ASTA 98 - DIPINTI, DISEGNI E SCULTURE DAL XIV AL XIX SECOLO

ASTA 98 - DIPINTI, DISEGNI E SCULTURE DAL XIV AL XIX SECOLO

venerdì 26 novembre 2021 ore 14:30 (UTC +01:00)
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Lotti dal 217 al 240 di 432
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  • ARTISTA FRANCESE, FINE XVIII SECOLO
    Lotto 217

    ARTISTA FRANCESE, FINE XVIII SECOLO

    Large arcadian landscape with shepherd family and flock

    Olio su tela, cm. 155x131,5. Con cornice

  • ARTISTA VENEZIANO, XVIII SECOLO
    Lotto 218

    ARTISTA VENEZIANO, XVIII SECOLO

    Ritratto di fanciullo con berretto rosso

    Olio su tela, cm. 61x46,5

  • SCUOLA FRANCESE, PRIMA METÀ DEL XVIII SECOLO
    Lotto 219

    SCUOLA FRANCESE, PRIMA METÀ DEL XVIII SECOLO

    Flora, o allegoria della Primavera

    Olio su tela, cm. 130,5x97,5

  • BOTTEGA DI FRANCESCO MANCINI (Camerano, 1625 - Roma, 1713)
    Lotto 220

    BOTTEGA DI FRANCESCO MANCINI (Camerano, 1625 - Roma, 1713)

    Venere punisce Amore

    Olio su tela, cm. 134x99. Con cornice

    Il dipinto costituisce una replica fedele di alta qualità, uscita con ogni probabilità dalla bottega dello stesso pittore, di uno dei capolavori di Francesco Mancini, oggi conservato nella prima sala di rappresentanza del Quirinale.

  • BARTOLOMEO SPADINO (Roma, 1696 - 1738), ATTRIBUITO
    Lotto 221

    BARTOLOMEO SPADINO (Roma, 1696 - 1738), ATTRIBUITO

    Natura morta di uva, fichi, pesche e un cocomero

    Olio su tela, cm. 49x65. Con cornice

  • JEAN-BAPTISTE MONNOIER (Lille, 1636 - Londra, 1699)
    Lotto 222

    JEAN-BAPTISTE MONNOIER (Lille, 1636 - Londra, 1699)

    Bouquet di fiori in un vaso metallico

    Olio su tela, cm. 68x53. Con cornice

  • SCUOLA VENEZIANA, XVIII SECOLO
    Lotto 223

    SCUOLA VENEZIANA, XVIII SECOLO

    a) Rebecca al pozzo - b) La guarigione del padre di San Publio da parte di San Paolo. Coppia di dipinti sotto vetro

    Olio su vetro, cm. 33x28. Con cornici

  • CHARLES FRANCOIS LECROIX DE MARSEILLE (Marsiglia, 1700 - Berlino, 1779/1782), ATTRIBUITO
    Lotto 224

    CHARLES FRANCOIS LECROIX DE MARSEILLE (Marsiglia, 1700 - Berlino, 1779/1782), ATTRIBUITO

    Veduta di porto mediterraneo con marinai e imbarcazioni

    Olio su tavola, cm. 31x45. Con cornice

    Il dipinto è accompagnato da un'expertise del Prof. Alessandro Marabottini.
    Seguace e forse allievo di Joseph Vernet, Charles Francoise Lecroix de Marseille fu tra i massimi pittori europei del Settecento di marine e vedute di porti. Ritroviamo in questa tela le tipiche luci dorate, la ricerca di effetti atmosferici vespertini, il gusto della notazione aneddotica che caratterizzano la sua visione lirica della natura.
    PROVENIENZA:
    collezione privata, Campania

  • PIETRO FABRIS (attivo a Napoli fra il 1756 e il 1792)
    Lotto 225

    PIETRO FABRIS (attivo a Napoli fra il 1756 e il 1792)

    Interno domestico con concertino

    Olio su tela, cm. 48x37. Con cornice

  • GIUSEPPE ZAIS (Forno di Canale, 1709 – Treviso 1781)
    Lotto 226

    GIUSEPPE ZAIS (Forno di Canale, 1709 – Treviso 1781)

