Asta N.41: Antiquariato, Dipinti e Gioielli
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Lotto 25
h cm 23 x cm 48 x cm 13 Pietà Scultura in marmo -
Lotto 26 Manifattura italiana, punzone alla base della croce indicante il titolo 950/1000. Testa con corona (legge 2 maggio 1872).
cm 24 x cm13,5
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Lotto 27 Sebastiano Milluzzo
(Catania 1915-Catania 2011)
cm 24 x cm 17, in cornice cm 56 x cm 42 Madonna con bambino Smalto su rame -
Lotto 28 Carmelo Comes
(Catania 1905-Catania 1988)
cm 50 x cm 80, in cornice cm 64 x cm 94 Brucoli olio su tela Dipinto raffigurante alberi con case, firmato in basso a destra, datato 5/964. -
Lotto 29
Cm42X64,5, in cornice cm 50x73 Paesaggio con Etna Dipinto ad olio su tela Firmato in basso a destra G. Cajani -
Lotto 30 Giovanni Alicò
(Catania 1906-Milano 1971)
Cm 35x60 in cornice cm 50x75 Nudo di donna distesa Dipinto ad olio su tela
Firmato in basso a sinistra e datato 1956.
Giovanni Alicò nasce a Catania nel 1906. Pittore autodidatta, il suo approccio all'arte è libero da vincoli o binari precostruiti. Nel 1935 si stabilisce prima a Napoli poi a Milano. Nel 1942 è presente con un'opera alla XXIII Biennale di Venezia,e nello stesso anno, tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Tornabuoni di Firenze. Seguono, tra il 1948 e il 1953, sei anni di attività in Argentina,con tre personali a Buenos Aires e molte partecipazioni a collettive in diversi saloni nazionali nelle città di La Rioja, Santa Fè, Mendoza e Rosario. Rientrato in Italia, dalla metà degli anni Cinquanta e per tutto il decennio successivo diverse furono le sue personali a Catania, Milano, Roma e Como. E' stato Premio Suzzara nel 1955 con l'opera Contadino che riposa, dove il pittore, svincolato da una fredda descrizione realistica e lontano dagli schemi neocubismo tipici del primo dopoguerra, si abbandona ad una pittura di suggestione luministica, dalle larghe campiture di verdi, di grigi, di terre, sostenuta da una densa materia pittorica definita da una spessa linea di contorno. Il dipinto è attualmente conservato nella Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Suzzara. Nel 1957 ha esposto alla Galleria il Pincio a Piazza del Popolo a Roma, una delle realtà più attive nel panorama delle mostre d'arte, dove vi esponevano anche Renato Guttuso e Carla Accardi. Ha iniziato il suo percorso artistico raffigurando nella sua pittura i carretti con le colorite storie dei pupi utilizzando tinte preferibilmente piatte, successivamente introduce nella sua tavolozza cromie delicate,
vibranti,e si concentra su temi pervasi da una marcata spiritualità. I soggetti favoriti sono figure femminili, nature morte e paesaggi. Negli Anni Cinquanta Giovanni Alicò avvicina il suo stile a quello di Guttuso, nell'ambito del realismo sociale. La sua attenzione è verso una pittura figurativa sintetica,che procede per suggestioni nella generale aderenza ai temi del realismo sociale. Dopo il 1960 entra nella sua opera un’importante poetica fatta di arabeschi e effetti luminosi e cromatici mobilie sfumati. Dal 1967 compaiono su tali sfondi personaggi antropomorfi, sorta di fantasmi,che si librano nello spazio della composizione. La produzione ultima dell'artista è invece caratterizzata da dipinti dove segni, forme geometriche ripetute e ampie macchie di colore sono resi con cromie intense e vivide approdando a esiti di natura informale e materica. Giovanni Alicò muore a Catania nel 1971. Dopo la sua morte, viene allestita una importante retrospettiva al Palazzo della Borsa di Catania nel 1973. Molte delle sue opere sono presenti in importanti collezioni private in Europa e in America e in diverse fondazioni d'arte
