ASTA 268 - CONTEMPORARY ART FROM THE 21ST CENTURY

ASTA 268 - CONTEMPORARY ART FROM THE 21ST CENTURY

martedì 11 luglio 2023 ore 16:00 (UTC +01:00)
Asta
in Diretta
Lotti dal 73 al 96 di 119
Mostra
Cancella
  • JOYS (Christian Bovo, Padova 1974) 

Red
    Lotto 73

    JOYS (Christian Bovo, Padova 1974)
    Red

    Spray su vetro

    100x70 cm., con cornice
    Nato a Padova nel 1974 dove vive e lavora.  Joys, inizia la sua carriera artistica negli anni novanta, come molti writers comincia scrivendo il suo nome sul muro e focalizza la sua ricerca sul lettering, prima come esigenza di esistenza poi trasformandosi in esigenza di evoluzione; velocemente, espande il suo lavoro arricchendolo di spessore e matericità. La sua ricerca va oltre le due dimensioni e acquista nel tempo una plasticità che si appropria del territorio e della fruizione di un pubblico involontario e inconsapevole.
    In bilico tra undeground e istituzionale, la ricerca di Joys è stata riconosciuta dagli addetti ai lavori del si-stema dell’arte come inedita e personalissima grazie anche al suo maniacale studio del lettering: forme che nel tempo si stratificano e si arricchiscono di livelli e linee con cui Joys ha costruito labirinti impossibili dove nulla è lasciato al caso e le forme ubbidiscono sempre a precise regole logiche e geometriche.
    Da anni Joys ha esteso il suo linguaggio anche alla scultura, utilizzando materiali diversi ma mantenendo sempre uno stile unico, quello stesso stile che da 20 anni lo rende inconfondibile sui muri di tutto il mondo.

  • JOYS (Christian Bovo, Padova 1974) 

Yellow
    Lotto 74

    JOYS (Christian Bovo, Padova 1974)
    Yellow

    Spray su vetro

    100x70 cm., con cornice
    Nato a Padova nel 1974 dove vive e lavora.  Joys, inizia la sua carriera artistica negli anni novanta, come molti writers comincia scrivendo il suo nome sul muro e focalizza la sua ricerca sul lettering, prima come esigenza di esistenza poi trasformandosi in esigenza di evoluzione; velocemente, espande il suo lavoro arricchendolo di spessore e matericità. La sua ricerca va oltre le due dimensioni e acquista nel tempo una plasticità che si appropria del territorio e della fruizione di un pubblico involontario e inconsapevole.
    In bilico tra undeground e istituzionale, la ricerca di Joys è stata riconosciuta dagli addetti ai lavori del si-stema dell’arte come inedita e personalissima grazie anche al suo maniacale studio del lettering: forme che nel tempo si stratificano e si arricchiscono di livelli e linee con cui Joys ha costruito labirinti impossibili dove nulla è lasciato al caso e le forme ubbidiscono sempre a precise regole logiche e geometriche.
    Da anni Joys ha esteso il suo linguaggio anche alla scultura, utilizzando materiali diversi ma mantenendo sempre uno stile unico, quello stesso stile che da 20 anni lo rende inconfondibile sui muri di tutto il mondo.

  • JOYS (Christian Bovo, Padova 1974) 

Junctions
    Lotto 75

    JOYS (Christian Bovo, Padova 1974)
    Junctions

    Spray su vetro

    25x25 cm. x 32pz
    Nato a Padova nel 1974 dove vive e lavora.  Joys, inizia la sua carriera artistica negli anni novanta, come molti writers comincia scrivendo il suo nome sul muro e focalizza la sua ricerca sul lettering, prima come esigenza di esistenza poi trasformandosi in esigenza di evoluzione; velocemente, espande il suo lavoro arricchendolo di spessore e matericità. La sua ricerca va oltre le due dimensioni e acquista nel tempo una plasticità che si appropria del territorio e della fruizione di un pubblico involontario e inconsapevole.
    In bilico tra undeground e istituzionale, la ricerca di Joys è stata riconosciuta dagli addetti ai lavori del si-stema dell’arte come inedita e personalissima grazie anche al suo maniacale studio del lettering: forme che nel tempo si stratificano e si arricchiscono di livelli e linee con cui Joys ha costruito labirinti impossibili dove nulla è lasciato al caso e le forme ubbidiscono sempre a precise regole logiche e geometriche.
    Da anni Joys ha esteso il suo linguaggio anche alla scultura, utilizzando materiali diversi ma mantenendo sempre uno stile unico, quello stesso stile che da 20 anni lo rende inconfondibile sui muri di tutto il mondo.

  • Sten & Lex (Roma / Taranto XX secolo)  

Paesaggio Industriale XII
    Lotto 76

    Sten & Lex (Roma / Taranto XX secolo)
    Paesaggio Industriale XII

    Stencil poster su tavola

    130x90 cm.

  • ETNIK (Alessandro Battisti, Stoccolma 1992) 

Graff Floating Playground
    Lotto 77

    ETNIK (Alessandro Battisti, Stoccolma 1992)
    Graff Floating Playground

    Acrilico e pennarello su tavola

    120x80 cm.

    Quest'opera d'arte è composta da 3 pannelli di legno distinti, collegati sul retro.
    Il paesaggio fluttuante rappresentato sulla tela è un omaggio di Etnik a NYC, ai suoi colori, alle sue luci, alla sua caotica razionalità.
    Le radici della Grande Mela e della cultura dei graffiti sono qui richiamate dai dettagli che raffigurano il famoso muro 5Pointz di Long Island, oltre a sezioni della metropolitana, alla grafica di Bode e alla caserma dei Ghostbusters a Tribeca.
     

