Importanti collezioni romane - Argenti, arte orientale, arredi, sculture, dipinti antichi e del XIX secolo
-
Lotto 121 Scena popolare olio su tela 46 x 35 cm
Il dipinto è ascrivibile alla corrente dei bamboccianti, sviluppatasi a Roma durante il corso del XVII secolo.
L'impronta tipologica dei due personaggi, del cavallo e il suo taglio inventivo che intreccia la paesaggistica con la scena di genere indirizzano chiaramente alla personalità di uno dei più singolari esponenti di tale corrente, ossia all'olandese Karel Dujardin.
Entro cornice dorata.
Perizia scritta del prof. Giancarlo Sestieri del 19 marzo 2006. -
Lotto 122 Scena agreste 1713 olio su tela 32 x 40 cm
Questa bel dipinto inquadrato davanti al declivio di una collina e a un'apertura paesaggistica sulla sinistra, con una capanna circolare, incentrata su due mucche, delle capre, un cane e un asinello in primo piano, dietro a cui un ragazzo è intento a caricare la soma di un cavallo, è una tipica testimonianza di Pieter van Bloemen detto lo Stendardo.
Una paternità del resto direttamente indicata dalle sue caratteristiche iniziali 'PVB', accompagnate dalla data '1713' apposte sul masso in basso al centro; e che è pienamente confermata dall'esame dell'usuale brillante tavolozza, intrisa di un penetrante luminismo.
Entro cornice dorata.
Al retro etichette dell'asta Christie's 2005.
Perizia scritta del prof. Giancarlo Sestieri del 13 marzo 2006. -
Lotto 123 Scena di genere olio su tela 50 x 63 cm
L'opera è una tipica testimonianza di Paolo Monaldi, attivo nel panorama artistico romano, in cui si distinse per dipingere principalmente bambocciate, scene con contadini impegnati nei semplici piaceri della vita di campagna: giochi e musica, bere e ballare. Le sue opere sono ambientate in un'atmosfera arcadica senza subordinarli al paesaggio. Nel 1767 Monaldi aiutò Paolo Anesi nella decorazione della Villa Chigi in via Salaria a Roma, dove dipinse una serie di scene idilliache. Negli anni 1770 probabilmente partecipò ad un'altra impresa decorativa negli appartamenti settecenteschi di Palazzo Barberini, dove gli è stato attribuito il bambocciato sulle porte.
Provenienza :
Asta Sotheby's, 29 maggio 2007, lotto 106
Asta Wannenes, 30 novembre 2016, lotto 536 -
Lotto 124 San Giovannino e Gesù Bambino che si abbracciano Scuola emiliana, XVII secolo olio su tela 81 x 70 cm
Entro cornice dorata. Difetti e restauri. -
Lotto 125 Ritratto di nobiluomo prima metà del XVII secolo olio su tela 118 x 102 cm
Scuola veneta. -
Lotto 126 Allegoria del Tempo arrestato dalla Bellezza Olio su tela 85 x 72 cm
L'opera si data al periodo giovanile di Pietro Liberi, ovvero durante il suo primo trasferimento a Venezia.
Nell'opera infatti, sono evidenti i richiami alla maniera di Alessandro Varotari detto il Padovanino, che è tradizionalmente riconosciuto come suo primo maestro.
L'opera è accompagnata da una perizia scritta del Prof. Giuliano Briganti.
Entro cornice in legno dorato del XVIII secolo. -
Lotto 127 Episodio dall' Antico Testamento olio su tela 133 x 166 cm
La tela, di soggetto piuttosto raro, potrebbe essere ascrivibile al periodo dei grandi cicli biblici, dipinti per Villa Bettoni a Limone negli ultimi anni del XVII secolo. Definito da Boschini "gran maneggiatore di pennelli e colori", nell'ultima fase della produzione a cavallo dei due secoli sembra particolarmente sensibile a cangiantismi e illuminazioni irreali, come nel dipinto qui presentato in cui Celesti dimostra di essere degno erede veronesiano ed esempio per la pittura veneta e austriaca del primo Settecento. In cornice coeva. -
Lotto 128 Natura morta con conchiglie, coralli, ciliegie e un coltello olio su tela 52 x 71 cm
Entro cornice in legno dorato del XIX secolo.
Paolo Porpora iniziò la sua carriera a Napoli, per poi trasferirsi a Roma nel 1656 dove diventò membro dell'Accademia di San Luca. Figura di spicco tra i pittori della Scuola napoletana di nature morte, creò un tipo di composizione peculiare in cui si avvicinano nella stessa composizione le scene marine, con pesci e crostacei, ad animali di terra, come lucertole, lumache e farfalle.
