MERAVIGLIE ATTO II. LA GIOIA A COLORI. I. PARTE SECONDA

MERAVIGLIE ATTO II. LA GIOIA A COLORI. I. PARTE SECONDA

martedì 14 maggio 2024 ore 15:30 (UTC +01:00)
Asta
in Diretta
Lotti dal 73 al 88 di 88
Mostra
Cancella
  • Alberto Cecchini (1935) 
Tre piatti: la Processione del Corpus Domini, l'Albero della Cuccagna, Porta San Domenico
    Lotto 254

    Alberto Cecchini (1935)
    Tre piatti: la Processione del Corpus Domini, l'Albero della Cuccagna, Porta San Domenico
    Ceramica modellata e dipinta a mano
    6,5 x 45,4 x 45,2 cm (piatto più grande)
    27,1 x 26,8 x 3,4 cm
    Firma: "ALBERTO CECCHINI" al verso di ogni piatto
    Altre iscrizioni: titolo al verso di ogni piatto
    Elementi distintivi: etichetta anonima con riferimento di inventario, al verso di ogni piatto
    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 85%
    Stato di conservazione. Superficie: 90%

    Alberto Cecchini è nato nel 1935 a Recanati dove tutt’ora vive e lavora. La sua formazione artistica è avvenuta al di fuori dei consueti schemi scolastici, poiché s’interessa alla pittura, alla grafica, alla scultura, ed in particolare dal 1978 la sua attività artistica si estende anche alla ceramica, della quale esegue tutte le fasi, compresa la cottura su forni propri. Dalla prima mostra a Recanati, nel 1953, ad oggi ha esposto nelle maggiori città italiane ed estere, in varie rassegne del “Premio Salvi” di Sassoferrato, in premi nazionali e internazionali, nonché molteplici personali. Sue opere figurano in collezioni private e musei in Italia e all’Estero. Cecchini ha inoltre partecipato nel 2021 alla Via della Ceramica, producendo la targa per la Villa di Castelnuovo di Recanati e, negli stessi spazi, nel 2022 realizzato l'installazione "Gli occhi della natura".
    Nel 2017, la galleria IDILL'IO, sede recanatese di Pio Monti, gli dedica la mostra personale sul tema leopardiano "Quel caro imaginar".

  •  Autore non riconosciuto
Banchieri rinascimentali
    Lotto 256

    Autore non riconosciuto
    Banchieri rinascimentali
    Ceramica dipinta a mano in forma di cartiglio
    58,6 x 47,2 x 4,5 cm (cartiglio)
    69,5 x 59,4 x 6,8 cm (struttura intera)
    Firma: Firma: "Morlotti" o "Modotti"
    Elementi distintivi: etichetta anonima con numero di inventario, al verso
    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 65% (ampia frattura ricomposta nella parte superiore)
    Stato di conservazione. Superficie: 90%

    Nonostante la firma apposta appena sotto lo scrigno, leggibile in "Morlotti" o "Modotti", non è stato possibile definire l'autore di questa ceramica, che si ritiene comunque di area umbro-marchigiana e databile all'ultimo quarto del XX secolo.

  • Dalma Bresolin (1923 - 2001) 
Villa Zuccareda Binetti - Museo dello Scarpone - Montebelluna
    Lotto 258

    Dalma Bresolin (1923 - 2001)
    Villa Zuccareda Binetti - Museo dello Scarpone - Montebelluna
    Acquaforte e acquatinta su carta
    32,3 x 46,5 cm (lastra)
    Firma: “Dalma Bresolin” al recto a matita
    Altre iscrizioni: tiratura “p.d.a.”, “Villa Zuccareda Binetti - Museo dello Scarpone - Montebelluna - acquaforte” al recto a matita
    Elementi distintivi: sul verso, etichetta della Banca Popolare di Asolo e Montebelluna con riferimenti di inventario
    Provenienza: Banca Popolare di Asolo e Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 90% (pieghe)
    Stato di conservazione. Superficie: 90% (carta ingiallita)

    Pittrice, incisore e ceramista, all'età di quattordici anni vince il Primo Premio alle Agonali Regionali del Disegno. A Venezia, nel 1956-1957 segue i corsi liberi del nudo all'Accademia, sotto la guida di Galileo Borin che la introduce alla celebre stamperia Il Torchio e poi alla Scuola Internazionale della Grafica. In carriera ha realizzato 196 opere grafiche, la maggior parte delle quali con acquaforte, acquatinta e xilografia, impresse soprattutto presso le stamperie Il Torchio e Masone, entrambe di Venezia. Ha partecipato ad oltre trecento mostre internazionali, nazionali collettive in Italia, in Europa, nelle Americhe, in Asia ed in Australia. La sua prima mostra personale risale al 1958 allestita presso la Galleria Comunale d'Arte Moderna di Portogruaro (VE); a questa seguiranno centotrenta mostre personali in realizzate in Italia e all'estero.