  • Michele Servadio (Padova 1986) 

Studio Window
    Lotto 79

    Michele Servadio (Padova 1986)
    Studio Window

    Olio su tela

    152x122 cm.
    Michele Servadio è nato in Italia nel 1986. È cresciuto in un piccolo paese della campagna veneta. Attratto dalla pittura e dal disegno fin da piccolo, Servadio ha frequentato il Liceo Artistico di Padova e l'Università di Arti Visive di Venezia. Nel 2007 si è avvicinato al mondo del tatuaggio, affascinato dalla sua tradizione e dal fenomeno culturale. Nel 2010 si è trasferito a Londra. Nel suo atelier di Hackney Wick, Servadio crea nuovi progetti che interconnettono le diverse pratiche del tatuaggio, della pittura, della stampa, della fotografia e della performance artistica. Fondendo queste discipline e alimentandole l'una con l'altra, crea un universo unico in cui è in grado di esplorare e descrivere la condizione umana e l'ambiente circostante. L'estetica del suo lavoro è cupa e malinconica; incarna il folklore, l'espressionismo e la desolazione di uno scenario post-industriale. Nel 2014 ha iniziato a sperimentare con il suono e il tatuaggio. È nato così "Body of Reverbs", un rituale contemporaneo che combina suono, dolore, agopuntura e segni permanenti sul corpo. Body of Reverbs è stato presentato sotto forma di performance dal vivo e installazioni nel Regno Unito, in Europa, Asia e America.Le sue opere sono state esposte in Inghilterra, Italia e Germania.

  • Gonzalo Borondo (Valladolid 1989) 

Monumenta / Memoria
    Lotto 80

    Gonzalo Borondo (Valladolid 1989)
    Monumenta / Memoria

    Bitume, acrilico e olio su lastra di alluminio

    200x100 cm.
    Che cos'è un monumento? Il termine "monumento" deriva dal latino monere e indica un "segno che è stato posto e che rimane nella memoria di una persona o di un evento". Un monumento rappresenta l'esposizione architettonica di un messaggio, di un'ideologia o di un pensiero. La sua materia fisica è infusa di un significato legato a un certo tempo o luogo. Un monumento viene eretto per celebrare un momento e per durare in eterno, il che è una contraddizione intrinseca. Questa contraddizione si estende anche al tessuto urbano a cui il monumento appartiene. Come scrive Aldo Rossi, ogni città trova la sua immagine, la sua essenza e la sua memoria attraverso "il contrasto tra ciò che è specifico e ciò che è universale e tra l'individuo e la collettività", e quindi attraverso il rapporto tra ciò che è eterno e ciò che può cambiare, tra i "fatti urbani" che la strutturano.
    Gonzalo Borondo si interroga sul bisogno delle persone di perpetuare se stesse e la propria visione delle cose imponendo la propria presenza all'ambiente circostante. Questo si traduce nella coazione a lasciare un segno indelebile. Ma il contesto e la società a cui appartengono sono invece caratterizzati da un eterno cambiamento, che si scontra ciclicamente con l'urgenza di opporsi a ciò che rimane inalterabile. Come le radici di un albero, un monumento ci ricorda ogni giorno la nostra storia e ci tiene immobili, ancorati alla terra in cui siamo nati, in un tempo che non è il nostro e in una condizione statica che non ci appartiene. La distruzione di un monumento, sia esso fisico o ideologico, diventa così il mezzo e il simbolo di una rivoluzione che stabilisce il punto di rottura necessario all'evoluzione. Da questo inesauribile rapporto di dipendenza e conflitto nasce "Monumenta": una serie di dipinti su lastre di alluminio attraverso i quali Borondo ci parla di rottura e riconciliazione, di inerzia e cambiamento, di tutte le eterne antinomie.
     

  • Ornella Mercier (Marsiglia 1995) 

Asebeia, Moult I (Italia)
    Lotto 81

    Ornella Mercier (Marsiglia 1995)
    Asebeia, Moult I (Italia)

    Stampa Fine Art giclée su carta cotone

    80x60 cm., con cornice
    Un bisogno di rottura che sia il tramite per riconnettere quelle parti che ci compongono come esseri umani e come comunità. Un'urgenza sociale. Una visione politica. Sono queste le ragioni d'essere di Asebeia, progetto fotografico che si compone di una serie di capitoli, ciascuno parte di una ricerca continua.
    I soggetti scelti da Ornella Mercier sono persone comuni. Portano con sé la propria storia, la propria realtà e le proprie esperienze. È dietro di esse che si nasconde la genesi di queste fotografie, dietro la loro unicità e peculiarità, fatta emergere attraverso una serie di domande da cui Mercier crea l'immaginario dietro a ogni singolo scatto. La persona ritratta non si riduce a modello tramite il quale esprimere la visione dell'artista, ma diventa spinta, ispirazione o concetto.
    Il corpo è il tramite con cui imponiamo la nostra presenza, esso porta con sé il nostro essere e il nostro bagaglio umano e culturale. La profonda conoscenza della nostra parte materica ci rende liberi, consapevoli, capaci di confrontarci con l'esterno e di scegliere il nostro cammino.
    Le fotografie si pongono come mezzo per riappropriarci, senza chiedere permesso, della nostra libertà sessuale e fisica. Un mezzo per proclamare la difformità in tutte le sue sfumature e distruggere alla radice gli stereotipi egemonici imposti. Il corpo diventa tempio rivendicativo dove preghiamo per un nuovo fiorire.

