Arte Figurativa tra XIX e XX Secolo

Arte Figurativa tra XIX e XX Secolo

martedì 11 luglio 2023 ore 15:00 (UTC +01:00)
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Lotti dal 121 al 144 di 187
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  • Giovan Battista Crema (Ferrara 1883-Roma 1964)  - Scena allegorica, circa 1945-50
    Lotto 121

    Giovan Battista Crema (Ferrara 1883-Roma 1964) - Scena allegorica, circa 1945-50

    cm 9 x13,8
    grafite e acquerello su cartoncino
    firmato in alto a destra: GB Crema

    BIBLIOGRAFIA
    M. Carrera, Giovanni Battista Crema. Divisionismo, simbolo e realtà (1883-1964), Roma 2020, pp. 133 (ill.) e 186, n. 152.


    Questo lotto è soggetto a diritto di seguito

  • Giovan Battista Crema (Ferrara 1883-Roma 1964)  - Alberi ed agavi, circa 1930
    Lotto 122

    Giovan Battista Crema (Ferrara 1883-Roma 1964) - Alberi ed agavi, circa 1930

    cm 21 x 31
    acquerello e grafite su cartoncino
    firmato in basso a destra: GBCrema

    BIBLIOGRAFIA
    M. Carrera, Giovanni Battista Crema. Divisionismo, simbolo e realtà (1883-1964), Roma 2020, pp. 79 (ill.) e 181, n. 74.


    Questo lotto è soggetto a diritto di seguito

  • Scuola italiana fine del XIX secolo - Naiade
    Lotto 123

    Scuola italiana fine del XIX secolo - Naiade

    cm 31 x 75,5
    olio su tela

  • Filiberto Petiti (Torino 1845-Roma 1924)  - Rocce nel bosco
    Lotto 124

    Filiberto Petiti (Torino 1845-Roma 1924) - Rocce nel bosco

    cm 23 x 34
    olio su tela riportata su masonite
    firmato in basso a destra: F. Petiti

  • Filiberto Petiti (Torino 1845-Roma 1924)  - Sentiero fra gli alberi
    Lotto 125

    Filiberto Petiti (Torino 1845-Roma 1924) - Sentiero fra gli alberi

    cm 25,3 x 34,5
    olio su tela riportata su cartone
    firmato in basso a destra: F. Petiti

  • Filiberto Petiti (Torino 1845-Roma 1924)  - Alberi nel bosco
    Lotto 126

    Filiberto Petiti (Torino 1845-Roma 1924) - Alberi nel bosco

    cm 21 x 26
    olio su cartone
    firmato in basso a destra: F Petiti

  • Filiberto Petiti (Torino 1845-Roma 1924)  - Albero nel sole
    Lotto 127

    Filiberto Petiti (Torino 1845-Roma 1924) - Albero nel sole

    cm 19 x 23
    olio su tela riportata su cartone
    firmato in basso a sinistra: F. Petiti

  • Filiberto Petiti (Torino 1845-Roma 1924)  - Veduta di Terracina con il Monte Circeo
    Lotto 128

    Filiberto Petiti (Torino 1845-Roma 1924) - Veduta di Terracina con il Monte Circeo

    cm 17 x 33,8
    olio su tela riportata su cartone

    firmato in basso a destra: F Petiti e numero di riferimento in basso a sinistra (2.)

    Sul retro, sul cartone di supporto: antica etichetta manoscritta con titolo dell'opera di mano dell'artista; due vecchie etichette manoscritte con numeri di riferimento (55 e 66); frammento di timbro della Dogana di Roma.

