Fine Antiques - Importanti dipinti antichi e del XIX secolo - Argenti - Prestigiosa collezione di medaglie massoniche
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Lotto 49 Scuola Lombarda del XVII secolo ( - )
Capriccio architettonico con figure
olio su tela cm 155x212 - in cornice: cm Scuola Lombarda del XVII secolo olio su tela cm 155x212 - in cornice: cm -
Lotto 50 Torciera in legno laccato e dorato, XVIII secolo
altezza cm 152 altezza cm 152 con alto fusto decorato da rilievi vegetali intagliati e dorati; sulla sommità reggicandela in tolla, piede circolare -
Lotto 51 Angoliera in legno laccato in vivace policromia, XVIII/XIX secolo
cm 160x120x84 cm 160x120x84 decorata a finti marmi e costruita con un'antica porta centrata da medaglione circondato da volute variamente ricurve -
Lotto 52 Antico bidet celato entro grande scultura in legno laccato a forma di cigno, probabilmente Austria XIX secolo
cm 86x80x35 cm 86x80x35 ritratto con il lungo collo rivolto all'indietro e la testa lievemente ripiegata ad osservare la vasca sagomata in metallo argentato celata sotto le ali; la vasca reca punzone con iscritto: C. Souchet -
Lotto 53 Scuola francese del XVIII secolo (0 - 0)
a) Ritratto di dama b) Ritratto di gentiluomo
coppia di olii su tela ovale cm 80x63 - in cornice: cm 103x87 Scuola francese del XVIII secolo coppia di olii su tela ovale cm 80x63 - in cornice: cm 103x87 -
Lotto 54 Giacomo Nani (bottega di) (Porto Ercole, 1698 - Napoli, 1755)
Natura morta di fiori e frutta
olio su tela cm 125x87 - in cornice: cm 152x112 Giacomo Nani (bottega di) olio su tela cm 125x87 - in cornice: cm 152x112 La felice invenzione compositiva con fiori, frutta, un volatile e una porcellana, e la cromia brillante, suggeriscono di riferire l'opera alla figura di Giacomo Nani, importante pittore di nature morte attivo a Napoli nella prima metà del XVIII secolo -
Lotto 55 Fregio in legno scolpito e dipinto, Piemonte, XVIII secolo
cm 62x60 cm 62x60 in forma di ampio cartiglio da cui emergono figure allegoriche della primavera e dell'inverno rese in altorilievo -
Lotto 56 Cassettone in noce, Roma, seconda metà del XVIII secolo
cm 95X132X65 cm 95X132X65 caratterizzato da intarsi in legni di frutto in forma di nastro ad andamento spezzato posto a cornice della varie partizioni e come motivo decorativo centrale di ogni specchiatura; corpo sagomato con due cassetti frontali privi di traversa, gambe mosse -
Lotto 57 Coppia di altorilievi ovali in legno scolpito, Francia, XVIII secolo
cm 70x80 cm 70x80 caratterizzati da figure di amorino racchiuse da profilo in forma di cornice intagliata e dorata percorsa da ghirlanda fiorita -
Lotto 58 Scuola Fiamminga del XVII secolo (0 - 0)
La battaglia delle Amazzoni
olio su tela cm 110x160 - in cornice: cm 125x176 Scuola Fiamminga del XVII secolo olio su tela cm 110x160 - in cornice: cm 125x176 La tela presenta una libera interpretazione seicentesca della celebre Battaglia delle Amazzoni attribuita a Pieter Paul Rubens e conservata presso la Alte Pinakothek di Monaco. La qualità della pennellata, la libertà dimostrata nel variare alcune scelte cromatiche, così come nel discostarsi da alcune soluzioni adottate nel modello di Monaco, suggeriscono di non essere in presenza di un pedissequo imitatore, bensì di trovarci davanti all'opera di un artista non privo di personalità e inventiva. -
Lotto 59 Scuola Fiamminga del XVII secolo (0 - 0)
Ratto delle Sabine
olio su tela cm 110x160 - in cornice: cm 125x176 Scuola Fiamminga del XVII secolo olio su tela cm 110x160 - in cornice: cm 125x176 -
