ASTA 365 ARTE AFRICANA
-
Lotto 49 Dogon - Mali Serratura per porta di granaio.
Legno duro a patina naturale.
Segni d'uso.
Con base. . Cm 8,50 x 38,00 x 3,50. Bella quanto vecchia serratura per porta di granaio, scolpita con maestria e caratterizzata dalla coppia di antenati simbolo della cultura ancestrale Dogon.
Di notevole fascino estetico, stilizzazione ed usura che il tempo ha saputo regalare alle due figure scolpite, senza alcun tipo di invecchiamento o patina artificiale.
Tracce di una vecchia etichetta non piu leggibile. -
Lotto 50 Bobo - Burkina Faso Maschera antilope Nyanga.
Legno duro a patina naturale, pigmenti.
Piccoli difetti un restauro e segni d'uso.
. . Cm 33,00 x 83,00 x 19,00. Originariamente utilizzata solo dai fabbri e poi adottata anche dagli agricoltori durante i riti per la semina ed il raccolto, questa bella e grande maschera antilope Nyanga è rappresentativa della scultura dei Bobo per decorazioni geometriche in bianco e nero, occhi quadrati, muso allungato e la bocca aperta corredata da denti, oggi per la maggior parte perduti.
Le corna molto pronunciate bilanciavano il peso che il danzatore doveva sopportare durante le vorticose danze.
Non particolarmente antica, ma genuina. -
Lotto 53 Arte africana Bracciale moneta.
Lega metallica.
Segni d'uso. . Cm 8,00 x 8,00 x 3,00. Utilizzati in tutta la parte subsahariana occidentale come monete di scambio nelle transazioni commerciali e come doti nuziali che il padre della sposa pagava al marito, questi bracciali erano di difficile vestibilità e la motivazione per cui anticamente in Africa una semplice barra di metallo era considerata denaro è in realtà molto semplice. L'uomo custodiva questi pesanti e preziosi lingotti perché in qualsiasi momento, con il semplice utilizzo del fuoco, poteva forgiarli e creare un'arma con cui difendere la propria famiglia o procacciarsi del cibo. -
Lotto 54 Arte africana Bracciale moneta.
Bronzo.
Segni d'uso. . Cm 8,50 x 9,00 x 2,50. Particolarmente accurato il lavoro di fusione, lucidatura ed incisione per questo bracciale moneta che poteva essere aperto e quindi indossato. -
Lotto 55 Arte africana Bracciale moneta.
Lega di bronzo.
Segni d'uso. . Cm 9,00 x 10,00 x 2,50. Particolare fusione caratterizzata da tre nodi ritorti e numerose incisioni. -
Lotto 56 Arte africana Bracciale moneta.
Lega di ottone.
Segni d'uso. . Cm 7,50 x 9,00 x 1,50. Bello ed elegante nella sua semplicità questo bracciale riporta decori geometrici a cerchi concentrici e sei piccole sfere. -
Lotto 57 Arte africana Bracciale moneta.
Bronzo.
Segni d'uso. . Cm 10,00 x 10,00 x 4,00. Vecchio e pesante bracciale moneta con numerose incisioni ed una bella patina lasciata dal tempo.
Anche in questo caso è evidente l'utilizzo del metallo più come metodo di tesaurizzazione trasportabile che di monile indossabile. -
Lotto 58 Arte africana Fornello da pipa.
Costa d'Oro.
Lega di ottone.
Segni d'uso. . Cm 5,50 x 8,00 x 2,00. Bel fornello da pipa sapientemente realizzato in lega di ottone in fusione a cera persa ed arricchito con decori geometrici a cerchi concentrici in rilievo.
Notevoli segni d'uso. Cornice presente -
Lotto 59 Arte africana Fornello da pipa.
Ferro e ottone.