    Siamo debitori al Repertorio digitale dell'incisione italiana contemporanea Bagnacavallo per i contenuti culturali della scheda.

  • Giuseppe Mario D’Amico
Il Ponte di Londra; Belluno, il Ponte della Vittoria
    Lotto 259

    Giuseppe Mario D’Amico
    Il Ponte di Londra; Belluno, il Ponte della Vittoria
    Litografia e serigrafia su seta
    16,7 x 23,2 cm (luce)
    Firma: “G. M. D’Amico” a matita, sul passe-partout al recto
    Altre iscrizioni: titoli a matita sul passe-partout al recto
    Elementi distintivi: al verso dell’esemplare con veduta bellunese etichetta con riferimento al deposito presso la banca dal 31 luglio 1957 all’8 novembre 1958; su entrambe etichette della Banca Popolare di Intra (2) e anonime (2) con riferimento a numeri di inventario
    Provenienza: Banca Popolare di Intra; Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 90%
    Stato di conservazione. Superficie: 90%

    Coppia di incisioni stampate su seta di Giuseppe Mario D’Amico, vedutista di gusto decorativo della prima metà del 900. Entrambe entrate in possesso della banca nel 1958 e conservate in eleganti cornici déco.

  • Francesco  Garofoli
Apologia del Sentino ed altre due stampe
    Lotto 260

    Francesco Garofoli
    Apologia del Sentino ed altre due stampe
    Acquaforte su carta
    49,3 x 69,5 cm (ogni foglio, con minime variazioni)
    Firma: “Garofoli” a matita al recto in ogni stampa
    Altre iscrizioni: “Apologia del Sentino” a matita al recto; tiratura “54/125” a matita al recto; “Apologia del Sentino” a matita al recto; tiratura “110/125” a matita al recto; “Ultimo Sole in Calabria” a matita al recto; tiratura “35/125” a matita al recto
    Elementi distintivi: al recto, timbro a secco dell’artista su ogni stampa
    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 75% (strappi al margine sinistro; pieghe diffuse)
    Stato di conservazione. Superficie: 85%

    Francesco Garofoli nasce a Sassoferrato nel 1928. Nel 1947 si iscrive alla Scuola d’Arte di Urbino, specializzandosi in litografia. Termina gli studi nel 1952. Nel 1953 l’Accademia Raffaello di Urbino gli conferisce il diploma di merito. Nel 1951 è tra i tre fondatori della Rassegna d’Arte “G. B. Salvi”. Nel 1988 viene nominato Cavaliere della Repubblica dall’allora presidente Francesco Cossiga. Per molti anni insegna disegno e storia dell’arte nelle scuole superiori, coltivando contemporaneamente la produzione artistica nel campo grafico e pittorico. Giornali, riviste e molte pubblicazioni hanno seguito la sua attività. Ha tenuto numerose mostre personali in Italia e all’estero, ricevendo consensi e premi; sue opere sono state esposte, oltre che nelle maggiori città italiane anche Parigi, Tokio, Hong Kong, Città del Messico, Guadalajara, Cracovia, Zaragozza. La sua carriera di artista ci è stata riassunta in poche righe dal suo amico e critico Fabio Ciceroni: “Quell’angolo di universo che si svela per una delicatezza sospesa, e che può risultare imprendibile all’osservatore frettoloso dell’oggi, e che si ha quasi il pudore di rivelare per paura di non trovarne la misura espressiva, Francesco Garofoli lo ha fatto affiorare lungo tutta la sua sensibile fatica d’artista”.
    Il lotto include due fogli della stampa intitolata alla "Apologia del Sentino" ed uno raffigurante "L'ultimo Sole in Calabria"

  •  Cartiere Miliani Fabriano (1782 circa) 
Il David di Michelangelo, 1976
    Lotto 262

    Cartiere Miliani Fabriano (1782 circa)
    Il David di Michelangelo, 1976
    Filigrana in chiaroscuro retroilluminata
    40,8 x 34,4 cm (luce)
    Firma: “F. Librari” in lastra
    Data: in lastra, "1976"
    Altre iscrizioni: in lastra "C. M. FABRIANO"
    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 85% (parti elettriche non verificate o mancanti; danni alla cornice)
    Stato di conservazione. Superficie: 90%