Lotto 60 Antico piano in mosaico bianco/nero, Roma, XVII secolo
cm 163x86 - spessore cm 5 - altezza dei mensoloni cm 84 cm 163x86 - spessore cm 5 - altezza dei mensoloni cm 84 a disegno geometrico a racchiudere corolle ripetute, racchiuso su tre lati da bordura modanata in marmo giallo antico; poggiante su mensoloni in legno scolpito -
Lotto 61 Pittore del XIX secolo ( - )
Madonna del latte con San Francesco D'Assisi
tempera su tavola cm 49x31 - in cornice: cm 56.5x36.5 Pittore del XIX secolo tempera su tavola cm 49x31 - in cornice: cm 56.5x36.5 -
Lotto 62 Pittore dell'Italia centrale del XV secolo ( - )
Madonna del latte
tempera su tavola cm 60x39 - con la cornice: cm 80x60 Pittore dell'Italia centrale del XV secolo tempera su tavola cm 60x39 - con la cornice: cm 80x60 La tavola, raffigurante la Madonna nell'atto di allattare il Bambino secondo la consueta iconografia che viene definita "del Latte" o "galactotrofusa", può essere ricondotta all'ambiente della pittura centro-italiana della prima metà del XVI secolo. -
Lotto 63 Scuola Emiliana del XVII secolo (1:Principale) ( - )
San Paolo di Tebe
olio su tela cm 104x79 - in cornice: 125x101 Scuola Emiliana del XVII secolo (1:Principale) olio su tela cm 104x79 - in cornice: 125x101 San Paolo è raffigurato secondo l'usuale iconografia che lo vede eremita tra le montagne del deserto della Tebaide, dove dovette rifugiarsi a seguito delle persecuzioni degli imperatori romani Decio e Valeriano. Per l'impostazione possiamo riferire la tela qui presentata ad alcune opere del Guercino in cui è presente lo stesso santo. Si veda, ad esempio, la tela con S. Agostino, S. Giovanni Battista e S. Paolo Eremita presso la Chiesa di S. Agostino a Roma. -
Lotto 64 Scuola Lombarda del XVII secolo ( - )
Presa di Cristo nell'orto
olio su tela cm 98x123 - in cornice: cm 137x160 Scuola Lombarda del XVII secolo olio su tela cm 98x123 - in cornice: cm 137x160 I contrasti di luce, le fredde e smaltate cromie e la fisionomia della figura di Cristo suggeriscono un pittore lombardo della prima metà del XVII secolo. La Presa di Cristo nell' Orto degli Ulivi, scena particolarmente complessa da raffigurare e di grande suggestione, determinò durante tutto il XVII secolo una fondamentale occasione per quei pittori che intendevano sperimentare difficili composizioni e forti effetti di contrasto luministico. Il dipinto qui proposto, corredato da cornice coeva, si inserisce nel filone della pittura lombarda del XVII secolo. -
Lotto 65 Cesare Dandini (Firenze, 1596 - Firenze, 1657)
Allegoria della lirica
olio su tela cm 66x51 - in cornice: cm 92x78 Cesare Dandini olio su tela cm 66x51 - in cornice: cm 92x78 Figura di donna con spartito musicale tra le mani. L'espressione assorta, il fine modellato, la tecnica delle pieghe delle vesti e il complesso e seducente gioco di mani nell'atto di voltare le pagine del testo, rimandano alla mano del pittore fiorentino Cesare Dandini. L'idealizzazione del volto, senza alcuna volontà di caratterizzazione, e la presenza dello spartito, suggeriscono di essere in presenza di una allegoria, genere in cui il Dandini fu maestro. Si veda, per riferimento, la "Allegoria della Commedia" presso Palazzo degli Alberti a Prato. Non è tuttavia da escludere che possa trattarsi di una raffigurazione di Santa Cecilia, sebbene la possibilità appare più remota se consideriamo il carattere profano dell'effigiata. -
Lotto 66 Andrea Vaccaro (bottega di) (Napoli, 1600 - Napoli, 1670)
Maddalena penitente
