ASTA 268 - CONTEMPORARY ART FROM THE 21ST CENTURY
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Lotto 1 Riccardo Rossi (Roma 1990)
Sabato Sera
Stampa tipografica su carta patinata 300 gr
50x40 cm.
Riccardo Rossi, grafico e illustratore nasce a Roma nel 1990. Il disegno è sempre stata la sua ossessione fin da piccolissimo, inizia come writer ma si cimenta ben presto anche nella pittura e nel tatuare. Il suo stile si compone e si definisce grazie a questi tre aspetti e segna il suo stile inconfondibile. Oggi fa parte della crew romana OPR e tatua nello strorico studio romano Swan Song Tattoo -
Lotto 2 Riccardo Rossi (Roma 1990)
Para Noia I
Stampa tipografica su carta patinata 300 gr
50x40 cm.
Riccardo Rossi, grafico e illustratore nasce a Roma nel 1990. Il disegno è sempre stata la sua ossessione fin da piccolissimo, inizia come writer ma si cimenta ben presto anche nella pittura e nel tatuare. Il suo stile si compone e si definisce grazie a questi tre aspetti e segna il suo stile inconfondibile. Oggi fa parte della crew romana OPR e tatua nello strorico studio romano Swan Song Tattoo -
Lotto 3 Riccardo Rossi (Roma 1990)
Para Noia II
Stampa tipografica su carta patinata 300 gr
50x40 cm.
Riccardo Rossi, grafico e illustratore nasce a Roma nel 1990. Il disegno è sempre stata la sua ossessione fin da piccolissimo, inizia come writer ma si cimenta ben presto anche nella pittura e nel tatuare. Il suo stile si compone e si definisce grazie a questi tre aspetti e segna il suo stile inconfondibile. Oggi fa parte della crew romana OPR e tatua nello strorico studio romano Swan Song Tattoo -
Lotto 4 Riccardo Rossi (Roma 1990)
Para Noia III
Stampa tipografica su carta patinata 300 gr
50x40 cm.
Riccardo Rossi, grafico e illustratore nasce a Roma nel 1990. Il disegno è sempre stata la sua ossessione fin da piccolissimo, inizia come writer ma si cimenta ben presto anche nella pittura e nel tatuare. Il suo stile si compone e si definisce grazie a questi tre aspetti e segna il suo stile inconfondibile. Oggi fa parte della crew romana OPR e tatua nello strorico studio romano Swan Song Tattoo -
Lotto 5 Livia Carpenzano (Lugo (RA) 1989)
Scimmia
Pennarelli su carta
21x29,7 cm.
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Livia Carpenzano vive e lavora a Roma. Illustratrice e designer elegante e raffinata ha collaborato anche con Gucci. -
Lotto 6 Livia Carpenzano (Lugo (RA) 1989)
Hic
Pennarelli su carta
21x29,7 cm.
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Livia Carpenzano vive e lavora a Roma. Illustratrice e designer elegante e raffinata ha collaborato anche con Gucci. -
Lotto 7 Livia Carpenzano (Lugo (RA) 1989)
Senza Titolo
Pennarelli su carta
21x29,7 cm.
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Livia Carpenzano vive e lavora a Roma. Illustratrice e designer elegante e raffinata ha collaborato anche con Gucci. -
Lotto 8 Livia Carpenzano (Lugo (RA) 1989)
Pavimento
Pennarelli su carta
6,5x9,8 cm.
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Livia Carpenzano vive e lavora a Roma. Illustratrice e designer elegante e raffinata ha collaborato anche con Gucci. -
Lotto 9 Livia Carpenzano (Lugo (RA) 1989)
Cirp
Pennarelli su carta
8,7x10,8 cm.
