ASTA 355 ARTE ORIENTALE DA UN'IMPORTANTE COLLEZIONE PRIVATA E ALTRE COMMITTENZE
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Lotto 49 Arte Cinese Vaso Hulu a zucca
Cina, XX secolo. . Cm 9,50 x 21,00. Vaso hulu a forma di zucca in porcellana policroma con stravagante decoro che imita una magua, la giacca tradizionale cinese, in tessuto giallo ricamato con pianticelle di zucca e farfalle. Sul fondo è presente marchio apocrifo di Qianlong a quattro caratteri. Questo manufatto, prende ispirazione dalle eleganti porcellane settecentesche, realizzata principalmente sotto il regno di Qianlong (1735-1796) e caratterizzate da forme bizzarre unite a fantasiose coperte smaltate dai colori squillanti. La forma”a doppia zucca”, elemento decorativo caro alla tradizione cinese e replicato su un'infinita varietà di oggetti, deve tanto apprezzamento alla omofonia del suo nome (hulu) con quello della parola fortuna (fu). -
Lotto 50 Arte Cinese Kendi monocromo
Cina, probabilmente Song (960-1279), secolo XIII. . Cm 18,00 x 21,00. Versatoio in forma di zucca caratterizzato dall'alto collo strombato e dal corpo tondeggiante rivestito di una piacevole invetriatura monocroma color bianco avorio picchiettato di scuro. Questa tipologia di vaso, introdotta in Cina in epoca Song ebbe vasta diffusione e fu largamente esportato in Medio Oriente dove veniva impiegato per la realizzazione di eleganti pipe ad acqua. -
Lotto 53 Arte Cinese Tripode ding celadon
Cina, dinastia Yuan/ Ming. . Cm 18,00 x 34,00. Dalla caratteristica forma arcaica (ding) riservata ai contenitori per cibo, in spessa ceramica incisa con reticolo romboidale e rivestita di spessa invetriatura color celadon.
La famiglia dei Celadon, catalogata anche col termine anglosassone di green-ware è molto vasta e comprende manufatti diversi realizzati nelle località più disparate dell'Asia centrale (Cina, Giappone e Corea) e del Sud Est Asiatico (Tailandia e Vietnam). Sotto i Song, intorno al XII secolo in Cina furono inaugurati i grandiosi forni di Longquan che diedero inizio ad una produzione su larga scala destinata alle vie commerciali di tutto l'Oriente. Per la loro straordinaria solidità, piacevolezza al tatto e bellezza, i Celadon di Longquan furono apprezzatissimi sia in Cina, sia in Medio Oriente dove venivano esportati con successo. -
Lotto 54 Arte Cinese Piccola Jardiniere wucai
Cina, dinastia Qing (1644-1912), sec.XIX (?) . . Cm 27,00 x 15,50. Contenitore di forma troncoconica in porcellana con decoro policromo “fishpond” realizzato nella paletta wucai a cinque colori. La forma ed il decoro di questo vaso imita le gloriose porcellane di epoca tardo Ming con decoro policromo a cinque colori, ispirate al mondo palustre, che a loro volta riprendevano gli antichi modelli bianco-blu di epoca Yuan. Sul bordo superiore è presente il marchio a sei caratteri in linea di Jiajing (1522-1566). -
Lotto 55 Arte Cinese Teiera Yixing marmorizza
Cina, XX secolo. . Cm 15,00 x 10,00. Teiera a sezione esagonale in terracotta Yixing marmorizzata. Modello ceramico inconsueto per la presenza delle pareti realizzate con argille di diverso colore che creano un piacevole effetto marmorizzato. Marchio sul fondo.
Le teiere Yixing, vengono modellate in una infinita varietà di modelli, utilizzando una particolare argilla finissima che si estrae presso l'omonima città, lungo le sponde del lago Tai. Le naturali gradazioni di colore dell'argilla consentono di creare una serie quasi infinita di fantasiosi modelli di teiere contraddistinti spesso da forme bizzarre e complesse, talvolta vere e proprie sculture, realizzate con abile opera di steccatura, come la tradizione comanda. -
Lotto 56 Arte Cinese Teiera Yixing decorata con pesce
Cina, XX secolo. . Cm 17,50 x 10,50 x 6,20. Teiera in terracotta scura a forma di ventaglio, con le pareti laterali decorate a smalto con l'immagine di un pesce tra piante acquatiche. Marchio sul fondo.
