Arte classica e orientale
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Lotto 73 Entro cornice in bronzo.
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Lotto 74 Entro cornice in bronzo
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Lotto 75 Entro cornice in bronzo.
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Lotto 76 Entro cornice in bronzo.
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Lotto 77 Entro cornice in bronzo.
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Lotto 78 -
Lotto 79 In cornice.
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Lotto 80 L'opera deriva dalla composizione di Cesare da Sesto conservata presso la Pinacoteca di Brera a Milano. Piccoli difetti e restauri.
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Lotto 81 Entro cornice.
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Lotto 82 Entro cornice.
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Lotto 83 in cornice in legno e pastiglia.
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Lotto 84
Didier Bodart, in un expertise del 9 Maggio 2007, assegna l'opera come autografa del grande Maestro olandese, datandola agli anni del suo soggiorno genovese (1625 - 1627).
La produzione di quel periodo è composta essenzialmente da ritratti di aristocratici liguri, di cui sfortunatamente è spesso difficile risalire al nome. Come ricorda Bodart, van Dick dettò e impose un modello estetico dominante che sarà ripetuto da altri pittori genovesi per gran parte del secolo, ma senza purtroppo tenere libri contabili o altri scritti che ci possano oggi aiutare a conoscere le identità dei personaggi ritratti. E' quindi praticamente impossibile, salvo alcuni rarissimi casi, dare un nome ai volti dei ritratti vandickiani. Inoltre la sua velocità di esecuzione lo porta, in certi casi, a presentare effigiati molto simili tra di loro. Nel caso specifico qui presentato vengono ravvisate forti affinità, sia per la qualità di esecuzione che per le modalità di rappresentazione, con tre dipinti eseguiti nello stesso periodo: Il Ritratto di Lui van Uffel (New York, Metropolitan Museum of Art), Il ritratto di François Duquesnoy (Bruxelles, Musées royaux des Beaux-Arts de Belgique) eia Doppio ritratto dei fratelli Lucas e Cornelis de Wael (Roma, Pinacoteca Capitolina), tutti e tre molto affini al Ritratto di patrizio genovese.
L'efficacia psicologica e il contrappunto dei colori e dei riflessi di luce utilizzati lo rendono senza dubbio un dipinto di altissima qualità e di grande interesse.
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Lotto 85 Entro cornice in legno. In prima tela.
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Lotto 86
Grazie all'iscrizione sul fondo "Alessandra Bocchineri Francesco Rasio Nvpta" si identifica l'effigiata con Alessandra Bocchineri.
Figlia del poeta fiorentino Carlo Bocchineri e moglie del musicista fiorentino Francesco Rasi, musicista sia della corte medicea, sia di quella Gonzaga.
Secondo la lunga biografia dedicata a Rasi da Warren Kirkendale le nozze furono celebrate il 4 settembre 1621 a Pistoia in casa della madre della sposa Polissena Gatteschi e gli sposi partirono subito dopo le nozze per Mantova.
Poiché nel nostro ritratto Alessandra indossa l'abito vedovile, il ritratto è databile dopo la morte di Francesco Rasi, deceduto a Mantova il 30 novembre 1621.
Secondo Kirkendale, la giovane vedova trovò rifugio presso la duchessa di Mantova Caterina di Ferdinando de' Medici e, in seguito a Vienna, presso l'imperatrice Eleonora Gonzaga, dove si sposò nuovamente con un diplomatico italiano di nome Francesco Buonamici nel 1623, data che costituisce un utile termine ante quem per datare questo ritratto vedovile.
Data la conoscenza tra Caterina de' Medici e Justus Sustermans, che nel 1621 fu nominato pittore di corte e le diverse affinità con opere del Maestro di Anversa pare ragionevole ipotizzare che il ritratto sia stato dipinto a Mantova da Sustermans tra il dicembre 1621 e il 1623 prima della partenza a Vienna.
Entro cornice dorata.
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Lotto 87 Entro cornice dorata.
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Lotto 88 In cornice.
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Lotto 89 Entro cornice Salvator Rosa a due ordini di intaglio coeva. Difetti alla cornice.
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Lotto 90
Il dipinto, su tela napoletana (successivamente rifoderata), presenta molte affinità stilistiche con diverse opere del Maestro napoletano, morto prematuramente, tra cui spicca il confronto con la pala d'altare presente nella Chiesa di Santa Maria Maggiore di Grottole in Basilicata.
In cornice.
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Lotto 91 In cornice.
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Lotto 92 Entro cornice Salvator Rosa coeva.
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Lotto 93 Entro cornice in legno intagliato e dorato. Difetti e restauri.
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Lotto 94 Da Guido Reni. Lieve graffio sulla destra e foro della tela in basso al centro. In cornice.
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Lotto 95 Firmato "Cignaroli F." sul globo. Piccoli difetti.
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Lotto 96 Piccola caduta di materia pittorica. In cornice.