Segni d'uso. . Cm 13,00 x 19,00 x 6,00. Difficile stabilire la zona di provenienza di questo bel fornello da pipa realizzato in ferro ingabbiato da lega di ottone. I tre piedini alla base danno l'idea della cura prestata alla realizzazione di quest'oggetto, che appoggiato avrebbe tenuto lontano il calore della brace dalla superfice di contatto.
Notevoli segni d'uso. -
Lotto 60 Bambara - Mali Maschera iena o Korè Suruku.
Legno tenero a patina nera.
Mancanze, restauri ed evidenti segni d'uso. . Cm 23,50 x 35,00 x 20,00. La Korè è conosciuta come la settima ed ultima società d'iniziazione tra i Bambara, cioè la massima intelligenza universale, la conoscenza di ogni fatto avvenuto e la piena consapevolezza di Dio.
Durante le danze era impersonificata dalla maschera iena o Korè Suruku.
La sintesi della stilizzazione realizzata in questa maschera dal sapiente lavoro dello scultore è evidente; poche linee ed alcune curve mirabilmente eseguite contribuiscono a rendere egregiamente i tratti tipici zoomorfi della iena con le orecchie tese, la fronte prominente, gli occhi quadrati vuoti e la bocca aperta con un velato accenno di sorriso ed al contempo riescono a far affiorare psicologicamente anche quelli tipici della Korè Suruku: il sapere originario, nero, profondo, notturno, misterioso e insondabile.
Questa maschera realizzata con pochissimi colpi di accetta, senza alcun orpello o barocchismo, rappresenta infine, visivamente al meglio, anche la grande lezione che l'Arte Africana ha saputo regalare alle avanguardie del novecento: la sintesi.
Diversi piccoli difetti provocati dai tarli ed alcuni sapienti restauri nella zona delle orecchie con cera removibile. -
Lotto 61 Senufo - Costa d'Avorio, Mali Maschera a casco Kponyugo
Legno e pigmenti industriali.
Difetti, mancanze, un restauro e segni d'uso. . Cm 27,00 x 95,00 x 23,00. Le maschere Kponyugo o Wanyugo, comunemente conosciute anche come Firespitter, erano utilizzate dalla società iniziatica segreta maschile Poro durante i funerali di capi e notabili per accompagnare le anime dei defunti nell'oltretomba ed allontanare gli spiriti maligni. Dato che si credeva fosse investita da potenza sovrannaturale e distruttrice, veniva utilizzata dai membri della società anche per azioni di contrasto alla stregoneria.
Scolpita in un unico pezzo di legno, la maschera Kponyugo aveva un aspetto eterogeneo caratterizzato da varie parti di diversi animali: corna di antilope, orecchie di iena, bocca e denti di coccodrillo e/o di facocero che davano a questa maschera un aspetto mostruoso e terrificante.
In questo esemplare è presente sulla fronte anche un piccolo camaleonte che, con ogni probabilità, veniva utilizzato come maniglia per trasportare la maschera quando non danzava ed era a riposo.
Più volte dipinta e rinfrescata, l'ultima delle quali con vernici industriali che avranno sicuramente conferito alla maschera un aspetto più moderno e cromaticamente più incisivo agli occhi del pubblico che la osservava, intimorito, ballare.
I molti difetti, le mancanze ed il restauro ci ricordano che queste maschere venivano realizzate per essere utilizzate più volte ed in varie occasioni, durante danze frenetiche che potevano anche durare giornate intere e pertanto subivano spesso danneggiamenti. -
Lotto 62 Dogon - Mali Figura femminile di antenata.
Legno duro a patina chiara e lucida, con tracce di pigmento.
Difetti e segni d'uso. . Cm 11,00 x 70,00 x 14,00. Bella per dimensione, qualità dell'intaglio e patina, questa scultura di figura femminile non particolarmente antica, ma rappresentativa dello stile classico dell arte dei Dogon, stupisce per le numerose e variegate tipologie di scarificazioni riportate su di essa. Ne troviamo su viso, collo, seno, braccia, ventre ed infine anche sui glutei. Insomma, a saper leggere, una vera e propria mappa genealogica.