    Paesaggio arcadico con corso d'acqua, ponte e figure

    Olio su tela, cm. 56,5x78,5. Con cornice

    Questa notevole tela costituisce una significativa aggiunta al corpus di Giuseppe Zais, come già ebbe a rilevare il Prof. Ugo Ruggeri. Tra i maggiori esponenti della pittura rococò, Zais si specializzò in capricci, vedute, battaglie, ma soprattutto paesaggi. Rispetto a Zuccarelli l’interpretazione del paesaggio risulta in Zais più aderente al vero e meno conforme al gusto arcadico. In questo bello scorcio paesaggistico, liberamente ispirato alla natura dell'entroterra veneto, un cielo limpido si congiunge sulla linea dell'orizzonte con le azzurre catene montuose sullo sfondo, ad accentuare la prospettiva in profondità. In secondo piano spiccano un ponte e una torre circolare, mentre una famiglia di pastori occupa in primo piano il centro della scena.

  • ARTISTA FRANCESE, FINE DEL XVIII SECOLO
    Lotto 227

    ARTISTA FRANCESE, FINE DEL XVIII SECOLO

    Venere, Marte e la fucina di Vulcano

    Olio su tela, cm. 101x126. Con cornice

  • PITTORE OLANDESE ITALIANIZZANTE, TERZO QUARTO DEL XVII SECOLO (FREDERICK DE MOUCHERON?)
    Lotto 228

    PITTORE OLANDESE ITALIANIZZANTE, TERZO QUARTO DEL XVII SECOLO (FREDERICK DE MOUCHERON?)

    Paesaggio boschivo con ponte, viandanti e pescatori

    Olio su tela, cm. 104x92,5. Con cornice

    Questa scena boschiva con ponte e cavalieri, di respiro autenticamente monumentale, è un prodotto rappresentativo di quella congiuntura della pittura di paesaggio europea di pieno Seicento che vide il fertile incontro di pittori dei Paesi Bassi con la più classica e solare tradizione paesaggistica italiana. Protagonisti di tale felice contaminazione furono, tra gli altri, Jan Both, Jan Asselyn, Nicolaes Berchem, Karel Dujardin e Fredrick de Moucheron. Proprio con le opere di quest'ultimo (Emden, 1633 - Amsterdam, 1686) la nostra tela trova significative tangenze: si pensi alla serie di tre Paesaggi italiani della Staatliche Gemaldegalerie di Kassel, o al Paesaggio con scena di caccia del Musée des Beaux Arts di Bruxelles.
    BIBLIOGRAFIA DI CONFRONTO: L. Salerno, Pittori di paesaggio del Seicento a Roma, Roma 1976, v. II, pp. 760-767.

  • PIETRO BARDELLINO (Napoli, 1732 - 1806), ATTRIBUITO
    Lotto 229

    PIETRO BARDELLINO (Napoli, 1732 - 1806), ATTRIBUITO

    Maddalena penitente

    Olio su tela, cm. cm. 80x65. Con cornice

    PROVENIENZA:
    collezione privata, Campania

  • PITTORE FIAMMINGO O OLANESE DI CULTURA ITALIANA, PRIMA METÀ DEL XVII SECOLO
    Lotto 230

    PITTORE FIAMMINGO O OLANESE DI CULTURA ITALIANA, PRIMA METÀ DEL XVII SECOLO

    I fratelli di Giuseppe mostrano a Giacobbe la veste insanguinata

    Olio su tela, cm. 144x190. Con cornice

    Il dipinto raffigura con grande chiarezza l'episodio biblico in cui Giuseppe viene tradito dai fratelli, che ne comunicano ingannevolmente la morte al padre Giacobbe esibendo una falsa veste insaguinata come prova dell'avvenuto decesso (Gn 37, 15-36). Questo notevole dipinto mostra una raffinata e aggiornata cultura figurativa che, com'è usuale negli artisti nordici del Seicento a seguito del soggiorno italiano, combina modelli fiamminghi e olandesi (qui in particolare Anton van Dyck) con elementi frutto dell'impatto irresistibile della pittura di Caravaggio e dei suoi seguaci attivi a Roma nei primi due decenni del Seicento.
    PROVENIENZA:
    collezione Kedlestone Hall, Derbyshire; attuale proprietario, Emilia Romagna.

