ARGENTI, DIPINTI, ICONE ED OGGETTI D'ARTE
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Lotto 145 Anselmo Bucci (Fossombrone 1887 - Monza 1955)
Disegno su carta
Numerato 47 in basso a destra e 2111 sul retro
Opera presente nel catalogo "Anselmo Bucci. Disegni, schizzi e appunti. Gli album personali", volume primo, pag. 99 disegno 47, edito da Studiolo Fine Art
Drawing on paper
Numbered 47 on the bottom right and 2111 on the back
Work present in the catalog "Anselmo Bucci. Drawings, sketches and notes. Personal albums", first volume, p. 99 drawing 47, published by Studiolo Fine Art
25 x 27 cm
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Lotto 146 Arioli Fioravante (Laveno 1890 - Varese 1980)
Conchiglie
Olio su tavola
Shells
Oil on board
60 x 90 cm -
Lotto 147 Vanni Rossi (Ponte San Pietro 1894 - Milano 1973)
Madonna con bambino
Olio su cartone
Provenienza Galleria Pesaro
Madonna with child
Oil on cardboard
Provenance: Pesaro Gallery
44 x 40 cm -
Lotto 148 Scuola italiana del XIX secolo
Studio da Giovanni Battista Pittoni o Giambattista Pittoni (Venezia 1687 - 1767)
Venere e Atteone
Olio su tavola
Italian School of the 19th century
Study from Giovanni Battista Pittoni o Giambattista Pittoni (Venezia 1687 - 1767)
Venus and Atteone
Oil on board
17 x 23 cm
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Lotto 149 Vincenzo Vinea (Forlì 1845 - Firenze 1902)
Giocoliere
Olio su tavola
Juggler
Oil on board
21 x 15,5 cm
Già all'età di quattordici anni, Vincenzo Vinea frequenta i corsi di pittura all’Accademia di Belle Arti, ma li sospende per lo stato d’indigenza in cui versava la famiglia. Dopo un periodo milanese, torna a Firenze e studia con il professor E. Pollastrini, rivelandosi sin da subito abilissimo nei soggetti di genere. Dopo anni di stenti, grazie al successo delle sue prime opere presso le gallerie di Parigi e Londra, esce dalle difficoltà economiche. I suoi dipinti sono esposti in collezioni pubbliche e musei di tutta Europa
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Lotto 150 Giacinto Gigante (Napoli 1806 - 1876)
Marina di Napoli
Olio su cartone
Naples' Marina
Oil on cardboard
d 30 cm
Dopo aver ricevuto i primi rudimenti di pittura dal padre Gaetano, Giacinto Gigante inizia la sua carriera da paesaggista e ritrattista. Nel 1820 frequenta lo studio dello svizzero Huber assieme ad Achille Vianelli, esperienza fondamentale perché fece pratica con l’uso dell’acquerello e della camera ottica. Con la partenza di Huber da Napoli nel 1822, Giacinto Gigante entrò nella scuola di Sminck van Pitloo a Vico del Vasto. Inizia così la sua attività di pittore en plein air, e con Duclère, Carelli e Smargiassi rappresenta il nucleo centrale della Scuola di Posillipo. Nel 1826 dimora a Roma, frequentando lo studio di Wolfenberger; nello stesso periodo conosce il pittore russo Sil’vestr Feodosievic Šcedrin, grazie al quale entra in contatto con l’ambasciata russa e gli aristocratici di passaggio a Napoli. Il suo successo in Russia e presso i russi in Italia è folgorante, a metà degli anni ’30, dipingendo per lo zar Nicola I la “Veduta di Napoli dalla Tomba di Virgilio” e “Veduta di Napoli dalla villa Graven” nonché i ritratti del principe Hotgetrouby, di Dolgoruki e del conte Potosky. Nell’ultimo periodo della sua attività lascia la pittura di paesaggio per dipingere interni di chiese e conventi
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Lotto 151 Massimo d'Azeglio (Torino 1798 - 1866) attribuito - attributed
Paesaggio
Olio su tela
Expertise: Professor Edoardo Clerici Sella
Landscape
Oil on on canvas
Expertise: Professor Edoardo Clerici Stella
56 x 44 cm -
