Web Auction 99 - OPERE SU CARTA: Stampe antiche, moderne e contemporanee, Disegni dell'800 e del 900, Carte geografiche
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Lotto 97 Francesco Antonio Meloni (1676-1713) da Marcantonio Franceschini (1648-1729)
LATONA
Latona con i figli Apollo e Diana.
Acquaforte e bulino, 255x390mm
Buono stato di conservazione. -
Lotto 98 Diana Scultori (1547-1612) da Giulio Romano
COMBATTIMENTO SUL CORPO DI PATROCLO
L’incisione riprende, arricchendolo di figure, un affresco da un disegno di Giulio Romano realizzato nella Sala di Troia di Palazzo Ducale a Mantova da Fermo da Caravaggio tra il 1538 e il 1539. Il soggetto deriva da un rilievo romano che era conservato nello stesso Palazzo ducale. Questa incisione è considerata una delle migliori prove di Diana Scultori. Al centro della scena il corpo di Patroclo tra le braccia di Menelao mentre attorno infuria la battaglia. In basso a sinistra “Iulius Roma. inv.” e più sotto “Achilles defuctus”. Carta filigranata inizio XVIII secolo. Piccola macchia in alto a sinistra nel margine bianco. Bell’impressione buoni margini. (vedi Stefania Massari a cura di, Incisori mantovani del ’500. Giovan Battista, Adamo, Diana Scultori e Giorgio Ghisi, dalle collezioni del Gabinetto Nazionale delle Stampe e della Calcografia Nazionale, Roma, De Luca Editore, 1981, pp. 89-90 n. 145).
Bulino, 237x397mm
Ottimo esemplare. -
Lotto 99 Louis Surugne
Don Quichotte conduit par la Folie
Opera realizzata dall'incisore francese Louis Surugne (Parigi, 1686 - Savigny-sur-Orge, 1762) nel 1730. Acquaforte su carta. Prova del primo tiraggio (chez Surugne). Intitolata e firmata su lastra, sul margine inferiore. Discrete condizioni, salvo due piccole macchie.
L'opera fu parte della suite "Don Quichotte", realizzata dall'artista nel 1730. Titolo sul margine inferiore: "Don Quichotte conduit par la Folie et Embrasé de l'Amour extravaguant de Dulcinée sort de chez luy pour estre Chevalier Errante". L'acquaforte rappresenta un famoso episodio della storia di Don Quichotte di Miguel de Cervantes Saavedra, pubblicata tra il 1605 e il 1615, che ebbe il grande successo in Francia. La scena è molto dinamica.
55 x 42 (foglio), 31.5 x 30 (immagine) -
Lotto 100 Paul Decker (1685-1742)
Moscowita
Allegoria della corte russa dai disegni di Paul Decker (1685-1742) trata dall'opera "Laconicum Europae Speculum" stampato da Martin Engelbrecht (1684-1756) in Augsburg 1730. La stampa illustra usi e costumi del popolo moscovita attraverso la rappresentazione di scena di corte allegorica; nella cornice decorativa medaglioni con iscrizioni riferite agli usi e costumi del popolo russo.
Acquaforte
45,5 x 39 cm
Stampata su carta pesante, in buone condizioni generali -
Lotto 101 Philip Andreas Kilian (1714-1759)
S. Iosephus Iesu Nutritius
Acquaforte di grande virtuosismo tecnico, realizzata dall'artista tedesco Andreas Philip Kilian, nel 1736. Titolo originale: S. Iosephus Iesu Nutritius. Buone condizioni, salvo un lieve ingiallimento sul margine inferiore e una leggera decolorazione del inchiostro nero. Passepartout in cartoncino color crema incluso.
Si tratta di una rappresentazione barocca di San Giuseppe, il padre di Gesù, riconoscibile per gli strumenti ben evidenziati, sul tavolo di legno in costruzione. L'uomo è ritratto in un momento di massima tensione muscolare, in aura della santità. Sopra la sua testa appare un nimbus, e due angeli lo assistono durante il suo lavoro.
