Old Masters: Dipinti e Arredi Antichi dal XVI al XIX secolo
-
Lotto 37
Cassettone a ribalta con alzata/ Trumeau, Veneto, XIX secolo
cm 230x127x52,5
Splendido trumeau mosso realizzato da ebanista veneto di area veronese. Telaio lastronato e filettato in radica di noce.
Fronte a tre cassetti sormontato da calatoia mistilinea a ribalta celante diversi tiretti, cassetti e vani sagomati. Sportelletto interno centrale tra due lesene.
Alzata a due ante con specchi incorniciati da spesse modanature, con all'interno una serie di ripiani sottesi da grembialine, tre cassetti e portina centrale.
Fastigio centrato da specchio al mercurio inciso con Diana cacciatrice.
Piedi a mensola.
Immagini ad alta risoluzione disponibili su richiesta.
-
Lotto 38
Antica specchiera di Murano decorata con elementi floreale a rilievo e scene veneziane incise e dorate. fine del XIX secolo
cm 140x80 fine del XIX secolo Specchi originali al mercurio. -
Lotto 39 Bartolomeo Passerotti (Bologna, 1529 - Bologna, 1592)
Ritratto di Angelo Suriano in armatura
Olio su tela cm 128x94
Il dipinto presentato in catalogo, come scritto in lettere capitali in alto a destra ANGELUS SURIANO, raffigura questo storico personaggio, documentato come governatore in galea nell'opera di Paolo Paura Dell'Historia vinetiana della guerra di Cipro e in Historia universale dell'origine et imperio de' Turchi: con le guerre... di Francesco Sansovino. Si trattava di un uomo in forza durante un periodo cruciale per la Serenissima e l'intera Europa ossia la fase dello scontro con i Turchi che portò alla vittoria di Lepanto del 1571.
Suriano era un “sopracomito” (dal latino comes, compagno) locuzione che, in alcune marinerie medioevali e rinascimentali indicava il titolo assegnato al comandante di una galera. Nella marineria veneziana tale ruolo era riservato esclusivamente ad appartenenti alle classi sociali più elevate, essendo segno di considerazione e al tempo stesso trampolino per una brillante carriera nell’alta amministrazione della Repubblica. A Venezia poteva rivestire tale carica solo un rappresentante di una delle cento famiglie inserite nel Libro d’Oro dell’Aristocrazia.
L'opera, già a Parigi in collezione privata, è ascritta nel 1929 da A. Venturi a Paolo Caliari detto il Veronese ( n. 66 c) dal professor Fiocco nelle due monografie del 1928 e del 1934. (Paolo Veronese, Roma 1934, p. 118, tav. 160). Attribuita al Veronese dal professor Remigio Marini nei classici dell'Arte Rizzoli del 1968 (c380). Il professor T. Pignatti lo attribuisce nel 1975 a Veronese (Veronese, Venezia 1976, cat A233, fig. 920).
Le ultime ricerche confermano l'attribuzione dell'opera al Passerotti e la ascrivono alla produzione degli anni Settanta del XVI secolo.
Accompagna il dipinto l'expertise della dott.ssa Cavicchioli (Dipartimento delle Arti - Complesso di Santa Cristina. Bologna) che attribuisce l'opera al nostro. A medesima conclusione arriva la studiosa ne “Un ritratto di Bartolomeo Passerotti ritrovato”, in “Studi in onore di Stefano Tumidei” editi dalla Fondazione Federico Zeri (23 maggio 2016).
La dott.ssa Cavicchioli ricorda come nella Busta 416- scheda 38528 “Pittura Italiana sec. XVII. Bologna 3” della Fototeca Zeri si conservi un “Ritratto d’uomo in armatura” con un appunto a lapis “Passerotti?” dello studioso stesso.
Ella continua scrivendo che "L’uomo in arme è effigiato seguendo lo schema del ritratto aulico, diventato consueto nella seconda metà del Cinquecento: il taglio inquadra la figura ben al di sotto del busto, accanto a un tavolo coperto di velluto rosso su cui è appoggiato l’elmo. Il personaggio è effigiato di profilo a grandezza naturale in un gesto retorico dal significato preciso e codificato nella pittura del secondo Cinquecento, quasi a ricordare l’esordio di un discorso, un appello all’attenzione che implica di per sé la presenza di un interlocutore."
Sulla raffigurazione “in moto” il Malvasia nella sua opera del 1687 “Felsinea pittrice. Vite de pittori bolognesi”, quando scrive della biografia del Passerotti e cogliendo la qualità più originale dei suoi ritratti ricorda come “…a ciascuno insomma di essi adattando quell’azione e quel gesto che fu più particolare, e frequente alla natura, et al genio di quel soggetto; e in tal guisa non figurandoli fermi, ed insensati, ma in azione et in moto..”.
Sull'opera è stato operato intervento di pulitura e rintelaiatura dalla ditta Barbieri Carlo di Modena. Disponibili fotografie ante restauro.
Importante cornice di gusto cinquecentesco in legno intagliato e dorato, con ampia fascia centrale decorata da elementi conformati a guisa di scudo antico racchiusi internamente da una bordura costituita da foglie d'acanto ed esternamente, con elementi a dentelli sagomati in rilievo.
Immagini ad alta risoluzione disponibili su richiesta.
-
Lotto 40 Jacopo Ligozzi (maniera di) (Verona, 1547 - Firenze, 1627)
"Ecce Homo", olio su tavola, pittore fiammingo del XVII secolo
olio su tavola cm 58x5x48; con cornice cm 71x61 tavola in rovere parquettata -
Lotto 41 Federico Barocci (scuola di) (Urbino, 1528 - Urbino, 1612)
Madonna con bambino
olio su tela cm 125x102,5; con cornice cm 134x108 -
Lotto 42 Pietro Della Vecchia (bottega di) (Venezia, 1603 - Vicenza, 1678)
Nosce te Ipsum 1650 ca
olio su tela cm 74x101; con cornice cm 90x115 1650 ca
Rappresentazione della massima socratica gnōthi sautón /γνῶϑι σεαυτόν, esortazione alla base della ricerca esistenziale filosofica.
-
Lotto 43
Grande specchiera a cartiglio in vetro di Murano decorato in foglia d'oro con motivi floreali incisi. inizi del XX secolo
cm 170x110 inizi del XX secolo -
Lotto 44 Manifattura veneta del XVII secolo ( - )
Scultura in terracotta policroma raffigurante Madonna in trono con bambino
cm 80x43x29 -
Lotto 45
Ribalta in radica di ulivo, Veneto inizi XVIII secolo
cm 108,5x115,3x62
Splendida ribalta in radica di ulivo a fronte mosso a 3 cassetti con segreto sul piano scrittoio.
Munita di calatoia a ribalta che cela un ampio piano attrezzato con 4 cassetti e un vano a giorno centrale.
In ottimo stato di conservazione.
Perfetta patina. Piccole mancanze.
Maniglie non coeve.
-
Lotto 46 Pittore veneto del XVII secolo ( - )
Cristo crocifisso con Madonna e San Giovanni Evangelista
olio su tela cm 131x98; con cornice cm 154x120 -
Lotto 47 Tintoretto Jacopo Robusti (scuola di) ( - )
L'ultima cena
olio su tavola cm 103x156; con cornice cm 126x180
Libera esportazione
Immagini ad alta risoluzione disponibili su richiesta.
-
Lotto 48 Scuola francese del XVII secolo ( - )
Flora
olio su tela cm 161x161 Immagini ad alta risoluzione disponibili su richiesta.