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Livia Carpenzano vive e lavora a Roma. Illustratrice e designer elegante e raffinata ha collaborato anche con Gucci. -
Lotto 10 Jeremy Fish (Albany (NY) 1974)
Self Portrait
Inchiostro su carta
35,5x28 cm., con cornice
Jeremy Dan Fish è nato ad Albany, New York, nel 1974 e si è trasferito a San Francisco nel 1994. L'istruzione e l'esperienza lavorativa di Fish lo hanno portato a una brillante carriera sia come artista e che come illustratore pubblicitario trovando un equilibrio tra le esposizioni nelle gallerie e nei musei nazionali e internazionali e i progetti pubblicitari finaziati dalle corporate e da privati in tutto il mondo. Fish è stato il primo artista in residenza della San Francisco Arts Commission presso il City Hall di San Francisco nel 2015, per celebrare il centenario dell'edificio. -
Lotto 11 Jeremy Fish (Albany (NY) 1974)
Love and Companionship
Inchiostro su carta
71x58 cm., con cornice lavorata a mano dall'autore
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Jeremy Dan Fish è nato ad Albany, New York, nel 1974 e si è trasferito a San Francisco nel 1994. L'istruzione e l'esperienza lavorativa di Fish lo hanno portato a una brillante carriera sia come artista e che come illustratore pubblicitario trovando un equilibrio tra le esposizioni nelle gallerie e nei musei nazionali e internazionali e i progetti pubblicitari finaziati dalle corporate e da privati in tutto il mondo. Fish è stato il primo artista in residenza della San Francisco Arts Commission presso il City Hall di San Francisco nel 2015, per celebrare il centenario dell'edificio. -
Lotto 12 RAUL (Pescara 1980)
Untitled 1
Tecnica mista su carta Fabriano 220 g/mq
70x50 cm.
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Raul è nato a Pescara (Italia) nel 1980. Il gesto è l'elemento chiave delle opere di Raul, un gesto che diventa simbolo.
Questo linguaggio di simboli lo ha portato a esporre e collaborare in tutto il mondo, dipingendo murales nel quartiere artistico di Miami, Wynwood, Cadillacs a Los Angeles e collaborando con il marchio di alta moda Geox in Italia. -
Lotto 13 RAUL (Pescara 1980)
Untitled 2
Oil stick su carta Fabriano 220 g/mq
70x50 cm.
Raul è nato a Pescara (Italia) nel 1980. Il gesto è l'elemento chiave delle opere di Raul, un gesto che diventa simbolo.
Questo linguaggio di simboli lo ha portato a esporre e collaborare in tutto il mondo, dipingendo murales nel quartiere artistico di Miami, Wynwood, Cadillacs a Los Angeles e collaborando con il marchio di alta moda Geox in Italia. -
Lotto 14 RAUL (Pescara 1980)
Untitled 3
Oil stick su carta Fabriano 220 g/mq
70x50 cm.
Raul è nato a Pescara (Italia) nel 1980. Il gesto è l'elemento chiave delle opere di Raul, un gesto che diventa simbolo.
Questo linguaggio di simboli lo ha portato a esporre e collaborare in tutto il mondo, dipingendo murales nel quartiere artistico di Miami, Wynwood, Cadillacs a Los Angeles e collaborando con il marchio di alta moda Geox in Italia. -
Lotto 15 HUBE (Marco Ubertini, Roma 1982)
Art for Savages series | ALAN SABONG
Stampa serigrafica ad 1 livello su carta 300 gr. con intervento ad acrilico di Alan Sabong
100x50 cm.
Marco Ubertini (HUBE) è nato a Roma nel 1982. Ha fatto parte della Savage Boys Crew di Roma. Negli anni successivi inizia il suo percorso nel mondo della musica e fonda, insieme a Lucci, Coez, Nicco e Franz, il collettivo artistico "Brokenspeakers". Nel 2020 pubblica il suo primo libro: "33".
Anche in quest'opera la scrittura è un elemento fondamentale di questo percorso, come forma primordiale di affermazione ma soprattutto di attaccamento alla vita. -
Lotto 16 HUBE (Marco Ubertini, Roma 1982)
Polaroid Poster Tag 2/30
Stampa a solvente su carta fotografica patinata opaca 200gr.
100x70 cm., edizione limitata di 30, timbrate firmate e numerate a mano
L’opera è accompagnata da 1 Polaroid originale + attestato di autenticità .
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Marco Ubertini (HUBE) è nato a Roma nel 1982. Ha militato come autore nella Savage Boys Crew di Roma. Negli anni successivi inizia il suo percorso nel mondo della musica e fonda, insieme a Lucci, Coez, Nicco e Franz, il collettivo artistico "Brokenspeakers". Nel 2020 pubblica il suo primo libro: "33".
