500 ANNI DI AUTOGRAFI - PARTE SECONDA
-
Lotto 211 Bernardo Grimani (Venezia 1580 ca. - ivi 1644)
Sonetto 'Il tempo' - varianti rispetto a edizione pubblicata nel 1645
Raro manoscritto autografo
Una pagina in-8
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Abate e poeta veneziano. Si tratta di una stesura autografa del Sonetto 'Il tempo' con numerose varianti rispetto all'edizione a stampa pubblicata con il titolo 'Sonetti dell'Abbate Bernardo Grimani' da Cristoforo Tomasini a Venezia nel 1645. Incipit: "De l'alta Falce il Reggitore possente...". Una pagina in-8, su pagina numerata. -
Lotto 212 Antonio Gussalli (Soncino 1806 - Milano 1884)
L'educazione dei giovani
Lettera autografa firmata
Una pagina in-8, su bifolio
Firma/data: 2 dic. Milano (s.a.)
Stato di conservazione: buono (piegature)
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata, datata '2 dic. Milano' (s.a.) del letterato discepolo di Pietro Giordani (di cui curò l'edizione delle opere), elogiato dal Carducci (che gli dedicò il sonetto Ad Antonio Gussalli negli 'Juvenilia'), nella quale si complimenta con il corrispondente per l'ottima educazione dei figli. "Faccio voti che molti in Italia imitino il Sig. Vincenzo La Rosa...". Una pagina in-8, su bifolio. -
Lotto 213 Piero Jahier (Genova 1884 - Firenze 1966)
Passo della Sentinella, Alpini, I Guerra Mondiale
Lettera autografa firmata cartolina postale viaggiata
Una pagina
Firma/data: 20.10.1931
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata, su cartolina postale viaggiata illustrata, datata '20.10.1931' del poeta, narratore e traduttore, assiduo collaboratore della rivista 'La Voce', autore di “Ragazzo” (1919) Piero Jahier. Nel 1909 conobbe Giuseppe Prezzolini, iniziò a collaborare alla rivista 'La Voce' della quale divenne responsabile dal 1911 al 1913. Nel 1916 si arruolò come volontario negli Alpini con il grado di sottotenente. Mentre era al fronte divenne ufficiale addetto al 'Servizio P' e curò la pubblicazione del giornale di trincea 'L'Astico'. Nel 1919 uscì a cura di Barba Piero (in genovese "zio Piero"), pseudonimo già da lui usato, la raccolta 'Canti di soldati'che si ispirava al periodo vissuto in trincea. La missiva è diretta a Giovanni Lorenzoni docente di economia politica e celebre alpinista, al quale chiede di inviargli: "un resoconto più o meno ufficiale dell’impresa militare al Passo della Sentinella". "Mi sono impegnato a scrivere una storia degli Alpini e desidero ricordarla...". -
Lotto 214 Carlo Linati (Como 1878 - Rebbio di Como 1949)
Fiera Letteraria
Lettera autografa firmata
Due pagine in-4
Firma/data: Milano 8 Xbre (s.a.)
Stato di conservazione: buono (lacune al margine destro non ledono il testo)
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata, datata 'Milano 8 Xbre' (s.a.) dello scrittore e traduttore Carlo Linati, amico di James Joyce (con il quale ebbe un costante scambio epistolare) autore di testi incentrati sulla Lombardia, tra i quali ricordiamo 'Sulle orme di Renzo' (1919) e 'Passeggiate lariane' (1939) diretta al maestro Adriano Lualdi, circa il ritiro di un volume di quest'ultimo dal premio della Fiera Letteraria. "E' spiaciuto a me e agli amici miei ch'Ella abbia voluto ritirare il suo libro in seguito ad un apprezzamento da Lei fatto su di un articolo della Fiera, apprezzamento forse non del tutto rispondente a verità...". Due pagine in-4. -
Lotto 215 Ettore Lo Gatto (Napoli 1890 - Roma 1983)
A Vittorio Gui, rivista 'Russia'
Lettera dattiloscritta firmata
Una pagina in-8
Firma/data: 6 giugno 1927
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera dattiloscritta firmata, datata '6 giugno 1927' del critico letterario e accademico dei Lincei Ettore Lo Gatto al compositore e direttore d'orchestra Vittorio Gui. Nel 1919 Lo Gatto iniziò la sua collaborazione con Zoja Matveevna Voronkova, già sua insegnante di russo, che divenne in seguito sua moglie e collaboratrice. Nel 1921 rientrò in Italia, assumendo la segreteria dell'Istituto per l'Europa Orientale di Roma, costituita quello stesso anno su iniziativa del senatore Francesco Ruffini e Giovanni Gentile. Nella sua intensa ricerca delle culture slave dell'est europeo fu tra i fondatori della rivista 'Russia', poco fortunata ma di importanza per le materie trattate. Ettore Lo Gatto dedicò la sua vita a migliorare i rapporti civili e culturali dell'Italia con la Russia e l'Europa orientale. La missiva è diretta al compositore e direttore d'orchestra Vittorio Gui, con il quale si scusa per: "le irregolarità nell'invio" della rivista 'Russia', diretta da Ettore Lo Gatto, che "è dovuta alla Casa editrice a cui io mi sono affidato". "Desidero però riparare personalmente e Le faccio spedire i numeri di 'Russia' che la mancano...". Una pagina in-8, su carta intestata 'Russia'. -