Lotto 152 J. Giardiello, pittore attivo a Napoli tra XIX e XX secolo
Ritratto di popolano
Olio su tavola
J. Giardiello, Neapoletan painter active between 19th and 20th century
Portrait of an old man
Oil on panel
29 x 17 cm -
Lotto 153 Francesco Longo Mancini (Catania 1880 - 1954)
Preghiera
Olio su tela
The prayer
Oil on canvas
82 x 76 cm -
Lotto 154 Francesco Longo Mancini (Catania 1880 - 1954)
Dama in costume
Olio su tela applicata su tavola
Lady in costume
Oil on canvas applied on panel
30 x 23 cm -
Lotto 155 Scuola Austriaca del XIX/XX secolo
Paesaggio fluviale
Olio su tela
Austrian School of the 19th/20th century
River landscape
Oil on canvas
50 x 75 cm -
Lotto 156 Gusztáv Magyar-Mannheimer (Pest 1859 - Budapest 1937)
Paesaggio con chiaro di luna
Olio su
Landscape with moonlight
Oil on
74 x 49 cm -
Lotto 157 L. Bernardi
Bimbi e gattini
Acquerello su carta
Babies and kittens
Watercolor on paper
31,9 x 36 cm -
Lotto 158 Luigi Cagliani (Milano 1910 - 1987)
Venezia
Olio su faesite
Firmato in basso a destra
Venice
Oil on hardboard
Signed lower right
70 x 100 cm -
Lotto 159 Enrico Bartezago (Milano 1820 - 1905)
Giovinetti che suonano
Olio su tela
Firmato in basso a sinistra
Young guys playing
Oil on canvas
Signed lower left
34,5 x 45 cm
Attivo a Milano, Enrico Bartezago dipinge scene di genere e ritratti, sia ad olio che acquerello. Nell’esposizione di Parigi del 1878, espose L‘ opera “Aia d’una fattoria lombarda”. In seguito, a Venezia espone l'opera "La scimmia", del 1887. Nel 1891-92 vinse il premio Mylius dall’Accademia di Milano per le opere dedicate alle Alpi, soggetto molto in voga alla fine dell'Ottocento, sia per gli effetti di contrasto luminoso sia per le valenze simboliche derivate dagli esempi di Giovanni Segantini
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Lotto 160 Giovanni Molteni (Cantù 1898 - Sorengo 1990)
Marina
Olio su compensato
Firmato al retro
Marina
Oil on plywood
Signed on the back
27 x 40 cm
Giovanni Molteni si forma da autodidatta col pittore Ugo Bernasconi. Si trasferisce a Milano intorno ai primi anni ’20, dove frequenta Carlo Carrà, Arturo Martini, Mario Sironi e Arturo Tosi. Partecipa alla spedizione del dirigibile Italia al Polo Nord, per questo è detto “pittore dell’Artide”. Negli anni Trenta partecipa regolarmente alle esposizioni della Permanente di Milano. Dopo il Secondo Conflitto Mondiale, nel 1952, viene invitato alla Rassegna Internazionale dell’Acquarello, tenutasi a Delft dal 1800 al 1950, come rappresentante dell’Italia assieme a Giorgio Morandi, Gino Severini, Filippo De Pisis e Arturo Tosi. Seguono importanti esposizioni a Lugano e Parigi
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Lotto 161 Giovanni Brambilla (Trezzo 1942)
Viottolo innevato
Olio su tela applicato su cartone
Firmato in basso a destra
Snowy landscape
Oil on canvas applied on cardboard
Signed lower right
35 x 50 cm -
Lotto 162 Pittore italiano del XIX secolo
Coppia di figure pompeiane
Olio su tavola
Italian painter of the 19th century
Pair of Pompeian figures
Oil on panel
55 x 29,5 cm -
Lotto 163 Sebastiano De Albertis (Milano 1828 - 1897)
Artiglieri a galoppo
Acquerello su carta
Provenienza: Galleria Lavizzari Milano, 2467/10 Giugno 1980
Galloping gunners
Watercolor on paper
Provenance: Galleria Lavizzari Milan, 2467/10 June 1980
37.5 x 26,5 cm -
Lotto 164 Scuola Italiana del XIX secolo
Frate in preghiera
Olio su tela
Italian school of the 19th century
Praying friar
Oil on canvas
27 x 18,5 cm -
Lotto 165 Dante Broglio (Sorgà 1873 - Colognola ai Colli 1954)
Mulino sull’Adige a Verona
Olio su tela
Firmato e datato sul muro del mulino D. Broglio 1909
Titolato Mulino sull'Adige a Verona in basso a destra