    In asta, un esemplare di filigrana artistica in chiaroscuro - la data si riferisce alla preparazione della matrice - realizzata da Franco Librari, per la storica Cartiera Miliani, di Fabriano, sul modello celeberrimo del "David" di Michelangelo. Come ricorda Annarita Librari, figlia di Franco Librari, "Con Giuseppe Miliani (1816 - 1890), nipote di Pietro (1744 - 1817), fondatore della ditta Miliani, la cartiera si ingrandisce, la carta da disegno si afferma come la migliore, tanto che alla esposizione di Londra nel 1851 viene premiata, e la carta valori comincia ad essere la specialità della fabbrica fabrianese. Alla morte di Giuseppe la cartiera era già un grande complesso, ma sarà il figlio Giambattista (1856-1937) ad operare l’effettiva trasformazione da azienda artigianale ad industriale (...). Giambattista alle conoscenze tecniche unisce un’ampia visione dell’organizzazione industriale grazie ai frequenti viaggi che, fin da giovanissimo, compie in diverse nazioni europee e in Nord America. Nel 1889 riceve la Legion d’onore per aver presentato, all’esposizione di Parigi, le migliori filigrane per i biglietti di banca. Per le filigrane di Fabriano, ancor prima del riconoscimento parigino, esisteva un vero e proprio entusiasmo. Nel 1886 Ernst Kirchner di Francoforte sul Meno scrive: “Le vostre carte filigrane sono le più belle che io abbia mai veduto fino ad ora. Da quando posseggo questi veramente artistici fogli non oso più nemmeno guardare gli stessi prodotti della Germania. I ritratti, come pure i dettagli che li ornano sono di una finezza ammirabile, perfetta e formano ora il punto essenziale di questa modesta collezione che io curo con molto amor proprio”. Nel settore della Filigrana artistica in chiaro-scuro per banconote Giambattista, in un primo momento, per l’incisione su cera si avvalse del prof. Bianchi di Roma, medaglista dei Sacri Palazzi Apostolici, che direttamente da Roma inviava a Fabriano le cere commissionate. Successivamente, la sua lungimiranza e previdenza lo spinsero a dotare l’Officina Filigrane delle cartiere di Fabriano della sezione di incisione su cera, dove destinò giovani e abili artisti che riuscirono a soddisfare appieno le esigenze aziendali. Capostipite di questa scuola fu Serafino Cilotti (1868-1943), che realizzò opere di notevole impatto artistico, da considerare come una nuova forma di espressione d’arte figurativa su cera, Angelo Bellocchi (1880-1939) e Virgilio Brozzesi (1869-1946). Allievi di Cilotti possono considerarsi Aldo Frezzi (1885-1972), (...) Eraldo Librari (1907-1988) e Luigi Filomena. Luigi Casoni fu incisore delle Miliani fino al 1958, quando fu chiamato dalla Banca d’Italia per incidere le “testine” delle banconote." "Eraldo Librari apprese quest’arte soprattutto osservando Serafino Cilotti mentre incideva, o meglio “rubando con l’occhio” attento e predisposto, avendo già alle spalle una preparazione artistica e una innata attitudine verso le più svariate forme d’arte. Entrò in Cartiera dopo aver vinto un concorso, rispettando la tradizione familiare che aveva visto il padre Decoroso e il nonno Angelo lavorare nella prestigiosa fabbrica fabrianese come lavoranti al reparto tini. Eraldo, da giovane, dopo aver frequentato la scuola professionale, fu allievo intagliatore del Prof. Ivo Quagliarini di Fabriano, lavorando nel suo mobilificio; fu un abile e fecondo scultore realizzando numerosi busti di noti personaggi fabrianesi dell’epoca; fu autore di numerose poesie e un compositore di canzoni; incisore su cera di numerose opere d’arte di grandi dimensioni e di testine per banconote, settore trainante dell’azienda, quest’ultime precedute da numerosi disegni preparatori a matita e a china, in un’epoca dove tutto era affidato all’abilità manuale dell’artista. Le incisioni di grandi dimensioni, che l’azienda faceva realizzare ai suoi più validi incisori, per fine propagandistico e d’immagine, non sono delle semplici e fredde riproduzioni di opere d’arte o ritratti, ma il frutto di una personale interpretazione che si riflette in uno stile espressionistico e scultoreo (dove un semplice elemento paesaggistico, come una pianta, viene reso con la minuzia di un botanico, le espressioni dei volti riflettono il pathos del personaggio ritratto), influenzato dal suo coinvolgimento emotivo e dalla sua sensibilità. Si tratta di un coinvolgimento che lo porta quasi a dimenticare il fine dell’incisione su cera - come fase principale di un lungo processo che richiede alcune particolari accortezze tecniche - e a trattarla come un’opera scultorea finale o come un pezzo di legno da intagliare, dove la materia deve essere rimossa di getto per far emergere l’immagine che racchiude al suo interno. Entrambi i figli di Eraldo Librari, Franco (mio padre) e Sandro (mio zio) appresero quest’arte dell’incisione su cera all’interno delle mura domestiche, ma solo mio padre Franco riuscì ad essere assunto nel 1963 in cartiera, dapprima nell’officina filigranisti come apprendista. Rispetto a molti incisori, mio padre ha saputo sfruttare al meglio il fatto di aver lavorato per anni nell’officina filigranisti, dove si svolgevano le fasi successive all’incisione su cera (galvanoplastica, ritocco dei punzoni, punzonatura della tela e realizzazione della forma filigranatrice). Questo gli ha permesso di rendersi conto di tutte le difficoltà che si incontravano nelle fasi successive, se l’incisione non era realizzata secondo alcuni accorgimenti tecnici. Spesso si trovava di fronte a delle incisioni veramente artistiche, ma alle quali bisognava sacrificare alcuni aspetti di quella espressività, perché avrebbero creato problemi insormontabili per la realizzazione delle fasi successive. Il ritocco dei punzoni era la fase più delicata, perché la presenza di sottosquadri non avrebbe permesso la punzonatura della tela metallica creando degli strappi nella stessa. Se si considera che spesso a ritoccare questi lavori non erano nemmeno gli stessi artisti che avevano realizzato l’incisione si può ben comprendere come fosse alto il rischio di comprometterne l’artisticità. In questa arte mio padre può essere considerato a pieno titolo un incisore completo, che ha sempre seguito personalmente tutte le fasi di lavorazione e che è in grado di realizzare autonomamente una filigrana partendo dall’incisione fino alla conclusiva fabbricazione del foglio di carta al tino. Tutti i suoi lavori della maturità possono essere definiti tecnicamente opere perfette, dove ad una interpretazione dell’opera d’arte si unisce una perizia tecnica che rende la lastra di cera immediatamente idonea alla realizzazione dei punzoni e alla successiva punzonatura della tela, senza dover ricorrere a ritocchi più o meno invasivi. Il fatto di aver appreso quest’arte da suo padre, all’interno delle mura domestiche, gli ha permesso, nel corso degli anni e non senza ostacoli, di raggiungere una qualifica e un riconoscimento mai ottenuto dagli incisori che lo hanno preceduto, di lavorare in autonomia dal 1970 fino al momento del pensionamento e di difendere l’artisticità di questo lavoro". ( Annarita Librari, "Cera una volta... la Filigrana Artistica in chiaroscuro"). La storia della cartiera Miliani è stata ricostruita da Bruno Bravetti, nella monografia “Giambattista Miliani”, Affinità Elettive, 2010.