olio su tela cm 80x63 - in cornice: cm92x76) Andrea Vaccaro (bottega di) olio su tela cm 80x63 - in cornice: cm92x76) L'opera va riferita alla celebre Maddalena Penitente di Andrea Vaccaro conservata a palazzo Abatellis di Palermo; potrebbe pertanto essere considerata una delle varianti eseguite dagli allievi sulla base delle opere del maestro. -
Lotto 67 Scuola Emiliana del XVII secolo (0 - 0)
Madonna in adorazione sul Bambino dormiente
olio su tela diametro cm 107 - in cornice: 130 Scuola Emiliana del XVII secolo olio su tela diametro cm 107 - in cornice: 130 Il dipinto si collega alla celebre tela di Guido Reni oggi conservata nella Galleria Doria Pamphilj di Roma. La fortunata iconografia della Vergine adorante sul Bambino che dorme divenne un riferimento imprescindibile per molti pittori emiliani del XVII secolo. Un caso emblematico, a riprova del grande successo del modello reniano, è la tela con lo stesso soggetto eseguita da Giovanni Battista Salvi (Sassoferrato), e oggi conservata alla Galleria Civica A. L. Parmeggiani di Reggio Emilia. La tela qui presentata viene proposta dopo un intervento di pulitura che ne ha asportato le ridipinture successive, pertanto si presenta nella sua più piena genuinità, priva di integrazioni e restauri. -
Lotto 68 Scuola Toscana del XVII secolo ( - )
Natura morta di fiori
olio su tela cm 56x68 - con la cornice: cm 71x82 Scuola Toscana del XVII secolo olio su tela cm 56x68 - con la cornice: cm 71x82 Entro cornice in legno dorato -
Lotto 69 Scuola Romana del XVII secolo (1:Principale) ( - )
Natura morta di fiori
olio su tela cm 59x96 - in cornice: cm 76x115 Scuola Romana del XVII secolo (1:Principale) olio su tela cm 59x96 - in cornice: cm 76x115 Raffinata natura morta con due assembramenti di fiori raccolti in un vaso in bronzo e in una vasca in terracotta. La sofisticata attenzione riposta negli effetti della luce, che rimbalza sulle diverse superficie assumendo aspetti sempre diversi, e l'uso di colori dai toni metallici, suggeriscono la mano di un abile pittore fiammingo attivo a Roma nella seconda metà del XVII secolo. -
Lotto 70 Abraham Brueghel (Anversa , 1631 - Napoli, 1690)
Natura morta di frutta
olio su tela cm 40x30 - in cornice: cm 54x44 Abraham Brueghel olio su tela cm 40x30 - in cornice: cm 54x44 La tela, in cui è raffigurata una natura morta con un pera, dell'uva e alcune castagne, colpisce per l'intelligenza della scelta compositiva e la grande qualità. Brueghel, parente del grande Pieter Bruegel il Vecchio, trascorse larga parte della sua vita in Italia, tra Roma e Napoli, dove si affermò come uno fra principali pittori di nature morte, collaborando anche con le più importanti personalità del tempo, come Brandi o Vaccaro, che spesso si occupavano di inserire le figure nei suoi dipinti. Cromie calde, sottili effetti luministici, attenzione nella scelta e nella disposizione della frutta, qualità ben visibili nel dipinto qui presentato, resero celebre la pittura di Brueghel, destinata a rappresentare un modello fondamentale per i decenni successivi. Ricordiamo anche come la selezione delle varie componenti da rappresentare, nella produzione di Brueghel così come in quella dei maestri del suo tempo, non avveniva in base a una semplice scelta estetica, bensì era frutto di una precisa ricerca di complesse simbologie, legate ai temi più diversi, da quello del memento mori a quello della sessualità. Anche se questo aspetto, per certi versi esoterico, risulta ormai difficilmente comprensibili e recuperabile, ne continuiamo a sentire il fascino, benché in modo sottile e ineffabile.
