MERAVIGLIE ATTO II. LA GIOIA A COLORI. I. PARTE SECONDA
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Lot 141 Guelfo Bianchini, detto Guelfo (1937 - 1997)
San Francesco a Fabriano, 1985
Carboncino e olio su tela
40 x 34,5 cm
Firma: “Guelfo” al recto e sul verso
Data: “1985” sul verso
Altre iscrizioni: “San Francesco a Fabriano....nacque al mondo un sole...Dante-Paradiso Canto XI-Verso 50”
Elementi distintivi: sul verso, etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario; timbro Museo Guelfo internazionale d’arte moderna Fabriano
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Certificati: sul verso, certificato di garanzia con dati relativi all’opera
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95%
Fra il 1957 e il 1963 Guelfo è a Roma e stringe rapporti con Francalancia, Bartolini, De Chirico e Cocteau. Nel 1961 è invitato da Oskar Kokoschka nel castello di Salisburgo, dove conosce Manzù. Esegue la serie di disegni "Viaggio in Austria" e ritrae Kokoschka ricevendo in cambio dall’artista austriaco il "Ritratto di Guelfo – Velfen". Conosce Marc Chagall che gli dona il disegno "Profilo di Guelfo" e in occasione del compleanno dell’artista russo Guelfo gli regalerà "Chagall ironico" (coll. Vence, Francia). Fra il 1965 e il 1973 compie numerosi viaggi in Francia dove incontra Magnelli, Picasso e Mirò. Grazie all’amicizia di George Visat, editore parigino, inizia una collezione di opere su carta. Dal 1957 il suo Studio dell’Orologio, situato all’ombra della torre dell’orologio del Borromini, è punto d’incontro e poi sede di un conciliabolo di stravaganti cultori della patafisica («scienza delle soluzioni immaginarie» che si propone di studiare «ciò che si aggiunge alla metafisica, estendendosi così lontano al di là di questa quanto questa al di là della fisica», secondo la definizione dello scrittore francese A. Jarry). Viaggia a Berlino, in Grecia e Parigi, dove incontra Ernst, Tanning, Matta, Ray, Bellmer. Questi due ultimi eseguiranno foto e disegni per Guelfo. Nel ’71 fonda il “Giornale invisibile TIC biografici” e il Museo Internazionale l’Orologio. Conosce Buñuel, Hans Richter, Masson che lo ritrae in un disegno. Conosce Hartung, invitato dalla sua scuola, e Lam a Parigi.
Nel 1974 viaggia attraverso Olanda, Danimarca, Francia. Guidi e Cagli disegnano un suo ritratto. A Parigi conosce Dalì che schizza un suo profilo e le Gallerie di Visat e Berggruen espongono le sue opere. Nel 1977 è Pericle Fazzini a eseguire un suo ritratto. Nel 1978 viene fondata l’Associazione Museo Internazionale d’Arte Moderna – l’Orologio a Fabriano e Guelfo è presidente. Madame Arp dona l’opera "Idol" di Jean Arp come simbolo del Museo di Guelfo. Nel 1979 entra come protagonista nel romanzo "La torre dell’Orologio" di Franco Simongini. Esce il filmato nella rassegna televisiva “Artisti d’oggi” "Guelfo e la torre dell’orologio" con un testo di Giuliano Briganti e intervista di Sergio Pautasso, musiche Alvin Curran. Il "Giornale Invisibile TIC (Diario di bordo biografico)" diventa visibile ed esce in edizione d’arte: "TIC di Guelfo, ovvero capricci a volo, Giorgio De Chirico, Guelfo e gli amici volanti", stampato a Roma da M. De Rossi, con la collaborazione di De Chirico, Arp, Dalì, Fazzini, Guidi, Kokoschka, Manzù, Mirò, Ray, Strazza, Turcato, poesie di Borges e altri. Al 1980 risalgono gli studi per un suo ritratto da parte di Riccardo Tommasi Ferroni. Angela Redini gli dedica un servizio televisivo: “Guelfo in bicicletta nei cortili barocchi di Roma”.