Lotto 216 Angelo Felice Maccheroni (Piedelpoggio 1803 - 1888)
Poesia popolare laziale
Manoscritto
Fascicolo di 12 cc. vergate recto/verso su p. in-8
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Angelo Felice Maccheroni pastore originario di Piedelpoggio (Rieti), un poeta laziale un tempo famoso, viene tuttora ricordato per la sua operetta in ottave 'La Pastoral Siringa', in VII canti (Firenze, 1848, poi Roma, 1905, 1923, 1964, 1982). Componimento poetico: 'L'Incendio della capanna in Torrenova nel 1853'. Poemetto di Angelo Maccheroni. Fascicolo di 12 cc. vergate recto/verso su p. in-8 a righe. Incipit: "L'anno cinquantatre dalle dirotte/continue piogge le campagne tutte/ in lagune, e paludi eran ridotte...". -
Lotto 217 Edgardo Maddalena (Zara 1867 - Firenze 1929)
Goldoni et alia
Carteggio costituito da otto lettere autografe firmate
Trentadue pagine in-8
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 9
Carteggio costituito da otto lettere autografe firmate di Edgardo Maddalena, letterato e patriota dalmata, docente di letteratura tedesca presso l'Istituto di magistero di Firenze (1915), noto studioso di Carlo Goldoni. Risalenti all'arco cronologico 1907-1921, le lettere sono dirette a Vittorio Scotti e Giorgio Barini - quest'ultimo, illustre musicologo, su questioni letterarie. Riportiamo per esempio un passo: "Grazie infinitamente delle linee sempre affettuose, e la copia della preziosa lettera Goldoniana che mi favorisce tanto generosamente. Scovare oggi lettere del Nostro è fortuna grandissima. Sono più rare che mai, e mi rallegro sinceramente con lei della buona ventura...". Per un totale di trentadue pagine in-8, sono accluse alcune buste. E' unito scritto autografo firmato su Carlo Goldoni e la lingua veneta (una pagina in-8). -
Lotto 218 Camille Mallarmé (Colmar 1886 - 1960)
Romain Rolland
Lettera autografa firmata
Due pagine in-8
Firma/data: Paris mardi 11 Novembre 1913
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata datata 'Paris mardi 11 Novembre 1913' della scrittrice e traduttrice francese moglie di Paolo Orano, autrice di romanzi e di importanti opere di traduzione (Pirandello). La missiva verte su questioni letterarie: "Cher ami, je dois rencontrer Romain Rolland pour la première fois ces temps (…) et je me sent un peu genée à l’idée de n’avoir plus entre les mains les livres qui il m’a si gentilment offerts. Puis-je sans indiscretion vous les réclamer, ainsi que ses lettres? Par la mȇme occasion je serais heureuse de recevoir quelques nouvelles du fratello Maggiore…". Due pagine in-8, carta intestata ‘67 Boulevard S.t Germain’. Romain Rolland fu scrittore e drammaturgo francese, premio Nobel per la Letteratura nel 1915. -
Lotto 220 Arnoldo Mondadori (Poggio Rusco 1889 - Milano 1971)
D'Annunzio - Enzo Palmieri
Lettera dattiloscritta
Una pagina in-8
Firma/data: Milano 20 aprile 1946
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera dattiloscritta, 'Milano 20 aprile 1946' del fondatore dell’omonima casa editrice, Arnoldo Mondadori, diretta allo storico della letteratura Enzo Palmieri, autore anche di una celebre 'Storia e Antologia della Letteratura Italiana'. Dal documento: "Sarò dunque ben lieto di vederla a Milano per qualche mese, nella gradita visita che mi preannuncia. Ed attendo il suo commento del libro IV delle Laudi, dono che ha tutto il suo valore - tanto! - per il suo significato e cioè quello di segno nobile e sicuro di un affetto profondamente sentito, come profondamente ricambiato…". Una pagina in-8, carta intestata 'Arnoldo Mondadori Editore'.