Siglato in basso a sinistra: A. B. (monogramma per Abraham Brueghel) -
Lotto 71 Domenico Brandi (Napoli, 1684 - Napoli, 1736)
Paesaggio con giovani pastori e animali al pascolo
olio su tela cm 125x151 - in cornice: cm 127x153 Domenico Brandi olio su tela cm 125x151 - in cornice: cm 127x153 Il dipinto si posiziona in una fase giovanile della produzione del pittore napoletano, quando la sua ricerca artistica si avvicinava alle sperimentazioni di Philipp Peter Roos (Rosa da Tivoli). La grande abilità nella rappresentazione degli animali, espressivi e ironici come nel suo stile, convive in questa tela con una attenzione alla rappresentazione paesaggistica, con l'albero, i ruderi e uno sfondo roccioso; il tutto espresso da una materia pittorica cremosa e ricca di accensioni luministiche.
L'attribuzione a Domenico Brandi è merito del Professor Ferdinando Bologna. -
Lotto 72 Antonio Maria Marini (attribuito a) (Venezia, 1668 - Venezia, 1725)
Coppia di battaglie
coppia di olii su tela cm 53x70 - in cornice: cm 70x84 Antonio Maria Marini (attribuito a) coppia di olii su tela cm 53x70 - in cornice: cm 70x84 Le tele, che ammiriamo per la pennellata veloce e guizzante, i colpi di luce sapientemente disposti e l'efficace resa del movimento, danno il senso di come il genere delle battaglie avesse rappresentato una fondamentale occasione artistica per molti pittori, soprattutto dal XVII secolo in poi. Vediamo qui lo stemperarsi di aspetti pittorici ancora squisitamente legati alla tradizione veneta, di cui il Marini era figlio, nel compiacimento di una pittura tutta emiliana.
Attribuzione ad Antonio Maria Marini per merito del Professor Giancarlo Sestieri. -
Lotto 73 Pittore fine XVIII/inizio XIX secolo ( - )
Interno del Pantheon
delineato acquerellato cm 11,5x17 - con la cornice: cm 17x23 Pittore fine XVIII/inizio XIX secolo delineato acquerellato cm 11,5x17 - con la cornice: cm 17x23 -
Lotto 74 Gaspar van Wittel (bottega di) (Amersfoort, 1653 - Roma, 1736)
Veduta di Roma
olio su tela cm 73x124 (s.c.) Gaspar van Wittel (bottega di) olio su tela cm 73x124 (s.c.) L'opera mostra una suggestiva veduta di Roma secondo l'esempio di quelle eseguite da Gaspar van Wittel, e si posiziona tra quelle produzioni che comparvero nei principali centri italiani sulla scia del successo dei modelli del maestro. -
Lotto 75 Scuola Fiamminga del XVII secolo (0 - 0)
Zuffa tra uomini e animali
olio su rame cm 80x100 - in cornice: cm 90x104 Scuola Fiamminga del XVII secolo olio su rame cm 80x100 - in cornice: cm 90x104 Il grande dipinto su rame qui proposto, di cui ammiriamo l'abilità nella costruzione di una complessa architettura compositiva e nella accentuata espressività degli animali, si riferisce alla mano di un artista fiammingo operante nella seconda metà del Seicento. Il genere dei combattimenti tra animali, o tra animali e uomini come in questo caso, ebbe un certo successo nel XVII e XVIII secolo, e si collega soprattutto alle turbolente e vorticose composizioni di Pieter Paul Rubens, che dovettero fare una enorme impressione su intere generazioni di pittori e che erano, a loro volta, il frutto delle meditazioni del pittore fiammingo sulla produzione di Leonardo Da Vinci (si veda, ad esempio, il caso celebre della sua copia di un parte della perduta Battaglia di Anghiari per il Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, Firenze.). -
Lotto 76 Scuola Romana del XVIII secolo ( - )
Scena allegorica