16 x 11.5 (foglio), 35 x 25 (immagine) -
Lotto 102 Giuseppe Cantarelli (attivo a Bologna nella prima metà del XVIII secolo) da Ercole Graziani (Bologna, 1688-1765)
SAN APOLLINARE CONSACRATO DA SAN PIETRO
Da una pala del 1738 di Ercole Graziani: l’incisione mostra al centro san Pietro poggia le mani sulla testa di san Apollinare in atto di benedizione e consacrazione. Accanto altri santi e in cielo la Madonna regge nella destra il calice dell’ultima cena e nella sinistra assieme a due angioletti la croce. In basso fuori inciso l’iscrizione.
Bell’esemplare fresco con lievissima piega nella parte bassa.
Acquaforte e bulino, 580x350mm
Buono stato di conservazione. -
Lotto 103 Franz Edmund Weirotter (1730-1771)
Vecchio ponte
Opera di William Edmund Weirotter, realizzata nella prima metà del XVIII secolo. Acquaforte su carta. Passepartout incluso. Ottime condizioni.
La fresca 'impressione che rappresenta un fiume e un vecchio ponte con diverse figure.
L'opera fu realizzata dal pittore e incisore austriaco Frank Edmund Weirotter (Innsbruck, 1733 - Vienna, 1771). Realizzò principalmente paesaggi e scene marine. Viaggiò a Parigi e a Roma, dove produsse diversi dipinti e incisioni. Alcune delle sue opere sono esposte al Fine Arts Museum di San Francisco.
15 x 21 (foglio), 49 x 35 (passepartout) -
Lotto 104 Miguel de Sorellò (1700-1765)
Prima Macchina (per fuochi d'artificio) Un Porto Franco
incisa da Miguel de Sorellò (1700-1765) su disegno di Pierre Parrocel (1670-1739) , la macchina è stata fatta ardere a S. Maria del Popolo in occasione delle festività durante il Pontificato di Benedetto XIV
Acquaforte
44 x 37,5 cm
carta spessa, foglio rifilato al margine lastra, -
Lotto 105 Georg Kilian (1683-1754)
La Resurrezione di Gesù
acquatinta a la maniera nera, con particolare inchiostrazione in blu-azzurro di Georg Kilian (1683-1754) stampata a Augusta - 1740 ca. Immagine di grande suggestione, resa anche attraverso l'uso del particolare colore dell'inchiostratura, che accentua la resa dei chiaroscuri nelle diverse zone della veduta. La parte centrale è illuminata dalla figura del Cristo risorto, in piedi nel raggio di luce proveniente dall'Alto, tra due giovani figure che sorreggono la pietra tombale spostata, e lo stupore misto a timore dei soldati romani a guardia del sepolcro, che accecati dalla luce divina di Gesù, si proteggono la vista.
acquatinta a la maniera nera
71,5 x 49 cm
Veduta piuttosto rara, per dimensione e colore inchiostratura, in condizioni generali buone, con mancanze ai bordi e restauri datati; stampata su carta pesante -
Lotto 106 Jean-François Poletnich
Le Trait Dangereux
Acquaforte in bianco e nero e bulino su carta, realizzata nel 1742 da J.F. Poletnich dal disegno di François Boucher.
Una bella donna, avvolta da un drappeggio drammatico, rilascia una freccia. L'opera trasmette un'aria neoclassica.
Con una assennata calibrazione tonale, e un nero profondo e vibrante ottenuto dal bulino, la composizione è realizzata con piena padronanza della tecnica artistica e una sensualità tipica delle opere settecentesche.
Iscrizioni degli autori sui lati, il titolo inciso in stampatello sul margine inferiore al centro. "Paris chez Basam" indica l'indirizzo del stampatore e venditore di questa opera all'epoca.
In buone condizioni, salvo fioritura diffusa soprattutto ai margini e un consueto ingiallimento della carta. Questa stampa originale ha conservato tutta la sua bellezza e carisma. Compreso di passepartout in cartone.
Una copia avant la lettre è conservata al Museo del Louvre di Parigi.