Anche in quest'opera la scrittura è un elemento fondamentale di questo percorso, come forma primordiale di affermazione ma soprattutto di attaccamento alla vita. -
Lotto 17 HUBE (Marco Ubertini, Roma 1982)
Throw-up polaroid poster tag 12/20
Stampa a solvente su carta fotografica patinata opaca 200g con Throw up realizzato a mano con spray
100x70 cm., edizione limitata di 20 - ognuna è un’edizione unica
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Marco Ubertini (HUBE) è nato a Roma nel 1982. Ha militato come autore nella Savage Boys Crew di Roma. Negli anni successivi inizia il suo percorso nel mondo della musica e fonda, insieme a Lucci, Coez, Nicco e Franz, il collettivo artistico "Brokenspeakers". Nel 2020 pubblica il suo primo libro: "33".
Anche in quest'opera la scrittura è un elemento fondamentale di questo percorso, come forma primordiale di affermazione ma soprattutto di attaccamento alla vita. -
Lotto 18 13TRUTH (Alessandro Sabong, Roma 1990)
San Michele
Stampa serigrafica monotipo su carta 300 gr
70x50 cm.
Alessandro Sabong, Truth, classe 1990, è romano di prima generazione e inizia il suo percorso come writer. Nel 2015 passa il test d’ammissione alla Scuola d’Arte della Zecca dello Stato, dove si diploma.I suoi riferimenti iconografici e concettuali si fondano nel writing ma sono legati strettamente all'immaginario classico e rinascimentale, che in ogni forma popola le strade, le piazze, i palazzi e i vicoli di Roma. La retorica del degrado della periferia lascia spazio all’esperienza reale di chi ha iniziato da subito, da ragazzino, a confrontarsi e a mettere in comunicazione due universi con un immaginario così sfaccettato e luminoso da non poter essere più contenuto ed espresso solo nelle linee finite di un Throw-Up. -
Lotto 19 Alessandro Rosa (Roma 1982)
For the light we live in light we die
Stampa offset su carta 350 gr
Trittico. 40x64 cm., con cornice cad.
Alessandro Rosa nasce nel 1982 a Roma. Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma e collabora, a partire dal 2004 con il collettivo teatrale Santasangre, come video designer.Il suo lavoro, costituito principalmente da video installazioni, nasce e si sviluppa da una riflessione teorica che vede nella filosofia del linguaggio, nell’estetica e nella psicologia i suoi fondamenti, focalizzandosi sul problema della percezione da un punto di vista interpretativo. Elementi ricorrenti e tesi alla realizzazione delle sue opere sono: le macchie di Rorshach, che attraverso la specularità suggeriscono un’intenzionalità antropomorfa che induce ad un’interpretazione comparativa tra segno e oggetto; immagini come l’acqua, il cerchio e il quadrato, che introducono il problema della percezione da un punto di vista interpretativo. Mettendo in relazione questi elementi il rapporto referenziale tra segno iconico e valore ad esso attribuito dal senso comune viene meno: il significato non va cercato quindi nella relazione diretta tra segno e cosa ma, in termini propriamente linguistici, nell’interpretazione dei segni e dei termini che di volta in volta vengono proposti. Altro espediente che utilizza a questo scopo è quello di associare alle parole i relativi significati o le etimologie estrapolate dal dizionario, allo scopo di dimostrare che la nominazione, sia verbale sia iconica, non si fonda sulla relazione diretta tra segno e oggetto ma piuttosto sulla catena delle sostituzioni o traduzioni di un segno in un altro segno.
Tra il 2007 e il 2016 partecipa a diverse esposizioni collettive in Italia e all’estero tra cui Les intermittences du coeur, a cura di Manuela Pacella presso l’Ex elettrofonica di Roma; Icon, a cura di Davide Walter Pairone, presso la Quattrocentometriquadri Gallery di Ancona e Patria interiore, a cura di Manuela Pacella, alla Golden Thread Gallery di Belfast. Partecipa inoltre allla 54° Biennale di Venezia nell’ambito della rassegna Illuminazioni, Arsenale -Tese di San Cristoforo; My Generation, a cura di Manuela Pacella presso il Museo Pietro Canonica di Roma e Six steps to obviousness. Alessandro Rosa selected works 2009/2016, a cura di Giulia Tulino presso il MLAC Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell’Università La Sapienza di Roma. -
Lotto 20 Alessandro Rosa (Roma 1982)
Innerhomeland
Stampa offset su carta 350 gr
Dittico. 40x64 cm., con cornice cad.
