Asta 5: Libri Antichi, Incisioni, Manoscritti e Disegni
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Lotto 385
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“Tractatus De Vinea, Vindemia et vino” di Prospero Rendella
edizione del 1739 del trattato di Prospero Rendella, noto giurista di Monopoli vissuto a cavallo tra il XVI e il XVII secolo (1553 – 1630). L’opera che tratta temi collegati alla coltivazione della vigna e alla produzione del vino ha lasciato una testimonianza storica e sociale determinante nel ricostruire e definire l’identità enologica pugliese. Di questa preziosa edizione esistono solo altre due copie in Italia.
Il “Tractatus De Vinea, Vindemia et vino”, è ancora oggi un’opera pressoché inedita poiché manca una versione integrale tradotta dall’originale.
Il giurista o “iureconsulti celeberrimi monopolitani” come amava definirsi Prospero Rendella, apparteneva ad una casta nobiliare costituita da grandi proprietari terrieri di stampo feudale; conservatore di formazione e fervente cattolico era molto vicino alla Chiesa Controriformista, un aspetto che tra l’altro caratterizza ogni sua opera, se per convinzione o per reale devozione non è del tutto chiaro, ma ad ogni modo fu determinante per passare al vaglio delle censure editoriali vigenti all’epoca per mano dell’Inquisizione.
Si tratta di un componimento che ad oggi non conosce ancora un’edizione integrale tradotta dalla lingua originale, ovvero uno stentato e ibrido latino sporcato da idiomi e terminologie dialettali a volte del tutto autentiche e di difficile interpretazione che si avvicinano più al volgare che alla lingua dei dotti.
La ricostruzione di precise analisi storiche fanno presumere che il progetto iniziale al quale lavorò l’autore aveva come obiettivo un lascito quasi ‘testamentario’ della realtà socio-economica pugliese del Seicento evidenziando principalmente quelle caratteristiche legate alle produzioni agro-alimentari del suo tempo attraverso una capillare ricostruzione storica e letteraria della bibliografia di riferimento.
Il De vinea tratta in modo ampio e da diverse prospettive, argomenti relativi alla coltivazione della vigna, alla pratica della vendemmia e alla produzione di vino utilizzando uno stile di chiara impronta manierista. Tuttavia quello che rende unico il lavoro svolto dall’autore è una straordinaria testimonianza delle condizioni storico sociali pugliesi con un continuo richiamo alle tradizioni e alla bellezza della sua terra senza precedenti, restituendoci un’identità storica e una dimensione del reale del tutto originale.
Dunque al valore intrinseco dell’opera rendelliana si aggiunge un cospicuo contributo alla conoscenza della struttura del sociale e di conseguenza culturale, di un periodo storico molto controverso e quasi del tutto oscuro; non a caso, l’intento dell’autore fu quello di raccogliere precise informazioni di buona parte della letteratura enologica fino a quei tempi conosciuta, arricchendola di puntuali considerazioni precettistiche riguardo alla viticoltura pugliese.
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Lotto 386
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Relatione della Nascita, Costumi e Vita del Sig. Cardinale Giulio Mazzarino dal dì dei suoi natali sino all'Anno MDCLVII
dat. 1657/1700, cart. guardie cartacee, ccl + 64; mm 155x100
Manoscritto "relazione della Notizia, Costumi e Vita del Sig. Cardinale Giulio Mazzarino Dal dì de' suoi Natali sino all'anno 1657"
Dimensioni 15x10.
Cucito come un piccolo libro di 64 facciate numerate a destra per complessivi 128 fogli di cui 2 bianchi e 126 vergate con una scrittura molto ordinata e leggibile.
presenti in qualche pagina addende al testo con inchiostro di colore più bruno; sottolineature e un piccolo disegno raffigurante una piccola mano con l'indice ad evidenziare una sottolineatura.
Qualche lieve macchia ininfluente.
In calce al frontespizio schizzo di albero genealogico del solo ramo maschile della famiglia Mazzarino.