  • Ornella Mercier (Marsiglia 1995) 

Asebeia, Moult II (Italia)
    Lotto 82

    Ornella Mercier (Marsiglia 1995)
    Asebeia, Moult II (Italia)

    Stampa Fine Art giclée su carta cotone

    80x60 cm., con cornice
    Un bisogno di rottura che sia il tramite per riconnettere quelle parti che ci compongono come esseri umani e come comunità. Un'urgenza sociale. Una visione politica. Sono queste le ragioni d'essere di Asebeia, progetto fotografico che si compone di una serie di capitoli, ciascuno parte di una ricerca continua.
    I soggetti scelti da Ornella Mercier sono persone comuni. Portano con sé la propria storia, la propria realtà e le proprie esperienze. È dietro di esse che si nasconde la genesi di queste fotografie, dietro la loro unicità e peculiarità, fatta emergere attraverso una serie di domande da cui Mercier crea l'immaginario dietro a ogni singolo scatto. La persona ritratta non si riduce a modello tramite il quale esprimere la visione dell'artista, ma diventa spinta, ispirazione o concetto.
    Il corpo è il tramite con cui imponiamo la nostra presenza, esso porta con sé il nostro essere e il nostro bagaglio umano e culturale. La profonda conoscenza della nostra parte materica ci rende liberi, consapevoli, capaci di confrontarci con l'esterno e di scegliere il nostro cammino.
    Le fotografie si pongono come mezzo per riappropriarci, senza chiedere permesso, della nostra libertà sessuale e fisica. Un mezzo per proclamare la difformità in tutte le sue sfumature e distruggere alla radice gli stereotipi egemonici imposti. Il corpo diventa tempio rivendicativo dove preghiamo per un nuovo fiorire.

  • Ornella Mercier (Marsiglia 1995) 

Asebeia, Moult III (Italia)
    Lotto 83

    Ornella Mercier (Marsiglia 1995)
    Asebeia, Moult III (Italia)

    Stampa Fine Art giclée su carta cotone

    60x60 cm., con cornice
    Un bisogno di rottura che sia il tramite per riconnettere quelle parti che ci compongono come esseri umani e come comunità. Un'urgenza sociale. Una visione politica. Sono queste le ragioni d'essere di Asebeia, progetto fotografico che si compone di una serie di capitoli, ciascuno parte di una ricerca continua.
    I soggetti scelti da Ornella Mercier sono persone comuni. Portano con sé la propria storia, la propria realtà e le proprie esperienze. È dietro di esse che si nasconde la genesi di queste fotografie, dietro la loro unicità e peculiarità, fatta emergere attraverso una serie di domande da cui Mercier crea l'immaginario dietro a ogni singolo scatto. La persona ritratta non si riduce a modello tramite il quale esprimere la visione dell'artista, ma diventa spinta, ispirazione o concetto.
    Il corpo è il tramite con cui imponiamo la nostra presenza, esso porta con sé il nostro essere e il nostro bagaglio umano e culturale. La profonda conoscenza della nostra parte materica ci rende liberi, consapevoli, capaci di confrontarci con l'esterno e di scegliere il nostro cammino.
    Le fotografie si pongono come mezzo per riappropriarci, senza chiedere permesso, della nostra libertà sessuale e fisica. Un mezzo per proclamare la difformità in tutte le sue sfumature e distruggere alla radice gli stereotipi egemonici imposti. Il corpo diventa tempio rivendicativo dove preghiamo per un nuovo fiorire.

  • Ornella Mercier (Marsiglia 1995) 

Asebeia, Venus (Spagna)
    Lotto 84

    Ornella Mercier (Marsiglia 1995)
    Asebeia, Venus (Spagna)

    Stampa Fine Art giclée su carta cotone

    80x60 cm., con cornice

    Un bisogno di rottura che sia il tramite per riconnettere quelle parti che ci compongono come esseri umani e come comunità. Un'urgenza sociale. Una visione politica. Sono queste le ragioni d'essere di Asebeia, progetto fotografico che si compone di una serie di capitoli, ciascuno parte di una ricerca continua.
    I soggetti scelti da Ornella Mercier sono persone comuni. Portano con sé la propria storia, la propria realtà e le proprie esperienze. È dietro di esse che si nasconde la genesi di queste fotografie, dietro la loro unicità e peculiarità, fatta emergere attraverso una serie di domande da cui Mercier crea l'immaginario dietro a ogni singolo scatto. La persona ritratta non si riduce a modello tramite il quale esprimere la visione dell'artista, ma diventa spinta, ispirazione o concetto.
    Il corpo è il tramite con cui imponiamo la nostra presenza, esso porta con sé il nostro essere e il nostro bagaglio umano e culturale. La profonda conoscenza della nostra parte materica ci rende liberi, consapevoli, capaci di confrontarci con l'esterno e di scegliere il nostro cammino.
    Le fotografie si pongono come mezzo per riappropriarci, senza chiedere permesso, della nostra libertà sessuale e fisica. Un mezzo per proclamare la difformità in tutte le sue sfumature e distruggere alla radice gli stereotipi egemonici imposti. Il corpo diventa tempio rivendicativo dove preghiamo per un nuovo fiorire.

  • Ornella Mercier (Marsiglia 1995) 

Asebeia, Chelsea (Spagna)
    Lotto 85

    Ornella Mercier (Marsiglia 1995)
    Asebeia, Chelsea (Spagna)

    Stampa Fine Art giclée su carta cotone

    80x40 cm., con cornice
    Un bisogno di rottura che sia il tramite per riconnettere quelle parti che ci compongono come esseri umani e come comunità. Un'urgenza sociale. Una visione politica. Sono queste le ragioni d'essere di Asebeia, progetto fotografico che si compone di una serie di capitoli, ciascuno parte di una ricerca continua.
    I soggetti scelti da Ornella Mercier sono persone comuni. Portano con sé la propria storia, la propria realtà e le proprie esperienze. È dietro di esse che si nasconde la genesi di queste fotografie, dietro la loro unicità e peculiarità, fatta emergere attraverso una serie di domande da cui Mercier crea l'immaginario dietro a ogni singolo scatto. La persona ritratta non si riduce a modello tramite il quale esprimere la visione dell'artista, ma diventa spinta, ispirazione o concetto.
    Il corpo è il tramite con cui imponiamo la nostra presenza, esso porta con sé il nostro essere e il nostro bagaglio umano e culturale. La profonda conoscenza della nostra parte materica ci rende liberi, consapevoli, capaci di confrontarci con l'esterno e di scegliere il nostro cammino.
    Le fotografie si pongono come mezzo per riappropriarci, senza chiedere permesso, della nostra libertà sessuale e fisica. Un mezzo per proclamare la difformità in tutte le sue sfumature e distruggere alla radice gli stereotipi egemonici imposti. Il corpo diventa tempio rivendicativo dove preghiamo per un nuovo fiorire.