Mill on the Adige in Verona
Oil on canvas
Signed and dated on the mill's wall D. Broglio 1909
Titled Mulino sull'Adige in Verona lower right
120 x 60 cm
L'opera in questione è un rarissimo esemplare pittorico di Dante Broglio, uno dei massimi esponenti dell’incisione italiana della prima metà del XX secolo. Conclusi gli studi magistrali, si mantiene con l’insegnamento ma contemporaneamente si iscrive ai corsi dell’Accademia Cignaroli di pittura tenuti da Alfredo Savini. Se sono rari i suoi acquerelli, estremamente rari i suoi lavori ad olio. L’opera rappresenta perciò un vero e proprio documento fondamentale per lo studio del percorso artistico di Broglio, culminato, quale incisore, con ben quattro Biennali di Venezia, oltre a decine e decine di importanti esposizioni nazionale e internazionali
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Lotto 166 Umberto Coromaldi (Roma 1870 - 1948)
Ritratto di signora
Olio su tela
Female portrait
Oil on canvas
98 x 78 cm
Rimasto orfano in tenera età, la madre in seconde nozze sposò il pittore Filippo Indoni, che iniziò Umberto Coromaldi alla pittura. Egli ha frequentato l’Istituto di Belle Arti sotto la guida di Filippo Prosperi, frequentando anche gli studi di Antonio Piccinni e di Antonio Mancini. Grazie ai premi conseguiti nei concorsi ha avuto modo di viaggiare, soggiornare ed esporre a Parigi, a Bruxelles, ad Anversa, a Monaco e a Stoccarda. Tornato a Roma insegna all'Istituto di Belle Arti, fu maestro di pittura a Casa Reale e nel 1911 eseguì un ritratto del Re Vittorio Emanuele. Fu presidente dell'Accademia di San Luca a Roma e membro delle accademie di Brera e di Parma
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Lotto 167 Giovanni Battista Todeschini (Lecco 1857 - Milano 1938)
Duomo di Milano
Olio su tela
Firmato in basso a destra
Milan cathedral
Oil on canvas
Signed lower right
101 x 70 cm -
Lotto 168 G. Molinari (XX secolo)
Veduta di Chioggia
Olio su tela
Firmato in basso a destra
Chioggia's view
Oil on canvas
Signed lower right
40 x 50 cm -
Lotto 169 Anacleto Moiraghi (1880 - 1943)
Venezia
Olio su tela
Venice
Oil on canvas
35 x 25 cm -
Lotto 170 Pittore italiano attivo negli anni '30/40
Marina
Olio su masonite
Italian painter of the 19th century
Marina
Oil on masonite
67,5 x 94 cm -
Lotto 171 Paesaggio rurale
Acquarello su carta
Rural landscape
Watercolor on paper
69 x 99 cm -
Lotto 172 Scuola Italiana inizio XX secolo
Alzatina con mele
Olio su compensato
Firma non decifrata e datato 1921 o 1927
Italian School of the early 20th century
Fruit stand with apples
Oil on plywood
Unrecognized signature and dated 1921 or 1927
80 x 100 cm
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Lotto 173 Natale Penati (Milano 1884 - 1955)
Ritratto di nobildonna
Olio su tela
Firmato in basso a sinistra
Portrait of a noblewoman
Oil painting on canvas
Signed lower left
100 x 70 cm -
Lotto 174 Giovanni Molteni (Cantù 1898 - Sorengo 1990)
Punta Gnifetti 1939 (??) Monte Rosa
Olio su tela
Oil on canvas
80 x 110 cm -
Lotto 175 Anna Salvatore (Roma 1923 - 1978)
Autoritratto con gatto
Olio su tela
Firmato in basso al centro
Self-portrait with cat
Oil on canvas
Signed in the lower center
60 x 80 cm
Anna Salvatore è stata allieva di Galileo Chini e Felice Carena. Frequentò l’accademia di Belle Arti a Roma, per poi affiancarsi a Domenico Purificato. Al termine della seconda guerra mondiale divenne uno dei personaggi di spicco del mondo culturale romano, gestendo una galleria d’arte a Piazza del Popolo negli anni ‘50. Frequentò Ungaretti, Pasolini e Moravia e venne considerata tra i principali esponenti della pittura neorealista