Questa elaborata teiera differisce dai modelli classici della produzione Yixing che tendono a rifuggire il decoro a smalto applicato al corpo ceramico. Realizzate utilizzando la prestigiosa argilla estratta presso il lago Tai, rinomata sin dall'antichità per la sua finezza e varietà di colore, le teiere Yixing sono le preferite dai cultori cinesi del tè che ne prescrivono l'uso soprattutto per gli infusi di puer, il te fermentato dello Yunnan. -
Lotto 57 Arte Cinese Teiera Yixing
Cina, XX secolo. . Cm 16,00 x 10,50 x 8,50. Teiera in terracotta beige (duan ni) , a corpo quadrangolare stondato. Sulle pareti è presente iscrizione con caratteri calligrafici. Le famose teiere Yixing, vengono modellate in una infinita e caleidoscopica varietà di modelli, utilizzando la prestigiosa argilla estratta presso l'omonima città, lungo le sponde del lago Tai. L'argilla Yixing, rinomata sin dall'antichità, per la sua finezza e varietà di colore, si presta ad essere lasciata priva di invetriatura, in modo da fare risaltare l'intinseca bellezza del materiale impiegato. -
Lotto 58 Arte Cinese Ciotola con decoro floreale
Cina, dinastia Qing, XVII secolo. . Cm 7,50 x 19,00. Tazza a tesa breve con bordo dorato, realizzata in porcellana bianca con decoro blu sottocoperta a motivi floreali. Questa forma, tipicamente cinese, caratterizzata dal cavetto profondo e stondato, è all'origine di una vasta produzione in gran parte destinata all'esportazione. Il tipo di decoro, rarefatto ed elegante risente dell'influenza dei canoni estetici in voga in Giappone in quegli anni ed è possibile che questo oggetto fosse destinato proprio a quel mercato. -
Lotto 59 Arte Cinese Coppia vasi da altare Dehua
Cina, dinastia Ming (1368-1644), XV secolo. . Cm 9,00 x 16,50. Coppia di piccoli vasi da altare in porcellana “blanc de Chine” dall'elegante forma sagomata, conosciuta in cina come “fengweizun” cioè “a coda di fenice”, arricchita da due stretti manici squadrati. Questa coppia di vasi, caratterizzati dal rigoroso bilanciamento formale, può essere ascritta alla produzione di Dehua, nel Fujian,e collocata temporalmente entro la prima metà del XV secolo. La città di Dehua, rinomata già in epoca Song come importante centro legato alla manifattura delle ceramiche, intorno alla metà del XIV secolo si specializzò nella produzione di pregiate porcellane coperte da una morbida invetriatura bianco latte. -
Lotto 60 Arte Cinese Grande piatto bianco e blu
Cina, dinastia Qing, periodo Kangxi (1661-1722). . Cm 38,00 x 5,00. Importante vassoio da esportazione in porcellana bianco-blu decorato a riserve fiorite. Questo splendido piatto da portata riprende i modelli di vasellame prodotto in epoca tardo Ming e transizione e destinati ad essere esportati in Europa attraverso i commerci della Compagnia delle Indie Orientali. Questo particolare tipo di ceramica era conosciuto in occidente col termine di origine olandese di “kraakporselein”, derivato proprio dal nome con cui venivano indicati i “karrak” ovvero vascelli veloci impiegati dalla VoC per i commerci intercontinentali. Caratterizzate da un decoro appariscente di fitti intrecci fioriti entro riserve lobate, le porcellane kraak costituirono uno dei grandi elementi decorativi dei sontuosi arredi europei di epoca barocca. Il piatto qui presentato si impone per la ottima qualità del corpo ceramico e del prezioso decoro realizzato in una luminosa tonalità di blu, caratteristico della produzione di epoca kangxi cui questo pezzo appartiene come indicato dal marchio figurato che compare sul fondo. -
Lotto 61 Arte Cinese Vassoio celadon a bordo spinato
Cina, dinastia Yuan (1279-1378). . Cm 34,00 x 7,50. Vassoio in porcellana celadon realizzato nelle fornaci di Longquan e caratterizzata da un sobrio decoro ondulato sulle pareti esterne ed interne del cavetto.