  • Stefano Lemon (Roma 1984) 

Kona
    Lotto 86

    Stefano Lemon (Roma 1984)
    Kona

    Stampa Fine Art in camera oscura, doppio fissaggio e viraggio al selenio

    60x40 cm.
    Fotografo, curatore e artista che vive tra l'Italia e gli Stati Uniti. Nato e cresciuto nella periferia di Roma, Lemon ha abbracciato le sottoculture come stile di vita e ha cercato di trasformarle per raccontare storie utilizzando fotografia, parole e immagini in movimento. I suoi lavori sono stati esposti in diverse mostre come SXSW Festival, Art Basel Miami, Miami SCOPE, Bushwick Open Studios e sono stati pubblicati da i-D, Vogue Italia, Huck Magazine, Rolling Stone Magazine e Miami New Times. I lavori includono anche collaborazioni a cortometraggi e video musicali che sono stati proiettati al See You Sound Festival 2016, all'Atlanta Film Festival 2013, al California International Film Festival 2011, al NYC Independent Film Festival 2011 e al Festival Internazionale del Film di Roma 2011.
    Attualmente si divide tra progetti personali autoassegnati e commissioni da parte di agenzie creative.

  • Guido Gazzilli (Roma 1983) 

Senza Titolo
    Lotto 87

    Guido Gazzilli (Roma 1983)
    Senza Titolo

    Stampa ai sali d’argento su carta baritata, serie 1/5

    40x30 cm.
    Guido Gazzilli è nato a Roma nel 1983. Nel 2006 si è laureato allo IED di Roma in "Arti Visive". Dal 2010 costruisce la sua ricerca sull'identità e sulle condizioni dell'essere umano, attraverso narrazioni personali e soggettive. Ha trascorso la maggior parte del suo tempo in strada, ritraendo persone e luoghi come diari personali, spesso concentrandosi sulle sottoculture giovanili e sui musicisti. Il suo lavoro è stato pubblicato da importanti riviste tra cui: The New York Times, The Guardian, Der Spiegel, Internazionale, Il Sole 24 ore, El Pais, Il Manifesto, Süddeutsche Zeitung, L'Espresso. Lavora su commissione per ritratti ed editoriali per riviste quali: Gq, Vice, Rolling Stone, L'Uomo Vogue, Billboard, Smithsonian, Vanity Fair, Purple. Guido ha collaborato con diversi marchi tra cui: Nike, Adidas, Fred Perry, Gucci, Fendi, Valentino. Le sue opere sono state esposte a livello internazionale e sono state selezionate per premi internazionali e residenze d'artista. Vive, lavora e insegna tra Roma e la campagna, è rappresentato dall'agenzia Contrasto.

  • Chiara Stampacchia (Roma 1985) 

Koln
    Lotto 88

    Chiara Stampacchia (Roma 1985)
    Koln

    Stampa Glicleè su carta baritata Fine Art Hahnemühle

    41x59,4 cm.
    Chiara Stampacchia è una fotografa professionista dal 2009. Il suo lavoro, pur spaziando tra vari generi, è sempre stato ispirato dal topos dell'hotel come "non luogo". In 13 anni ha sviluppato più di 30 progetti in tutto il mondo visitando hotel e dintorni, ritraendo con un particolare occhio cinematografico e pittorico le atmosfere e la magia di un luogo transitorio che per qualche giorno diventa una casa intima e introspettiva. Le sue influenze, oltre che dal cinema, affondano le radici nel neorealismo americano (Hopper). Ha partecipato alla prima edizione europea di Master Of Photography, ha vinto il Celeste Award 2015, ha pubblicato e collaborato con le più importanti riviste mondiali: Forbes, Vogue, GQ, Vanity Fair, Gambero Rosso, realizzando anche una copertina di Rolling Stone Italia. Le sue opere della serie alberghiera sono state esposte in tutto il mondo, compresa la Biennale di Venezia.

  • Chiara Stampacchia (Roma 1985) 

943
    Lotto 89

    Chiara Stampacchia (Roma 1985)
    943

    Stampa Glicleè su carta baritata Fine Art Hahnemühle

    41x59,4 cm.
    Chiara Stampacchia è una fotografa professionista dal 2009. Il suo lavoro, pur spaziando tra vari generi, è sempre stato ispirato dal topos dell'hotel come "non luogo". In 13 anni ha sviluppato più di 30 progetti in tutto il mondo visitando hotel e dintorni, ritraendo con un particolare occhio cinematografico e pittorico le atmosfere e la magia di un luogo transitorio che per qualche giorno diventa una casa intima e introspettiva. Le sue influenze, oltre che dal cinema, affondano le radici nel neorealismo americano (Hopper). Ha partecipato alla prima edizione europea di Master Of Photography, ha vinto il Celeste Award 2015, ha pubblicato e collaborato con le più importanti riviste mondiali: Forbes, Vogue, GQ, Vanity Fair, Gambero Rosso, realizzando anche una copertina di Rolling Stone Italia. Le sue opere della serie alberghiera sono state esposte in tutto il mondo, compresa la Biennale di Venezia.

