ASTA 120 - OLD MASTER, ALTA EPOCA ED AUTOMOBILI
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Lotto 669 MANIFATTURA TRAPANESE DEL XVII SECOLO
Capezzale in rame dorato, corallo e madreperla con cornice di forma ottagonale entro teca di epoca Luigi XIV in legno di ebano e tartaruga di mare con applicazioni in argento cesellato e sbalzato raffiguranti "Teste di putti alati". L'opera è correlata da certificazione Cites
Provenienza: Collezione privata Palermo.
cm 22,5 x 19,5 - cm 64 x 57 x 14. -
Lotto 670 MAESTRO ARGENTIERE GIUSEPPE D'ANGELO (Messina XVII/XVIII secolo)
Importante ostensorio realizzato a Messina dal maestro Giuseppe D'Angelo, in argento cesellato e sbalzato, con piede e fusto con decori a Rocailles, Cartouches, teste di cherubini e cherubino a tuttotondo nella parte sommitale. Mostra a raggiera, con nuvole e teste di cherubini.
Provenienza: Nobile famiglia siciliana.
Bibliografia: Maria Accascina, "Oreficeria di Sicilia dal XII al XIX secolo", S. F. Flaccovio editore, Palermo 1974.
Giuseppe D'Angelo, figlio di Mario, uno dei più qualificati maestri argentieri messinesi della fine del '600 inizio '700 in un momento storico di grande fioritura della città che si rifletteva nei moltissimi cantieri per la costruzione di palazzi, chiese e fontane che andavano ad aggiungersi alle moltissime lasciate dai grandi architetti del '500. Nelle chiese come nei palazzi o negli addobbi per le feste con archi di trionfo o macchine effimere, tutto contribuiva all'esplosione di fasto che coinvolgeva ogni forma artistica. Le botteghe degli argentieri erano anch'esse al centro di questa frenetica produzione sia per gli apparati sacri sia per l'aspetto profano destinato ad un'aristocrazia e ad una società colta e raffinata. Accanto a Mario e al figlio Giuseppe D'Angelo ritroviamo i nomi di altri straordinari interpreti del panorama artistico orafo del momento quali la famiglia di Pietro e Gregorio Juvara, di Gaetano e Antonio Martinez e molti altri felici interpreti di questa straordinaria arte. A Mario sono da ascrivere opere di grande rilevanza quali il Busto di Santa Venera del Duomo di Acireale (1651) e altre opere su cui Mario lavora accanto a Pietro e Antonio Juvara e Giuseppe al fianco di Sebastiano e Filippo Juvara in un'eccezionale sodalizio tra gli esponenti delle più qualificate famiglie orafe del Barocco siciliano. Anche Giuseppe segue la moda dell'epoca eseguendo il Busto Reliquiario di San Giorgio nella omonima chiesa di Ragusa. Ispirata alla fontana dell'Orione opera di Giovanni Antonio Montorsoli, eseguita tra il 1547 e il 1553, la sontuosa alzata da tavola in argento eseguita da Giuseppe intorno agli anni 70 del '600, opera in cui l'artista orafo riesce perfettamente nell'adattamento di forme scultoree alla plasticità ed alla sensibilità proprie della definizione di questa materia. Anche se non si conosce con esattezza, con molta probabilità il committente di questa straordinaria opera può essere individuato in Antonio Ruffo nel cui palazzo si accumulavano in questo periodo opera d'arte di ogni tipo ed al tempo stesso rappresentava il fulcro attorno a cui ruotava la vita culturale ed intellettuale del tempo.
cm 27 x 16 x 60,5. -
Lotto 671 MAESTRO ARGENTIERE GIUSEPPE D'ANGELO (Messina XVII/XVIII secolo)
Importante pisside realizzata a Messina tra il dicembre 1733 ed il gennaio 1734 dal maestro Giuseppe d'Angelo, in argento e vermeil inciso e sbalzato con volute barocche che si articolano simmetriche fra teste di cherubini.
Provenienza: Nobile famiglia siciliana.