La tazza presenta una tesa breve dal bordo mosso con andamento spinato e un cavetto profondo e stondato che incornicia il piccolo fondo. La famiglia dei celadon, o green-ware secondo la dizione anglosassone oggi preferita, comprende diversi manufatti realizzati nelle località più disparate dell'Asia centrale (Cina, Giappone e Corea) e del Sud Est Asiatico (Tailandia e Vietnam). Questa produzione inizio in Cina con i Song settentrionali già intorno al 1000, ma fu solo due secoli più tardi, quando furono inaugurati i grandiosi forni di Longquan, che fu dato il via ad una produzione su larga scala destinata alle vie commerciali di tutto l'Oriente. -
Lotto 62 Arte Cinese Coppia potiches
Cina, dinastia Qing, XIX secolo. . Cm 22,00 x 19,00. Elegante coppia di vasi ovoidali con coperchio decorati in bianco su fondo blu con piante palustri. Il motivo decorativo dello stagno con i suoi scenografici intrecci vegetali, caro alla tradizione cinese, è qui efficacemente declinato nel semplice contrasto bianco e blu della morbida coperta smaltata leggermente ondulata che riconduce alla piacevole freschezza delle acque. -
Lotto 63 Arte Cinese Coppia di Jardinieres in porcellana nera
Cina, Qing, inizi XIX secolo. . Cm 18,00 x 11,50. Bella coppia di cachepots in porcellana pesante, coperta da una spessa invetriatura nera abbellita da un sobrio decoro a medaglioni bianchi a rilievo di ispirazione arcaistica. Questo tipo di produzione, destinato all'arredo funzionale di eleganti ambienti domestici, si caratterizza spesso -come in questo caso- per la presenza di motivi decorativi desunti dall'antico e collegabili al gusto sobrio ed elegante tipico della classe dominante dei cosiddetti “letterati”. I medaglioni di forma circolare che decorano le pareti esterne della coppia di jardinieres sono in questo caso ispirati a dei tipici manufatti in giada di epoca Han (206aC-220aD) decorati con motivi intrecciati di draghi e fenici. -
Lotto 64 Arte Cinese Leone in porcellana
Cina, dinastia Qing, periodo Kangxi (1661-1722). . Cm 16,50 x 24,00. scultura in porcellana policroma raffigurante felino accucciato, forse un leone. La bella invetriatura “aubergine”, distribuita abilmente ad imitare la folta pelliccia, incornicia la testa glabra e bitorzoluta della fiera, che guarda in alto con espressione simpatica e vagamente umana. Il soggetto rappresentato, forse una rivisitazione audace del classico leone buddista Shi, fa parte di una vasta produzione di manufatti simili, realizzati in Cina sotto il regno di Kangxi (1661-1722) e spesso destinati all'esportazione in Europa. -
Lotto 65 Arte Cinese Vaso in porcellana famiglia rosa
Cina, dinastia Qing, XIX secolo. . Cm 15,50 x 26,50. Vaso “hu” in porcellana bianca a decoro istoriato con corteo regale e paesaggio. La forma particolare di questo vaso, derivata dal modello cosidetto “fengwei zun” (lett. “a coda di fenice”), si caratterizza per le forme sinuose applicate ad una sezione squadrata. Il decoro, basato sull'elegante accostamento cromatico degli smalti “famille rose”con il sobrio decoro blu del collo, riprende i bei modelli del periodo, Yongzhen (1678-1735) e Qianlong (1735-1796). Questo vaso è un classico esempio di produzione tarda, realizzato sul volgere del XIX secolo, di ottima esecuzione, provvisto di marchio apocrifo Qianlong a sei caratteri in blu sottocoperta. -
Lotto 66 Arte Cinese Piatto con fenice e crisantemi
Cina, dinastia Ming, (1368-1644), Tianqi (1621-1627). . Cm 21,00 x 6,50. Grande piatto con elegante decoro blu a motivi floreali e medaglione centrale con fenice in volo tra piante fiorite. Il fondo, caratterizzato da una doppio piede e parzialmente smaltato, presenta una banda circolare decorata a motivi fitomorfi stilizzati, che incornicia il marchio a sei caratteri di Tianqi (1621-1627), penultimo imperatore della dinastia Ming. Il caratteristico blu slavato e lo stile approssimativo del disegno, testimoniano del periodo di decadenza in cui erano precipitati i forni imperiali, ormai privi di un controllo diretto della corte sulla produzione. Gli anni tra il 1620 ed il 1683, definiti gli anni della “transizione”, costituiscono un lungo interregno caratterizzato da una produzione discontinua, a tratti rozza, ma non priva di un carattere affascinante e di una forte personalità. Sarà solo sotto Kangxi , nella seconda metà del XVII secolo che la corte, con la nomina di Zang Yingxuan a direttore delle manifatture imperiali (1682-1700), riprenderà pieno controllo sulle fornaci tornando a garantire gli assoluti standard qualitativi della antica produzione Ming. -
Lotto 67 Arte Cinese Coppia di pappagalli
Cina, dinastia Qing, periodo Kangxi (1661-1722). . Cm 11,00 x 30,50. coppia di profumatoi in porcellana policroma a forma di pappagalli appollaiati su una roccia. Questo tipo di manufatto, fa spesso uso di una brillante invetriatura policroma conosciuta in occidente col termine generico di “famiglia verde”
una combinazione innovativa di colori introdotta in Cina in maniera massiccia durante il regno dell'imperatore Kangxi (1661-1722) ed indicata in Cina come Kangxi-wucai.