Come si evince nel dipinto qui presentato Porpora coniugò insieme l'esattezza realistica dei singoli oggetti con la ricchezza e la complessità delle soluzioni compositive. Il corallo e le conchiglie dipinte riflettono la pratica seicentesca di collezionare naturalia provenienti da paesi stranieri esponendoli in Gabinetti di cuoriosità e Wünderkammer, usati frequentemente come soggetti per questo tipo di dipinti.
Per i confronti si veda in: Nicola Spinosa, La pittura napoletana del 600, Milano, 1984; La natura morta in Italia, a cura di F. Zeri e C. Pirovano, Milano, 1989; Gianluca Bocchi-Ulisse Bocchi, Pittori di natura morta a Roma. Artisti italiani 1630-1750, Mantova, 2005. -
Lotto 129 Arianna abbandonata Scuola emiliana, XVII secolo olio su tela 104 x 81 cm
In cornice Impero, in legno dorato con applicazioni in pastiglia della prima metà del XIX secolo. -
Lotto 130 Ritratto di uomo in armatura Scuola genovese, XVII secolo olio su tela 85 x67 cm
In cornice. -
Lotto 131 Ritratto di Magistrato Scuola inglese, inizio XVIII secolo olio su tela 82 x 63 cm
Entro cornice moderna. -
Lotto 132 Ritratto di gentiluomo Scuola francese, prima metà XVIII secolo olio su tela 74 x 63 cm
Entro cornice moderna. -
Lotto 133 Ritratto di giovane principe Scuola piemontese del XVIII secolo olio su tela 72,5 x 58 cm
In cornice. -
Lotto 134 Capricci architettonici con figure olio su tela 48 x 33 cm
Questa deliziosa coppia di architetture si datano successivamente al 1743, anno in cui Zocchi si trasferì a Roma dove si lasciò affascinare dalla cosmopolita cultura figurativa romana ed ebbe modo di stabilire contatti con il vedutismo pittoresco e capriccioso di Giovanni Paolo Panini. Entro cornici dorate.
Provenienza :
Asta Pandolfini Firenze, 19/04/2016, lotto n.41
Ringraziamo il prof. Fabio Sottili per aver confermato l'attribuzione all'artista tramite parere orale. -
Lotto 135 Coppia di nature morte con cesti di frutta e volatili 54 x 70 cm
Francesco Malagoli fu un seguace della tradizione settecentesca di Felice Rubbiani, le fonti antiche indicano che pratico' la pittura da autodidatta. Il pittore fu attivo soprattutto come decoratore, ma fu altrettanto noto per le sue piacevoli nature morte, meno fastose rispetto a quelle del Rubbiani con cui il nostro e' stato spesso confuso insieme al piu' tardo Bernardino Malagoli .
In cornici Salvator Rosa a tre ordini di intaglio, in legno ebanizzato con intagli dorati, della seconda metà del XVII secolo. -
Lotto 136 Compianto sul Cristo morto Scuola italiana, XVIII secolo olio su tela 21 x 27 cm
Entro cornice. Restauri. -
Lotto 137 Profeta Isaia ed Ezechia morente Scuola italiana, fine XVII - inizio XVIII secolo 183 x 136 cm
Entro cornice a bacchetta. Difetti e restauri. -
Lotto 138 Autoritratto del pittore con la sua famiglia XVIII secolo olio su tavola 47 x 64,5 cm
Il dipinto, tratto dal celeberrimo autoritratto conservato alla Gemaldegalerie di Berlino, presenta una piccola variante identificabile nello spartito posto a terra di fronte al pittore intento a suonare il violoncello. In cornice. -
Lotto 139 Giovanni Battista Franzoni - Coppia di paesaggi 1772 china su carta 11,50 x 21 cm
Firmato e datato in basso a destra. In cornice. -
Lotto 140 Pittore nord europeo del XIX secolo - Ritratto di Nobildonna XIX secolo olio su tela 116 x 87 cm
In cornice. -
Lotto 141 Coppia di capricci architettonici con personaggi Scuola italiana, XIX secolo olio su tela applica su isorel 60 x 90 cm
Entro cornici in legno dorato. Difetti. -
Lotto 142 Scuola Italiana - Ritratto di vescovo dell'Ordine di San Giuseppe prima metà del XIX secolo olio su tela 126 x 100 cm
In cornice. -
Lotto 143 Ritratto Maddalena Lidestri 1806 ca. olio su tela 102 x 76 cm
Reca iscrizione identificativa dell'effigiata. -
Lotto 144 Veduta di Roma da Caracalla Scuola italiana, XIX secolo olio su tela 30 x 41 cm
Entro cornice dorata.