Asta 42 I - Arte Antica, Moderna e Contemporanea
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Lotto 97 Scuola italiana fine XVI inizio XVII secolo, Lotto di quattro piccoli disegni da antico album. 1) Progetto per altarolo / Due figure con muta di cani. mm 88x87 e mm 170x115. Penna e inchiostro bruno su carta vergellata. Applicati a pieno su medesimo supporto in carta vergellata pesante con in basso a penna e inchiostro bruno "originale" in antica grafia. Con il supporto mm 305x140. / Madonna in trono col Bambino fra San Tomaso d'Aquino e santa inginocchiata con palma del martirio e libro. Penna e inchiostro bruno pennello e acquerello grigio. Applicato a pieno su carta vergellata pesante con in basso a penna e inchiostro bruno "originale" in antica grafia. mm 180x115./ Santa Caterina da Siena (?) e la Vergine col Bambino su una nube risanano un ammalato. Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello marrone chiaro, rare tracce di matita nera, su carta vergellata color crema. In basso a sinistra "P.G.R" a penna e inchiostro bruno. mm 113x150. Applicato a pieno su carta vergellata pesante. Con il supporto mm 113x198. (3)
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Lotto 98 Anonimo fine XVI - prima metà XVII secolo, Veduta con borghi e castelli. Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello marrone chiaro, su carta vergellata color avorio priva di filigrana. In basso a sinistra iscrizione «Lel[i]o da Novellara delineavit» e la data «1643». mm 245x308. (1)
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Lotto 99 Anonimo del XVII secolo, Il trionfo di David. Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello marrone, su tracce di matita nera, rari rialzi in bianco, carta vergellata color crema. Riquadrato a matita nera. mm 290x428. (1)
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Lotto 100 Anonimo del XVII secolo, Mercurio Venere e Cupido. Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello marrone chiaro carta vergellata avorio. mm 75x118. (1)
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Lotto 101 Scuola italiana del XVII secolo, Le nozze di Canaa / Marco Curzio. 1) Matita nera su carta vergellata pesante color sabbia. Al verso preparazione in grigio verde. mm 115x133. 2) Matita nera, pennello e acquerello grigio, carta vergellata pesante color sabbia. mm 125x155. Foglio applicato per due punti in alto entro passepartout moderno. (2)
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Lotto 102 Anonimo della fine del XVII e inizi del XVIII secolo, Tre lastre in rame per tavole architettoniche. Lastra in rame. cm 13x11. Tre lastre in rame incise con prospetti, facciate, piante e spaccato di edifici, presumibilmente per volume di architettura. (3)
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Lotto 103 Anonimo della seconda metà del XVII secolo, Adorazione dei pastori. 1670 ca. Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello grigio, carta vergellata bianca. mm 235x155. (1)
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Lotto 104 Autori vari, Lotto di sette disegni. XVII-XIX secolo. 1) Studio per uccello. Pennello e acquerello marrone e grigio, rialzi in bianco, su carta color nocciola. mm 197x236. 2) Figura seduta con mantello e tricorno. Penna e inchiostro bruno su carta vergellata sottile color avorio. mm 112x93. Applicato per due punti in alto in passepartout moderno. 3) Due mandriani e un bove. Penna e inchiostro bruno su carta sottile color avorio. mm 124x90. Applicato per due punti in alto in passepartout moderno. 4) Tobiolo e l'angelo. Penna e inchiostro nero, pennello e acquerello grigio. mm 285x225. 5) Salomé riceve la testa del Battista (recto). Studi di panneggio (verso). Matita nera su carta vergellata sottile color sabbia. mm 255x348. 6) Studio per figura femminile seduta. Matita nera e rari rialzi in bianco, carta vergellata sottile color nocciola con filigrana "colomba e lettere PGG". mm 430x295. 7) Bambina con cembalo. Tempera a colori su cartoncino. mm 150x130. (7)
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Lotto 105 Autori vari, Cinque disegni varie epoche. 1) Anonimo XVIII secolo. Due esercitazioni sui pennacchi del Domenichino con San Matteo e San Luca in Sant'Andrea della Valle. Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello marrone, su carta vergellata. mm 295x250. 2) Anonimo XVIII secolo. Due figure femminili e giochi di putti. Penna e inchiostro marrone, pennello e acquerello marrone chiaro, rialzi in bianco. Carta vergellata pesante. In basso "Vittorio Maria Bigari". mm 203x143. Disegno ripassato successivamente a pennello e acquerello. 3) Anonimo primo quarto XIX secolo. Cristo morto sorretto dall'angelo. Penna e inchiostro nero, pennello e acquerello marrone. Carta bianca non vergellata. mm 143x193. 4) Anonimo XIX secolo. Putto dormiente. Matita nera su carta bianca non vergellata. mm 160x212.