Il termine cinese wucai, letteralmente “cinque colori”, fu introdotto gia in epoca Ming per definire tutti quei manufatti in cui ad un disegno di base (o a parti di esso) realizzato in blu cobalto sottocoperta, venivano affiancati il rosso, il verde ed il giallo sopracoperta e, saltuariamente altre tonalità come il nero o l'aubergine. Il decoro Wucai ebbe una grande diffusione sotto il regno di Wanli (1572-1620), ma fu solo intorno agli anni '70 del XVII secolo che gli atelier imperiali di Jingdezhen svilupparono un nuovo tipo di accostamento cromatico basato su questi cinque colori, dando origine a manufatti affatto diversi dalla precedente produzione wucai. Le porcellane realizzate secondo questi nuovi standard, denominate da allora Kangxi-wucai, riscossero fin da subito un enorme successo e costituirono una parte notevole della produzione destinata sia al mercato interno sia a quello estero. -
Lotto 68 Arte Cinese Coppia di poggiatesta
Cina, dinastia Qing, XIX secolo. . Cm 40,50 x 25,00. Divertente coppia di poggiatesta in porcellana policroma nei colori della famiglia rosa e sagomati in forma di due bambini inginocchiati. Questa tipologia di poggiatesta formata da figure antropomorfe spesso di bambini o adolescenti, è sempre stata molto diffusa. Gli esemplari più antichi risalgono già all'epoca Tang (618-907) prodotti in terracotta smaltata. Questi due esemplari, prodotti senz'altro nei forni di Jingdezhen e realizzati in porcellana decorata con smalti sopracoperta e sottocoperta, potrebbero risalire all'ultimo quarto del XIX secolo e potrebbero essere stati destinati fin dall'origine all'esportazione. -
Lotto 69 Arte Cinese Bottiglia craquelé
Cina, dinastia Qing, XIX secolo. . Cm 15,00 x 28,50. Vaso a bottiglia caratterizzato dal corpo piriforme a sezione esagonale e dall'alto collo diritto. Il corpo ceramico, ispirato ai modelli in bronzo di epoca Han, risulta interamente coperto da una fitta craquelure nera su fondo bianco ad imitazione dei prestigiosi manufatti “Ge” di epoca Song (960-1279). Sul fondo è presente marchio sigillare a sei caratteri di Qianlong (1735-1796) in blu sottocoperta. -
Lotto 70 Arte Cinese Otto piastrelle a tema erotico
Cina, dinastia Qing, XIX secolo. . Cm 25,00 x 18,00. Lotto composta da otto placche decorative in porcellana decorata nei colori della famiglia rosa raffiguranti scene a carattere erotico con coppia di amanti presso la loro alcova. Questa divertente serie di placche di forma quadrangolare era probabilmente concepita per essere inserita all'interno della struttura dei grandi letti cinesi, costruiti come vere e proprie piccole stanze, isolate dal resto della casa. -
Lotto 71 Arte Cinese Meiping monocromo bruno
Cina, dinastia Song/Jin. . Cm 25,50. dalla caratteristica forma con stretto collo, l'esterno rivestito di spessa invetriatura bruna.
Forse ascrivibile alle fornaci delle province di Henan e Shangxi che producevano i manufatti denominati cizhou, spesso utilizzando un'invetriatura simile a quella di questo esemplare. -
Lotto 72 Arte Cinese Vaso meiping bianco e blu
Cina, dinastia Qing (1644-1912), XIX secolo . . Cm 22,50 x 33,50. Vaso in porcellana bianca con la parte centrale elegantemente decorata in blu sottocoperta con fiori e tralci di loto che insiste su due bande sovrapposte ornate rispettivamente con onde e petali stilizzati. Il meiping, letteralmente “vaso per il ramo di pruno”, costituisce una delle forme più amate dalla tradizione cinese. Il tipico ornato a girali fioriti di loto in blu su fondo bianco raggiunse vette di assoluto lirismo sotto il regno di Yongle (1402-1424) dove fu spesso applicato a questa particolare forma ceramica. Il vaso qui presentato costituisce un esempio di quella produzione legata al revival della grande tradizione Ming, fenomeno che si era andato formando in Cina durante il corso di tutto il '700 e che si sarebbe protratto fino al secolo successivo. La particolare attenzione rivolta ai preziosi manufatti sopravvissuti di epoca Ming non aveva mancato di mettere in luce come parte integrante della loro impareggiabile bellezza fosse da tributarsi anche alle casuali piccole imperfezioni presenti nel prezioso pigmento blu, frutto di una complessa mistura di ossidi di cobalto di diversa origine. Questa ricetta, disciplinata dallo stesso imperatore Yongle, era in grado di dare una una irripetibile tonalità di blu con sfumature violette e piccole macchie più scure dovute alla presenza di ossido di ferro, il cosiddetto effetto di “heaping and piling”, molto evidente e invasivo nelle porcellane di epoca Yuan, ma qui tenuto sotto controllo e sfruttato, con supremo virtuosismo, come elemento decorativo. L'impossibilità per i ceramisti del XVIII secolo di ricreare questa tecnica, di cui si era perso memoria, li spinse ad imitare le tipiche picchiettature scure e brillanti, dipingendole, come ben visibile anche nel pezzo qui proposto, direttamente col pennello, usando un pigmento più scuro sul blu “acquerellato” del fondo. -
Lotto 73 Arte Cinese Scatola in porcellana Yancai