50.5 x 37.8 (foglio), 67,5 x 55 (passepartout) -
Lotto 107 Bernard Picart (1673-1733)
Les Gemeaux Castor et Pollux
Acquaforte su carta vergellata, rappresentante il mito greco dei Dioscuri: Castore e Polluce. Meravigliosa stampa caratterizzata dall'impressione freschissima e dalla linea elegante, tratta dal volume “Le Temple des Muses”, pubblicato ad Amsterdam nel 1742 da Zacharias Chatelain. Iscrizione: "B. Picart del." sotto l'immagine, sul margine inferiore sinistro. In condizioni molto buone, salvo un consueto lieve ingiallimento dei margini e una leggera piega verticale sul margine sinistro, in corrispondenza della legatura. Alcune lievi macchie ai margini, qualche traccia di ossidazione sul margine superiore sinistro. Questi difetti non pregiudicano l''immagine.
"Le Temple des Muses" fu un libro con illustrazioni delle favole più popolari di Ovidio e di altri miti greci, pubblicato nel 1733 in olandese ("Tempel der Zanggodinnen"), nel 1738 in inglese e nel 1742 in francese da Zacharias Chatelain. Le incisioni furono accompagnate dalle didascalie in quattro lingue: francese, inglese, tedesco e olandese.
Le meravigliose sessanta tavole incise da Bernard Picart furono una sorta di compendio mitologico alla moda, utile nel Settecento, quando il fascino dell'antichità greca e romana seguì lo scavo sistematico delle rovine di Pompei ed Ercolano nell'Italia meridionale. Dopo il 1750 lo stile neoclassico dominò tutti i campi artistici.
45.6 x 28.6 -
Lotto 108 Bernard Picart (1673-1733)
Tantale
Acquaforte su carta vergellata, rappresentante il mito greco del tormento di Tantalo.
Bellissima stampa di impronta freschissima, tratta dal volume “Le Temple des Muses”, pubblicato ad Amsterdam nel 1742 da Zacharias Chatelain. Iscrizioni: "B. Picart del. 1730" sotto l'immagine, sul margine inferiore sinistro. In condizioni molto buone, salvo un consueto lieve ingiallimento dei margini e una leggera piega verticale sul margine destro, in corrispondenza della rilegatura. Fioritura sparsa sul margine inferiore. Questi difetti non pregiudicano l'immagine.
"Le Temple des Muses" fu un libro con illustrazioni delle favole più popolari di Ovidio e di altri miti greci, pubblicato nel 1733 in olandese ("Tempel der Zanggodinnen"), nel 1738 in inglese e nel 1742 in francese da Zacharias Chatelain. Le incisioni furono accompagnate dalle didascalie in quattro lingue: francese, inglese, tedesco e olandese.
Le meravigliose sessanta tavole incise da Bernard Picart furono una sorta di compendio mitologico alla moda, utile nel Settecento, quando il fascino dell'antichità greca e romana seguì lo scavo sistematico delle rovine di Pompei ed Ercolano nell'Italia meridionale. Dopo il 1750 lo stile neoclassico dominò tutti i campi artistici.
45.6 x 28.6 -
Lotto 109 Bernard Picart (1673-1733)
Pygmalion
Sublime opera realizzata dall'incisore francese Bernard Picart nel 1742. Acquaforte su carta vergellata, rappresentante il mito greco di Pigmalione.
Bellissima stampa con un'impressione molto fresca, dal volume "Le Temple des Muses", pubblicato ad Amsterdam nel 1742 da Zacharias Chatelain. Lunga iscrizione sotto l'immagine e "B. Picart del. 1731" sul margine inferiore sinistro. In ottime condizioni, salvo un consueto lieve ingiallimento dei margini e una leggera piega verticale sul margine destro, in corrispondenza della legatura. Alcune lievi macchie sul margine superiore.Questi difetti non pregiudicano l'immagine.
"Le Temple des Muses" fu un libro con illustrazioni delle favole più popolari di Ovidio e di altri miti greci, pubblicato nel 1733 in olandese ("Tempel der Zanggodinnen"), nel 1738 in inglese e nel 1742 in francese da Zacharias Chatelain. Le incisioni furono accompagnate dalle didascalie in quattro lingue: francese, inglese, tedesco e olandese.
Le meravigliose sessanta tavole incise da Bernard Picart furono una sorta di compendio mitologico alla moda, utile nel Settecento, quando il fascino dell'antichità greca e romana seguì lo scavo sistematico delle rovine di Pompei ed Ercolano nell'Italia meridionale. Dopo il 1750 lo stile neoclassico dominò tutti i campi artistici.