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Lotto 176 Giuseppe Gambino (Vizzini 1928 - Vittorio Veneto 1997)
Una casa a Venezia
Olio su tela
Firmato in basso a destra
Timbro di esposizione alla galleria Il Traghetto sul retro
House in Venice
Oil on canvas
Signed lower right
Exhibition stamp at Il Traghetto gallery on the back
50 x 70 cm
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Lotto 177 Farago (XX secolo)
Calle XXII Marzo
Tecnica mista su carta
Firmato e datato in basso a sinistra Farago 67 Venezia
Mixed signal on paper
Signed and dated lower left Farago 67 Venezia
61 x 48 cm -
Lotto 178 Carlo Hollesch (Pola 1926 - Venezia 1978)
Luna dalla finestra
Olio su tela
Firmato e datato in basso al centro Hollesch 62
Moon from the window
Oil on canvas
Signed and dated Hollesch 62 in the lower part
54 x 66 cm -
Lotto 179 Icona russa quadripartita raffigurante Crocifissione
Tempera su tavola, fondo oro
Russia sud-occidentale metà del XIX secolo
Quadripartite Russian icon representing the Crucifixion
Tempera on wood, gold background
Southwestern Russia mid 19th century
53 x 47 cm
Tavola quadripartita con tre immagini della Vergine (Madre di Dio di Smolensk, Madre di Dio delle sette spade, Madre di Dio Gioia Inaspettata) e un riquadro con Santi. Al centro troviamo il Cristo crocifisso sovrastato dallo Spirito Santo che appare tra le nuvole in forma di colomba, ai lati quattro santi protettori della famiglia committente. L'elemento caratterizzante dell'icona è la delicata lavorazione a bulino a motivi vegetali del fondo oro, tipica delle botteghe legate alla scuola di Vetka e ai canoni iconografici e stilistici dei Vecchi Credenti. I colori squillanti, tutti giocati tra il rosso e il blu, sono anch'essi caratteristici delle produzioni dell'area sud occidentale della Russia
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Lotto 180 Due icone raffiguranti la lavanda dei piedi e SS. Giulitta e Quirico
Olio su tavola
Tempera su tavola, fondo argento meccato
Bulgaria / Russia sud-occidentale XIX secolo
Two icons representing the washing of the feet and SS. Giulitta and Quirico
Oil on panel
Tempera on wood, meccato silver background
Bulgaria / Southwestern Russia 19th century
24 x 19 cm
22,7 x 20,4 cm
Icone risalenti al XIX secolo raffiguranti “La lavanda dei piedi” (provenienza bulgara) e “SS. Giulitta e Qurico” (provenienza Russia sud-occidentale, ambito dei Vecchi Credenti). La tavola bulgara, realizzata ad olio, mostra le caratteristiche di un'opera vicina al linguaggio artistico occidentale, che influenza anche la scelta del soggetto, infrequente nell'area ortodossa. La seconda icona è il tipico manufatto delle botteghe legate allo scisma dei Vecchi Credenti, destinata al culto personale viste le sue ridotte dimensioni
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Lotto 181 Icona russa raffigurante Madre di Dio lenisci i miei dolori
Tempera su tavola, fondo bulinato con parziale doratura
Russia centrale circa 1870
Russian icon representing Mother of God soothe my pains
Tempera on panel, engraved background with partial gilding
Central Russia circa 1870
31 x 27 cm
Il nome attribuito all’icona deriva dalle preghiere indirizzate a quest’immagine tratte da un antico tropario in cui si invoca la Vergine per le lenire le pene del corpo e dell'anima. L'immagine esprime tutta la sofferenza di Maria per la perdita del suo unico figlio sulla croce, e in questo continuo dolore la Madre di Dio sa farsi carico delle pene dell'umanità: da qui il gesto di portarsi la mano destra alla tempia, triste e pensosa. Cristo, sulle sue ginocchia, sembra "fluttuare" nel manto, senza bisogno del sostegno del braccio, quasi fosse incorporeo perchè già diventato spirito.