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Lotto 31 Nino Raciti
cm 18 x cm 24 L'Aquilone Dipinto a olio su tela -
Lotto 32 Carmelo Comes
(Catania 1905-Catania 1988)
cm 39 x cm 49, in cornice cm 54 x cm 64 Natura morta di melograni e fichi d'India Olio su tela Firmato e datato 27-11-75 in basso a sinistra -
Lotto 33 Anna Pandolfini
h cm 60 x cm 80 Villa Guarnaccia in Acitrezza Olio su tela -
Lotto 34 Luigi Di Giovanni
(Palermo 1856-Palermo 1938)
Cm 10x13, in cornice 24x28 Piccolo baule Dipinto ad olio su tavoletta Firmato in basso a destra e sul retro -
Lotto 35 Carmelo Comes
(Catania 1905-Catania 1988)
cm 59 x cm 79, in cornice cm 74 x cm 95 Paesaggio costiero Olio su tela Firmato e datato 1962 in basso a sinistra, invitato IX Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma 1965-1966 -
Lotto 36 Anna Pandolfini
cm 10 x cm 19, in cornice cm 29 x cm 37 Marina con tramonto Olio su masonite -
Lotto 37 Carmelo Comes
(Catania 1905-Catania 1988)
cm 45 x cm 65, in cornice cm 61 x cm 82 Marina con scogli Olio su tela Firmato e datato 1976 -
Lotto 38 Carmelo Comes
(Catania 1905-Catania 1988)
cm 60 x cm 80, in cornice cm 72 x cm 92 Barche a secco Olio su tela Firmato in alto a sinistra e datato 31/12/69. -
Lotto 39
h cm 39 x cm 58; in cornice h cm 47 x cm 67 Veduta dell'Etna da Taormina olio su tela Firmato in basso a destra M. Stefani 68 -
Lotto 40
h cm 103 x cm 110 x cm 60 Console in radica di noce Marmo al piano, piedi con intagli di foglie e frutta -
Lotto 41
h cm 75 x cm 90 x cm 60 Tavolo rettangolare in legno di noce Piedi a 4 razze, piano interamente intarsiato in legni diversi, con centrale raffigurante diga romana -
Lotto 42
cm. 85 x diam. 124 Tavolo tondo in legno di mogano con piede a quadrifoglio e piano intarsiato Piccole mancanze di impiallacciatura sul piede. -
Lotto 43
100 x 60 x 55 cm "Coppia di sedie Luigi XV" Francia; Coppia di sedie proveniente da Palazzo Torlonia (Roma) -
Lotto 44
cm 100 x cm 65 Poltrona in legno di noce Con seduta in paglia di Vienna -
Lotto 45
H cm 77 x L cm 51 x P cm 31 Comodino Luigi XV in legno di noce N.2 cassetti perfilati, piano con perfili e intarsio centrale. Provenienza Sicilia. -
Lotto 46
h cm 155, h base 110 x L cm 180 x P cm 70 Mobile da sagrestia in legno di noce A tre cassetti, con alzata portante tre sportelli, manigliera in ferro e piedi a mensola. -
Lotto 47
H cm 85 larghezza 53, profondità 31 Cassettoncino a quattro cassetti in legno di noce ed intarsi a losanga Intarsi geometrici al piano, al fronte e ai lati, perfili; Sicilia. -
Lotto 48
Mobile neorinascimentale con ribalta Espressione di un artigianato di qualità fu produzione di Leopoldo Virgili, sotto la guida dell'architetto Marcello Piacentini. L'azienda fondata a Cascina nel 1880 produsse arredi per la Versilia e per molte sedi ministeriali durante il periodo fascista. Anche la stazione di Pisa fu fornita con codesti arredi. Tutto questo portò ad un ricchissimo repertorio creativo dell'attività mobiliera di Cascina, la cui memoria è conservata presso l'archivio iconografico. Circa 3000 disegni di pregio, elementi di ornato ed intarsio, opere scultoree applicabilli.