  • Chiara Stampacchia (Roma 1985) 

The Match
    Lotto 90

    Chiara Stampacchia (Roma 1985)
    The Match

    Stampa Glicleè su carta baritata Fine Art Hahnemühle

    41x59,4 cm.
    Chiara Stampacchia è una fotografa professionista dal 2009. Il suo lavoro, pur spaziando tra vari generi, è sempre stato ispirato dal topos dell'hotel come "non luogo". In 13 anni ha sviluppato più di 30 progetti in tutto il mondo visitando hotel e dintorni, ritraendo con un particolare occhio cinematografico e pittorico le atmosfere e la magia di un luogo transitorio che per qualche giorno diventa una casa intima e introspettiva. Le sue influenze, oltre che dal cinema, affondano le radici nel neorealismo americano (Hopper). Ha partecipato alla prima edizione europea di Master Of Photography, ha vinto il Celeste Award 2015, ha pubblicato e collaborato con le più importanti riviste mondiali: Forbes, Vogue, GQ, Vanity Fair, Gambero Rosso, realizzando anche una copertina di Rolling Stone Italia. Le sue opere della serie alberghiera sono state esposte in tutto il mondo, compresa la Biennale di Venezia.

  • Chiara Stampacchia (Roma 1985) 

Untitled
    Lotto 91

    Chiara Stampacchia (Roma 1985)
    Untitled

    Stampa Glicleè su carta baritata Fine Art Hahnemühle

    41x59,4 cm.
    Chiara Stampacchia è una fotografa professionista dal 2009. Il suo lavoro, pur spaziando tra vari generi, è sempre stato ispirato dal topos dell'hotel come "non luogo". In 13 anni ha sviluppato più di 30 progetti in tutto il mondo visitando hotel e dintorni, ritraendo con un particolare occhio cinematografico e pittorico le atmosfere e la magia di un luogo transitorio che per qualche giorno diventa una casa intima e introspettiva. Le sue influenze, oltre che dal cinema, affondano le radici nel neorealismo americano (Hopper). Ha partecipato alla prima edizione europea di Master Of Photography, ha vinto il Celeste Award 2015, ha pubblicato e collaborato con le più importanti riviste mondiali: Forbes, Vogue, GQ, Vanity Fair, Gambero Rosso, realizzando anche una copertina di Rolling Stone Italia. Le sue opere della serie alberghiera sono state esposte in tutto il mondo, compresa la Biennale di Venezia.

  • Chiara Stampacchia (Roma 1985) 

Piccoli rosari
    Lotto 92

    Chiara Stampacchia (Roma 1985)
    Piccoli rosari

    Stampa Glicleè su carta baritata Fine Art Hahnemühle

    59,4x41 cm.
    Chiara Stampacchia è una fotografa professionista dal 2009. Il suo lavoro, pur spaziando tra vari generi, è sempre stato ispirato dal topos dell'hotel come "non luogo". In 13 anni ha sviluppato più di 30 progetti in tutto il mondo visitando hotel e dintorni, ritraendo con un particolare occhio cinematografico e pittorico le atmosfere e la magia di un luogo transitorio che per qualche giorno diventa una casa intima e introspettiva. Le sue influenze, oltre che dal cinema, affondano le radici nel neorealismo americano (Hopper). Ha partecipato alla prima edizione europea di Master Of Photography, ha vinto il Celeste Award 2015, ha pubblicato e collaborato con le più importanti riviste mondiali: Forbes, Vogue, GQ, Vanity Fair, Gambero Rosso, realizzando anche una copertina di Rolling Stone Italia. Le sue opere della serie alberghiera sono state esposte in tutto il mondo, compresa la Biennale di Venezia.

  • Francesco Faraci (Palermo 1983) 

Atlante Umano Siciliano. Trapani
    Lotto 93

    Francesco Faraci (Palermo 1983)
    Atlante Umano Siciliano. Trapani

    Stampa Fine Art Hahnemühle

    60x40 cm. con cornice
    Francesco Faraci nasce a Palermo nel 1983. Dopo gli studi umanistici (Antropologia, Sociologia), nel 2013 trova nella fotografia il suo mezzo d’espressione e si forma attraverso le immagini dei grandi fotografi di scuola francese e americana (William Klein, Henri Cartier-Bresson, Robert Doisneau, Robert Capa) cercando di rinnovare un linguaggio che altrimenti suonerebbe desueto. Si occupa di fotografia documentaria e reportage sociale. Al centro del suo lavoro c’è la sua terra, la Sicilia, della quale ama descriverne gli incroci culturali e i paradossi esistenziali (nascita e morte, gioia e violenza, la solitudine che si nasconde fra le pieghe della modernità) con un occhio particolare alle minoranze e ai minori che nascono, crescono e spesso si formano nelle zone disagiate e abbandonate della città, nelle periferie marginali. Per tali ragioni percorre in lungo e in largo le strade della sua terra e dei Paesi Mediterranei, raccontandone le storie attraverso progetti di lunga, media e breve durata.
    Diversi suoi reportage sono stati pubblicati su riviste nazionali ed estere (Il Venerdì di Repubblica, La Repubblica, Il Manifesto, Time Magazine, Globe and Mail, The Guardian, VICE, Rolling Stone) e ha preso parte a conferenze e seminari sulla realtà delle periferie della sua città. E’ anche videomaker e scrittore di romanzi, di racconti e di saggi che ruotano intorno alle sue radici e alla sua terra d’origine.