  • Madeleine O’Neill (1950 circa) 
Urbino - Paesaggio, 1986, con tre stampe di autori diversi
    Lotto 263

    Madeleine O’Neill (1950 circa)
    Urbino - Paesaggio, 1986, con tre stampe di autori diversi
    Calcografia su carta
    18 x 49 cm (luce)
    49,4 x 68,7 cm (foglio)
    Firma: “Madeleine O’Neill” a matita al recto
    Data: “1986” a matita al recto
    Altre iscrizioni: titolo (“URBINO - PAESAGGIO”) e indicazione della tiratura (“P.d’A’”) a matita al recto
    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 90%
    Stato di conservazione. Superficie: 90%

    Madeleine O’Neill ha frequentato a Dublino il College of Art and Design, conseguendo la laurea in graphic design e specializzandosi nel campo dell’illustrazione. In seguito ha frequentato a Urbino un corso di calcografia, incisione e illustrazione: a questo periodo appartiene la nostra stampa. Il lotto include altre tre stampe firmate ma di autori non riconosciuti, raffiguranti "Due cavalli" (acquatinta e acquaforte su carta, con lastra di 30,3x18,8 cm), uno "Studio di vegetazione" (litografia su carta, con lastra di 30,3x18,8 cm), "Figure nell'ambiente (xilografia, prova d'autore, 50x70,4 cm).