Cina, dinastia Qing, periodo Guangzu (1871-1908). . Cm 26,00 x 15,00. Bella scatola circolare in porcellana decorata nei vivaci contrasti cromatici della “famiglia rosa”. Il corpo ceramico, ornato da un prezioso decoro intrecciato su fondo giallo, presenta quattro riserve circolari poste sulla fascia mediana all'interno delle quali è inscritto il carattere shou della longevità ed un grosso medaglione centrale con l'immagine della Fenice e del Dragone tra nuvole e perle fiammeggianti, secondo la consueta iconografia allusiva alla coppia imperiale. Sul fondo, in blu sottocoperta è presente il marchio a sei caratteri corsivi di Guangzu (1871-1908). -
Lotto 74 Arte Cinese Cavaliere Tang
Cina, dinastia Tang (618-907). . Cm 32,50 x 37,00. Scultura integra in terracotta parzialmente invetriata raffigurante un giovane riccamente abbigliato in groppa ad un cavallo. Manufatti di questo tipo, largamente diffusi in Cina in epoca Tang e spesso destinati ai preziosi corredi funebri della nobiltà, si caratterizzano per l'estrema varietà dei soggetti rappresentati e per il numero quasi infinito di combinazioni cromatiche delle loro preziose invetriature basate sulla sulla cosidetta paletta “sancai”( letteralmente “tre colori”), basata su tre pigmenti specifici che durante la cottura possono assumere diverse tonalità di ocra, di verde e di blu. La produzione fittile Tang prevede che per motivi estetici l'invetriatura lasci scoperta parte del corpo ceramico, elemento questo che contribuisce a dare a queste opere un senso di distratta raffinatezza che ben si coniuga con i volumi quasi industriali con cui questi pezzi, in molti casi realizzati a stampo, venivano sfornati. La terracotta qui presentata mostra una sobria invetriatura color ocra, realizzata attraverso l'uso dell'ossido di ferro, che descrive efficacemente il manto del cavallo baio, lasciando quasi interamente scoperta la figura del cavaliere.
Lotto corredato di test termoluminescenza. ad opera della Chinese University of Hong Kong, datata settembre 1995. -
Lotto 75 Arte Cinese Fiasca bianhu in porcellana policroma
Cina, dinastia Qing (1644-1912), Daoguang (1820-1850). . Cm 16,50 x 16,50. Fiasca schiacciata del tipo cosiddetto Bian hu, in porcellana decorata a vivaci smalti policromi su fondo verde con fitto motivo di girali fioriti. Sul fondo è presente marchio a sigillo a sei caratteri di Daoguang. Questo particolare vaso prende ispirazione dagli antichi modelli in bronzo di epoca Han, periodo in cui si diffuse il bian hu, una sorta di borraccia schiacciata, nata probabilmente come accessorio da viaggio per essere fissata al fianco del cavallo, ma presto trasformatosi in un iconico oggetto rituale caratterizzato dalle forme e dai decori più stravaganti spesso realizzati in preziosa agemina d'oro o di argento. Il gusto “archeologico” tipico delle classi colte, portò nei secoli alla realizzazione di modelli ceramici che in qualche modo tentavano di replicare il fascino di questi antichi manufatti, imitandone addirittura, come in questo caso, la patina verde brillante che spesso li rivestiva. -
Lotto 76 Arte Cinese Cachepot famille rose
Cina, dinastia Qing, periodo Tongzhi (1861-1875). . Cm 32,00 x 22,50. Elegante vaso di forma sferoidale in porcellana bianca con decoro a riserve lobate di alberi, fiori e rocce nei brillanti colori della paletta Yangcai, meglio conosciuta in Occidente col nome di “famiglia rosa” per la caratteristica presenza di questo pigmento, introdotto in Cina solo nel XVIII dai Gesuiti di stanza presso la corte dell'imperatore Kangxi (1661-1722). Questo vaso si impone per l'ottimo livello qualitativo affidato al piacevole bilanciamento delle forme ed alla perfetta esecuzione del corpo ceramico e costituisce un esempio dell'alto livello mantenuto dai forni imperiali di Jingdezhen anche in epoca recente. Sul fondo è presente il marchio a sei caratteri in rosso sopra coperta dell'imperatore Tongzhi (1861-1875) che data con sicurezza questo pezzo al primo quarto del XIX secolo. -
Lotto 77 Arte Cinese Cavaliere Tang
Cina, dinastia Tang (618-907). . Cm 33,00 x 39,00. Scultura integra in terracotta parzialmente invetriata raffigurante un giovane riccamente abbigliato in groppa ad un cavallo. Manufatti di questo tipo, largamente diffusi in Cina in epoca Tang e spesso destinati ai preziosi corredi funebri della nobiltà, si caratterizzano per l'estrema varietà dei soggetti rappresentati e per il numero quasi infinito di combinazioni cromatiche delle loro preziose invetriature basate sulla sulla cosidetta paletta “sancai”( letteralmente “tre colori”), basata su tre pigmenti specifici che durante la cottura possono assumere diverse tonalità di ocra, di verde e di blu. La produzione fittile Tang prevede che per motivi estetici l'invetriatura lasci scoperta parte del corpo ceramico, elemento questo che contribuisce a dare a queste opere un senso di distratta raffinatezza che ben si coniuga con i volumi quasi industriali con cui questi pezzi, in molti casi realizzati a stampo, venivano sfornati. La terracotta qui presentata mostra una sobria invetriatura color ocra, realizzata attraverso l'uso dell'ossido di ferro, che descrive efficacemente il manto del cavallo baio, lasciando quasi interamente scoperta la figura del cavaliere.