Bibliografia: Maria Accascina - Oreficeria di Sicilia dal XII al XIX secolo. S. F., Flaccovio editore, Palermo 1974.
cm 16 x 14 x 35. -
Lotto 672 OFFICINE NAPOLETANE DEGLI INIZI DEL XIX SECOLO
Bruciaprofumo Retour D'Egypte in argento cesellato e sbalzato, sorretto da tre figure di cariatidi.
cm 15 x 15 x 25. -
Lotto 673 OFFICINE SICILIANE DEL XVII SECOLO
Pisside sprovvista di coperchio in argento e vermeil sbalzato ed inciso.
cm Ø 8 Alt. 15. -
Lotto 674 OFFICINE SICILIANE DEL XVIII SECOLO
Porta ostie in argento e vermeil di epoca Luigi XVI
Sul coperchio inciso monogramma S. T.
cm Ø 87,5 Alt. 3. -
Lotto 675 OFFICINE GRACHEV BROTHERS SAN PIETROBURGO DEL XIX SECOLO
Coppia di alzate in argento cesellato e sbalzato, punzoni alla base e sopra il medaglione centrale della coppa
Provenienza: Già Lanza di Mazzarino.
cm 27 x 8 x 16. -
Lotto 676 OFFICINE ROMANE DEL XVIII SECOLO
Coppia di monocera di epoca Luigi XVI in argento cesellato e sbalzato. Punzone alla base.
cm 12 x 24 . -
Lotto 677 OFFICINE LONDINESI DEL 1823
Teiera di epoca Giorgio IV in argento sterling cesellato e sbalzato con manico in legno. Produzione Garrards.
cm 25,5 x 18 x 15. -
Lotto 678 OFFICINE LONDINESI DEL 1871
Teiera di epoca Vittoriana in argento sterling cesellato e sbalzato.
cm 25,5 x 13 x 24. -
Lotto 679 OFFICINE LONDINESI DEL 1820
Caffetteria di epoca Giorgio IV in argento sterling cesellato con manico in osso.
cm 24 x 10 x 23. -
Lotto 680 OFFICINE DELL'IMPERO BRITANNICO DEL 1860
Caffetteria di epoca Vittoriana in argento sterling cesellato e sbalzato.
cm 22 x 14 x 20. -
Lotto 681 OFFICINE ITALIANA DEGLI INIZI DEL XX SECOLO
Coppia di cornici in argento sbalzato e cesellato a traforo.
cm 31 x 24,5, 24,5 x 18,5 (interno) - cm 27 x 20,5, 24,5 x 17 (interno). -
Lotto 682 EBANISTERIA SORRENTINA DELLA FINE DEL XVIII SECOLO
Scatola portalettere di epoca Luigi XVI in legno con perfili e tarsie in bosso ed essenze di legni da frutto
Provenienza: Nobile famiglia siciliana.
cm 26 x 13 x 17. -
Lotto 683 MANIFATTURA FRANCESE DELLA FINE DEL XIX SECOLO
Coppia di lumi, vetro opalino con lumeggiature in oro zecchino.
cm 16 x 16 x 68. -
Lotto 684 GIOVANNI PISANO (Seguace del XVIII Secolo)
(Pisa 1248 - 1315)
Madonna col Bambino Gesù
Scultura in pietra
Provenienza: Nobile famiglia siciliana.
cm 31 x 17 x 65. -
Lotto 685 OFFICINE ITALIANE DEL XVII SECOLO
Capitello in stile Ionico in marmo bianco di Carrara pregevolmente scolpito.
cm 46 x 46 x 20,5. -
Lotto 686 ANTONIO BEGARELLI (Cerchia di)
(Modena 1499 - 1565)
San Giovannino con passerotto in mano
Scultura in terracotta policroma (restauri alle mani e piedi)
Provenienza: Nobile famiglia siciliana.
cm 22 x 16 x 75. -
Lotto 687 MANIFATTURA TOSCANA DEL XVII SECOLO
Putto, scultura di epoca Luigi XIII in legno di cipresso pregevolmente scolpito ed intagliato (piccole mancanze alle dita delle mani e di un piede)
Provenienza: Nobile famiglia campana.
cm 32 x 30 x 87. -
Lotto 688 MANIFATTURA SICILIANA DEL XVIII SECOLO
Mensola sorretta da putto alato policromo, in legno dorato ad argento e mistura.
cm 29 x 24 x 35,5. -
Lotto 689 MANIFATTURA NAPOLETANA DEL XVII SECOLO
Putto in legno policromo con occhi vitrei (piccole mancanze ad una mano e un piede).
cm Alt. 41. -
Lotto 690 MANIFATTURA DELL'ITALIA CENTRALE DEL XIX SECOLO
(Possibilmente Volterra)
Lo Spinario
Scultura in alabastro su base a capitello.
cm 22 x 16 x 44. -
Lotto 691 MANIFATTURA ITALIANA DEL XIX SECOLO
Alzata in alabastro scolpito con grappoli d'uva, manici a foggia di serpenti intrecciati, poggiante su base con tritoni (lievi mancanze ed usure).
cm 72 x 60 Alt. 41. -
Lotto 692 OFFICINE ITALIANE DEL BASSO MEDIOEVO
Mortaio in marmo scolpito.
cm 24,5 x 25 x 14.