Ultima curiosità: per livellare e rendere stabile la scultura, un precedente proprietario dell'opera ha spessorato la base con fette di sughero, come si faceva una volta, quando la plastica era meno diffusa.
Da segnalare il distaccamento delle mani dal corpo originariamente unite, dovuto all'essiccamento del legno. -
Lotto 63 Dogon o Tellem - Mali Figura Nommo con braccia alzate.
Legno duro a patina scura.
Difetti e segni d'uso. . Cm 9,50 x 47,00 x 9,50. "All'origine dei tempi le donne Dogon staccavano le stelle dal cielo per darle ai loro bambini. Essi le bucavano con un fuso e facevano girare queste trottole di fuoco, per mostrarsi fra loro come funzionava il mondo". Così raccontava un Ogon, un vecchio capo a Marcel Griaule, antropologo che per primo ha studiato l'enigmatico popolo dei Dogon,
Sembra proprio raccogliere stelle questa bella scultura Dogon che ricorda le più anticheTellem.
Questo Nommo, (conosciuto anche come spirito primordiale, Maestro dell'Acqua, il Distruttor e o l'Ammonitore) risulta ben scolpito, anche nei particolari di bracciali e scarificazioni addominali, classicamente stilizzato e con una bella patina nera e lucida.
Su base -
Lotto 64 Dogon - Mali Maschera di scimmia nera.
Legno duro a patina scura, bitume e pigmenti, peli animali e fibra.
Difetti e segni d'uso. . Cm 18,00 x 38,00 x 20,00. Bella e potente maschera di scimmia nera Dogon, caratterizzata da viso e naso allungato, fronte bombata , occhi triangolari e bocca larga ed aperta colorata di rosso. Al suo interno visibili i fori che contenevano i denti oggi mancanti.
Con peli animali intorno al perimetro basso del volto e dipinta con pigmenti naturali e bitume che ne esaltano l'espessività, questa maschera Dogon merita un posto privilegiato all'interno del pantheon della scultura primaria africana. -
Lotto 65 Dogon - Mali Figura rituale.
Ferro.
Segni d'uso. . Cm 5,50 x 14,00 x 4,50. Figura rituale in ferro Dogon, probabilmente Binou gina, in forma antropomorfa con braccia aperte ed inginocchiata.
Oggetto di forma plastica esemplare, con gran bella patina. -
Lotto 66 Dogon - Mali Figura rituale antropomorfa.
Ferro.
Segni d'uso.
. . Cm 4,00 x 25,00 x 2,50. Figura rituale antropomorfa con ginocchia flesse ed un viso forgiato con ottimi dettagli espressivi.
Bella la dimensione e la patina che sopra la ruggine lascia intuire tutto il tempo trascorso dalla sua forgiatura. -
Lotto 67 Senufo - Costa d'Avorio, Mali, Burkina Faso Anello a doppio cerchio con camaleonte.
Bronzo.
Segni d'uso. . Cm 3,50 x 4,20 x 3,00. Tra i Senufo il camaleonte era considerato simbolo di ordine cosmico e di etica.
Bella fusione e bella patina.
Diametro interno dell'anello: 25 mm. -
Lotto 68 Lobi - Burkina Faso Piccola scultura a forma di camaleonte.
Bronzo.
Segni d'uso. . Cm 4,00 x 8,00 x 1,00. Non conosciamo l'utizzo per cui era stato creato questo splendido ed antico camaleonte in lega di bronzo o forse rame, ma sappiamo che ha mantenuto intatto il suo fascino originario e che ha anche incrementato il suo valore estetico grazie alla magnifica patina che solo il tempo sa creare. -
Lotto 69 Lobi - Burkina Faso, Costa d'Avorio Fionda.
Legno duro a patina chiara.
Segni d'uso.
Con base in plexiglass. . Cm 6,50 x 19,00 x 4,00. Bella ed antica fionda in legno duro in forma di figura femminile con gambe divaricate e volto corruciato, come da stilemi classici della scultura Lobi.
