Antiquariato & Disegni Antichi
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Lotto 145 Scuola francese del XVIII secolo
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Studio di mano Matita e biacca su carta mm 130x260 - con passepartout cm 28x41 -
Lotto 146 Giuseppe Bottani
(Cremona 1717-Mantova 1784)
Studio di nudo accademico Lapis su carta mm 290x460 - con cornice cm 55x70
Per Giuseppe Bottani, cremonese di nascita ma romano di formazione, lo studio dell'anatomia umana attraverso il disegno rimane il punto di partenza per la sua arte. Non può sorprenderci se si pensa ai suoi anni presso la bottega di Agostino Masucci, ultimo alfiere di quel marattismo che aveva dominato la scena romana tra la fine del XVII e gli inizi del XVIII secolo, dove dobbiamo immaginarlo seduto per con il lapis in mano intento a studiare le varie forme del corpo umano. Questa forma mentis lo aveva condotto nel 1760 ad essere nominato "Maestro" della neonata Accademia del Nudo in Campidoglio, e successivamente nel 1764 ad assumerne la direzione. Nella sala ovale, sottostante le sale adibite a Pinacoteca, per tre volte alla settimana Bottani insegnava ai giovani studenti i principi dell'arte con di fronte il modello dal vero.
Il nostro disegno è una riprova della maestri dell'artista nel saper rendere, con calibrati tocchi di biacca uniti ad incisivi tratti a matita, le muscolature delle pose più ardite.
Il foglio può essere avvicinato, per la similare resa della capigliature e le ombreggiature presenti, ad un disegno oggi conservato presso la raccolta Lercaro di Bologna, oppure per la medesima posizione dell'effigiato ad uno studio per Narciso oggi in collezione privata mantovana.
Bibliografia di riferimento: C. T. Perina, Giuseppe Bottani (Cremon 1717 - Mantova 1784). catalogo delle opere, Franco Maria Ricci, Milano 2000, p. 177, n. 159.
Giuseppe Bottani (1717 - 1784) Il corpo e la sua rappresentazione, catalogo a cura di Francesca Passerini, Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro, Bologna 2015, p. 66, n. 12.
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Lotto 147 Vincenzo Camuccini (ambito di)
(Roma 1771-Roma 1844)
Studio accademico di due nudi maschili Carboncino e lumeggiature a biacca su carta mm 600x430 - con cornice cm 73,5x62,5 -
Lotto 148 Ettore Ferrari
(Roma 1845-Roma 1929)
Recto Nudo accademico seduto - Verso Studio di nudo 1860 - 1865 Recto Carboncino e gesso su carta - Verso Matita su carta mm 435x290 - con cornice cm 47x34 -
Lotto 149 Giuseppe Bertini
(Milano 1825-Milano 1898)
Nudo Accademico 1882 Carboncino su carta mm 365x270 - con cornice cm 55x42 Datato in basso a sinistra "27 marzo 1882" -
Lotto 150 Jean Veber
(Parigi 1864-Parigi 1928)
Nudo Accademico con scene religiose e una caricatura 1884 Carboncino e matita su cata mm 630x480 Datato sul retro -
Lotto 151 Pierre-Auguste Pichon
(Sorèze 1805-Parigi 1900)
Studio di volto maschile (preparatorio per il dipinto Le Centenier) matita su carta mm 180x150 -
Lotto 152 Pierre-Auguste Pichon
(Sorèze 1805-Parigi 1900)
Studio di Apostolo (Disegno preparatorio per Le Centenier) Matita su carta mm 235x180 -
Lotto 153 Pierre-Auguste Pichon
(Sorèze 1805-Parigi 1900)
Studio per Madonna (Disegno preparatorio per Le Centenier) matita su carta mm 550x430 Intitolato in basso -
Lotto 154 Scuola Lombarda del XIX secolo
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Studio di Diogene di Sinope dalla Scuola di Atene do Raffaello Matita su carta mm 300x400 - con cornice cm 42x52 -
Lotto 155 Scuola Italiana del XIX secolo
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Teste di uomini matita su carta mm 480x620
Copia da Podesti.
Firmato in basso a destra "Adelinda Pietrona"?
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Lotto 156 Pittore del XX secolo
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Coppia di disegni "Maschere" Matita su carta mm 190x280 - con cornice cm 26x34 -
Lotto 157 Vincenzo Camuccini
(Roma 1771-Roma 1844)
Figura femminile con bambini Penna e inchiostro bruno su carta mm 240x163 - con cornice cm 54,5x40
Firmato "Camuccini" in basso a sinistra
Reca etichetta della Galleria Carlo Virgilio al verso
Bibliografia: Disegni del XIX e XX secolo, catalogo a cura di Mauro Nicoletti (Galleria Carlo Virgilio, Roma 1985), cat. 5 fig. 16.