Di particolare interesse in questa tavola è la ricca decorazione a bulino del fondo, sono presenti bei cartigli con il monogramma della Vergine e l'intitolazione, mentre sul bordo si trova la tipica decorazione geometrica alla “veneziana”. Da sottolineare anche l'intensa cromia dei manti e la profondità espressiva della Madre di Dio
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Lotto 182 Icona russa raffigurante San Giorgio e il drago
Tempera su tavola, fondo argento meccato
Russia XIX secolo
Russian icon representing Saint George and the dragon
Tempera on panel, meccato silver background
Russia 19th century
44 x 35,2 cm
San Giorgio, detto “il vittorioso”, visse tra la fine del III e l'inizio del IV secolo sotto l'imperatore Diocleziano. Essendo divenuto cristiano ed essendosi espresso al Senato contro le intenzioni dell'imperatore di perseguitare i cristiani, venne torturato e decapitato. Il miracolo più importante a lui attribuito è quello dell'uccisione del “drago”, avvenuto nei pressi dell'attuale città di Beirut; nella Russia il Santo guerriero venne venerato come protettore dell'esercito russo; dai tempi del principe moscovita Jurij Danilovic (morto nel 1325) la raffigurazione di San Giorgio che uccide il drago è divenuta lo stemma di Mosca, ed in seguito quello della Russia.
La tavola in questione è di generose dimensioni. Icone con questa tipologia di raffigurazioni, semplici ed espressive, venivano prodotte per la devozione dei contadini, dato che il culto di San Giorgio era collegato al calendario agricolo. Il disegno incisivo e i colori puri sullo sfondo dalla tonalità dorata dell'argento meccato comunicano a questa icona intensità e fascino. Da sottolineare la leggera sproporzione delle dimensioni tra il cavallo e il Santo, probabilmente dovute alla volontà dell'iconografo di mettere ulteriormente in risalto la grandezza del cavaliere e del suo gesto eroico
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Lotto 183 Icona russa raffigurante Madre di Dio gioia inaspettata
Tempera su tavola
Russia inizi del XIX secolo
Russian icon representing Mother of God unexpected joy
Tempera on panel
Russia early 19th century
52,6 x 42 cm
Grande icona, probabilmente destinata al culto pubblico, raffigurante un episodio miracoloso della Vergine che salva dalla perdizione un giovane ladro. In questa rappresentazione vengono sovvertite tutte le principali regole dell’iconografia classica: il testo appare in modo quasi preponderante sull’immagine; non ci sono più scene di cui si presuppone che lo spettatore ne conosca la piena evoluzione e finalità, ma la narrazione è immediata e quasi fumettistica. La descrizione testuale dell’episodio si trova nel grande cartiglio posto alla base dell’icona, mentre dalla bocca della Vergine e del ladro escono raggi che riportano il dialogo. La scena si svolge all’interno di un grande edificio. La dettagliata descrizione del miracolo trova in questa icona una precisa raffigurazione del fatto reso con buona tecnica esecutiva ed eleganza formale
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Lotto 184 Icona risanatrice
Tempera su tavola, fondo argento meccato
Russia sud-occidentale metà del XIX secolo
Healing icon
Tempera on wood, meccato silver background
Southwestern Russia mid 19th century
52 x 45 cm
Particolare icona definita “risanatrice” raffigurante schiere di Santi alternati ad alcune Madri di Dio. Questa tipologia iconografica si diffuse nel culto ortodosso a partire dalla fine del XVIII secolo. Verso la metà del XIX secolo divenne abbastanza usuale eseguire simili icone per invocare l'aiuto dei Santi e della Vergine nella malattia e nelle sciagure. Sulla spinta di queste esigenze del popolo, i maestri iniziarono a modificare alcuni modelli di rappresentazione iconografica, creando immagini della Madre di Dio funzionali alle invocazioni dei fedeli: solitamente venivano commissionate dalle comunità in ricordo di qualche evento locale e singolare, per esposte e venerate nelle chiese. Queste tavole, come quella qui proposta, erano di grandi dimensioni e rappresentavano i Santi commemorati nel giorno in cui cessava la sciagura
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Lotto 185 Icona russa raffigurante Cristo occhio furioso
Tempera su tavola