  • Filiberto Petiti (Torino 1845-Roma 1924)  - Coppia di disegni di paesaggio
    Lotto 129

    Filiberto Petiti (Torino 1845-Roma 1924) - Coppia di disegni di paesaggio



    a) Buoi al pascolo nei pressi di Roma

    carboncino su cartoncino, cm 13 x 20,5

    firmato a china in basso a sinistra: F. Petiti

    b) Alberi

    china su cartoncino, cm 28 x 38,5 (il foglio)

    firmato in basso a destra: F. Petiti

    Sul retro, antico cartellino con numero di riferimento (217).

    a) Buoi al pascolo nei pressi di Roma

    carboncino su cartoncino, cm 13 x 20,5

    firmato a china in basso a sinistra: F. Petiti

    b) Alberi

    china su cartoncino, cm 28 x 38,5 (il foglio)

    firmato in basso a destra: F. Petiti

    Sul retro, antico cartellino con numero di riferimento (217).

  • Filiberto Petiti (Torino 1845-Roma 1924)  - Pioppi lungo il fiume
    Lotto 130

    Filiberto Petiti (Torino 1845-Roma 1924) - Pioppi lungo il fiume

    cm 22 x 33,3
    olio su legno

    firmato in basso a destra: F. Petiti

    Sul retro, altro dipinto di mano dell'artista con paesaggio marino e nave.

  • Nicolas De Corsi (Odessa 1882-Napoli 1956)  - Passeggio a Napoli
    Lotto 131

    Nicolas De Corsi (Odessa 1882-Napoli 1956) - Passeggio a Napoli

    cm 20 x 24,3
    olio su legno
    firmato in basso a sinistra: -DE CORSI-

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  • Pietro Fragiacomo (Trieste 1856-Venezia 1922)  - Venezia, Bacino di San Marco
    Lotto 132

    Pietro Fragiacomo (Trieste 1856-Venezia 1922) - Venezia, Bacino di San Marco

    cm 11 x 18,6
    olio su tavola in cornice coeva in oro zecchino

    firmato in basso a sinistra: P. Fragiacomo

    Sul retro, incollata alla tavola, vecchia dichiarazione d'autenticità battuta a macchina.

  • Giuseppe Tonnini (Loreto 1875-Roma 1954)  - Bozzetto per il monumento di San Francesco in Piazza San Giovanni
    Lotto 133

    Giuseppe Tonnini (Loreto 1875-Roma 1954) - Bozzetto per il monumento di San Francesco in Piazza San Giovanni

    cm 50,5 x 27,7 x 14,5
    scultura in bronzo

    firmata sulla base a destra: G. Tonnini e iscritta a destra: BOZZETTO DELLA STATUA / DI S. FRANCESCO / NEL MONUMENTO DEL / PIAZZALE LATERANENSE / SCULTORE - TONNINI 

    Sul retro, sulla base, iscrizione della FOND: ART. LAGANA' / NAPOLI




    Bibliografia di riferimento: Mostre e concorsi, in “Per l’arte sacra”, luglio-agosto1926, n. 4, p. 190; C. Mezzana, Il monumento a San Francesco dinanzi al Laterano, in “Arte sacra”, luglio-agosto 1927, n. 7-8,pp. 221-223; F. Giorgi Rossi, Monumenti e lapidi, in A. Cambedda, L. Cardilli Alloisi (a cura di), La capitale a Roma: città e arredo urbano 1870-1945, Roma 1991, p. 192; N. Cardano, Per una storia dei monumenti celebrativi a Roma dalla prima guerra mondiale agli anni '30, in Idem, pp. 221-222; J. S. Grioni, Il monumento romano a San Francesco d’Assisi: pregevole opera di Giuseppe Tonnini, in “Lazio ieri e oggi”, 2004, p. 291; N. Cardano, Esquilino e Castro Pretorio: patrimonio storico-artistico e architettonico del Comune di Roma (Quaderni dei Monumenti), Roma 2004, p. 85; E. Federico, Il monumento a San Francesco d’Assisi, in AA.VV., Mura di Roma. Memorie e visioni della città, Roma 2018, p. 127; S. Santolini, Tra paesaggio e architettura. Il progetto per i giardini di via Carlo Felice, in A. Cremona, C. Crescentini, S. Santolini (a cura di), Raffaele de Vico. Architetto e paesaggista. Un «consulente artistico» per Roma, Roma 2020, pp.217-224: 219-221, fig. 7.