Lotto corredato di test termoluminescenza. ad opera della Chinese University of Hong Kong, datata settembre 1995. -
Lotto 78 Arte Cinese Giara Han in terracotta
Cina, dinastia Han (206 a.C. - 220 d. C.) . . Cm 27,00 x 40,00. Giara lavorata al tornio con alto piede circolare, ampio corpo globulare e spesso collo svasato. L'esterno ricoperto di invetriatura ambrata interrotta da sporadici decori astratti, nei colori che prefigurano quelli tradizionali delle terracotte sancai Tang. Questa peculiare forma è tratta da contemporanei prototipi in bronzo e lacca e ne costituisce la versione più economica.
Il lotto è corredato di analisi termoluminescenza ad opera del laboratorio Doreen Stoneham, Oxford e datata Aprile 1993. -
Lotto 79 Arte Cinese Fish tank o vasca per cani
Cina, dinastia Qing (1644-1912), XVIII secolo. . Cm 54,00 x 49,00. Contenitore di grandi dimensioni in porcellana bianca a decoro blu, di forma cilindrica, rastremato verso il basso e provvisto di piccola tesa. La parete esterna, presenta un elegante decoro composto da leoni “Shi” nuvole e fiamme, incorniciato in basso da un motivo a foglia ed in alto da due bande sovapposte di diversa misura, una a meandri “leiwen” e l'altra a “ruyi”. Grandi vasi a “jardiniere” come questo , erano in realtà principalmente concepiti come vasche da interno per pesci, accessorio sempre presente negli arredi di alto livello sociale. Solitamente questo tipo di vasche, all'interno delle quali venivano sistemati i coreografici pesci rossi orientali, erano decorate sia esternamente che internamente con motivi a carattere naturalistico ispirati alla fauna ed alla vegetazione acquatica e la forma del corpo ceramico era tendenzialmente più svasata e bassa rispetto all'esemplare qui presentato. La mancanza di decoro interno e l'assenza di riferimenti al mondo pulustre fa supporre che questo grande vaso, con le sue alte pareti potesse servire da elegante “gabbia” per cani di piccola taglia, depositati al suo interno per brevi periodi, pratica questa abbastanza diffusa, come testimoniano molte pitture o disegni dell'epoca.
Completa di base non coeva in legno hongmu. -
Lotto 80 Arte Cinese Meiping
Cina, dinastia Song (960-1279). . Cm 34,00. Vaso meiping di grandi dimensioni a smalto nero con decoro floreale realizzato in bruno. Questo tipo di invetriatura identifica una produzione definita “porcellana nera tipo Henan” proprio perchè prodotta in questa regione della Cina durante la dinastia Song. La forma del meiping, uno dei vasi più apprezzati dalla tradizione cinese, si caratterizza per il corpo allungato e per la presenza del piccolo foro sommitale previsto per contenere al suo interno un ramo fiorito di pruno, “mei” in cinese. -
Lotto 81 Arte Cinese Coppia di vasi a tromba (Yenyen) su sfondo blu
Cina, dinastia Qing, periodo Kangxi (1661-1722). . Cm 22,50 x 49,50. Coppia di vasi dalla tipica forma yenyen contraddistinta da piede e collo strombati e nodo centrale, interamente rivestiti di blu e dipinti sovracoperta in oro. La decorazione dorata è arrangiata in cartigli rettangolari contenenti fiori ed uccelli separati da elementi geometrici vari tra cui: scaglie di pesce, decoro ice-crack e rombi. Marchio figurativo Kangxi dipinto sulla base.