Russia inizi del XX secolo
Russian icon representing Christ's furious eye
Tempera on panel
Russia early 20th century
51 x 41 cm
Rara immagine del Cristo Salvatore detto dell'Occhio Furioso: la rappresentazione di Gesù si concentra tutta sul volto, in particolare sugli occhi, che pare scrutino l'animo del fedele. Opera intensa e profonda, esaltata da una particolare cromia e da pochi ma eleganti elementi decorativi, quale lo scollo della veste arricchito da doratura e le pietre colorate
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Lotto 186 IIcona russa raffigurante Madre di Dio degli afflitti
Tempera su tavola
Russia inizi del XIX secolo
Russian icon representing Mother of God of the afflicted
Tempera on panel
Russia early 19th century
54 x 44,5 cm
La grande tavola raffigura una delle immagini mariane più venerate dalla popolazione soprattutto nel XIX secolo. Lo schema iconografico è qui ampliato con la presenza in basso di due episodi in cui l'intercessione della Vergine ha portato al compiersi di miracoli salvifici. Interessante sottolineare la matrice moscovita dell'immagine della Madre di Dio, poiché tiene in braccio il Cristo Bambino ed entrambi sono coronati. Altra variazione del tema è la sostituzione degli afflitti con due schiere di Santi che si assiepano intorno alla mandorla rosata segnata da raggi luminosi che circonda la Madonna. Di grande effetto scenico e di complessa lettura iconografica, quest'icona si caratterizza per una cromia intensa e brillante, che si staglia su un fondo oro caldo e profondo: elementi stilistici che portano ad inserirla nelle migliori produzioni delle scuole iconografiche della Russia sud-occidentale
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Lotto 187 Icona russa raffigurante Cristo davanti a Pilato
Olio su tavola modanata e con cornice dorata
Russia metà del XIX secolo
Russian icon representing Christ in front of Pilate
Oil on molded panel with gilt frame
Russia mid 19th century
46 x 46,5 cm
L'icona, composta da un'unica tavola che comprende la bella cornice dorata, descrive uno dei momenti della Passione di Cristo: quando Egli viene portato al cospetto di Pilato. Tema iconografico assai raro, e quasi certamente portato in Russia attraverso le stampe raffiguranti le splendide Via Crucis che dalla metà del XVIII secolo si diffusero nelle chiese occidentali, mostra una profonda dipendenza stilistica con la pittura europea, sebbene interpretata in maniera sintetica e superficiale. Questo tipo di esecuzioni, che richiamavano l'arte dell'Occidente, venivano dette “franche”, apparentandole, per così dire, all'arte francese.
In questa tavola, di buone dimensioni e probabilmente destinata ad ormare una chiesa (forse insieme ad altre simili), troviamo la commistione dei due linguaggi artistici, con esito un po' naif, ma sicuramente testimonianza di una volontà di rinnovamento sia stilistico che iconografico
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Lotto 188 Icona russa raffigurante crocifissione con Santi e Taumaturgi
Tempera su tavola, fondo oro
Russia sud-occidentale prima metà del XIX secolo
Icon representing the crucifixion with Saints and Wonderworkers
Tempera on panel, gold background
Southwestern Russia first half of the 19th century
47 x 41 cm
Particolare icona multipartita, con al centro la crocifissione e ai lati una serie di santi taumaturgi (per esempio, si riconoscono Cosma e Damiano) e di santi guerrieri. Completano la rappresentazione due immagini della Madre di Dio (Gioia degli afflitti e Pokrov), S. Michele Arcistratega e S. Nicola “Otvratnyj”, in alto, al centro, Dio Padre tra le nuvole e lo Spirito Santo. Questa scelta iconografica fa supporre che la grande tavola potesse essere stata commissionata per l'invocazione della comunità contro le avversità e le malattie. Sul fondo oro le figure, dai bei colori accesi, mostrano la loro appartenenza alla produzione tipica della zona sud-occidentale della Russia, dove operavano gli iconografi legati alle comunità dei Vecchi Credenti, depositari dell'antica tradizione ortodossa
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Lotto 189 Icona russa raffigurante San Nicola e storie della vita
Tempera su tavola
Russia centrale seconda metà del XVIII secolo