La pagina numerata 1 inizia con un Exordium nel quale l'ignoto autore si professa devoto estimatore del cardinale a suo dire suo contemporaneo e quindi a conoscenza di fatti che si accinge ad esporre nel testo.
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Lotto 387 Ambito di Baldassarre Peruzzi
( - ) - Il disegno propone un complesso apparato architettonico che sormonta un sarcofago o un apparato effimero. Due figure allegoriche maschili fanno da base alle rappresentazioni della Religione e della Chiesa, contraddistinte dagli emblemi che tengono in mano. Al centro della composizione, l'allusione al papato con le chiavi di San Pietro. Il gruppo è sormontato da un grifone che si appoggia ad una quercia, simbolo della casata.
In elegante cornice art nouveau. -
Lotto 388
- TITOLO: Ritratto di Roma moderna, nel quale sono effigiati chiese, monasterij, hospedali, compagnie de secolari, collegij, seminarij, palazzi, architetture, librarie, musei, pitture, scolture, giardini, e ville si dentro Roma, come fuori: Distinto in sei giornate da diuersi autori, con le dichiarationi historiche di quanto in esso si contiene
AUTORE: Totti, Pompilio
ANNO: 1645, In questa nuoua editione accresciuto, e migliorato in diuersi luoghi
TIPOGRAFIA: In Roma : appresso Francesco Moneta : ad instanza di Filippo de' Rossi, 1645 (In Roma : ad instanza di Filippo de' Rossi : Appresso Francesco Moneta, 1645)
DESCRIZIONE: 8vo (cm. 16,3), 14 cc.nn. (compreso frontespizio allegorico interamente inciso), 532 pp. 83 incisioni contate di monumenti, ville e zone di Roma. 71 incisioni di medaglie ben dettagliate pubblicate su bella carta fresca. Macchia scura e segni di usura sulla copertina anteriore. Gora di acqua marginale su una trentina di pagine Marca tipografica al colophon. Legatura coeva in piena pelle con nervi e cornici impresse a secco ai piatti. Ottimo, freschissimo esemplare. Prima edizione, molto rara, di una delle più belle guide seicentesche su Roma moderna.
COMPLETO: sì -
Lotto 389 Remigio Cantagallina
(Sansepolcro, 1582 - Firenze, 1656) - Bellissimo paesaggio fluviale con pescatori e barche, su carta vergellata con filigrana(Haewood 3131: leone in piedi in un ovale con corona, Venezia ca. 1640).
Condizioni: buone, incollato in cornice cartacea perimetrale, alcune fessure da ossidazione dell’inchiostro, timbro da collezione non in Lugt al verso.
mm 202x97 -
Lotto 390
- TITOLO: Accurata e succinta descrizione topografica delle antichita di Roma dell'abate Ridolfino Venuti cortonese ... Parte 1. [-2.]
Edizione terza che contiene oltre le nuove scoperte ed aggiunte altre interessanti note ed illustrazioni di Stefano Piale romano
AUTORE: Venuti, Ridolfino
ANNO: 1824
TIPOGRAFIA: In Roma : presso Pietro Piale e Mariano De Romanis
DESCRIZIONE: 4° (cm 21,2 x 28) – 2 volumi insieme – pagine (4) – XVI – XXXII – 256; VI – 238 – (2) con due frontespizi incisi – 1 ritratto e complessive 69 tavole incise fuori testo (una ripiegata) – alcune incise dal Piranesi. Solida ed elegante legatura coeva in piena pergamena rigida – titolo oro su duplice tassello al dorso – tagli spruzzati. Piccoli restauri in 3 diversi punti del frontespizio (parte bianca) – fioriture sparse ma bell’esemplare ottimamente legato.
