Asta N. 775 - Dipinti Antichi e Arredi
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Lotto 450 PITTORE ROMANO DEL XVIII SECOLO
Gli angeli trasportano l'effige della Madonna del Buon Consiglio
Olio su tela sagomata, cm 80,5x104, opera priva di cornice. -
Lotto 451 WYON EDWARD WILLIAM 1811 - 1885
Scena mitologica
Scena galante
Coppia di tondi in alabastro, diam. cm 18; firmati "E.W.Wyon sculpt 1848". -
Lotto 452 BOTTI FRANCESCO Firenze 1645 - 1711
Santa Dorotea
Olio su tela, cm 88,5x73. -
Lotto 453 PITTORE DEL XVIII SECOLO
San Carlo Borromeo
Olio su alabastro, cm 16x13; restauro. -
Lotto 454 BAZZANI GIUSEPPE Mantova 1690 - 1769
(seguace di)
Sant'Isidoro contadino
Olio su tela, cm 43,5x50,5. -
Lotto 455 SAGRESTANI GIOVANNI CAMILLO Firenze 1660 - Firenze 1731
(attribuiti a)
La figlia di Iefte che va incontro al padre
Il sacrificio della figlia di Iefte
Coppia di oli su tela, cm 77,5x96,5. -
Lotto 456 PITTORE DEL XVIII SECOLO
Scena allegorica
Olio su tela, cm 70x97; opera priva di cornice. -
Lotto 457 MOBILE DEL XIX SECOLO
GRANDE MONETIERE IN TARTARUGA CON PARTI IN AVORIO E AVORIOLINA IN STILE BAROCCO, XIX-XX SECOLO, a due elementi con sostegno a mensola, fronte a struttura architettonica con numerosi cassetti e cimatura a figura in bronzo dorato; mancanze, restauri, sostituzioni e sbeccature.
Cm 104x45 alt. 208. -
Lotto 458 VIENNA
COPPIA DI GRANDI VASI CON COPERCHIO E BASE IN PORCELLANA, VIENNA, XIX SECOLO, biansati con attaccature a figure su basi a plinto, decori policromi e in oro a scene mitologiche entro doppie riserve con girali e festoni a rilievo; lievi usure.
Alt. cm 53,5. -
Lotto 459 MOBILE DEL XVII SECOLO
MOBILETTO IN NOCE, XVII SECOLO, ad un anta con rilievi scolpiti a mascheroni; sostituzioni d'epoca successiva, sbeccature ed usure.
Cm 71x36,5 alt. 85,5. -
Lotto 460 OGGETTISTICA VARIA
COFANETTO IN LEGNO LACCATO, XVIII SECOLO, decoro a cineserie in oro su fondo nero; sbeccature.
Cm. 28x20,5 alt. 12,5. -
Lotto 461 OGGETTISTICA VARIA
PICCOLA VETRATA FISSATA A PIOMBO, AREA GERMANICA, 1553, raffigurante l'Annunciazione e la visita dei Magi in policromia, il cartiglio in basso riporta la data 1553; due elementi crepati.
Cm 32,5x22. -
Lotto 461a SCULTORE DEL XVIII SECOLO
Crocefisso
Legno di bosso scolpito, cm 34x24,5; adagiato su supporto sagomato ed imbottito; alcune mancanze alle dita e alla corona. -
Lotto 462 MOBILE DEL XVIII SECOLO
TAVOLO SCRITTOIO LUIGI XV IN NOCE DECORATO AD INTARSI, XVIII SECOLO, fronte ad un cassetto, gambe arcuate, ricchi decori ad intarsio a volute; restauri e usure.
Cm 83x57 alt. 74. -
Lotto 463 MOBILE DEL XVIII SECOLO
DUE SEGGIOLONI IN NOCE CON FREGI DORATI, XVII SECOLO, traverse tornite a rocchetto, sedute e schienali imbottiti con cimature a fregi dorati; restauri, usure e sbeccature.
Cm 64x53,5 alt. 125 e 63x55,5 alt. 123. -
Lotto 464 SCULTORE DEL XVIII SECOLO
Maddalena penitente
Terracotta policroma, larg. cm 34 alt. 29; lievi sbeccature. -
Lotto 464a MOBILE DEL XVII SECOLO
CORNICE IN LEGNO SCOLPITO, TRAFORATO E DORATO, XVII SECOLO. intagli a volute fiorite e putto, bordo interno dentellato; restauri e sbeccature.