'Le Laudi del cielo, del mare, della terra e degli eroi' sono una serie di cinque libri di Gabriele D'Annunzio, che costituiscono un'opera poetica fra le più note dell'autore, in cui viene sviluppato il concetto di superomismo. Palmieri ne pubblicò l'edizione commentata. La nostra lettera consente di datare con precisione la consegna, 20 aprile 1946, del libro quarto, 'Merope', che raccoglie i canti celebrativi della conquista della Libia e della guerra italo-turca nel Dodecaneso, composti ad Arcachon, e pubblicati dapprima sul 'Corriere della Sera' e poi in volume nel 1912. Si tratta di una nuova divagazione sul tema patriottico e nazionalista e sul mito di Roma. Nota è "La canzone dei Dardanelli", inizialmente censurata per alcuni versi ritenuti offensivi verso l'imperatore Francesco Giuseppe d'Austria. -
Lotto 221 Vincenzo Monti (Alfonsine 1754 - Milano 1828)
Teresa Pichler
Lettera autografa firmata
Una pagina in-8
Firma/data: Milano 16 aprile 1816
Stato di conservazione: buono (lievi macchie di umidità; lacuna al margine sinistro non lede il testo; piccoli fori)
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata, datata 'Milano 16 aprile 1816' dell'insigne poeta, scrittore e drammaturgo, massimo esponente del neoclassicismo italiano, autore della celebre traduzione in endecasillabi sciolti dell'Iliade (1810), diretta ad un "Carissimo Nipote ed Amico". Nella prima parte della missiva lo prega di procurargli alcuni semi di un arbusto che intende piantare: "Fuori della porta di Lugo che va a Faenza, a man destra lungo la strada i campi adiacenti sono difesi da una siepe di certa fatta di spini particolari che formano un riparo forte ed impenetrabile. Non so né mi ricordo come si chiamino, ma forse alla descrizione m'intenderete. Il fusto è diritto, le branche laterali pure diritte, lo spino lungo, e acutissimo, e nerissimo tutto l'arbusto. L'involucro del seme è tondo e schiacciato...". In seguito esprime preoccupazione per le condizioni di salute della moglie (l'attrice teatrale Teresa Pichler, 1769-1834): "da tre mesi è maltrattata da un'ostinata tosse convulsiva, che comincia a mettermi in apprensione. Vorrei portarla in campagna nella Brianza, ma la stagione è tuttora sì perfida che non se ne può sperare alcun beneficio...". Chiude informando il nipote relativamente alla nascita della 'Biblioteca Italiana'. "Sotto gli auspicii superiori qui si stampa un Giornale letterario intitolato Biblioteca Italiana, nel quale il Governo ha voluto ch'io metta il mio nome. In ogni fascicolo v'è qualche articolo d'Agricoltura. Se vi piace d'associarvi, scrivetemelo...". Una pagina in-8. Il giornale letterario 'Biblioteca Italiana' fu fondato in quello stesso anno a Milano su iniziativa del generale e uomo politico austriaco Heinrich Johann Bellegarde (1756-1845). Monti vi collaborò in qualità di 'nominale coadiutore'. L'importante pubblicazione, diretta dall'archeologo, naturalista e musicista Giuseppe Acerbi (1773-1846), finanziata dal governo austriaco del Regno Lombardo-Veneto, fu edita dal 1816 al 1859, ed ebbe tra i suoi collaboratori alcuni fra i più illustri intellettuali del tempo, tra i quali, oltre al Monti, Pietro Giordani, Antonio Cesari e Silvio Pellico. -
Lotto 223 Ugo Ojetti (Roma 1871 - Fiesole 1946)
"Regola per vivere in pace" - contro gli egocentrici
Scritto autografo firmato
Una pagina in-8
Firma/data: 26 ag. 1914
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Scritto autografo firmato, datato '26 ag. 1914' dell'illustre scrittore, critico d'arte e giornalista, fondatore delle storiche riviste 'Dedalo' (1920) e 'Pegaso' (1929), accademico d'Italia nel 1930, Ugo Ojetti. "Se le presentano uno che prima di tutto le parla di sé stesso concluda subito che è inutile starlo ad ascoltare...". Una pagina in-8. -
Lotto 224 Luigi Orsini (Imola 1873 - ivi 1954)
Giovanni Tebaldini - Borsi - Giovanna d'Arco . Revue des deux mondes
Carteggio costituito da nove lettere autografe firmate (su cartolina postale)
Undici pagine
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 9
Poeta e librettista, (nipote di Felice Orsini, autore del fallito attentato a Napoleone III nel 1858), fu docente di letteratura drammatica e poetica al conservatorio di Milano dal 1911 al 1939. Carteggio costituito da nove lettere autografe firmate (su cartolina postale), risalenti all'arco cronologico 1902-1942, dirette al maestro Giovanni Tebaldini, direttore della cappella della Santa Casa di Loreto, su questioni private e professionali. Si riportano alcuni passi a titolo esemplificativo: "Ebbi anche la Revue des deux mondes (debbo rimandargliela o posso tenermela?) con l'art. interessante su 'Giov. d'Arco' di Borsi, e i due programmi...". "Caro professore, sono a Roma, redattore di una rivista letteraria e segretario di una scuola popolare...". Per un totale di undici pagine.