  • Francesco Faraci (Palermo 1983) 

Atlante Umano Siciliano. Trapani
    Lotto 94

    Francesco Faraci (Palermo 1983)
    Atlante Umano Siciliano. Trapani

    Stampa Fine Art Hahnemühle

    60x40 cm. con cornice
    Francesco Faraci nasce a Palermo nel 1983. Dopo gli studi umanistici (Antropologia, Sociologia), nel 2013 trova nella fotografia il suo mezzo d’espressione e si forma attraverso le immagini dei grandi fotografi di scuola francese e americana (William Klein, Henri Cartier-Bresson, Robert Doisneau, Robert Capa) cercando di rinnovare un linguaggio che altrimenti suonerebbe desueto. Si occupa di fotografia documentaria e reportage sociale. Al centro del suo lavoro c’è la sua terra, la Sicilia, della quale ama descriverne gli incroci culturali e i paradossi esistenziali (nascita e morte, gioia e violenza, la solitudine che si nasconde fra le pieghe della modernità) con un occhio particolare alle minoranze e ai minori che nascono, crescono e spesso si formano nelle zone disagiate e abbandonate della città, nelle periferie marginali. Per tali ragioni percorre in lungo e in largo le strade della sua terra e dei Paesi Mediterranei, raccontandone le storie attraverso progetti di lunga, media e breve durata.
    Diversi suoi reportage sono stati pubblicati su riviste nazionali ed estere (Il Venerdì di Repubblica, La Repubblica, Il Manifesto, Time Magazine, Globe and Mail, The Guardian, VICE, Rolling Stone) e ha preso parte a conferenze e seminari sulla realtà delle periferie della sua città. E’ anche videomaker e scrittore di romanzi, di racconti e di saggi che ruotano intorno alle sue radici e alla sua terra d’origine.

  • Francesco Faraci (Palermo 1983) 

Atlante Umano Siciliano. Palermo
    Lotto 95

    Francesco Faraci (Palermo 1983)
    Atlante Umano Siciliano. Palermo

    Stampa Fine Art Hahnemühle

    60x40 cm. con cornice
    Francesco Faraci nasce a Palermo nel 1983. Dopo gli studi umanistici (Antropologia, Sociologia), nel 2013 trova nella fotografia il suo mezzo d’espressione e si forma attraverso le immagini dei grandi fotografi di scuola francese e americana (William Klein, Henri Cartier-Bresson, Robert Doisneau, Robert Capa) cercando di rinnovare un linguaggio che altrimenti suonerebbe desueto. Si occupa di fotografia documentaria e reportage sociale. Al centro del suo lavoro c’è la sua terra, la Sicilia, della quale ama descriverne gli incroci culturali e i paradossi esistenziali (nascita e morte, gioia e violenza, la solitudine che si nasconde fra le pieghe della modernità) con un occhio particolare alle minoranze e ai minori che nascono, crescono e spesso si formano nelle zone disagiate e abbandonate della città, nelle periferie marginali. Per tali ragioni percorre in lungo e in largo le strade della sua terra e dei Paesi Mediterranei, raccontandone le storie attraverso progetti di lunga, media e breve durata.
    Diversi suoi reportage sono stati pubblicati su riviste nazionali ed estere (Il Venerdì di Repubblica, La Repubblica, Il Manifesto, Time Magazine, Globe and Mail, The Guardian, VICE, Rolling Stone) e ha preso parte a conferenze e seminari sulla realtà delle periferie della sua città. E’ anche videomaker e scrittore di romanzi, di racconti e di saggi che ruotano intorno alle sue radici e alla sua terra d’origine.

  • Francesco Faraci (Palermo 1983) 

Atlante Umano Siciliano. Palermo
    Lotto 96

    Francesco Faraci (Palermo 1983)
    Atlante Umano Siciliano. Palermo

    Stampa Fine Art Hahnemühle

    60x40 cm. con cornice
    Francesco Faraci nasce a Palermo nel 1983. Dopo gli studi umanistici (Antropologia, Sociologia), nel 2013 trova nella fotografia il suo mezzo d’espressione e si forma attraverso le immagini dei grandi fotografi di scuola francese e americana (William Klein, Henri Cartier-Bresson, Robert Doisneau, Robert Capa) cercando di rinnovare un linguaggio che altrimenti suonerebbe desueto. Si occupa di fotografia documentaria e reportage sociale. Al centro del suo lavoro c’è la sua terra, la Sicilia, della quale ama descriverne gli incroci culturali e i paradossi esistenziali (nascita e morte, gioia e violenza, la solitudine che si nasconde fra le pieghe della modernità) con un occhio particolare alle minoranze e ai minori che nascono, crescono e spesso si formano nelle zone disagiate e abbandonate della città, nelle periferie marginali. Per tali ragioni percorre in lungo e in largo le strade della sua terra e dei Paesi Mediterranei, raccontandone le storie attraverso progetti di lunga, media e breve durata.
    Diversi suoi reportage sono stati pubblicati su riviste nazionali ed estere (Il Venerdì di Repubblica, La Repubblica, Il Manifesto, Time Magazine, Globe and Mail, The Guardian, VICE, Rolling Stone) e ha preso parte a conferenze e seminari sulla realtà delle periferie della sua città. E’ anche videomaker e scrittore di romanzi, di racconti e di saggi che ruotano intorno alle sue radici e alla sua terra d’origine.

  • Francesco Faraci (Palermo 1983) 

Palermo Madre
    Lotto 97

    Francesco Faraci (Palermo 1983)
    Palermo Madre

    Stampa Fine Art Hahnemühle
    60x40 cm., con cornice
    Francesco Faraci nasce a Palermo nel 1983. Dopo gli studi umanistici (Antropologia, Sociologia), nel 2013 trova nella fotografia il suo mezzo d’espressione e si forma attraverso le immagini dei grandi fotografi di scuola francese e americana (William Klein, Henri Cartier-Bresson, Robert Doisneau, Robert Capa) cercando di rinnovare un linguaggio che altrimenti suonerebbe desueto. Si occupa di fotografia documentaria e reportage sociale. Al centro del suo lavoro c’è la sua terra, la Sicilia, della quale ama descriverne gli incroci culturali e i paradossi esistenziali (nascita e morte, gioia e violenza, la solitudine che si nasconde fra le pieghe della modernità) con un occhio particolare alle minoranze e ai minori che nascono, crescono e spesso si formano nelle zone disagiate e abbandonate della città, nelle periferie marginali. Per tali ragioni percorre in lungo e in largo le strade della sua terra e dei Paesi Mediterranei, raccontandone le storie attraverso progetti di lunga, media e breve durata.
    Diversi suoi reportage sono stati pubblicati su riviste nazionali ed estere (Il Venerdì di Repubblica, La Repubblica, Il Manifesto, Time Magazine, Globe and Mail, The Guardian, VICE, Rolling Stone) e ha preso parte a conferenze e seminari sulla realtà delle periferie della sua città. E’ anche videomaker e scrittore di romanzi, di racconti e di saggi che ruotano intorno alle sue radici e alla sua terra d’origine.
     