Questa tipologia di blu "cipriato" è diversa dal blu cobalto che si trova comunemente sulle altre porcellane del periodo Qing in quanto non è mescolata con l'invetriatura. Il colore veniva invece soffiato a secco sul corpo ceramico usando un tubo di bambù terminante con una mussola. L'oggetto veniva in seguito invetriato, cotto e dipinto con oro. -
Lotto 82 Arte Sud-Est Asiatico Ciotola a decoro bruno
Thailandia, Sukhothai, XIV-XV secolo. . Cm 13,50 x 7,00. Tazza in porcellana con caratteristica invetriatura a decoro stilizzato di fiori e foglie. Il colore bruno del disegno, realizzato impiegando ossido di ferro sotto coperta, si deve sicuramente ad una cattiva gestione della temperatura del forno di cottura che ha letteralmente “bruciato” il pigmento facendolo virare dal rosso a questa particolare tonalità di bruno, tendente al nero. Un esemplare simile per tipologia di decoro è conservato presso il Maas Museum (n°398177), in Australia. -
Lotto 83 Arte Sud-Est Asiatico Porta incenso zoomorfo
VietNam, periodo Tran (1225-1400). . Cm 7,00 x 11,00. Piccolo modello di tigre accucciata sulle zampe posteriori realizzato in porcellana a decoro bianco-blu con funzione di porta incenso votivo. Oggetti di questo tipo, collegabili ad una vasta produzione di porcellane ad uso popolare, erano diffusi in tutto l’Oriente, prodotti nei forni più disparati e caratterizzati -come la corrispondente produzione cinese Chizhou- dalla resa vivace e naif dei soggetti rappresentati. -
Lotto 84 Arte Sud-Est Asiatico Piattino celadon
Tailandia, Sukhothai (1238-1351). . Cm 15,00 x 3,00. Piatto di piccole dimensioni caratterizzato dal bordo spinato e dal cavetto poco accennato decorato con motivo ondulato. Questo piatto, che stilisticamente riprende i modelli contemporanei di epoca Yuan prodotti in Cina nelle fornaci di Longquan, è stato probabilmente prodotto in Tailandia nei forni localizzati nella provincia di Sukhothai. -
Lotto 85 Arte Sud-Est Asiatico Contenitore per acqua in porcellana craquelè
VietNam, secolo XX. . Cm 11,50 x 8,00. Piccolo vaso di forma tondeggiante con breve collo strombato e piccoli manici circolari destinato a contenere l'acqua impiegata per sciogliere l'inchiostro nelle pratiche calligrafiche.
Il particolare tipo di reticolo fitto e leggermente dorato che ricopre interamente l'invetriatura bianca, prende ispirazione dalle splendide porcellane “Ge” di epoca Song, caratterizzate proprio dalle fantasiose craquelure intese a creare un elegante contrasto cromatico con il fondo sottostante. -
Lotto 86 Arte Sud-Est Asiatico Contenitore per miele
Cambogia, dinastia Khmer, XII-XIII secolo. . Cm 12,00 x 8,50. Contenitore a sezione circolare, di forma vagamente lenticolare provvisto di foro sommitale circoscritto da spesso bordo arrotondato. Il corpo in grès appare rivestito da una piacevole invetriatura sottile di colore olivastro che lascia scoperte le zone più esposte del decoro a rilievo formato da bande concentriche a motivo geometrico lineare. Questo tipo di contenitori, comuni in tutta l'area del Sud-Est Asiatico, svolgono funzione di conservazione di sostanze alimentari liquide o semi liquide come miele, estratto di soia e simili. -
Lotto 87 Arte Sud-Est Asiatico Ciotola e piccolo contenitore
Tailandia, periodo Ayatthaya (1351-1767), XIV secolo . . Cm 7,00 x 6,50. Lotto composto da una tazza e da un contenitore per acqua da calligrafia entrambi decorati con pigmento bruno sottocoperta su fondo bianco coperto da fitta craquelure. Il contenitore per acqua presenta il corpo poliedrico con le facce decorate a motivi geometrici, mentre la tazza ha un semplice decoro a foglie. L'accostamento cromatico di questo tipo di produzione è spesso da attribuirsi ad un difetto di cottura che “brucia” l'ossido di ferro sotto lo strato di vetrina facendolo virare dal rosso al bruno scuro tendente al nero. -
Lotto 88 Arte Sud-Est Asiatico Ciotola celadon
Tailandia, Sukhothai (1238-1351). . Cm 14,50 x 7,00. Tazza emisferica ispirata al bocciolo del fiore di loto con leggero decoro inciso leggibile in trasparenza. Manufatto realizzato probabilmente in Tailandia nei forni di Sawankhalok specializzati in questo tipo di produzione. -
Lotto 89 Arte Sud-Est Asiatico Ciotola con interno smaltato
Tailandia, Ayutthaya, XV secolo . . Cm 20,00 x 9,50. Apoda, con orlo superiore flesso verso l'interno; l'esterno coperto di bella vetrina bruna che lascia scoperto il fondo; l'interno smaltato in celadon pallido.