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Lotto 158 Pittore del XVIII secolo
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Grande riproduzione della pala degli Oddi tecnica mista su carta applicata su tela mm 2600x1580 - in cornice: cm 292x192
La celebre Pala degli Oddi di Raffello, oggi conservata presso la Pinacoteca Vaticana e commissionata nel 1502 per la Chiesa di San Francesco al Prato di Perugia, dove si trovava prima delle requisizioni francesi del 1797, viene qui perfettamente riprodotta sotto forma di studio. L'opera, che differisce dall'originale soltanto per le dimensioni – questa è leggermente più piccola (cm 260x158 contro i cm 267x163 di quella di Raffaello) – si compone di dodici fogli applicati su una tela. La tecnica del disegno è mista, con uso di tempera, grafite, oro e biacca. L'altissima qualità, l'assoluta perfezione nella riproposizione del disegno originario, e l'assenza di rigidità o durezze – quelle che solitamente si ravvisano nelle copie – indicano la mano di un pittore esperto. Benché l'opera venga presentata corredata di una grande cornice ottocentesca, sono assenti pigmenti che possano ricondurre il disegno al XIX secolo, e possiamo ipotizzare che si tratti di un'attenta riproduzione dei primi anni del Settecento, magari nata a seguito dell'enorme interesse che le opere di Raffello tornavano ad avere. Raffello, infatti, determinò un modello imprescindibile per tutti i pittori del neoclassicismo, che a esso si rivolsero per tutto il Settecento, studiandolo, copiandolo e prendendone ispirazione. Il carattere di finitezza perfettamente raggiunto e la scelta di non riprodurre l'opera di Raffello anche nei colori, ma optare per una soluzione quasi monocromatica, suggeriscono che l'opera qui proposta possa essere stata figlia di una commissione probabilmente slegata dalla volontà di un privato, così come da quella di un ente religioso, bensì presuntivamente collegabile a un contesto accademico, dove
pittori esperti avrebbero potuto, attraverso essa, esercitarsi sul modello raffaellesco.
Bene dichiarato di interesse culturale con decreto n. 128 del 01/07/2022
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Lotto 159 Pittore Nazareno del XIX Secolo
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Consacrazione di San Lorenzo Diacono da parte di Sisto II, da Beato Angelico e Benozzo Gozzoli nella cappella Niccolina del Palazzo del Vaticano Matita su carta mm 345x257 - con cornice cm 46x38 -
Lotto 160 Leonardo Bistolfi
(Casale Monferrato 1859-La Loggia 1933)
L'Ultima Cena 1892 Matita e china su carta mm 550x400 - con cornice cm 66x51 Firmato e datato in basso a sinistra "Bistolfi 1892". Sul verso reca "a Giovanni con affetto Leonardo Torino 1893" -
Lotto 161 Scuola Lombarda del XIX secolo
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Studio per una scena di miracolo Matita, china e inchiostro acquerellato su carta mm 230x300 Al verso Studi per un ritratto di famiglia -
Lotto 162 Giuseppe Valadier
(Roma 1762-Roma 1839)
Giuseppe Valadier, studio per vassoio e versatoio mm 435x260 - con cornice cm 61,5x44 -
Lotto 163 Giovanni Bettati
(Roma 1700-Roma 1777)
Studio per orologio matita e inchiostro acquerellato su carta mm 250x190 - con cornice cm 43,5x38 Il disegno è uno studio preparatorio per un elemento ligneo di un orologio. L'autore, Giovanni Bettati, fu uno dei più importanti argentieri del XVIII secolo. Dopo un inizio autonomo, dal 1755 passò a lavorare presso la bottega di Luigi Valadier, con il quale continuò a collaborare per tutta la vita. Il nostro foglio si distingue per l'estrema leggerezza del tratto, notabile soprattutto nella resa elegante dei due puttini, delineati dall'inchiostro acquerellato, e nelle decorazioni floreali che contornano la cariatide centrale. La datazione proposta è tra il 1765 e il 1770 per l'affinità con alcuni fogli conservati oggi presso la Nation Gallery di Washington e il Rijksmuseum di Amsterdam. -
Lotto 164 Mauro Antonio Tesi
(Montalbano 1730-Bologna 1766)
Studio architettonico 1760 Inchiostro acquerellato e china su carta mm 420x250 - con cornice cm 59x42
Timbro "Carlo Prayer" in basso a sinistra
Provenienza: Collezione Carlo Prayer
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Lotto 165 Mauro Guidi
(1761-1829)
Studio architettonico Matita, china e acquarello su carta applicata su tela mm 111x190 - con cornice cm 32x41 -
Lotto 166 Karl Josef Aigen
(Olmütz 1684-Vienna 1762)
Veduta di Olmütz Inchiostro su carta mm 200x350 - con cornice cm 43x58 Provenienza: Gabor Kekko, Old Masters Drawings, Belgio -
Lotto 167 Antonio Francesco Peruzzini
(Ancona 1646-Milano 1724)
Paesaggio Inchiostro acquarellato su carta mm 200x280 - con cornice cm 28,5x39 -
Lotto 168 Angelo Uggeri
(Gera 1754-Roma 1837)
Avanzi dell'Anfiteatro creduto Marittimo in Villa Adriana China e acquerello su carta mm 235x300 - con passepartout cm 31,5x38