Lotti dal 73 al 96 di 119
Mostra
×

ASTA 268 - CONTEMPORARY ART FROM THE 21ST CENTURY

IQuando

Martedì 11 Luglio 2023 ore 16:00 CEST

Dove

Bertolami Fine Arts srl

Piazza Lovatelli, 1

00186 Roma

Italia

Offerte pre-asta

Le offerte pre-asta potranno essere effettuate nelle modalità descritte nelle informazioni sull’asta sino alle 15:00 CEST di Martedì 11 Luglio 2023.

Condition reports: Per foto aggiuntive e condition reports rivolgersi a p.aloisio@bertolamifineart.com 

Diritti D'asta: 0%

Live Bidding BFA: 1,5%

Sessioni

  • 11 luglio 2023 ore 16:00 ASTA 268 - CONTEMPORARY ART FROM THE 21ST CENTURY (1 - 120)

Condizioni di vendita

Scarica il documento di Condizioni di Vendita

Commissioni

In via eccezionale per l’Asta 268 sugli acquisti effettuati in asta non si applicano commissioni a carico dell'acquirente

Altre Informazioni

INFORMAZIONI SULL’ASTA 268

In via eccezionale per l’Asta 268 sugli acquisti effettuati in asta non si applicano commissioni a carico dell'acquirente


1. Modalità di partecipazione

L’asta sarà battuta il 11 luglio 2023 a partire dalle ore 16,00 CEST presso la sede di Bertolami Fine Arts S.r.l. in Piazza Lovatelli, 1 – Roma 

Sono previste le seguenti modalità di partecipazione: di persona presso i locali in cui l’asta sarà battuta, telefonica, online previa registrazione sul nostro sito o sui portali partner (vedi elenco sotto riportato), tramite offerta scritta fatta pervenire entro le 15,00 CEST di martedì 11 luglio 2023.

a. Partecipazione in sala

I clienti non conosciuti e che non si fossero già registrati dovranno essere provvisti di un valido documento di identità.

b. Partecipazione telefonica

É possibile fare le proprie offerte durante l’asta tramite telefono guidati da un nostro operatore. Per accedere a questa modalità di partecipazione sarà necessario prenotarsi entro le 15,00 CEST di 11 luglio specificando i lotti per i quali si intende entrare in gara e un recapito telefonico. I clienti così prenotati saranno chiamati al numero di telefono da loro indicato alcuni lotti prima di quelli per cui avranno manifestato interesse

La prenotazione per la partecipazione telefonica ha il valore di un’offerta scritta alla base d’asta indicata in catalogo. 

Per prenotare la partecipazione telefonica compilare l’apposito modulo di offerta 

(Per info: +39 32609795 info@bertolamifineart.com -amministrazione@bertolamifineart.com)

 

c. Partecipazione online attraverso il nostro sito o i portali partner

È possibile fare le proprie offerte durante l’asta registrandosi sul nostro sito oppure sui seguenti portali partner: 

 

Arsvalue (www.arsvalue.com)

Bidspirit (www.bidspirit.com)

Drouot (www.drouot.com)

OneBid (www.onebid.it)

Invaluable (www.invaluable.com)

 

d. Partecipazione tramite offerta scritta

È infine possibile formulare le proprie offerte per iscritto compilando l’apposito modulo di offerta per procura o anche tramite testo libero. Le offerte scritte dovranno essere ricevute da Bertolami Fine Arts entro le ore 15,00 CEST di martedì 11 luglio 2023 e potranno essere trasmesse tramite e-mail (amministrazione@bertolamifineart.com – info@bertolamifineart.com), per posta o consegnate presso i nostri uffici di Piazza Lovatelli 1 – 00186 Roma. L’offerta scritta ha il valore di autorizzazione al banditore ad effettuare offerte per conto del firmatario. 

  

2. Offerte pre asta

Dalla data di pubblicazione del catalogo online sino alle ore 15,00 CEST di martedì 11 luglio 2023 sarà possibile: 

cominciare ad effettuare offerte sul sito www.bertolamifineart.com o sui portali partner come elencati al punto c del paragrafo 1

inviare le offerte scritte di cui al punto d del paragrafo 1

Nel caso di:


unica offerta pre asta su un lotto

e in assenza di offerte di rilancio durante l’asta, il lotto sarà aggiudicato alla base d’asta anche ove l’unica offerta pervenuta fosse di importo superiore (l’importo dell’offerta pre asta indica infatti l’offerta massima che l’offerente è disposto ad effettuare) 

Esempio: base d’asta € 1.000 – Unica offerta pre-asta € 1.500 – Aggiudicazione a € 1.000

 

offerte pre asta multiple dello stesso importo su uno stesso lotto 

e in assenza di offerte di rilancio durante l’asta, il lotto sarà aggiudicato all’autore dell’offerta con data anteriore 

 

offerte pre asta multiple di importi diversi su un medesimo lotto

e in assenza di offerte di rilancio durante l’asta, il lotto sarà aggiudicato all’autore dell’offerta più alta a un prezzo di aggiudicazione calcolato aggiungendo all’importo dell’offerta immediatamente inferiore un incremento prestabilito nella tabella pubblicata in calce (Tabella A)

Esempio: offerta cliente A €1.270, offerta cliente B € 1800. Vince il cliente B non al prezzo di aggiudicazione di € 1.800 ma di € 1.370. Viene cioè applicato all’importo dell’offerta immediatamente inferiore l’incremento automatico di € 100 previsto dalla tabella quando le offerte sono comprese nello scaglione € 1.000-1.999. 