Nell'ultimo periodo della vita, si dedica anche alla produzione di vetrate. Tra le più prestigiose, quelle realizzate tra il 1983 e il 1997 per la chiesa di San Giuseppe Lavoratore di Fabriano.
Un importante nucleo di sue opere è conservato presso la Pinacoteca Civica Bruno Molajoli di Fabriano, città che ospita anche la casa-museo dell'artista, in cui è esposta la sua collezione. -
Lot 143 Vittorio Simonetti (1938 - 2005)
Volto di anziano
Riproduzione fotografica su carta
68,3 x 48,4 cm (luce)
Firma: a matita al recto “Simonetti”
Altre iscrizioni: indicazione “17/E” a matita al recto sotto la firma
Elementi distintivi: etichetta con riferimento al numero di inventario della banca
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 145 Adolfo De Carolis (1874 - 1928)
Studio preparatorio per la tavola I de "I Doni", 1910-1915 ca.
Sanguigna su carta
39 x 52,4 cm
Altre iscrizioni: al recto sul supporto, “autentico questo disegno che è opera originale di mio marito Adolfo deCarolis Lina de Carolis”
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 80% (foxing, margini ingialliti, pieghe)
Stato di conservazione. Superficie: 95%
Il nostro foglio contiene alcuni studi per la prima tavola della serie "La moderna xilografia", edita da Cesare Ratta, direttore della Scuola Tipografica del Comune di Bologna nel 1928 in 200 esemplari, con commenti di Francesco Sapori. Composta di 25 tavole incise a bulino da artisti diversi, è conservata nell'esemplare numero 162 al British Museum. La tavola di De Carolis, che a Bologna aveva lavorato alla decorazione ad affresco del Salone dei Quattromila nel Palazzo del Podestà tra il 1916 e il 1920, rappresenta alcune figure femminili che portano doni ad una figura seduta che tiene in braccio un bambino. Lavorata a chiaroscuro e stampata in ocra e verde militare, misura 34,7x46 cm. In particolare il nostro foglio contiene lo studio per la figura centrale seduta e tre studi per quella affiancata, nonché uno studio per la figura in piedi a destra. -
Lot 146 Luigi Rincicotti (1941)
Grande cardinale, 1989
Serigrafia su carta
50 x 35 cm (lastra)
Firma: “L. Rincicotti” al recto a matita
Data: “1989” al recto a matita
Altre iscrizioni: tiratura “50/99” al recto a matita
Elementi distintivi: sul verso, timbro della Galleria d’Arte Martinazzo; numero VI a penna; etichetta della Veneto Banca con riferimenti di inventario
Provenienza: Galleria d'Arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca; Veneto Banca SpA in LCA
Certificati: sul verso, certificato di autenticità della Galleria d’Arte Martinazzo con dati relativi all'opera
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95%
Luigi Rincicotti, nativo di Fano, si trasferisce a Venezia nel 1959 e dunque a Musestre, nel Trevigiano, nel 1973. De Chirico, Carena, Guidi, Saetti, Scanavino sono gli artisti con i quali maggiormente si confronta nel suo periodo formativo, fino a intraprendere una autonoma via tra attenzione, anche cruda, al dettaglio e composizione surreale. Per un approfondimento bibliografico: Silvio Castro, a cura di, "Rincicotti", Colognola ai Colli, 1983, con contributi di Maurizio Calvesi, Enzo Carli, Giorgio Di Genova, Carlo Munari, Mario Penelope, Franco Solmi e Marcello Venturoli. -
Lot 148 Paolo da San Lorenzo (1935)
Lui e lei, 2006
Olio su tela
80 x 99,7 cm
Firma: “Paolo da San Lorenzo” al recto
Elementi distintivi: etichetta anonima con riferimento di inventario
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Certificati: sul verso, certificato di garanzia dell’artista con titolo e data
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90% -
Lot 150 Maria Teresa Branchi
Paesaggio, 1981
Olio su tela
40 x 50 cm
Firma: “Branchi” al recto
Data: “’81” al recto
Altre iscrizioni: sul telaio, “Premiato Sett. Borgomanerese 1981 Branchi M. T.”