olio su tela cm 97x74,5 - in cornice: cm 108x85 Scuola Romana del XVIII secolo olio su tela cm 97x74,5 - in cornice: cm 108x85 La tela rappresenta una complessa allegoria che fa probabilmente riferimento al tema del rinnovamento apportato dal cristianesimo sul paganesimo. L'architettura compositiva, il perfetto equilibrio cromatico e la grande qualità rimandano a un pittore attivo a Roma che certamente ebbe modo di rielaborare la lezione cortonesca, e in generale quella del glorioso barocco romano, restituendola attraverso una volontà di ordine compositivo già settecentesco. -
Lotto 77 Jan Jozef I Horemans (Anversa, 1682 - Anversa, 1759)
a) Banchetto b) Rissa
coppia di olii su tela cm 48x56,5 - in cornice: cm 62,5x72 Jan Jozef I Horemans coppia di olii su tela cm 48x56,5 - in cornice: cm 62,5x72 Le due vivaci scene di genere, che rappresentano un acceso banchetto e una rissa scoppiata durante una partita a carte, sono riferibili al pittore fiammingo Jan Jozef Horemans, detto "il Giovane" per distinguerlo dall'omonimo padre. Horemans fu un pittore di grande successo nell'Anversa del XVII secolo, dove seppe rappresentare, con grande originalità e sagacia, scene di vita quotidiana ambientate in locande e interni di abitazioni. Le composizioni intelligenti e mai scontate, il ritmo concitato e il magistrale uso della luce confermano, anche in questo caso, la grande qualità della sua pittura. Il suggestivo effetto di teatralità è qui determinato, oltre che da una funzione narrativa affidata agli effetti luministici, anche dall'adozione delle sue proverbiali cromie scure, che gli valsero il soprannome di "il bruno". -
Lotto 78 Scuola Emiliana del XVII secolo (0 - 0)
Crocefissione con Madonna e San Giovanni
olio su tela cm 100x74 - In cornice: cm 125x100 Scuola Emiliana del XVII secolo olio su tela cm 100x74 - In cornice: cm 125x100 Il dipinto, corredato di una cornice in legno ebanizzato e dorato con rilievi intagliati, riproduce la celebre crocifissione di Guido Reni conservata nella collezione del Duca di Northumberland (Alnwick Castel). La qualità e la raffinatezza esecutiva suggeriscono un legame con la bottega del maestro bolognese. -
Lotto 79 Scuola Emiliana del XVII secolo (0 - 0)
Mosè nel deserto che riceve la Manna
olio su tela cm 95x122 s.c. Scuola Emiliana del XVII secolo olio su tela cm 95x122 s.c. L'episodio biblico descritto nella scena è quello riportato nel libro dell'Esodo in cui Mosè riceve da Dio la Manna, una sostanza nutritiva che permetterà a lui e al popolo ebraico la sopravvivenza durante i lunghi anno nel deserto. L'iconografia avrà molto successo durante il XVII e XVIII secolo, consentendo ai pittori che vi si esercitavano grande libertà nelle scelte compositive. -
Lotto 80 Francesco Trevisani (Capodistria, 1656 - Roma, 1746)
L'educazione della Vergine
olio su tela circolare diametro cm 133 (in cornice quadrata 160x160) Francesco Trevisani olio su tela circolare diametro cm 133 (in cornice quadrata 160x160) Il dipinto si colloca negli anni '90 del Seicento, durante i primi anni del soggiorno romano di Francesco Trevisani. L'opera mostra ancora un forte legame con il contesto veneziano in cui il pittore ebbe le sue prime e fondamentali esperienze artistiche, come si riscontra, ad esempio, nel forte chiaroscuro che tenderà ad attenuarsi nella sua produzione più matura. Il soggetto, tratto dalle fonti apocrife, mostra S. Anna, madre di Maria, nell'atto di educare la figlia, iniziandola alla lettura e allo studio oltre che alle arti domestiche. Alla sinistra di Maria un Gioacchino dallo sguardo assorto assiste alla scena.