     

    L’interesse storico-artistico di questa scultura in bronzo di Giuseppe Tonnini, scultore marchigiano attivo a Roma, è da connettere alla storia della Capitale e dei suoi monumenti in un periodo di particolare fermento urbanistico del Novecento. Si tratta di una delle rare fusioni note del bozzetto del celebre monumento a San Francesco d’Assisi, ubicato nel piazzale antistante alla Basilica di San Giovanni in Laterano e a poche centinaia di metri da quella di Santa Croce in Gerusalemme, nei pressi dell’area verde progettata dall’architetto Raffaele De Vico. Il monumento al santo umbro fu eretto su impulso del “Comitato internazionale perle onoranze a San Francesco d’Assisi nel VII Centenario della sua morte”, fondato nel dicembre del 1921 dallo storico Francesco Pennacchi. Obiettivo del Comitato, presieduto dal Vicario generale Basilio Pompilj, era quello di diffondere il più possibile il messaggio francescano, non solo attraverso la realizzazione di opere d’arte e l’attività editoriale (come, ad esempio, il periodico “Frate Francesco”), ma anche con l’organizzazione di pellegrinaggi verso i luoghi francescani da ogni parte d’Europa.

    Per accettare il progetto del monumento e seguirne i lavori fu nominata un’apposita “Commissione Storia ed Arte”, che poteva contare sulla collaborazione di importanti personalità della politica artistica capitolina quali Pio Piacentini, Antonio Muñoz, Manfredo Manfredi e i marchigiani Alessandro Bacchiani e Adolfo De Carolis. Quest’ultimo in particolare era in stretto contatto con Tonnini, come ben documenta la corrispondenza del “Fondo De Carolis” negli archivi della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. Alcune delle lettere lì conservate risultano particolarmente preziose per ricostruire il processo creativo che portò l’artista a realizzare più bozzetti prima di giungere al risultato finale. Già il 12 dicembre del 1924, Tonnini scriveva al coetaneo pittore chiedendogli di indire una riunione della commissione «[…] avendo io, passando sopra ai desideri dei Committenti fatto un nuovo bozzetto di intonazione moderna direi quasi pittorica, che incontra le simpatie di chi l’ha visto, per cui Manfredi, Barluzzi ecc. […] mi perdonerai pensando al desiderio mio di fare un lavoro che possa avere le maggiori approvazioni e dare minori dolori possibili»[1]. Tale bozzetto fu però scartato: l’artista si mise quindi al lavoro per realizzarne la terza e ultima versione– da cui fu tratta la fusione in esame – per l’approvazione definitiva, che giunse nel novembre del 1925. «Carissimo De Carolis» – scrisse nuovamente all’amico– «il mio bozzettone del Monumento a San Francesco è stato pienamente approvato dalla Commissione artistica di cui tu sei tanto parte; solo Zanelli non avendo potuto venire, ma avendo veduto il bozzetto qualche giorno prima, fece avere a Barluzzi la lettera di cui ti accludo una copia, lettera come vedi molto lusinghiera per me»[2].

    Ottenuto il consenso di Papa Pio XI, il cantiere fu quindi avviato con l’obiettivo di inaugurare il monumento entro l’anno delle celebrazioni. Furono però alcune polemiche a rallentare i lavori, come già era accaduto prima di allora per altri monumenti romani(si pensi, ad esempio, alla Fontana delle Naiadi di Mario Rutelli in Piazza della Repubblica): a causa del protrarsi di una «discussione sulla foggia dell’abito con cui il Tonnini ha rivestito il Santo, che è quella classica assai diversa dalla tonaca dei conventuali»[3], l’opera fu svelata al pubblico soltanto il 26 maggio del 1927 (figg. 1-2).