1 - [2], XVI, XXXII, 256 p., [46] c. di tav., di cui 1 ripieg. : ill., 1 ritratto
· Ill. calcogr. disegnate da Barbazza e incise da Petrini, Bossi, Albacini, Piranesi, Cunego, Rinaldi, Pronti e Bruni
· Segn.: pigreco1 stella-2stelle4 a-d4 1-32/4
· Ritratto dell'A.
2 - VI, 238, [2] p., [24] c. di tav. : ill.
· Ill. calcogr. disegnate e incise da Duflos e Ferretti
· Segn.: pigreco1 a2 1-30/4.
COMPLETO: sì cm 21,2x28 -
Lotto 391
- TITOLO: La nuova architettura civile, e militare di Alessandro Capra architetto, e cittadino cremonese divisa in due tomi, in questa nuova impressione diligentemente corretta, ed accresciuta ... Tomo primo [-secondo]
AUTORE: Capra, Alessandro
ANNO: 1717
TIPOGRAFIA: In Cremona : nella stamperia di Pietro Ricchini : a spese del sudetto, e di Giuseppe Forbici
DESCRIZIONE: 4° (cm 17,5 x 23,5) – 2 volumi insieme – pagine (28) – 356; (12) – 184 con moltissime xilografie nel testo, anche a piena pagina e 7 tavole ripiegate fuori testo (2+ 5). Solida legatura moderna eseguita con pergamena antica – titolo manoscritto al dorso – tagli spruzzati. La pagina 79 (frontespizio libro 2°) del 1° volume erroneamente rilegata dopo pag. 48. Tracce di tarli lungo il margine interno di quasi tutto il volume, la maggior parte ben restaurati – solo in poche carte c’è la perdita di qualche lettera – per il resto bell’esemplare fresco. Edizione definitiva
Ricciardi I, 235: “pregiata opera”
COMPLETO: sì
cm 17,5x23,5 -
Lotto 392
- Manoscritto Cronache Aquilane
Straordinario documento sulla storia di L'Aquila città
In un bel volume in piena pelle in quarto ( cm 28x21) con cinque nervi e la scritta in stampato maiuscolo "Cronache Aquilane" sono collazionate pagine manoscritte di:
- Istoria della Città Aquilana
di Francesco Ciurci, medico e scrittore di una storia aquilana dalla fondazione della città sino al 1658.
Un suo breve profilo è tracciato da Alfonso Dragonetti ne "Le vite degli Illustri Aquilani" stampato in L'Aquila per i tipi di Pierchiassi Editore nel 1847. In esso è scritto che Monsignor Antinori loda l'autore della Istoria come "scritta con verità e senza spirito di parte", ma aggiunge che il Ciurci nello stile era "intinto dei vizi del Secolo" , per poi aggiungere che " in fine della sua storia raccolse alcune brevi notizie di Illustri Aquilani".
Ciurci : Francesco
L'unico manoscritto del Ciurci che si conserva a L'Aquila ha come titolo "Familiari ragionamenti delli commentarii et annali dell'Aquila. Ragionamento primo" ed è nel fondo Manoscritti (Ms. 48) della Biblioteca Salvatore Tommasi della città;
- Registro de' Baroni di Abruzzo che contribuirono per le Crociate;
- Quinto ordine di quelli scrittori che hanno trattato delle cose sacre, et religiose, et delli Sancti, et Beati del Regno, et primo si tratta delli luochi sacri, et poi delle persone di detti Sancti, et Beati;
- Altre Memorie di Homini Illustri delli Aquila, ed Esteri;
- Difesa della Città dell'Aquila contro quelli che negano la libera godenza;
- De Beati.