Russian icon representing Saint Nicholas and life stories
Tempera on panel
Central Russia second half of the 18th century
44,5 x 36,5 cm
Tavola che riprende l'iconografia più antica, giunta dall'arte bizantina, rappresenta S. Nicola a mezzo busto attorniato da scene della vita. Il numero e la scelta degli episodi possono variare, ma rimane sempre fissa la struttura principale che comprende alcuni momenti della vita: i miracoli più importanti, la morte e la traslazione delle reliquie. Sin dall'antichità, questa tipologia di icone era di grandi dimensioni e destinata alle chiese. Questa icona mostra caratteristiche stilistiche tipiche delle produzioni della Russia centrale: di particolare effetto è il manto rosso di Nicola, ornato dalle croci racchiuse in tondi e la preziosità dei palazzi che fanno da sfondo alle scene della vita
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Lotto 190 Icona russa raffigurante Sant'Antipa
Tempera su tavola, fondo oro
Russia sud-occidentale, Vetka inizio del XIX secolo
Russian icon representing Saint Antipa
Tempera on panel, gold background
Southwestern Russia, Vetka early 19th century
29,5 x 25,5 cm
S. Antipa, martirizzato a Pergamo nel I secolo d.C., probabilmente sotto il regno di Nerone, nella tradizione ortodossa viene raffigurato come vescovo, riprendendo quasi completamente l'iconografia di S. Nicola. La tavola, destinata alla preghiera familiare viste le dimensioni contenute, si caratterizza per un intenso fondo oro e una ricca ed elegante decorazione floreale che impreziosisce il tessuto delle vesti: tutti elementi che fanno ricondurre l'icona nell'ambito della produzione di Vetka dei primi anni del XIX secolo
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Lotto 191 Icona russa raffigurante Madre di Dio gioia degli afflitti
Tempera su tavola, fondo argento meccato
Russia
Russian icon representing Mother of God joy of the afflicted
Tempera on wood, meccato silver background
Russia
54,8 x 43,8 cm
Nel corso del XVIII secolo la rappresentazione della Madre di Dio gioia degli afflitti conosce molte varianti, influenzate da più elementi iconografici cattolici. La caratteristica comune è l'immagine degli afflitti che rivolgono le loro preghiere verso la Madre di Dio, loro protettrice e patrona. Gli afflitti sono consolati dagli angeli, mandati dalla Madre di Dio. L’icona oggetto della festa è tipicamente russa, senza precedenti greci o bizantini, e per questo diffusa solo nel mondo slavo. L'originale, dipinto probabilmente verso la fine del 1500, risale al periodo della diffusione delle cosiddette "icone di preghiera", con illustrazioni dell'Akathistos o di altri testi liturgici. Molte sono le versioni con questa tipologia iconografica, che riprende in questo caso il modello di San Pietroburgo, in cui la Vergine non tiene in braccio il Bambino e Dio Padre si affaccia dalle nubi volgendo lo sguardo sulla folla degli afflitti. Questa immagine ebbe una larghissima diffusione nel XIX secolo tra la popolazione che le attribuiva potenti poteri taumaturgici. La grande tavola, di esecuzione sintetica ma di forte impatto visivo, è attribuibile ad un maestro della provincia contadina della Russia, che ha saputo sintetizzare il messaggio salvifico dell'opera
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Lotto 192 Icona russa raffigurante San Nicola Otvratnyj e storie della vita
Tempera su tavola
Russia sud-occidentale
Russian icon representing St. Nicholas Otvratny and life stories
Tempera on wood
Southwestern Russia
54,3 x 45 cm
Questa importante tavola propone la particolare tipologia iconografica di San Nicola “Otvratnyj”, tipica della produzione delle botteghe dei Vecchi Credenti della Russia sud-occidentale. Tale modello prevede che l'immagine del santo sia tagliata all'altezza delle spalle, lasciando visibili la mano benedicente e l'altra che tiene il Vangelo e che il volto sia leggermente girato rispetto l'asse centrale. Intorno alla rappresentazione di S. Nicola sono scritte le storie della vita. Da sottolineare la ricercatezza della composizione, che rompe gli schemi canonici dello spazio pittorico alternando alla parte centrale circolare la partitura sagomata degli episodi della vita, chiudendo gli angoli con delicate decorazioni floreali a bulino che incorniciano i cartigli