L'attribuzione si deve al Professore Alessandro Agresti. -
Lotto 81 Pittore del XVIII secolo ( - )
Grande riproduzione della pala degli Oddi
tecnica mista su carta applicata su tela cm 260x158 - in cornice: cm 292x192 Pittore del XVIII secolo tecnica mista su carta applicata su tela cm 260x158 - in cornice: cm 292x192 La celebre Pala degli Oddi di Raffello, oggi conservata presso la Pinacoteca Vaticana e commissionata nel1502 per la Chiesa di San Francesco al Prato di Perugia, dove si trovava prima delle requisizioni francesi del 1797, viene qui perfettamente riprodotta sotto forma di studio. L'opera, che differisce dall'originale soltanto per le dimensioni – questa è leggermente più piccola (cm 260x158 contro i cm 267x163 di quella di Raffaello) – si compone di dodici fogli applicati su una tela. La tecnica del disegno è mista, con uso di tempera, grafite, oro e biacca. L'altissima qualità, l'assoluta perfezione nella riproposizione del disegno originario, e l'assenza di rigidità o durezze – quelle che solitamente si ravvisano nelle copie – indicano la mano di un pittore esperto. Benché l'opera venga presentata corredata di una grande cornice ottocentesca, sono assenti pigmenti che possano ricondurre il disegno al XIX secolo, e possiamo ipotizzare che si tratti di un'attenta riproduzione dei primi anni del Settecento, magari nata a seguito dell'enorme interesse che le opere di Raffello tornavano ad avere. Raffello, infatti, determinò un modello imprescindibile per tutti i pittori del neoclassicismo, che a esso si rivolsero per tutto il Settecento, studiandolo, copiandolo e prendendone ispirazione. Il carattere di finitezza perfettamente raggiunto e la scelta di non riprodurre l'opera di Raffello anche nei colori, ma optare per una soluzione quasi monocromatica, suggeriscono che l'opera qui proposta possa essere stata figlia di una commissione probabilmente slegata dalla volontà di un privato, così come da quella di un ente religioso, bensì presuntivamente collegabile a un contesto accademico, dove pittori esperti avrebbero potuto, attraverso essa, esercitarsi sul modello raffaellesco.
L' opera è sottoposta a procedimento di dichiarazione di interesse culturale ai sensi dell’art. 14 del D/Lgs. 42/2004
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Lotto 82 Scuola francese, seconda metà del XVIII secolo ( - )
Scena bucolica con ninfe e satiri
olio su tela cm 72x111 - in cornice: cm 81x121 Scuola francese, seconda metà del XVIII secolo olio su tela cm 72x111 - in cornice: cm 81x121 Pregevole sovraporta decorata con scena bucolica a soggetto mitologico con ninfe e satiri che si dilettano. Il carattere orgiastico e scandaloso legato all'iconografia del baccanale, sebbene in questo tipo di produzioni depotenziato e declinato in chiave bucolica, è suggerito dalla presenza dei satiri in atteggiamenti lascivi e dalla presenza del vino. In questo caso ci colpisce particolarmente la piacevole freschezza della scena. -
Lotto 83 Scuola Veneta del XVII secolo (0 - 0)
Allegoria del Tempo che svela la Verità
olio su tela cm 90x145 - in cornice: cm 115x168 Scuola Veneta del XVII secolo olio su tela cm 90x145 - in cornice: cm 115x168 La tecnica della descrizione dei panneggi e le cromie fredde e smaltate indicano la mano di un pittore attivo in area veneta durante il XVII secolo. L'impostazione compositiva e l'espressività delle figure suggerisce che il pittore possa aver studiato le opere di Pietro Liberi. L'allegoria del Tempo che svela la Verità, con i suoi sottintesi dalla grande valenza politica oltre che morale, avrà grande successo per tutto il XVII e XVIII. -