Elementi distintivi: sulla cornice, etichetta della Banca Popolare di Intra con riferimenti di inventario; sul telaio, etichetta di esposizione “Borgomanero n. 22”
Provenienza: Banca Popolare di Intra; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 151 Roberto Poloni (1938 circa)
Venezia, 1999
Olio su tela
60 x 50 cm
Firma: “Poloni” al recto; “Roberto Poloni” sul verso
Data: “1999” sul verso
Altre iscrizioni: “Venezia opera mia autentica” sul verso
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 152 Rossi Monreali Cristina (1900 circa)
Mattino in campagna, 2000
Acquerello su carta
68 x 48,5 cm (luce)
Firma: firma illeggibile al recto
Elementi distintivi: sul verso, etichetta della Banca Popolare di Intra con riferimenti di inventario
Provenienza: Banca Popolare di Intra; Veneto Banca SpA in LCA
Certificati: sul verso, certificato di autenticità con nome dell’artista, titolo, tecnica, anno, dimensioni, firmato dall’artista
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 153 Paolo da San Lorenzo (1935)
Lui e lei (Landscape), 2006
Olio su tela
69,8 x 49,8 cm
Firma: “Paolo da San Lorenzo” al recto
Elementi distintivi: etichetta anonima con riferimento di inventario ed etichetta di corniceria
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Certificati: certificato dell’artista con titolo e data
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 154 Giuseppe Zogia
Senza titolo
Olio su masonite
59,5 x 70 cm
Firma: “G. Zogia” al recto
Altre iscrizioni: sul verso nome e indirizzo dell’artista
Elementi distintivi: sul verso timbro e numero “33 / Q”
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 85% (macchie)
Stato di conservazione. Superficie: 80% (lievi cadute di colore) -
Lot 155 Nino Melloni (1930 circa)
Cavandone, 1989
Olio su tela
70 x 90 cm
Firma: "Nino Melloni” al recto
Data: “89” al recto
Elementi distintivi: sul verso, etichetta del "Premio internazionale “Novum Comum" ‘89"
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 158 Valerio Simionato
Colori ad Asolo
Olio su tela
70 x 60 cm
Firma: “Simionato “al recto
Altre iscrizioni: “Colori a Asolo” sul verso; nome e indirizzo dell’artista sul telaio
Elementi distintivi: sul verso, timbro di esposizione illeggibile; etichetta della Banca Popolare di Asolo e Montebelluna con riferimenti di inventario
Provenienza: Banca Popolare di Asolo e Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 161 Giorgio Celiberti (1929)
Senza titolo
Tecnica mista su tela
30 x 40,2 cm
Firma: “Celiberti” al recto
Altre iscrizioni: a tergo della tela, firma (“Celiberti”) e dimensioni (“40×30”)
Elementi distintivi: a tergo del telaio timbri a pressione e a vernice rossa del produttore e della tipologia del legno
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90% -
Lot 162 Cirillo Murer (1948 circa)
Nostalgia, 1985
Olio e matita su tela
70 x 80 cm
Firma: “Murer” al recto
Data: “85” al recto
Elementi distintivi: sul verso, etichetta relativa a un premio acquisto con dati dell’artista e titolo dell’opera
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 163 Italia. I metà del XX secolo
La zingara gitana
Olio su tela
128 x 91 cm
Altre iscrizioni: firma apocrifa “F Zonaro” al recto
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 80% (strappi risarciti nel 2004)
Stato di conservazione. Superficie: 90% (stuccature e integrazioni pittoriche, restauro del 2004)
Il dipinto è tradizionalmente attribuito a Fausto Zonaro, in ragione della firma, in realtà apocrifa, posta al recto. Come sottolinea Ayut Gurcaglar, «le pennellate e gli effetti di luce e ombra conferiscono al dipinto uno stile realistico, che contraddice l'approccio impressionistico di Zonaro. Anche la firma non presenta similitudini con le firme utilizzate da Zonaro nei dipinti, in termini di spessore, forma e carattere delle lettere né quella peculiare maniera di Zonaro di fare la "Z" allungandone l'estremità inferiore» (comunicazione del 20 maggio 2021). L'opinione di Gurcaglar è sostanzialmente condivisa da Valerie Wadsworth, che, rilevando una similitudine della firma con quella del figlio e imitatore di Zonaro, Faustino, segnala la differenza di qualità della tela non solo rispetto ai dipinti del periodo orientalista, ma anche rispetto ai suoi ritratti veneti: «la posa della modella è statica. Forse Zonaro avrebbe fatto un ritratto più naturale, più vivo» (comunicazione del 23 maggio 2021).