  • Claude-Louis Châtelet (1753 - 1795) , per il "Voyage Pittoresque ou Description des Royaumes de Naples et de Sicile"
Vue du Lac d'Agnano et des Etuves de san Germano, près de Naples, 1781-1786
    Lotto 265

    Claude-Louis Châtelet (1753 - 1795) , per il "Voyage Pittoresque ou Description des Royaumes de Naples et de Sicile"
    Vue du Lac d'Agnano et des Etuves de san Germano, près de Naples, 1781-1786
    Acquaforte e bulino su carta
    26,8 x 38,8 cm (luce)
    Firma: il disegnatore ("Chastelet") e gli incisori ("Bertheau" e "du Parc")
    Altre iscrizioni: titolo in esteso in lastra ("Vue du Lac d'Agnano et des Etuves de san Germano, près de Naples"), tavola ("51")
    Elementi distintivi: al verso, due etichette anonime con riferimenti inventariali
    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 70% (danni da umidità: ondulature)
    Stato di conservazione. Superficie: 80% (muffe)

    Tavola n. 51, predisposta, a partire da un dipinto di Claude-Louis Châtelet da Pierre-Gabriel Berthault (1737-1831) e Marie-Alexandre Duparc (1760?-1829?) tra il 1781 e il 1786 per il "Voyage Pittoresque ou Description des Royaumes de Naples et de Sicile" organizzato da Jean-Claude Richard de Saint-Non, Abate di Saint-Non (1727-1791).

  • Louis-Jean Desprez (1743 - 1804) 
Vue de l'entrée de Pompeïa & de la rue principale de cette ville
    Lotto 267

    Louis-Jean Desprez (1743 - 1804)
    Vue de l'entrée de Pompeïa & de la rue principale de cette ville
    Acquaforte su carta
    26,6 x 38,7 cm (luce)
    Firma: "Desprez" in lastra
    Altre iscrizioni: indicazione dell'incisore ("Berthout") in lastra
    Elementi distintivi: sul verso, due etichette anonime con riferimenti di inventario
    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 85% (una piega)
    Stato di conservazione. Superficie: 80% (depositi, fioriture)

    Tavola 173 del "Voyage Pittoresque ou description des Royaume de Naples et de Sicilie", opera in cinque volumi stampata in prima edizione a Parigi tra il 1781 e il 1786, sotto la direzione di Richard de Saint-Non. Il corpus grafico è composto di ben 542 incisioni all’acquaforte e bulino, opera dei principali artisti di riproduzione del periodo, tra cui Jean Honoré Fragonard, Hubert Robert e Louis-Jean Desprez. L'opera fu ripubblicata tra il 1795 e il 1798 e poi nel 1829 da Dufour. La tavola in asta deriva dalla edizione del 1795-1798.

  • Godfrey Douglas Giles (1857 - 1941) , da
The Ward - The Fairyhouse River, 1908
    Lotto 269

    Godfrey Douglas Giles (1857 - 1941) , da
    The Ward - The Fairyhouse River, 1908
    Mezzatinta colorata a mano
    53,7 x 73,8 cm (luce)
    Altre iscrizioni: “Published Feb 15th 1908 by Mess.rs. Fores 41, Piccadilly London W” al recto
    Elementi distintivi: sul verso etichetta della Banca Popolare di Intra con riferimenti di inventario
    Provenienza: Banca Popolare di Intra; Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

    Fa parte di un coppia di stampe prodotta in Inghilterra all'inizio del XX secolo per arredo (The Kildare - a gallop across Punchestown'; 'The Ward - the Fairyhouse River'), a partire da dipinti sul tema della caccia di Geoffrey Douglas Giles (1857-1941).

  • Roberto  Stelluti (1951) 
La Romita, 1972
    Lotto 270

    Roberto Stelluti (1951)
    La Romita, 1972
    Acquaforte su carta
    49 x 34,5 cm (luce)
    Firma: “Roberto Stelluti” a matita al recto
    Data: “1972” a matita al recto
    Altre iscrizioni: “La Romita” a matita al recto; tiratura “p.a.” a matita al recto
    Elementi distintivi: sul verso, etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario
    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

  • Frederick  Bromley (1832 - 1870) 
The Meeting of Her Majesty’s Stag Hounds on Ascot Heath, 1839
    Lotto 271

    Frederick Bromley (1832 - 1870)
    The Meeting of Her Majesty’s Stag Hounds on Ascot Heath, 1839
    Mezzatinta colorata
    52,5 x 75,5 cm (luce)
    Firma: “F.Bromley”, in lastra al recto
    Data: “JANy 1, 1839”, in lastra al recto
    Altre iscrizioni: “Painted by F.Grant”; “London Pubished JANy 1, 1839 by Hudson & Graves Her Majesty’s Printsellers In Ordinary G. Pall Mall” in lastra al recto
    Elementi distintivi: etichetta della Banca Popolare di Intra con riferimenti di inventario; etichetta della Galleria Studio d’Arte Lanza Verbania - Intra, al verso
    Provenienza: Studio d’Arte Lanza Verbania; Banca Popolare di Intra; Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 90%
    Stato di conservazione. Superficie: 90%