 

3. Modalità di pagamento

Gli acquirenti dei lotti vincenti potranno scegliere tra le seguenti modalità di pagamento:

Assegno bancario o circolare non trasferibile intestato a Bertolami Fine Arts s.r.l. (nel caso di pagamenti effettuati tramite assegni esteri aggiungere € 10 all’importo della fattura);

Carta di credito (Visa, MasterCard e American Express);

Paypal

Bonifico bancario a favore di Bertolami Fine Arts S.r.l. presso: 

BPER Banca - Agenzia 28 - IBAN: IT18R0538705006000035185964 - SWIFT/BIC BPMOIT22XX oppure BANCO DESIO - IBAN: IT58J0344003209000000192600 - SWIFT/BIC BPSPIT31XXX (nel caso di pagamenti effettuati tramite bonifico extra-europeo aggiungere €10 all’importo della fattura)

Nota bene:

le fatture pagate tramite assegno, contanti o bonifico bancario sono esenti dal pagamento delle tasse amministrative del 3,5%

 

4. Diritti d’asta

L’asta 268 non prevede l’applicazione delle commissioni riservate alla casa d’aste.

L’unica commissione prevista è quella applicata alle transazioni online sul sito www.bertolamifineart.com o sui portali partner. Tale commissione è così quantificata:

www.bertolamifineart.com +1,5% del prezzo di aggiudicazione

Bidspirit +1,5 % del prezzo di aggiudicazione

Drouot +3% del prezzo di aggiudicazione

Invaluable +5% del prezzo di aggiudicazione

OneBid +1,5% del prezzo di aggiudicazione

 

5. Costi ulteriori

I costi di spedizione, eventuali costi doganali, nonché i costi relativi alle pratiche da istruire per il rilascio dell’attestato di Libera Circolazione o di qualsiasi autorizzazione ministeriale preventiva richiesta per l’esportazione dei lotti aggiudicati sono a carico del compratore. 

Nel caso in cui, per contestazioni ingiustificate, i beni dovessero essere restituiti a Bertolami Fine Arts, le spese doganali e di spedizione sono a carico del cliente. 

In via eccezionale per l’Asta 268 sugli acquisti effettuati in asta non si applicano commissioni a carico dell'acquirente.

 

6. Rilascio dell’attestato di Libera Circolazione o di altra autorizzazione ministeriale necessaria per l’esportazione dei beni aggiudicati 

La consegna dei lotti al di fuori dei confini italiani potrebbe essere soggetta alle norme stabilite dal Codice dei Beni Culturali (Dlgs. 42/2004 e ss.mm.ii.) in materia di esportazione dei beni di interesse culturale. Pertanto, nel caso in cui il bene acquistato presentasse caratteristiche tali da richiedere per la sua uscita definitiva dal territorio della Repubblica Italiana una qualsiasi forma di autorizzazione ministeriale, i tempi di rilascio di tale autorizzazione saranno regolati dall’Ufficio Esportazione oggetti d’antichità e d’arte del Ministero della Cultura. 

Tali tempi di rilascio vanno mediamente calcolati nell’ordine di 60/90 giorni dal giorno dell’apertura della pratica per un Attestato di Libera Circolazione (art.68 del Codice dei Beni Culturali) e di 30 giorni per un’Autocertificazione. La casa d’aste declina ogni responsabilità per eventuali ritardi nella chiusura della pratica, ritardi addebitabili soltanto alle autorità ministeriali competenti. La pratica viene aperta solo all’avvenuto pagamento del bene e dietro esplicita autorizzazione dell’acquirente.


7. Condizioni di vendita

Le condizioni di vendita che regolano il rapporto tra Bertolami Fine Art e la gentile clientela che prenderà parte alle aste sono pubblicate in ogni catalogo. Poiché esse si intendono automaticamente accettate dal momento della partecipazione all’asta, si prega di leggerle con attenzione 

In caso di discordanza tra la versione delle condizioni di vendita pubblicata su catalogo cartaceo e quella pubblicata su catalogo online, prevale la versione online.  

 

8. Pubblicazione dei risultati d’asta

L’elenco delle aggiudicazioni sarà pubblicato da Bertolami Fine Arts sul proprio sito, www.bertolamifineart.com, a soli fini informativi, entro dieci giorni dalla chiusura dell’asta.

 

9.  Modalità di ritiro dei lotti aggiudicati

Le modalità di consegna dei lotti aggiudicati vanno concordati con la responsabile dell'ufficio logistica, Alessandra Tabacco: a.tabacco@bertolamifineart.com.

L'eventuale ritiro in sede è possibile solo su appuntamento.

  

TABELLA A 

INCREMENTI AUTOMATICI 

Importo offerta €

Incremento automatico prestabilito €

0-99

5

100-199

10

200-499

20

500-999

50

1.000-1.999

100

2.000-4.999

200

5.000-9.999

500

10.000-19.999

1.000

20.000-49.999

2.000

50.000+

5.000

 

 

Rilanci

  • da 0 a 100 rilancio di 5
  • da 100 a 200 rilancio di 10
  • da 200 a 500 rilancio di 20
  • da 500 a 1000 rilancio di 50
  • da 1000 a 2000 rilancio di 100
  • da 2000 a 5000 rilancio di 200
  • da 5000 a 10000 rilancio di 500
  • da 10000 a 20000 rilancio di 1000
  • da 20000 a 50000 rilancio di 2000
  • da 50000 in avanti rilancio di 5000