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Lotto 106 Scuola veneta degli inizi del XVIII secolo, Madonna annunciata. Matita nera con rialzi in bianco su carta cerulea. mm 237x176. Pubblicato in P. Consigli Valente (a cura di), Disegni antichi, Banca Emiliana, Le collezioni private parmensi, 1988, n. 284. Il disegno porta una tradizionale attribuzione a Francesco Londonio, noto soprattutto per disegni di paesaggio e scene pastorali. (1)
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Lotto 107 Anonimo della prima metà del XVIII secolo, Sacra Famiglia con Sant'Elisabetta, San Giovannino e due angeli (Sacra Famiglia di Francesco I). Da Raffaello. 1720 ca. Olio su tela. cm 100x83,5. Replica in controparte dal dipinto ultimato da Raffaello attorno al 1518 e donato da Papa Leone X a Francesco I (Musée du Louvre, inv. 604). La composizione, in controparte rispetto all'originale, induce a pensare che possa essere stata tratta da un'incisione. Tra le stampe che riproducevano questo soggetto e che al tempo ebbero larghissima diffusione ricordiamo la versione di Gérard Edelinck (Anversa, 1640 – Parigi, 1707) intagliata per il secondo figlio di Colbert, Jacques Nicolas in occasione della sua tesi di teologia alla Sorbona. Nel 1679 l'incisione fu inserita da André Félibien nella prima parte di Tableaux du Cabinet du roy (Paris, Imprimerie royale, 1679). Si veda altra versione a olio su tela ugualmente in controparte presso i Musei Civici Palazzo Bonaccorsi a Macerata (inv. 1100133904). (1)
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Lotto 108 Scuola napoletana della prima metà del XVIII secolo, Tre studi di figure femminili. Penna e inchiostro bruno, matita di grafite, carta vergellata pesante color sabbia priva di filigrana. mm 208x140. (1)
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Lotto 109 Scuola veneta del XVIII secolo, San Francesco Saverio converte gli indigeni. Olio su rame. cm 28,5x21,5. Il piccolo dipinto raffigura San Francesco Saverio, gesuita e missionario spagnolo, pioniere della diffusione del cristianesimo in Asia nonché patrono delle missioni e di Australia, Cina, Giappone, India, Nuova Zelanda, nell'atto di convertire degli indigeni, secondo la sua iconografia più diffusa. (1)
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Lotto 110 Autori vari, Lotto di tre disegni XVIII-XIX secolo. 1) Deposizione nel sepolcro. Matita nera su carta azzurra. mm 187x388. 2) Ritratto di giovinetta e stemma con elmo e sirena. Matita nera su carta vergellata azzurra con filigrana "lettere FA". mm 265x190. 3) Uomo con la testa riversa e la bocca socchiusa. Olio su carta applicato su tavoletta. mm 120x103. (3)
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Lotto 111 Autori anonimi metà sec. XIX, Due taccuini con pensieri e appunti di viaggio. 1830-1870. In 24° album (mm 120x200 e 125x190). Lotto di due piccoli album: un liber amicorum contenente dediche, pensieri brevi, poesie, piccole vedute come appunti di viaggio e numerosi disegni tra i quali da segnalare un piccolo acquerello di Giuseppe Moricci (Firenze, 1806-1879) firmato e datato 1835, altro con la firma di Gaetano Palazzi (Bologna, 1830-1892). L'altro album si presenta come taccuino di un viaggiatore inglese che appunta ad acquerello i paesaggi e i personaggi incontrati durante il suo viaggio in Italia. Legature con dorso in pelle e piatti in carta decorata. (2)
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Lotto 112 Anonimo della seconda metà del XIX secolo, San Giovannino. Bozzetto a olio su tela. cm 40x21. Maniera di Francesco Paolo Michetti. (1)
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Lotto 113 Scuola di Mosca XIX secolo, Cristo Pantocrator. Tempera su tavola con riza in ottone sbalzato. cm 31,5x26,5. Il Cristo Pantocratore tiene in mano rivolto all'osservatore un libro delle sacre scritture, nell'aureola le lettere dell'inizio e della fine, l'Alfa e l'Omega. La mano sinistra forma una X con l'indice e il medio e con le altre una C, a indicare la parola Cristos Χριστός in greco. (1)