  • Renzo Barbarossa (1935 - 2013) 
Interno
    Lotto 272

    Renzo Barbarossa (1935 - 2013)
    Interno
    Litografia su carta
    49,2 x 34,2 cm (luce)
    Firma: "Renzo Barbarossa" a matita al recto
    Altre iscrizioni: indicazione della tiratura ("p.d.a")
    Elementi distintivi: sul verso, etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario e una analoga etichetta anonima
    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

    Uomo centrale nella cultura fabrianese e membro dell’Accademia d’Arte Moderna di Roma, Barbarossa come scultore, ha ottenuto nel 1978 il 1° premio “Città di Fabriano”. Nel 1980 con il distretto scolastico di Fabriano, è stato il promotore dell’Istituto Statale d’Arte “Mannucci”. Nel 1981 ha ideato un monumento ai Caduti nella stazione di Fabriano, nel 1990 il Monumento ai Caduti 1918/1944 a Marischio. Nel 2000 e nel 2005 ha realizzato per l’AVIS i monumenti al donatore di Fabriano e Cerreto d'Esi. Nel 1994, su incarico del Comune di Fabriano, ha progettato ed allestito la nuova Pinacoteca “Bruno Molajoli”.

  •  Autore non riconosciuto
La fontana Sturinalto a Fabriano
    Lotto 274

    Autore non riconosciuto
    La fontana Sturinalto a Fabriano
    Litografia su carta
    47,8 x 38 cm (luce)
    Firma: "Uncini"
    Elementi distintivi: sul verso, etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario e una analoga etichetta anonima; timbro di corniceria
    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

  •  Cartiere Miliani Fabriano (1782 circa) 
San Pietro
    Lotto 276

    Cartiere Miliani Fabriano (1782 circa)
    San Pietro
    Filigrana in chiaroscuro retroilluminata
    41,8 x 29,8 cm (luce)
    Altre iscrizioni: "CARTIERE MILIANI FABRIANO"
    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 85% (parti elettriche non verificate o mancanti; danni alla cornice)
    Stato di conservazione. Superficie: 90%