  • SCUOLO CENTRO-ITALIANA, FINE XIV / INIZIO XV SECOLO
    Lotto 231

    SCUOLO CENTRO-ITALIANA, FINE XIV / INIZIO XV SECOLO

    Santo Vescovo con libro e pastorale

    Affresco staccato e riportato su aerolam, cm. 154x61. Con cornice

    Si fa presente alla clientela internazionale che gli affreschi staccati sono considerati beni di particolare importanza storica e artistica e come tali non viene concesso loro l'Attestato di Libera Circolazione.
    PROVENIENZA:
    collezione privata, Abruzzo

  • MAESTRO DI MONTICELLI (1480-1490 ca.)
    Lotto 232

    MAESTRO DI MONTICELLI (1480-1490 ca.)

    a) Ritratto femminile (Bona di Savoia duchessa di Milano?) -
    b) Ritratto maschile con copricapo (famiglia Visconti-Sforza?) -
    c) Ritratto di imperatore


    Tempera su tavola, cm. 39,5x29

    Per la loro importanza storico-artistica le opere sono state vincolate dallo Stato Italiano.

    Le tre tavolette fanno parte di un ciclo decorativo da soffitto di cui si conservano 28 elementi (5 quasi integri, 8 mutili, 15 frammenti scarsamente leggibili) nel Museo Civico Ala Ponzone a Cremona. Non è nota nè la data di ingresso in Pinacoteca nè la provenienza della serie, ma è più che probabile che il ciclo provenga da qualche soffitto di un palazzo cremonese o cremasco. Questa serie è caratterizzata da un maggiore plasticismo e dall'assenza dei tipici esiti grafici che contraddistinguono invece la produzione della bottega di Bonifacio Bembo, la più nota nella produzione di tavelle da soffitto. Le nostre tavelle si direbbero piuttosto riconducibili alla mano del Maestro di Monticelli (Gerolamo Bembo?), a cui si deve il S. Giorgio nel Museo Civico di Cremona e la decorazione della chiesa di S. Bernardino a Caravaggio, le cui figure presentano chiari rapporti figurativi con le teste delle tavolette.

    BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO: P.Venturelli, Rinascimento cremasco. Arti, maestri e botteghe tra XV e XVI secolo, Skira 2015; M.Marubbi, Pittori, opere e committenze dall’apogeo dell’età viscontea alla fine della signoria sforzesca, in "Il Quattrocento. Cremona nel Ducato di Milano 1395-1535", Cremona 2008, pp.318-319; M.Marubbi, La Pinacoteca Ala Ponzone. Dal Duecento al Quattrocento, Silvana Editoriale, 2004, pp.196-202; L. Ceserani Ermentini, Tavolette rinascimentali. Un fenomeno di costume a Crema, Bolis, 1999; W.Terni de Gregory, Pittura artigiana lombarda del rinascimento, Cassa di Risparmio delle Province lombarde, 1958.
    PROVENIENZA: collezione Bonomi, Milano.

  • HANS VON AACHEN (Colonia, 1552 - Praga, 1615), ATTRIBUITO
    Lotto 233

    HANS VON AACHEN (Colonia, 1552 - Praga, 1615), ATTRIBUITO

    Madonna con Bambino, Santa Elisabetta e Zaccaria, San Giovannino e Santa Caterina presentata da San Giuseppe

    Olio su tavola, cm. 121x91,5. Con cornice

    Questa bella tavola, destinata con ogni probabilità a un altare di una cappella privata, costituisce un caso attributivo di particolare interesse. Essa, infatti, presenta una strettissima relazione iconografica e compositiva con un'incisione di Raphel Sadeler datata 1589, derivata da un'invenzione di Hans von Aachen, come precisato nell'iscrizione in basso a destra ("HANS VON ACHEN INVENT"). Di questa incisione è nota anche una redazione pittorica, fedele alla lettera e di piccolo formato (cm. 47x36,2), oggi conservata nelle Bayerische Staatsgemäldesammlung (inv. 6349). Diversamente da quest'ultima la nostra tavola, pur se del tutto simile nell'iconografia e nella composizione, mostra significative differenze dalla stampa di Sadeler. Meritano soprattutto di essere qui segnalate il brano di paesaggio sulla destra e le fisionomie dei personaggi. La tavola mostra chiaramente la stretta influenza dei dipinti sacri più maturi di Raffaello, quali ad esempio la cosidetta Madonna del Divino Amore del 1516, oggi al Museo di Capodimonte, o la Madonna col Bambino San Giovannino e Santa Elisabetta del Prado. Rispetto a tali modelli il dipinto qui in oggetto presenta un impianto assai più marcatamente orientato in senso manierista che combina la più classica struttura piramidale, che ha il suo vertice nell'Angelo, con la linea diagonale sulla quale sono disposti tutti i personaggi, che dall'angolo inferiore sinistro si estende fino alla figura di Zaccaria.