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Lotto 114 Francesco Albani [cerchia di], Nereidi e tritoni. 1630 ca. Matita rossa su carta vergellata sottile color sabbia. mm 168x275. Al verso del supporto a matita nera "Francesco Albano". (1)
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Lotto 115 Luigi Bolongaro, Diana dopo la caccia. 1895 ca. Tempera a colori su carta. Con la firma "L. Bolongaro" in rosso a destra verso il basso. mm 100x85. Esercitazione sulla figura di Diana dal dipinto di François Boucher, Diana al ritorno dalla caccia (1745), conservato al musée Cognacq-Jay (inv. J 10) a Parigi. (1)
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Lotto 116 Jan II Brueghel (detto il Giovane) [alla maniera di], Studio per paesani. Penna e inchiostro bruno, matita nera, pennello e acquerello grigio su carta vergellata color avorio priva di filigrana. mm 134x194. (1)
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Lotto 117 Giuseppe Bruschi (attivo fine del XIX secolo nel senese e Umbria ) [attribuito a], Spaccato e facciata del Teatro del Verzaro, oggi Teatro Morlacchi, a Perugia. 1890 ca. Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello grigio, giallo pallido e marrone. Carta pesante color avorio. mm 1005x655. Il teatro del Verzaro venne edificato su istanza della borghesia di Perugia, costituitasi nel 1777 nella "Società per l'edificazione di un nuovo Teatro", con l'intento di far accedere agli spettacoli una fascia più ampia di popolazione e non solo la nobiltà che nel 1773 aveva inaugurato il proprio Teatro, detto del Pavone della Nobile Accademia del Casino, con palchi di esclusiva proprietà delle famiglie che lo avevano costruito. Papa Pio VI il 7 febbraio del 1778, concesse il permesso per l'edificazione, così i lavori del nuovo Teatro civico del Verzaro furono avviati e conclusi in soli tre anni. L'inaugurazione avvenne, il 17 settembre 1781. Intorno al 1814 il Teatro civico venne rinnovato nelle sue primitive decorazioni e l'opera di restauro venne affidata ai pittori Luigi Tasca di Padova, Angelo de Angelis e Gaspare Coccia, romani, e Giuseppe Sforza di Livorno. Nel 1838 furono operati nuovi restauri della sala e altri ancora nel 1874, affidati all'architetto Guglielmo Calderini. Sempre nel 1874 il Teatro fu intitolato a Francesco Morlacchi. La struttura interna rimase invariata fino al 1942 quando, rendendosi necessari ampliamenti e non potendoli sostenere gli accademici, si deliberò di fare dono al Comune di Perugia del Teatro e di tutti gli edifici adiacenti. Altri imponenti lavori furono portati a termine dall'amministrazione comunale negli anni 1951-1953. (1)
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Lotto 118 Francesco Salvatore Fontebasso [attribuito a], Studio per divinità fluviale. Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello marrone, carta vergellata sottile color sabbia priva di filigrana. mm 192x250. Al verso nota manoscritta a matita di grafite "Acquistato li 22 Marzo 1822 Giu[sep]pe Fabbrini", e nota di possesso non identificata a penna e inchiostro blu. (1)
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Lotto 119 Gaetano Gandolfi [cerchia di], Studi di figure distese al suolo. Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello seppia, tracce di matita nera. Carta vergellata pesante color avorio con grande filigrana "pellegrino con croce e bastone sulla spalla in marcia verso destra". mm 317x472. Nella composizione in basso a sinistra a pennello e acquerello marrone "G. fec. inv." (1)
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Lotto 120 Francisco Goya y Lucientes [alla maniera di], Scena di stregoneria con scheletro mostruoso. XIX secolo. Matita nera grassa, pastello grigio, tocchi a pennello e acquerello grigio e marrone. Carta spessa a grana ruvida color crema priva di filigrana. mm 517x768. Il cartone sembra ispirarsi all'opera nera dell'ultimo Goya con alcune desunzioni dalle pitture della Quinta del Sordo (1821-1823). (1)