    Fuso presso le Officine Laganà di Napoli, il gruppo scultoreo è costituito da sei figure in totale: alle spalle del Santo, infatti, l’artista rappresenta cinque frati, ognuno immortalato in un atteggiamento differente. Sulla scalinata del basamento in tufo si leggono un’epigrafe dedicatoria, sul lato frontale, e i versi dell’XI canto del Paradiso in cui Dante celebra San Francesco, sul lato sinistro e su quello posteriore. La disposizione delle figure e la loro mimica conferiscono una certa inflessione teatrale al monumento, salutato dalla critica dell’epoca con entusiasmo[4].La scultura rese celebre persino il modello di cui Tonnini si servì per rappresentare il Santo: Francesco Toppi (fig. 3), uno dei più richiesti modelli di Anticoli Corrado, borgo noto per la collaborazione tra gli abitanti e le centinaia di artisti che vi soggiornarono tra Ottocento e Novecento.

    L’accento “pittorico” del secondo bozzetto di cui l’artista parlò nella lettera del 1924 a De Carolis cede qui il passo a forme armoniose e a una salda volumetria, accostandosi così alle tendenze della scultura a lui contemporanea. Tali caratteristiche, apprezzabili anche nel bozzetto in esame, rivelano infatti qualche tangenza con il gusto déco, che nella scultura italiana degli anni Venti si esprimeva soprattutto attraverso la ricerca dell’equilibrio tra il dato naturale e l’accentuazione dei valori geometrici. Nel rappresentare il Santo in un momento estatico, Tonnini insiste quindi sul rigore simmetrico della composizione, conferendo un moto di slancio al gesto delle braccia levate al cielo con i palmi rivolti verso la Basilica di San Giovanni.

     

    Manuel Carrera

    Maggio 2023




    [1] Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Fondi storici, Fondo Adolfo De Carolis, serie 1 (Corrispondenza), unità archivistica 611 (Tonnini Giuseppe).

    [2] Idem. Questa la lettera di Zanelli allegata: «Roma, 29 Ottobre 1925 / Gent.mo Barluzzi, per l’adunanza di domani non mi è possibile intervenire per impegni precedentemente presi. Però, avendo giorni or sono visitato Tonnini ebbi occasione di di vedere ed ammirare la sua composizione per il Monumento a S. Francesco e posso assicurarLa della mia completa approvazione. La prego a volermi scusare presso S. E. il Presidente e gradire i miei distinti saluti / f:to Angelo Zanelli».

    [3] Mostre e concorsi, in “Per l’arte sacra”, luglio-agosto 1926, n. 4, p. 190.

    [4] Si veda, in particolare, C. Mezzana, Il monumento a San Francesco dinanzi al Laterano, in “Arte sacra”, luglio-agosto 1927, n. 7-8, pp. 221-223

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  • Achille Sdruscia (Roma 1910-1994)  - Festa in piazza, 1942
    Lotto 134

    Achille Sdruscia (Roma 1910-1994) - Festa in piazza, 1942

    cm cm 73,5 x 94,3
    olio su tela, senza cornice
    firmato in basso a sinistra: A. Sdruscia / -42-



    Achille Sdruscia intorno al 1945 fu ospitato a casa dell’antiquario Filippo Ridolfi, bisnonno dell’attuale proprietario, che gli garantì non solo un alloggio ma anche tutto il necessario per una vita normale, così da impedire che l’artista venisse perseguitato dalle forze naziste e deportato.

    Sdruscia consegnò successivamente al Ridolfi tutti i bozzetti e le opere realizzate in quel lasso di tempo in cambio della generosa, e non priva di rischi, ospitalità.

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  • Achille Sdruscia (Roma 1910-1994)  - Il violoncellista, 1943
    Lotto 135

    Achille Sdruscia (Roma 1910-1994) - Il violoncellista, 1943

    cm 50 x 40,3
    olio su tela, senza cornice
    firmato e datato in basso a sinistra: ASdruscia- / -943-

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  • Achille Sdruscia (Roma 1910-1994)  - Le amiche
    Lotto 136

    Achille Sdruscia (Roma 1910-1994) - Le amiche

    cm 36,5 x 56,5
    olio su tela, senza cornice
    firmato in basso a destra: A. Sdruscia -

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  • Achille Sdruscia (Roma 1910-1994)  - Ritratto del caricaturista Romeo Marchetti
    Lotto 137