  • BERNARDINO CAMPI (Cremona, 1522- Reggio Emilia, 1591)
    Lotto 234

    BERNARDINO CAMPI (Cremona, 1522- Reggio Emilia, 1591)

    Ritratto di Ludovico Gonzaga, duca di Nevers

    Olio su tela, cm. 43x33. Con cornice

    Il dipinto reca al retro antico numero inventariale a pennello in basso a destra: "983".
    Il dipinto è accompagnato dall'Attestato di libera circolazione.

    Il dipinto costituisce una versione ridotta, a mezzo busto, del Ritratto di Ludovico Gonzaga con servitore conservato presso la Royal Collection di Windsor Castle. Quest'ultimo è databile tra il 1559 e il 1561, anni in cui Ludovico Gonzaga divenne rispettivamente Capitano delle Guardie Reali e Cavaliere dell’Ordine di San Michele. A questa versione intera è collegata una versione a mezzo busto inserita nella serie di personaggi illustri conservata nel Castello di Ambras presso Innsbruck. Bernardino Campi eseguì ulteriori ritratti per i Gonzaga come attestano il Ritratto di Ippolita Gonzaga databile intorno al 1553 ed esitato recentemente sul mercato antiquario (Sotheby's New York, 31-01-2019) e il Ritratto di Vespasiano Gonzaga, datato 1559, del Museo Civico di Como.

  • LIVIO AGRESTI (Forlì, 1505  - Roma, 1579), ATTRIBUITO
    Lotto 235

    LIVIO AGRESTI (Forlì, 1505 - Roma, 1579), ATTRIBUITO

    Ultima cena

    Olio su tela, cm. 108x134

    Questa tela inedita costituisce una rara e affascinante testimonianza deI tardo manierismo romano nella sua declinazione più estrosamente antinaturalista. Il preponderante modello di Michelangelo, di cui forse si può riconoscere il ritratto nell'apostolo collocato sulla sinistra a fianco del servo col turbante, è temperato da influssi nordici e tintoretteschi. I colori sono squillanti e contrastati, con abbinamenti cromatici arditi, come il verde e rosa dell'apostolo in primo piano di spalle. Il dipinto è strettamente connesso con l'afresco realizzato nel 1569 da Livio Agresti nell'Oratorio del Gonfalone a Roma. Da questo trasse ispirazione l'incisione di Cornelis Cort realizzata nel 1578, e ulteriormente rielaborata dallo stesso Cort, modificando lo sfondo, in una seconda stampa di qualche anno più tarda.
    BIBLIOGRAFIA DI CONFRONTO: L'oratorio del Gonfalone a Roma. Il ciclo cinquecentesco della Passione di Cristo, a cura di M.G. Bernardini, Cinisello Balsamo (MI), 2002, pp. 66-73.
    PROVENIENZA:
    collezione privata, Roma

  • ANDREA MICHIELI DETTO ANDREA VICENTINO (Vicenza, 1542 - Venezia, 1618), ATTRIBUITO
    Lotto 236

    ANDREA MICHIELI DETTO ANDREA VICENTINO (Vicenza, 1542 - Venezia, 1618), ATTRIBUITO