Lotto 84 Scuola Romana del XVIII secolo ( - )
Apollo e il furto delle giovenche
olio su tela cm 96x159 - in cornice: cm 113x174 Scuola Romana del XVIII secolo olio su tela cm 96x159 - in cornice: cm 113x174 Il dipinto raffigura l'episodio mitologico del furto delle giovenche di Apollo da parte di Ermes. Quest'ultimo, dopo aver comprato il suo silenzio, porta gli animali rubati sul monte Menalo, sotto la supervisione del pastore Batto, che successivamente subirà l'ira di Ermes per essere venuto meno ai patti stabiliti. L'episodio diventa qui un espediente per eseguire una piacevole rappresentazione del paesaggio montano, mentre le figure, non prive di una certa ironia, sono ancora seicentesche nella pennellata -
Lotto 85 Pittore fiammingo del XVIII secolo (0 - 0)
Sosta di cavalieri
olio su tela cm 46x55 - s.c. Pittore fiammingo del XVIII secolo olio su tela cm 46x55 - s.c. Cavalieri in sosta, all'ombra di un frondoso albero e immersi un un paesaggio dai colori brillanti -
Lotto 86 Saverio Della Gatta (attribuito a) (Lecce, 1758 - 1828)
Veduta della grotta di Virgilio
olio su tela cm 74x60 - in cornice: cm 88x71 Saverio Della Gatta (attribuito a) olio su tela cm 74x60 - in cornice: cm 88x71 L'opera, che rappresenta una veduta della Crypta Neapolitana o Grotta di Virgilio, si inserisce nell'ambito di quella produzione che, tra la fine del XVIII secolo e i primi decenni dei XIX secolo, rispondeva alle numerose richieste di vedute e scorci di luoghi della città di Napoli. La nitidezza della pittura e l'impostazione compositiva rimandano ai lavori di Saverio della Gatta. -
Lotto 87 Scuola Romana del XVIII secolo (1:Principale) ( - )
Paesaggio con mulino
olio su tela cm 48x60 - in cornice: cm 70x83,5 Scuola Romana del XVIII secolo (1:Principale) olio su tela cm 48x60 - in cornice: cm 70x83,5 Arioso paesaggio secondo l'impostazione classicista. La natura idealizzata e le piccole figure che la abitano rimandano alla lezione di Claude Lorrain, ancora estremamente viva nella prima metà del XVIII secolo. -
Lotto 88 Scuola Romana del XVII secolo ( - )
Corteo bacchico
olio su tela cm 28,5x36,5 - in cornice: cm 37x46 Scuola Romana del XVII secolo olio su tela cm 28,5x36,5 - in cornice: cm 37x46 Il dipinto ripercorre il tema classico del corteo bacchico, con Sileno ebbro a cavalcioni di un asino, sorretto a fatica dai satiri del bosco e da una figura non ben identificata, forse un giovane Dioniso. Il gruppo è preceduto da una menade danzante. Il tema del Sileno ebbro, sviluppato fin dall'antichità, divenne comune nel XVII quando si diffusero numerose piccole pitture da studio spesso realizzate da pittori fiamminghi. La tela in questione potrebbe essere stata realizzata da uno dei tanti artisti fiamminghi che, durante il corso del XVIII secolo, soggiornavano a Roma. -
Lotto 89 Alessio De Marchis (Napoli, 1684 - Napoli, 1752)
Vedute di campagna con architetture
coppia di olii su tela cm 39x23,5 (in cornice: 50x36,5) Alessio De Marchis coppia di olii su tela cm 39x23,5 (in cornice: 50x36,5) Il bilanciamento delle composizioni, la sofisticata scelta delle cromie e l'atmosfera avvolgente rimandano alla mano di Alessio De Marchis. Le opere qui in esame si posizionano in quella fase della sua produzione artistica in cui egli sentiva maggiormente l'influenza di Gaspard Dughet, durante i primi anni del XVIII secolo. -
Lotto 90 Alessio De Marchis (seguace di) (Napoli, 1684 - Perugia, 1752)
Enea e Anchise in fuga da Troia in fiamme