    Achille Sdruscia (Roma 1910-1994) - Ritratto del caricaturista Romeo Marchetti

    cm 101 x 76
    olio su tela, senza cornice
    firmato in basso a sinistra: ASdruscia

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  • Achille Sdruscia (Roma 1910-1994)  - I tetti di Roma al tramonto
    Lotto 138

    Achille Sdruscia (Roma 1910-1994) - I tetti di Roma al tramonto

    cm 35 x 47
    olio su tela, senza cornice
    firmato in basso a destra: ASdruscia

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  • Achille Sdruscia (Roma 1910-1994)  - Roma, i tetti del rione Campitelli
    Lotto 139

    Achille Sdruscia (Roma 1910-1994) - Roma, i tetti del rione Campitelli

    cm 36,5 x46,8
    olio su tela
    firmato in basso a destra: ASdruscia

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  • Achille Sdruscia (Roma 1910-1994)  - Al caffè in piazza
    Lotto 140

    Achille Sdruscia (Roma 1910-1994) - Al caffè in piazza

    cm 40 x 49,5
    olio su tela, senza cornice
    firmato in basso a destra: ASdruscia-

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  • Achille Sdruscia (Roma 1910-1994)  - Villa romana
    Lotto 141

    Achille Sdruscia (Roma 1910-1994) - Villa romana

    cm 49,5 x 69,7
    olio su tela
    firmato in basso a destra: A. Sdruscia

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  • Achille Sdruscia (Roma 1910-1994)  - Roma, Piazza Navona
    Lotto 142

    Achille Sdruscia (Roma 1910-1994) - Roma, Piazza Navona

    cm 64,5 x 85
    olio su tela
    firmato in basso a sinistra: A. Sdruscia

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  • Achille Sdruscia (Roma 1910-1994)  - Natura morta con anguria e lucertola, 1951
    Lotto 143

    Achille Sdruscia (Roma 1910-1994) - Natura morta con anguria e lucertola, 1951

    cm 75,3 x 101
    olio su tela, senza cornice
    firmato e datato in basso a destra: A. Sdruscia / -951-

    Questo lotto è soggetto a diritto di seguito

  • Achille Sdruscia (Roma 1910-1994)  - "Il cocomeraro"
    Lotto 144

    Achille Sdruscia (Roma 1910-1994) - "Il cocomeraro"

    cm 30,2 x 50
    olio su tela, senza cornice

    firmato in basso a sinistra: ASdruscia -

    Sul retro, titolo di mano dell'artista.


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Arte Figurativa tra XIX e XX Secolo

Un catalogo di quasi 200 opere risalenti al periodo compreso tra primi anni del XIX secolo e la prima metà del XX secolo, tra le quali spiccano opere provenienti da diverse collezioni private, inclusa un’importante raccolta di gouaches napoletane.


INDIRIZZO

Roma / Via Quattro Novembre, 114

(come raggiungerci)


Per maggiori informazioni: 

ottocento@finarte.it 

06 6791107


TORNATA

Martedì 11 luglio 2023, ore 15:00 - TORNATA UNICA (lotti 1-187)

Sessioni

  • 11 luglio 2023 ore 15:00 Sessione unica (1 - 187)

Esposizione

6-7 luglio

dalle ore 10:00 alle 18:00


8 luglio

dalle ore 10:00 alle 14:00


10 luglio

dalle ore 10:00 alle 18:00


Roma / Via Quattro Novembre, 114

Condizioni di vendita

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Rilanci

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  • da 380 a 400 rilancio di 20
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  • da 3000 a 3300 rilancio di 300
  • da 3300 a 3500 rilancio di 200
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  • da 3800 a 4000 rilancio di 200
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  • da 35000 a 38000 rilancio di 3000
  • da 38000 a 40000 rilancio di 2000
  • da 40000 a 100000 rilancio di 5000
  • da 100000 a 300000 rilancio di 10000
  • da 300000 a 400000 rilancio di 20000
  • da 400000 a 1000000 rilancio di 50000
  • da 1000000 in avanti rilancio di 100000