La ciotola si ispira a prototipi cinesi di tipologia Jian, prodotti nella regione di Fujian. -
Lotto 90 Arte Sud-Est Asiatico Tazza celadon
Tailandia, Sukhothai (1238-1351). . Cm 17,00 x 7,00. Tazza emisferica con decoro floreale realizzato a sgraffio e leggibile in trasparenza sotto lo smalto verde/azzurro. Questo tipo di manufatti, caratterizzati dal decoro corsivo e dalle ampie aree non smaltate venivano prodotti in grande quantità in numerose aree del sud-est asiatico e venivano destinate sia all'uso locale, sia all'esportazione. In questo caso è possibile che si tratti di un manufatto realizzato nel distretto di Sukhothai nel XIV secolo. -
Lotto 91 Arte Sud-Est Asiatico Ciotola celadon craquele
Tailandia, Sukhothai (1238-1351). . Cm 19,50 x 8,00. Il corpo ceramico emisferico, terminante con breve bordo everso, si caratterizza per l'elegante smaltatura color verde pallido coperta da una fitta craquelure intenzionale. Si tratta di un manufatto destinato probabilmente al mercato interno realizzato in Tailandia su ispirazione dei modelli cinesi di epoca Song. -
Lotto 92 Arte Sud-Est Asiatico Ciotola celadon con decorazione petaliforme
Tailandia, Sukhothai (1238-1351). . Cm 18,50 x 10,00. Corpo ceramico tronco-conico rivestito da invetriatura verde-azzurro che lascia parzialmente scoperto il piede. La parete esterna risulta contraddistinta da un semplice motivo costolato a rilievo mentre quella interna presenta un elegante decoro floreale realizzato a sgraffio e visibile in trasparenza sotto lo smalto. -
Lotto 93 Arte Sud-Est Asiatico Ciotola celadon
Tailandia, Sukhothai (1238-1351). . Cm 7,50 x 22,00. Tazza emisferica con breve tesa decorata a perline e parete interna del cavetto abbellita da motivo intrecciato realizzato a sgraffio visibile sotto l'invetriatura olivastra. Manufatto realizzato probabilmente nei fornaci di Sawankhalok conosciuti per questo tipo di produzione legata stilisticamente a i celadon cinesi. -
Lotto 94 Arte Sud-Est Asiatico Ciotola bianca a decoro bruno
Tailandia, Sukhothai (1238-1438). . Cm 23,50 x 8,50. Tazza di forma semisferica in ceramica invetriata decorata con motivi geometrici e figurati. La parete interna, impreziosita da un disegno di grande pesce sul fondo, presenta il bordo ornato da una banda con motivi geometrici. Questo tipo di oggetti, prodotti in larga quantità per uso domestico, riportano stilisticamente alla produzione cinese cosiddetta Chizhou in cui spesso si incontra il caratteristico contrasto cromatico bianco/bruno visibile anche in questo pezzo. -
Lotto 95 Arte Sud-Est Asiatico Lavapennelli celadon
Tailandia, Sukhothai (1238-1351). . Cm 13,50 x 9,00. Contenitore da calligrafo destinato alla pulizia dei pennelli realizzato in forma di bocciolo stilizzato di fiore di loto e coperto da una sottile invetriatura verde olivastro comune a molta della produzione di “ceramiche verdi”, prodotte in Tailandia intorno al XIII-XIV secolo ad imitazione di modelli cinesi. -
Lotto 96 Arte Sud-Est Asiatico Bottiglia globulare in porcellana
Cambogia, periodo Khmer (802-1431), XIV secolo. . Cm 8,50 x 9,00. Contenitore in porcellana a corpo pesante coperto da invetriatura bianca con fitta craquelure dorata. Contenitori di questo tipo venivano impiegati per la conservazione di materie pregiate come oli essenziali o profumi. -
Lotto 97 Arte Sud-Est Asiatico Giara monocroma
Cambogia, periodo Khmer (802-1431), XIII secolo. . Cm 12,50 x 17,50. Contenitore per liquidi in forma di bottiglia coperto da una invetriatura monocroma colore bruno scuro che lascia scoperto parte del piede. Il corpo allungato presenta quattro ponti di sospensione fissati in prossimità dell'attaccatura del collo. Questo tipo di manufatto è da ascrivere alla produzione ceramica cambogiana del XII-XIII secolo caratterizzata dalla coperta levigata color cuoio che lascia scoperto parte del corpo ceramico. -
Lotto 98 Arte Cinese Due fermacarte in bronzo
Tailandia, XX secolo. . Cm 9,00 x 19,00. Coppia di fermacarte in fusione di bronzo argentato in forma di mani di Buddha che fuoriescono da un fiore di loto.