    Entrata di Cristo a Gerusalemme

    Olio su tela, cm. 157x187

    Frutto di un'aggiornata cultura figurativa veneziana, le cui stelle polari sono chiaramente Jacopo Tintoretto e Paolo Veronese, questo grande dipinto può essere persuasivamente ricondotto alla mano di Andrea Michieli detto Vicentino. Tipicamente suoi sono l'affollata composizione, le figure di rustica vigoria ammassate sul primo piano, gli sfondi occupati da fantasiose architetture disposte di scorcio. La nostra tela, destinata con ogni probabilità all'altare di una chiesa dell'entroterra veneto o della bergamasca (i luoghi dove il Vicentino fu soprattutto operoso), può essere convincentemente raffrontata a opere del Michieli quali Lia e Rachele trafugano gli idoli del Museo Civico di Padova, la Flagellazione di Cristo della chiesa di San Pietro Martire ad Alzano e l'Incontro tra Cristo e la Veronica sulla via del Calvario del Museo Civico di Treviso.

  • MARIETTA ROBUSTI DETTA TINTORETTA (Venezia, ca. 1554 - 1590), ATTRIBUITO
    Lotto 237

    MARIETTA ROBUSTI DETTA TINTORETTA (Venezia, ca. 1554 - 1590), ATTRIBUITO

    Ritratto di condottiero con scena di battaglia sullo sfondo

    Olio su tela, cm. 130x100. Con cornice

    Il dipinto è accompagnato da un'expertise del Prof. Fritz Heineman, datata 29 novembre 1967.
    La biografia e il catalogo di Marietta Tintoretto, figlia primogenita di Jacopo morta all'incirca trentacinquenne, presentano ancora cospicue zone d'ombra. La sua formazione e la sua attività restano strettamente intrecciate a quelle del grande genitore e tutte le opere attribuite a Marietta derivano inevitabilmente da modelli paterni. Nonostante l'attenzione riservata negli ultimi anni a Marietta da parte della critica, il suo corpus autografo sicuro continua ad essere sparutissimo.
    Fu un'intuizione brillante di Fritz Heinemann a indirizzare questo bel ritratto di condottiero militare verso la mano della "Tintoretta": un'ipotesi che appare ancora oggi piuttosto convincente, se poniamo a confronto la nostra tela, fatte salve le differenze di genere e di specie, con l'Autoritratto con spinetta e madrigale di Marietta, alla Galleria degli Uffizi.
    PROVENIENZA:
    collezione privata, Campania

  • LEANDRO BASSANO (Bassano del Grappa, 1557 – Venezia, 1622), ATTRIBUITO
    Lotto 238

    LEANDRO BASSANO (Bassano del Grappa, 1557 – Venezia, 1622), ATTRIBUITO

    Via Crucis

    Olio su tela, cm. 85x127. Con cornice

    PROVENIENZA:
    collezione privata, Roma

  • FRIEDRICH SUSTRIS (Padova, 1540 - Monaco, 1599)
    Lotto 239

    FRIEDRICH SUSTRIS (Padova, 1540 - Monaco, 1599)

    Ercole al bivio

    Olio su tela, cm. 148x201. Con cornice

    Questa notevole tela si presenta in stretta relazione con l'incisione di Jan Sadeler il Vecchio raffigurante lo stesso soggetto, la cui invenzione, come ci informa l'iscrizione sulla stampa, si deve a Friedrich Sustris. Nel nostro dipinto risulta chiara la congiunzione di elementi nordici e italiani, segnatamente veneti, che caratterizza il linguaggio pittorico di Friedrich, figlio di Lambert Sustris. Dopo la prima formazione in Veneto Friedrich fu allievo di Vasari dal 1563 al 1567 e in seguito fu attivo soprattutto a Augusta, al servizio di Hans Fugger prima di diventare nel 1573 artista di corte di Guglielmo V di Baviera, a Monaco. Il nostro dipinto dovrebbe collocarsi ancora nella fase italiana dell'artista, probabilmente tra la fine del VII e l'inizio dell'VIII decennio, quando il suo stile non appare ancora pienamente assimilato ai modi del Manierismo internazionale. Rispetto alla stampa di Sadeler, la tela, oltre a tagliare le figure allegoriche che in quella occupano la parte superiore della composizione, modifica il paesaggio sulla destra, riservata alle delizie della scelta virtuosa, sostituendone il boschetto con un elegante giardino all'italiana.