    In asta, un esemplare di filigrana artistica in chiaroscuro, realizzata per la storica Cartiera Miliani, di Fabriano, sul prospetto di San Pietro. Come ricorda Annarita Librari, figlia di Franco Librari, "Con Giuseppe Miliani (1816 - 1890), nipote di Pietro (1744 - 1817), fondatore della ditta Miliani, la cartiera si ingrandisce, la carta da disegno si afferma come la migliore, tanto che alla esposizione di Londra nel 1851 viene premiata, e la carta valori comincia ad essere la specialità della fabbrica fabrianese. Alla morte di Giuseppe la cartiera era già un grande complesso, ma sarà il figlio Giambattista (1856-1937) ad operare l’effettiva trasformazione da azienda artigianale ad industriale (...). Giambattista alle conoscenze tecniche unisce un’ampia visione dell’organizzazione industriale grazie ai frequenti viaggi che, fin da giovanissimo, compie in diverse nazioni europee e in Nord America. Nel 1889 riceve la Legion d’onore per aver presentato, all’esposizione di Parigi, le migliori filigrane per i biglietti di banca. Per le filigrane di Fabriano, ancor prima del riconoscimento parigino, esisteva un vero e proprio entusiasmo. Nel 1886 Ernst Kirchner di Francoforte sul Meno scrive: “Le vostre carte filigrane sono le più belle che io abbia mai veduto fino ad ora. Da quando posseggo questi veramente artistici fogli non oso più nemmeno guardare gli stessi prodotti della Germania. I ritratti, come pure i dettagli che li ornano sono di una finezza ammirabile, perfetta e formano ora il punto essenziale di questa modesta collezione che io curo con molto amor proprio”. Nel settore della Filigrana artistica in chiaro-scuro per banconote Giambattista, in un primo momento, per l’incisione su cera si avvalse del prof. Bianchi di Roma, medaglista dei Sacri Palazzi Apostolici, che direttamente da Roma inviava a Fabriano le cere commissionate. Successivamente, la sua lungimiranza e previdenza lo spinsero a dotare l’Officina Filigrane delle cartiere di Fabriano della sezione di incisione su cera, dove destinò giovani e abili artisti che riuscirono a soddisfare appieno le esigenze aziendali. Capostipite di questa scuola fu Serafino Cilotti (1868-1943), che realizzò opere di notevole impatto artistico, da considerare come una nuova forma di espressione d’arte figurativa su cera, Angelo Bellocchi (1880-1939) e Virgilio Brozzesi (1869-1946). Allievi di Cilotti possono considerarsi Aldo Frezzi (1885-1972), (...) Eraldo Librari (1907-1988) e Luigi Filomena. Luigi Casoni fu incisore delle Miliani fino al 1958, quando fu chiamato dalla Banca d’Italia per incidere le “testine” delle banconote." "Eraldo Librari apprese quest’arte soprattutto osservando Serafino Cilotti mentre incideva, o meglio “rubando con l’occhio” attento e predisposto, avendo già alle spalle una preparazione artistica e una innata attitudine verso le più svariate forme d’arte. Entrò in Cartiera dopo aver vinto un concorso, rispettando la tradizione familiare che aveva visto il padre Decoroso e il nonno Angelo lavorare nella prestigiosa fabbrica fabrianese come lavoranti al reparto tini. Eraldo, da giovane, dopo aver frequentato la scuola professionale, fu allievo intagliatore del Prof. Ivo Quagliarini di Fabriano, lavorando nel suo mobilificio; fu un abile e fecondo scultore realizzando numerosi busti di noti personaggi fabrianesi dell’epoca; fu autore di numerose poesie e un compositore di canzoni; incisore su cera di numerose opere d’arte di grandi dimensioni e di testine per banconote, settore trainante dell’azienda, quest’ultime precedute da numerosi disegni preparatori a matita e a china, in un’epoca dove tutto era affidato all’abilità manuale dell’artista. Le incisioni di grandi dimensioni, che l’azienda faceva realizzare ai suoi più validi incisori, per fine propagandistico e d’immagine, non sono delle semplici e fredde riproduzioni di opere d’arte o ritratti, ma il frutto di una personale interpretazione che si riflette in uno stile espressionistico e scultoreo (dove un semplice elemento paesaggistico, come una pianta, viene reso con la minuzia di un botanico, le espressioni dei volti riflettono il pathos del personaggio ritratto), influenzato dal suo coinvolgimento emotivo e dalla sua sensibilità. Si tratta di un coinvolgimento che lo porta quasi a dimenticare il fine dell’incisione su cera - come fase principale di un lungo processo che richiede alcune particolari accortezze tecniche - e a trattarla come un’opera scultorea finale o come un pezzo di legno da intagliare, dove la materia deve essere rimossa di getto per far emergere l’immagine che racchiude al suo interno. Entrambi i figli di Eraldo Librari, Franco (...) e Sandro (...) appresero quest’arte dell’incisione su cera all’interno delle mura domestiche, ma solo mio padre Franco riuscì ad essere assunto nel 1963 in cartiera, dapprima nell’officina filigranisti come apprendista". ( Annarita Librari, "Cera una volta... la Filigrana Artistica in chiaroscuro"). La storia della cartiera Miliani è stata ricostruita da Bruno Bravetti, nella monografia “Giambattista Miliani”, Affinità Elettive, 2010

  •  Autore non riconosciuto
Pagliai
    Lotto 277

    Autore non riconosciuto
    Pagliai
    Monotipo e matita su carta,1962
    57,5 x 44,4 cm (luce)
    Firma: "Rossi" scarsamente leggibile
    Data: "62" scarsamente leggibile
    Altre iscrizioni: "Inchiostro Originale" e "Pagliai" a matita al recto
    Elementi distintivi: sul verso, etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario e una analoga etichetta anonima; timbro di corniceria
    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 70% (ondulatura)
    Stato di conservazione. Superficie: 60% (fioriture)

Lotti dal 73 al 88 di 88
Mostra
×

MERAVIGLIE ATTO II. LA GIOIA A COLORI. I. PARTE SECONDA

Il catalogo presenta i lotti 141-278 della prima parte dell'asta Meraviglie Atto II, relativa alla dismissione del patrimonio storico-artistico di Veneto Banca SpA in LCA. 278 lotti, a basi d'asta ribassate rispetto alla precedente vendita, traversano cinque secoli di cultura figurativa, con una particolare attenzione sul ‘900, indagati attraverso la pittura, la scultura, il disegno, la stampa, la fotografia, da Miró a Dalí, da Montézin a Casorati, a Bianchi Barriviera a Dudreville, a Annigoni, Santomaso, Schifano, Pannaggi, Morishita, Monachesi, Murer, Fiume, Kalchschimdt, Fazzini, Primo Conti, Benetton, Celiberti, Pomodoro, Scanavino, Bartolini, Servolini, Tulli, Corneille, Tilson, Borghese, Radice, Trubbiani, Ghiglia, Gianquinto, Turcato, Tomea, Lazzaro, passando per emergenti e storiche della cultura figurativa veneta e marchigiana tra ‘800 e ’900, da Serena a Benetta a Piotto a Bresolin, a Paolo da San Lorenzo, a Guelfo. Ed inoltre una preziosa serie di fogli incisi con i capolavori dell’arte, dalle cartiere Miliani di Fabriano.