Alessandro Rosa nasce nel 1982 a Roma. Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma e collabora, a partire dal 2004 con il collettivo teatrale Santasangre, come video designer.Il suo lavoro, costituito principalmente da video installazioni, nasce e si sviluppa da una riflessione teorica che vede nella filosofia del linguaggio, nell’estetica e nella psicologia i suoi fondamenti, focalizzandosi sul problema della percezione da un punto di vista interpretativo. Elementi ricorrenti e tesi alla realizzazione delle sue opere sono: le macchie di Rorshach, che attraverso la specularità suggeriscono un’intenzionalità antropomorfa che induce ad un’interpretazione comparativa tra segno e oggetto; immagini come l’acqua, il cerchio e il quadrato, che introducono il problema della percezione da un punto di vista interpretativo. Mettendo in relazione questi elementi il rapporto referenziale tra segno iconico e valore ad esso attribuito dal senso comune viene meno: il significato non va cercato quindi nella relazione diretta tra segno e cosa ma, in termini propriamente linguistici, nell’interpretazione dei segni e dei termini che di volta in volta vengono proposti. Altro espediente che utilizza a questo scopo è quello di associare alle parole i relativi significati o le etimologie estrapolate dal dizionario, allo scopo di dimostrare che la nominazione, sia verbale sia iconica, non si fonda sulla relazione diretta tra segno e oggetto ma piuttosto sulla catena delle sostituzioni o traduzioni di un segno in un altro segno.
Tra il 2007 e il 2016 partecipa a diverse esposizioni collettive in Italia e all’estero tra cui Les intermittences du coeur, a cura di Manuela Pacella presso l’Ex elettrofonica di Roma; Icon, a cura di Davide Walter Pairone, presso la Quattrocentometriquadri Gallery di Ancona e Patria interiore, a cura di Manuela Pacella, alla Golden Thread Gallery di Belfast. Partecipa inoltre allla 54° Biennale di Venezia nell’ambito della rassegna Illuminazioni, Arsenale -Tese di San Cristoforo; My Generation, a cura di Manuela Pacella presso il Museo Pietro Canonica di Roma e Six steps to obviousness. Alessandro Rosa selected works 2009/2016, a cura di Giulia Tulino presso il MLAC Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell’Università La Sapienza di Roma. -
Lotto 21 Gonzalo Borondo (Valladolid 1989)
Insurrecta XIV (Perro Esfinge)
Monotipo su carta da parati
68x149 cm.
La presente opera fa parte del progetto "Insurrecta", presentato a Segovia per commemorare il 500° anniversario della "Revuelta de los comuneros".
Per descrivere il suo concetto di ribellione, Borondo sceglie come mezzo il monotipo, un ibrido tra pittura e stampa, immaginando di stravolgerne la sostanza "originale" e di riprodurre le opere in scala su cartelloni pubblicitari in disuso, con il sostegno del Comune di Segovia. Questa scelta si ispira alle serie di Goya "Los caprichos" e "Los desastres de la guerra". Borondo è interessato all'intento di Goya di avvicinare questi temi al pubblico e sceglie quindi l'incisione come mezzo narrativo. Con la pandemia, i contenuti del progetto vengono modificati da nuove idee che prendono forma sulla carta e nel paesaggio segoviano.Inizialmente le stampe di Borondo esaltano la rivolta come dimensione essenziale dell'uomo, un moto aggressivo necessario alla trasformazione della società e all'evoluzione dell'individuo. Corone rovesciate, scene di lotta, frammenti di fervore e distruzione. I monotipi riflettono poi l'isolamento imposto dal blocco, durante il quale Borondo è confinato nel suo studio senza poter legare costantemente con i suoi luoghi. La memoria del passato si connette con la nuova condizione e le sue opere includono ora balconi e finestre pieni di vita, una folla lontana, persone insieme ma desolate. Come conseguenza di questo confinamento, le città si svuotano, animali e piante si riappropriano degli spazi urbani, riempiono il vuoto e lo invadono. Questo fenomeno attrae l'artista, da sempre interessato al rapporto tra l'uomo e il suo ambiente: questa metafora diventa il tema di fondo di "Insurrecta". I ribelli sono animali che lottano per liberarsi dalla prigionia e dalla remissione, per riappropriarsi dei propri istinti e della natura. Borondo sceglie come animali simbolo di questa rivolta il toro, il cavallo e il cane, animali sempre vicini all'uomo ma allo stesso tempo con un temperamento impulsivo che può portare improvvisamente alla ribellione. -
Lotto 22 Gonzalo Borondo - Edoardo Tresoldi (Valladolid 1989, Milano 1987)
Fundamenta II / 8
Serigrafia a 2 strati e monotype serigrafico su carta Magnani Revere White 330 g.