  • CERCHIA DI CORNELIS CORNELISZ VAN HAARLEM (Haarlem, 1562 - 1638)
    Lotto 240

    CERCHIA DI CORNELIS CORNELISZ VAN HAARLEM (Haarlem, 1562 - 1638)

    Diana e Atteone

    Olio su tela, cm. 116,5x160. Con cornice

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ASTA 98 - DIPINTI, DISEGNI E SCULTURE DAL XIV AL XIX SECOLO


I lotti verranno aggiudicati definitivamente in sala durante l’asta che si svolgerà il 26 novembre 2021 dalle ore 14:30 CET per i lotti   presso Bertolami Fine Arts in Piazza Lovatelli 1, 00186 Roma. 

Tutti i lotti saranno visibili dal 22 novembre al 25 novembre 2021 dalle 10:30 alle 14:00 e dalle 15:00 alle 18:30 presso  Bertolami Fine Arts in Piazza Lovatelli 1, 00186 Roma. 

Sessioni

  • 26 novembre 2021 ore 14:30 ASTA 98 - DIPINTI, DISEGNI E SCULTURE DAL XIV AL XIX SECOLO (1 - 432)

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Tutti i lotti saranno visibili dal 22 novembre al 25 novembre 2021 dalle 10:30 alle 14:00 e dalle 15:00 alle 18:30 presso  Bertolami Fine Arts in Piazza Lovatelli 1, 00186 Roma. 

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- I lotti verranno aggiudicati definitivamente in sala durante l’asta che si svolgerà il 26 novembre 2021 dalle ore 14:30 CET per i lotti   presso Bertolami Fine Arts in Piazza Lovatelli 1, 00186 Roma. 

- Tutti i lotti saranno visibili dal 22 novembre al 25 novembre 2021 dalle 10:30 alle 14:00 e dalle 15:00 alle 18:30 presso  Bertolami Fine Arts in Piazza Lovatelli 1, 00186 Roma. 

- Le offerte potranno essere effettuate attraverso il nostro sito (www.bertolamifineart.com), via fax, via email, telefonicamente o direttamente presso le sedi di Bertolami Fine Arts. Le offerte potranno essere effettuate attraverso il nostro sito sino alle ore 12:30 CET del 26 novembre 2021.

- A parità di offerta sul medesimo lotto e in assenza di nuove offerte in sala, quest’ultimo verrà assegnato all’offerta con data anteriore.

- In caso di una sola offerta su un lotto, l’importo di aggiudicazione sarà quello dell’importo di base. Esempio: importo base 

€ 1.000. Importo unica offerta € 1.500. Il lotto viene aggiudicato al cliente che ha effettuato l’unica offerta per € 1.000.

- In caso di offerte multiple sul medesimo lotto, l’offerta vincente sino a quel momento verrà calcolata mediante un incremento prestabilito (vedi tabella di seguito) da aggiungere all’offerta immediatamente inferiore rispetto a quella più alta ricevuta. Esempio: prezzo base € 1.000. Cliente (A) offerta € 1.270. Cliente (B) € 1.800. In tal caso l’offerta vincente sarà quella del cliente (B) per l’importo di € 1.370 (ossia con l’incremento prestabilito come da tabella per lo scaglione corrispondente pari ad € 100 oltre l’offerta immediatamente inferiore di € 1.270).

- L’elenco delle aggiudicazioni sarà pubblicato da Bertolami Fine Arts sul proprio sito, www.bertolamifineart.com, ai soli fini informativi entro dieci giorni dalla chiusura dell’asta.

- Il pagamento dei lotti aggiudicati potrà avvenire come segue:

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Alle fatture pagate con bonifico bancario, assegno o contanti non saranno aggiunte le tasse amministrative del 3,5%.

- L’aggiudicatario corrisponderà a Bertolami Fine Arts una commissione d’asta, per ciascun lotto, pari al 26% sul prezzo di aggiudicazione.

I lotti aggiudicati con i Live-Bidding del nostro sito web (www.bertolamifineart.com) e Bidspirit (www.bidspirit.com) avranno un incremento dell’1,5% sul prezzo di aggiudicazione.

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- Si invitano tutti i partecipanti a leggere le condizioni di vendita della casa d’aste accettate automaticamente al momento della partecipazione all’asta.

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Rilanci

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