olio su tavola cm 37x50 - con la cornice: cm 52x64 Alessio De Marchis (seguace di) olio su tavola cm 37x50 - con la cornice: cm 52x64 Interessante opera di grande impatto scenico che ripropone l'episodio classico della fuga dell'eroe troiano Enea dalla città in fiamme, come descritta nel secondo canto dell'Eneide. Enea, preceduto dal figlio Ascanio e con il vecchio padre Anchise sulle spalle, compare in basso a sinistra nella composizione, sovrastato dall'apocalittico sfondo della città incendiata. È qui ravvisabile l'influenza di Alessio De Marchis (1694-1752), noto proprio per le sue realistiche rappresentazioni di incendi. La presenza della tavola come supporto suggerirebbe una realizzazione del dipinto non in Italia: in questo caso potrebbe trattarsi di un artista dei Paesi Bassi, tra i tanti che in quegli anni viaggiavano a Roma per il loro apprendistato artistico. -
Lotto 91 Pittore Romano del XVIII secolo ( - )
Paesaggio con edifici e figure
olio su tela cm 74x98 - in cornice: cm 88x112 Pittore Romano del XVIII secolo olio su tela cm 74x98 - in cornice: cm 88x112 La tela, che raffigura un paesaggio secondo l'interpretazione classicista, va riferita a un pittore attivo a Roma nei primi anni del XVIII secolo. L'idealizzazione della natura viene qui restituita attraverso la ricerca di un perfetto equilibrio compositivo. La grande armonia della scena e la fresca ariosità del paesaggio suggeriscono la ancora forte influenza delle creazioni di Claude Lorrain. -
Lotto 92 Scuola francese del XIX secolo (1:Principale) (0 - 0)
Campo di battaglia
olio su cartone telato cm 30,5x40 - con la cornice: cm 40x49,5 Scuola francese del XIX secolo (1:Principale) olio su cartone telato cm 30,5x40 - con la cornice: cm 40x49,5 Il dipinto raffigura probabilmente un episodio legato alla conquista coloniale francese dell'Algeria, forse la conquista di Algeri. Il grande senso di movimento della scena e la studiata composizione riportano alla pittura francese della prima metà del XIX secolo. -
Lotto 93 Jan van Huchtenburgh (bottega di) (Haarlem, 1647 - Amsterdam, 1733)
Scena di battaglia
olio su tavola cm 37x56 - in cornice: cm 58x75 Jan van Huchtenburgh (bottega di) olio su tavola cm 37x56 - in cornice: cm 58x75 L'ampio respiro del panorama, la ricchezza nell'invenzione della composizione e i colori brillanti portano a riferire la tavola alla produzione del pittore olandese van Huchtenburgh, maestro nel genere delle battaglie. -
Lotto 94 Pittore fiammingo del XVII secolo ( - )
Scena con accampamento militare
olio su tela cm 60x114 - in conrnice: cm Pittore fiammingo del XVII secolo olio su tela cm 60x114 - in conrnice: cm Il dipinto raffigura un accampamento militare con un gruppo di ufficiali intenti a leggere dei documenti. In base alla presenza di due ufficiali che indicano con fare bellicoso la linea del fronte, possiamo intendere la scena come un preparativo precedente allo scontro e il documento che viene letto come una dichiarazione di guerra. Il contesto in cui inserire l'episodio è probabilmente quello della Guerra di successione spagnola (1701-1714). L'intelligente punto di vista scelto dal pittore gli permette di giocare con sofisticati toni coloristici, determinati dallo sfumare delle montagne sullo sfondo. -
Lotto 95 Pittore fiammingo del XVIII secolo (0 - 0)
Armatura
olio su tela cm 24x18 - in cornice: cm 39x33.5 Pittore fiammingo del XVIII secolo olio su tela cm 24x18 - in cornice: cm 39x33.5 -
Lotto 96 Scuola bolognese del XVII secolo (0 - 0)
Ritratto virile
olio su tela cm 49x38 - con la cornice: cm 59x48,5 Scuola bolognese del XVII secolo olio su tela cm 49x38 - con la cornice: cm 59x48,5 Ritratto riferibile ai primi decenni del XVII. La tecnica dell'incarnato e la descrizione della barba suggeriscono un pittore di area bolognese.