Erol Makzume e Cesare Mario Trevigne, i maggiori esperti dell'artista, confermano i dubbi sollevati sia circa lo stile sia circa la firma, escludendo la paternità di Zonaro (comunicazioni del 21 maggio 2021). In particolare, il Prof. Trevigne, curatore dell'Archivio Generale delle opere di Fausto Zonaro, rileva come «la stessa modalità di firma compare anche su altri dipinti, tutti risultanti falsi». Non è da escludere che autore dell'opera sia il figlio Faustino (1913-?), di cui la tela sarebbe una delle testimonianze più riuscite, ovvero un falsario, anonimo, forse di area veneta.
Ringraziamo Ayut Gurcaglar, Erol Makzume, Cesare Mario Trevigne e Valerie Wadsworth per il supporto nella catalogazione dell'opera. -
Lot 167 Franco Gnocchi (1945 circa)
Natura morta con fiori
Olio su tela
40 x 80 cm
Firma: “Gnocchi” al recto
Altre iscrizioni: “x autentica Gnocchi Franco 77H9” sul verso
Elementi distintivi: sul verso, etichetta della Banca Popolare di Intra
Provenienza: Banca Popolare di Intra; Veneto Banca SpA in LCA
Certificati: sul verso, certificato di autenticità dell’artista
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 168 Nazzareno Cugurra (1924)
Fiaschetto e bicchiere con vino rosso / Cestino con frutta e verdura / Ravanelli, visciole, pane casareccio / Rosa appassita, foglia di Rosa, 1987
Olio su tela
30,2 x 40,1 cm
Firma: "N. Cugurra" al recto; "Nazzareno Cugurra" al verso
Data: "Giugno 1987"
Altre iscrizioni: titolo al verso ("Fiaschetto e bicchiere con vino rosso / Cestino con frutta e verdura / Ravanelli, visciole, pane casareccio / Rosa appassita, foglia di Rosa")
Elementi distintivi: sul verso, etichetta anonima con riferimento inventariale
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90%
Pittore chiarista, amico di Guttuso, nasce a Verona nel 1924 e si mantiene agli studi impartendo lezioni private di pittura a Napoli. Tra i suoi allievi figura Romano Mussolini, il quale, nell'immediato dopo guerra, era confinato per motivi politici nell’isola d’Ischia. Nel 1949, all’età di 25 anni, si diploma presso l'Accademia di belle arti di Napoli, nei cui locali tiene le sue prime mostre. I primi anni giovanili, incerti e avventurosi, sono stati caratterizzati da episodi dolorosi che hanno condizionato i temi della sua iniziale pittura inducendolo a ritrarre un mondo di diseredati.
Nel 1951-52, 1955-56 e 1959-60 partecipa alla Quadriennale nazionale d'arte di Roma. Nel 1956 partecipa alla XXVIII Biennale di Venezia. Attratto dall’ambiente romano ricco di stimoli artistici e culturali decide di trasferirvisi.