Magnifici segni d'uso ed una base in plexiglass con ogni probabilità risalente agli anni '80 o '90 del secolo scorso. -
Lotto 70 Lobi - Burkina Faso Figura maschile o Bateba.
Legno duro a patina scura.
Segni d'uso. . Cm 4,00 x 16,00 x 3,00. Questa piccola scultura maschile statica in piedi con braccia lungo il corpo e sguardo fisso in avanti, veniva utilizzata durante i riti divinatori come intermediaria tra i Lobi ed i vari Thila, sorta di incarnazioni animiste di entità spirituali della natura con specifiche abilità e poteri soprannaturali sia benevoli che malevoli.
Bateba di gradevole armonia di volumi e con patina ricca. -
Lotto 71 Lobi - Burkina Faso Figura maschile o Bateba.
Legno duro a patina naturale.
Segni d'uso. . Cm 7,50 x 31,50 x 6,50. Elegante scultura di figura maschile Lobi nella classica postura eretta, statica e minacciosa, quasi marziale, con lo sguardo attento e pronto, questa Bateba è stata scolpita per rappresentare un antenato o, più probabilmente, per essere messa a guardia dell'altare familiare ed a protezione del suo proprietario da forze, come la strgoneria, che avrebbero potuto danneggiarlo.
Patina naturale e segni d'uso. -
Lotto 72 Mossi - Burkina Faso Bambola di fertilità.
Legno duro a patina chiara.
Segni d'uso. . Cm 5,00 x 17,50 x 4,50. Al pari delle Akua'ba degli Ashanti, le bambole di fertilità dei Mossi sono quanto di più sintetico e stilizzato la scultura africana arcaica abbia saputo generare artisticamente per rappresentare una donna. Un corpo cilindrico con accennati seni ed ombelico su cui pogglia una testa circolare folta di capelli incisi ed evidenti orecchie che limitano il volto triancolare. Occhi, narici e bocca sono perfettamente risolti da quattro fori ed una linea incisa, Scarificazioni un po' dappertutto.
Tanto gioco ed il tempo hanno decisamente usurato questa bambola ed il lobo dell'orecchio sinistro ha subito una rottura e risulta mancante. Piace pensare che un padre premuroso abbia ripristinato l'ordine estetico delle cose perforando nuovamente l'orecchio leso, per nuovi orecchini alla bambola ed un nuovo sorriso alla bimba. -
Lotto 73 Mossi - Burkina Faso Bambola di fertilità.
Legno duro a patina scura.
Segni d'uso. . Cm 9,00 x 30,50 x 4,50. Bambola di fertilità Mossi nello stile Bulsa, dal nome della regione centroccidentale del Burkina Faso, caratterizzata da una struttura dai volumi più rigidi, spigolosi e meno morbidi.
Sculture come questa si trovano spesso nelle collezioni di arte africana occidentali e sono molto apprezzate per il geniale lavoro di stilizzazione delle forme della figura femminile umana che lo scultore è riuscito a sintetizzare spingendosi fin quasi al limite dell'astrazione.
Di buona ed originale patina e con numerosi segni d'uso che ne testimoniano il prolungato utilizzo. -
Lotto 74 Ewe - Ghana Scultura femminile.
Legno duro a patina chiara, perline e pigmenti.
Una mancanza e segni d'uso. . Cm 7,00 x 17,00 x 4,50. Piccola deliziosa scultura femminile di antenata, o forse bambola di fertilità, caratterizzata da un'elaborata acconciatura, scarificazioni sul raffinato volto particolarmente usurato e, purtroppo dalla mancanza del seno sinistro. Non sappiamo se tale mancanza sia dovuta ad una rottura accidentale o volutamente creata per riprodurre uno specifico tratto distintivo fisico di una persona cara, ma resta una preziosa testimonianza del valore estetico ed artistico della scultura Ewe.