142,2x106,7 cm.
EDIZIONE DI 30 - Ognuna di esse è un'edizione unica
Borondo inizia a lavorare alla sua produzione elaborando sia graficamente che concettualmente le considerazioni sulla colonna come elemento di connessione tra uomo e natura e, quasi fosse un segno di quella connessione che sta cercando, si imbatte in un'opera realizzata da Edoardo Tresoldi, in collaborazione con 56Fili, nel laboratorio di Varsi Art Lab. La colonna serigrafata da Tresoldi insieme a 56Fili, che trasporta su carta le composizioni realizzate per l'installazione "Opera" sul lungomare di Reggio Calabria, racconta di un elemento etereo e leggero che si slancia verso l'alto, puntando alla sfera del sacro in cui tende a scomparire. Quell'elemento che alimenta l'intera poetica di Tresoldi, che ci racconta la materia assente, svuotando l'architettura dalla sua massa fisica e trasformandola in puro linguaggio, capace di fondersi con gli elementi del paesaggio e di cercare un contatto tra spazio antropico e spazio naturale. Borondo si inserisce in questo immaginario con un gesto pittorico e istintivo, raffigurando una spinta uguale e contraria, ovvero il sito che tiene la colonna ancorata al terreno, che la tiene legata alla sfera organica, materiale e mutevole che genera la vita. -
Lotto 23 VELVET (Matth Pommier, Francia XX secolo)
Gouf 6/10
Stampa serigrafica a 9 strati su carta Hahnemüle bianco naturale 300 gr.
140x100 cm., edizione limitata di 10
Matth Pommier (Velvet) ha iniziato a dipingere muri nei primi anni 2000 nella Francia occidentale. L'Atlantico, la vita marittima e gli spazi portuali permeano la sua prima ricerca artistica. Da appassionato illustratore, inizia poi a rivolgere naturalmente la sua attenzione alle arti applicate, oltre alla pratica assidua dei graffiti. Gradualmente abbandonerà lo spray per i colori acrilici e l'olio, che gli garantiranno un maggiore controllo dei colori e della loro interazione. La sua pittura inizia a diventare principalmente figurativa. Dipinge un mondo colorato ma disincantato. Pur avendo una dimensione narrativa, Velvet seleziona, interpreta e cerca di appropriarsi di ciò che il tempo gli permette di documentare, creando composizioni che raccontano anche la sua storia personale. Autore di numerosi murales di grandi dimensioni e di mostre in Francia e all'estero, oggi vive e lavora a Bordeaux. -
Lotto 24 ALBERONERO (Luca Boffi, Lodi 1991)
81 Toni 4/8
Stampa serigrafica, 81 strati su carta Hahnemüle bianco naturale, 300g.
100x100 cm., edizione limitata di 8
Questa serigrafia fa parte di un progetto di ricerca di Alberonero sulla percezione del colore e sulla cura dello sguardo. La serie di opere in edizione limitata realizzate in collaborazione con lo studio serigrafico 56Fili aggiunge un ulteriore tassello al lavoro di studio cromatico portato avanti dall'artista nel corso della sua carriera.