Il dipinto è presentato in una cornice di riuso, recante un appunto del 1956. -
Lot 170 Gino Alberti (1921 - 1990)
Natura morta con pere e geranei
Olio su tavola
49,5 x 60 cm
Firma: “G. Alberti” al recto
Elementi distintivi: sul verso, etichetta della Banca Popolare di Asolo e Montebelluna con riferimenti di inventario
Provenienza: Banca Popolare di Asolo e Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95%
Alberti è artista vicentino, autore della monografia "Montebelluna e circondario. Storia Arte Industria e Commercio", 1980, illustrata con suoi disegni e fotografie. -
Lot 173 Giancarlo Amurri (1929)
Grandi girasoli, 1997
Olio su tela
50 x 70 cm
Firma: "Amurri” al recto
Elementi distintivi: sul telaio, misure ed etichetta della Banca Popolare di Intra con riferimenti di inventario
Provenienza: Banca Popolare di Intra; Veneto Banca SpA in LCA
Certificati: sul verso, certificato di autenticità con titolo, anno di esecuzione 1997, misure, tecnica e firma dell’artista
Stato di conservazione. Supporto: 90% (macchie di colore filtrato attraverso la tela)
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 174 Patrizia Befera (1967 circa)
Girasoli, 1986
Acquerello su carta
57 x 78 cm
Firma: “Patrizia Befera” al recto
Data: “14-2-1986” al recto
Elementi distintivi: sul verso, etichetta della Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 176 Salvador Dalí (1904 - 1989)
Gladiolus cum aurium corymbo exspectantium
Litografia goffrata su carta
74 x 54 cm (luce)
Firma: “Dalì” a matita al recto
Altre iscrizioni: tiratura “76/350” a matita al recto; "Gladiolus cum aurium corymbo exspectantium" su lastra
Elementi distintivi: sul verso, etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario; etichetta anonima con dati dell'opera
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lot 179 Luigi Veronesi (1909 - 1998)
Senza titolo, 1953/76
Litografia su carta
34,5 x 26 cm (lastra)
Firma: “L. Veronesi” al recto a matita
Data: “1953/76” al recto a matita
Altre iscrizioni: tiratura “75/100” al recto a matita
Elementi distintivi: sul verso, una etichetta anonima con dati dell’opera; etichetta della Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: Stato di conservazione. Superficie: 90% (carta ingiallita) -
Lot 180 Fabio Failla (1917 - 1987)
Vaso con margherite
Olio su cartone telato
33 x 22,5 cm (luce)
Firma: “Failla” al recto
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 85% (lievi cadute di colore) -
Lot 181 Renato Borsato (1927 - 2013)
Carnevale
Serigrafia su carta
40,1 x 98,4 cm (lastra)
Firma: “Borsato “al recto a matita
Altre iscrizioni: tiratura “25/30” al recto a matita
Elementi distintivi: sul verso, timbro della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; due etichette con riferimenti di inventario della Banca Popolare di Asolo e Montebelluna
Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; Banca Popolare di Asolo e Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95%
Borsato espone alla XXVII Biennale Internazionale d’arte di Venezia nel 1954 con un gruppo di cinque opere, ottenendo il Premio Tursi. Nel 1955 ottiene una borsa di studio dal Governo francese ritornando così dopo cinque anni a Parigi e avendo l’occasione di visitare anche la Bretagna, la Normandia e Rouen. In autunno dipinge a Travesio nel Friuli, ed è invitato alla VII Quadriennale Romana.
L’anno seguente, nel 1956, espone alla XXVIII Biennale Internazionale d’Arte di Venezia con tre dipinti ottenendo come riconoscimento ufficiale un acquisto dal Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi ed uno dalla Galleria d’Arte Moderna di Roma. Nello stesso anno a Parigi, invitato dalla Direzione della Galerie Marcel Bernheim per una personale. Dal 1979 al 1986 è Presidente della Fondazione Bevilacqua La Masa.