contenente le vite del B. Giovanni de Capestrano, B. Baldovino, B. Giovanni Cassiano, B. Antonio de Milano, B. Vincenzo, B. Masseo, B. Biascio, B. Musaccio, B. Bernardino de Fossa, B. Ambrosio, B. Giovanni dell'Aquila, B. Filippo, B. Bonanno dell'Aquila, B. Germano, B. Placido, B. Innocenzo de Sancto Angelo, B. Battista Cagnano, B. Martino dell'Aquila, B. Filippo di Carpineto, B. Battista Tedesco, B. Giuliano Alemano;
- Storia del Morbo qual fu in L'Aquila, composta da Mastro Mariano di M° Marco
poemetto in ottava rima, di stanze 155 (Anno riferimento 1528)
il Giornale Costituzionale dell'Intendenza de L'Aquila ricorda la figura di Mariano Marerio, questo il suo nome completo, nella "Orazione augurale nell'apertura del mutuo insegnamento" descrivendolo come "bello ingegno nella classe povera e plebea", poichè "egli viveva la vita col mestiere di sarto". Si racconta anche della morte di quello che che si chiamò il "Burchiello aquilano", che "morì per la sua soverchia divozione essendo ito a Roma a piedi nudi e nel cuor del verno per trovarsi colà al Giubileo".
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Lotto 393
- TITOLO: Collectanea antiquitatum Romanarum quas centum tabulis aeneis incisas et a Rodulphino Venuti ... notis illustratas exhibet Antonius Borioni
AUTORE: Venuti, Ridolfino
ANNO: 1736
TIPOGRAFIA: Romae : ex typographia Rochi Bernabo
DESCRIZIONE: Folio grande (cm 29,5 x 42,6) – pag. XII – 80 – (2) – con frontespizio inciso e 104 tavole incise fuori testo (numerazione da 1 a 103: la n° 95 doppia). Solida ed elegante legatura coeva in piena pelle – cornici dorate ai piatti – fregi e titolo oro su tassello al dorso (6 nervi) – tagli gialli. Asportato e reintegrato il margine inferiore bianco del frontespizio - le tavole 64 e 65 erroneamente rilegate dopo la tavola 60. Bell’esemplare ottimamente legato. Cicognara 3631: “Bellissima opera”. 10 esemplari in ICCU. Rintracciate vendite a prezzo altissimo
COMPLETO: sì
cm 29,5x42,6 -
Lotto 394
- ei incisioni all'acquaforte mm.360x446 ciascuna, della seconda metà del XVIII secolo. Splendido stato di conservazione. Grandi Margini. Rarissima serie delle sei incisioni eseguita all'acquaforte da Giovanni Volpato tratte da dipinti del Maggiotto; in basso sulla lastra, l'indicazione degli artisti, titolo e versi in italiano. Le sei opere, di qualità notevole, sono scene di genere con un tocco di realismo quotidiano e famigliare. La trasposizione sulla lastra eseguita con abile e fine tratteggio spetta a Volpato, uno dei maggiori incisivi del Settecento, attivo a Bassano, Venezia e Roma. Le incisioni sono tratte da dipinti del Maggiotto, uno fra i più celebri pittori italiani del XVIII secolo.
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Lotto 395 Prince Philippe de Bourbon et Bragance
(1847 - 1922) - Firmato e datato: Philippe de Bourbon et Bragances, 1897.
Il raffinatissimo acquerello dal taglio fotografico mostra tutta la suggestione delle vedute del deserto, e delle scene di vita ambientate in prossimità dei suoi rari spazi verdi, molto care alla pittura orientalista ottocentesca. In questo caso, particolarmente a quelle del pittore e scrittore francese Eugene Fromentin.
cm 85,5x66; con cornice cm 116x91 -
Lotto 396 Anonimo da Rubens
( - ) - Bellissimo disegno a matita da una dipinto di Rubens, ripreso in seguita anche Lucas Vorsterman I (1595 – 1675), Antoon van Dyck (1599-1641), Pierre-Jean Mariette(1694 – 1774) ed Eugène Delacroix (1798-1863). Il disegno è montato in una stupenda cornice in legno intagliato con motivo floreale decorata a foglia oro.
Condizioni: Bellissimo disegno a matita su carta scura, margini irregolari in seguito al distacco da vecchio montaggio, restauro professionale. Imponente cornice con mancanze e cadute.
mm 250x340 (disegno)