Cm 101x124, luce interna 81x103. -
Lotto 465 CARPIONI GIULIO Venezia 1613 - Vicenza 1679
La Visita dei Magi
Olio su tela, cm 74x95. -
Lotto 466 LANFRANCO GIOVANNI Parma 26/01/1582 - Roma 30/11/1647
(attribuito a)
Salita al calvario
Olio su tela, cm 161,5x124. -
Lotto 467 PITTORE ROMANO DEL XVII SECOLO
San Francesco in preghiera
Olio su tela, cm 103x126; opera priva di cornice. -
Lotto 468 MAINARDI ANDREA Cremona 1550 - 28/02/1617
La Vergine con il Bambino fra gli angeli
Olio su tela, cm 152x163,5. -
Lotto 469 SCUOLA CREMONESE DEL XVII SECOLO
Gloria di angeli protettori
Olio su tela, cm 107x97,5; reca iscrizione in basso "ALIGERI IVVENES MAGNI GENS ACCOLA COELI OPTATAM NOBIS FERTE PRECAMVR OPEM". -
Lotto 470 MOBILE DEL XVIII SECOLO
ECCEZIONALE SCRIVANIA A RIBALTA A TRE CASSETTI, TORINO, 1735-1740
LUIGI PRINOTTO (Cissone delle Langhe 1685-Torino 1780)
Cm 108x56,5 alt. 102,5.
Provenienza: collezione privata, Torino.
La struttura in pioppo è interamente rivestita di marqueterie in essenze varie (noce d'India, violetto, bosso, ebano, radica di olmo), con apparato ornamentale a nastri intrecciati, palmette, tralci e griglie in legni vari, avorio inciso e madreperla, e istoriato con figure e momenti di caccia in avorio inciso. Le scenette figurate sono cinque entro cartelle distribuite sul coperchio e sui fianchi, una nel grande cartiglio sull'abattant, e tre a sviluppo continuo sulla fronte dei cassetti (il primo dei quali è un finto tiretto, e nasconde un vano al quale si accede dall'interno). Interno con semplice struttura a cassettini, in noce naturale. Gambe alte a doppia "C" contrapposta terminanti in ricciolo.
Stato di conservazione: molto buono. Una delle gambe posteriori rifatta.
L'attribuzione a Prinotto appare fuori di ogni dubbio, sulla base della concezione generale del rivestimento intarsiato, del disegno dell'insieme e delle sue parti. Soprattutto, fanno fede della paternità prinottiana le scenette istoriate nell'avorio, per le quali l'ebanista si avvalse -come in buona parte della sua produzione - di disegni di Pietro Domenico Olivero, trasposti nel prezioso materiale e incisi con bulino estremamente abile, che conserva il gustoso realismo pittorico e la fluidità degli atteggiamenti e dei movimenti propri degli originali. Per quanto non garantita da prove documentali, la derivazione da Olivero delle "storie" che rendono affascinanti i mobili di Prinotto è lampante (si veda per esempio con l'album dei disegni del pittore conservato a Palazzo Madama), e sorretta dal valido indizio che tra i due intercorreva un rapporto di amicizia, tanto che Olivero fu padrino di battesimo del secondo figlio di Prinotto, nel 1718.
Nelle sue opere, soprattutto in quelle di committenza privata, l'ebanista - la cui grandezza è seconda soltanto a quella di Piffetti - sottoponeva i disegni del pittore ad un gioco di scomposizione e ricomposizione, variando e riaccostando figure, gruppi e squarci di paesaggi in maniera nuova di mobile in mobile. Il confronto fra le opere uscite dalla bottega di Prinotto permette di ritrovare lo stesso elemento figurativo (figura, scenetta, animale o paesaggio) più volte in contesti diversi, il che costituisce non solo motivo di curiosità, ma offre un riscontro attributivo, quando l'elemento comune presenti anche qualità di disegno e di incisione comparabili. Applicata alle scenette in avorio del presente mobile, la ricerca ha dato una pluralità di riscontri, al di là dell'evidente comunanza generale di "mano". Se ne citano alcune, ma molte altre sono possibili, in maniera più o meno stretta eppure indubitabile. La narrazione "pittorica" distribuita in continuità sui cassetti è tratta all'80% dalla superba mazzarina della Collezione Giuseppe Rossi passata nell'asta Sotheby's del 10 marzo 1999, una delle più belle fra quante sono note di Prinotto, realizzata con ogni probabilità una decina d'anni prima del nostro mobile. Precisamente: il gruppo dei tre cavalieri in corsa, l'ultimo dei quali disarcionato dal cavallo, che appare sul primo cassetto, è lo stesso del secondo cassetto della colonna di destra della mazzarina (da notare che il cavaliere disarcionato si ritrova identico anche se tratteggiato con minore cura in un cassettone sicuramen -
Lotto 471 ARTE ORIENTALE
LOTTO DI DIVERSI OGGETTI E SCULTURE, CINA, XIX-XX SECOLO, composto da un bracciale, un calamaio, una sfinge e una placca in in pietra dura, uno specchietto con presa e placca in giadeite intagliata e un calesse in argento non punzonato; difetti.
Lung. massima cm 16.