su tela 100x75,5; con cornice cm 101,5x77 -
Lotto 46 Hendrick Goltzius (Muhlbracht, 1558 - Haarlem, 1617)
Licaone
bulino 17,5x24,7 cm.
Testo iscrizione “ Igne Lycaonias devastat Iuppiter aedes Ille fugit rapidum vertirur inque lupum, sylvas et rabiosa petit spelea ferarum, visque ferox animo, quae fuit ante manet” dal testo Metamorfosi Ovidio, Met., Libro I, vv. 209-243
Nella scena sono presenti tre personaggi, Giove in compagnia dell’aquila, Licaone ritratto mentre si sta trasformando in lupo, con le vesti strappate, il corpo parzialmente coperto di peli e il volto già animale. Una terza figura maschile, al centro della scena, potrebbe essere identificata con l’ostaggio sacrificato per conto delle Erinni. La scena si svolge in un interno, la casa di Licaone stesso, mentre sullo sfondo si intravede un edificio dalle cui finestre sembrano fuoriuscire delle fiamme.
Condizioni: rifilata al rame, grande gora in alto a destra e più piccola, numeri ai lati abrasi, piccoli strappi
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Lotto 47 Pittore dell'Italia centrale del XIX secolo
Donna che ricama
olio su tela -
Lotto 48
Coppia di vetrate con vetri piombati e decorati con figure di militi in armi in riserve sormontate da blasoni anagramma FP. Manifattura del Nord Europa, primi anni del XX secolo
cm 224x46 (cad.)
Elmo e panoplia di armi nelle riserve nei riquadri sottostanti le figure
Rif 128