Il paesaggio, la figura umana, l’astrazione: tutti i principali temi dell’arte occidentale sono rappresentati in questa sezione.

Il catalogo è disponibile in versione pdf leggera e cartacea tramite le icone a lato. Se si desidera il catalogo pdf in alta risoluzione, usare il link https://goforarts.com/doc/VB_IT_2_1/Meraviglie_Atto_II_1_HR.pdf.

La seduta d’asta, con base d’asta al 100% della stima minima, si tiene in due tornate: dal lotto 1 al lotto 140, il 13 maggio 2024 (ore 15.30), e dal lotto 141 al lotto 277, il 14 maggio (ore 15.30).


Sessioni

  • 14 maggio 2024 ore 15:30 Sessione unica (141 - 277)

Esposizione

Le opere sono in esposizione presso la sede di Bonino a Vicenza (Via Vecchia Ferriera 7). L’accesso è su appuntamento da prendere alla email matteo.smolizza@bonino.us.

Pagamenti e Spedizioni

I lotti vanno ritirati presso la sede di Bonino a Vicenza (Via Vecchia Ferriera 7). L’accesso è su appuntamento da prendere alla email matteo.smolizza@bonino.us.

Condizioni di vendita

Scarica il documento di Condizioni di Vendita

Commissioni

Le commissioni sono pari per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 26,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 23,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 16,80% + IVA.


Per dare impulso alla gara, nelle prossime sedute d’asta alcuni lotti sono offerti con base d’asta inferiore alla riserva contrattualmente stabilita con il Venditore, importo al di sotto del quale la vendita non può perfezionarsi. Conseguentemente, in sede di aggiudicazione provvisoria ed a parità di importo totale a carico dell’Acquirente, l’importo ordinariamente relativo alle commissioni previste dalle Regole della Vendita a carico dell’Acquirente sarà, in tutto o in parte, traslato, quale integrazione del prezzo di aggiudicazione, in favore del Venditore, fino al raggiungimento della riserva ad esso dovuta e quindi al perfezionamento della vendita. La distribuzione del costo complessivo a carico dell’Acquirente tra costo di acquisizione del lotto, destinato al Venditore, e commissioni maturate a seguito del perfezionamento della vendita in favore della Casa di Vendite sarà esposta in fattura.

Per esempio:

- base d’asta € 100.000

- riserva € 130.000

- commissioni lorde ordinariamente a carico dell’acquirente su € 100.000 = € 32.500

- importo destinato alla integrazione del prezzo di aggiudicazione fino alla riserva = € 30.000

- importo residuo effettivamente corrispondente a commissioni = € 2.500.

I lotti interessati sono i seguenti: 26, 61, 85, 104, 280, 282, 283, 284, 285, 286, 288, 290, 291, 293, 294, 295, 296, 297, 298, 299, 303, 306, 308, 309, 313, 314, 315, 316, 317, 319, 321, 322, 324, 327, 328, 330, 333, 337, 338, 339, 340, 343, 344, 346, 349, 351, 352, 354, 357, 359, 361, 362, 363, 367, 369, 377. Il presente aggiornamento ha effetto anche per il calcolo dell’eventuale prezzo di aggiudicazione, e dunque di prelazione, con riguardo al lotto 280 – sottoposto a procedura di dichiarazione dell’interesse culturale – che sarà pari alla riserva o al maggiore importo raggiunto in sede d’asta.


Altre Informazioni

I pagamenti sono solo a mezzo bonifico bancario.

Rilanci

  • da 0 a 200 rilancio di 10
  • da 200 a 300 rilancio di 20
  • da 300 a 400 rilancio di 30
  • da 400 a 500 rilancio di 40
  • da 500 a 1000 rilancio di 50
  • da 1000 a 2000 rilancio di 100
  • da 2000 a 3000 rilancio di 200
  • da 3000 a 4000 rilancio di 300
  • da 4000 a 5000 rilancio di 400
  • da 5000 a 10000 rilancio di 500
  • da 10000 a 20000 rilancio di 1000
  • da 20000 a 30000 rilancio di 2000
  • da 30000 a 40000 rilancio di 3000
  • da 40000 a 50000 rilancio di 4000
  • da 50000 a 100000 rilancio di 5000
  • da 100000 a 200000 rilancio di 10000
  • da 200000 a 400000 rilancio di 20000
  • da 400000 a 800000 rilancio di 40000
  • da 800000 a 1000000 rilancio di 50000
  • da 1000000 in avanti rilancio di 75000