45.6 x 28.6 -
Lotto 110 Bernard Picart (1673-1733)
Tithon
Acquaforte su carta vergellata, rappresentante il mito greco di Tithonus. Bellissima stampa di impronta freschissima, tratta dal volume “Le Temple des Muses”, pubblicato ad Amsterdam nel 1742 da Zacharias Chatelain. Lunga iscrizione sotto l'immagine e "B. Picart del." sul margine inferiore sinistro. In condizioni molto buone, salvo un consueto lieve ingiallimento dei margini e qualche leggera piega verticale sul margine destro, in corrispondenza della rilegatura. Leggera fioritura ai margini, e un piccolo strappo sul margine superiore destro. Questi difetti non pregiudicano l'immagine.
"Le Temple des Muses" fu un libro con illustrazioni delle favole più popolari di Ovidio e di altri miti greci, pubblicato nel 1733 in olandese ("Tempel der Zanggodinnen"), nel 1738 in inglese e nel 1742 in francese da Zacharias Chatelain. Le incisioni furono accompagnate dalle didascalie in quattro lingue: francese, inglese, tedesco e olandese.
Le meravigliose sessanta tavole incise da Bernard Picart furono una sorta di compendio mitologico alla moda, utile nel Settecento, quando il fascino dell'antichità greca e romana seguì lo scavo sistematico delle rovine di Pompei ed Ercolano nell'Italia meridionale. Dopo il 1750 lo stile neoclassico dominò tutti i campi artistici.
45.6 x 28.6 -
Lotto 111 Bernard Picart (1673-1733)
Lycaon
Acquaforte su carta vergellata, rappresentante il mito greco di Licaone. Bellissima stampa di fresca impressione, tratta dal volume “Le Temple des Muses”, pubblicato ad Amsterdam nel 1742 da Zacharias Chatelain. Lunga iscrizione sotto l'immagine) e "B. Picart del.1731" sul margine inferiore sinistro. In ottime condizioni, salvo un consueto lieve ingiallimento dei margini e qualche leggera piega verticale sul margine destro, in corrispondenza della rilegatura. Lieve fioritura ai margini.Questi difetti non pregiudicano l'immagine.
"Le Temple des Muses" fu un libro con illustrazioni delle favole più popolari di Ovidio e di altri miti greci, pubblicato nel 1733 in olandese ("Tempel der Zanggodinnen"), nel 1738 in inglese e nel 1742 in francese da Zacharias Chatelain. Le incisioni furono accompagnate dalle didascalie in quattro lingue: francese, inglese, tedesco e olandese.
Le meravigliose sessanta tavole incise da Bernard Picart furono una sorta di compendio mitologico alla moda, utile nel Settecento, quando il fascino dell'antichità greca e romana seguì lo scavo sistematico delle rovine di Pompei ed Ercolano nell'Italia meridionale. Dopo il 1750 lo stile neoclassico dominò tutti i campi artistici.
45.6 x 28.6 -
Lotto 112 Bernard Picart (1673-1733)
La Lune et Endymion
Acquaforte su carta vergella, rappresentante il mito greco di Endimione. Bellissima stampa di fresca impressione, tratta dal volume “Le Temple des Muses”, pubblicato ad Amsterdam nel 1742 da Zacharias Chatelain. Iscrizione sotto l'immagine e "B. Picart del.1731" sul margine inferiore sinistro. In ottime condizioni, salvo un consueto lieve ingiallimento dei margini e qualche leggera piega verticale sul margine destro, in corrispondenza della legatura. Alcune lievi macchie e leggere fioritura sparsa ai margini. Questi difetti non pregiudicano l'immagine.
"Le Temple des Muses" fu un libro con illustrazioni delle favole più popolari di Ovidio e di altri miti greci, pubblicato nel 1733 in olandese ("Tempel der Zanggodinnen"), nel 1738 in inglese e nel 1742 in francese da Zacharias Chatelain. Le incisioni furono accompagnate dalle didascalie in quattro lingue: francese, inglese, tedesco e olandese.
Le meravigliose sessanta tavole incise da Bernard Picart furono una sorta di compendio mitologico alla moda, utile nel Settecento, quando il fascino dell'antichità greca e romana seguì lo scavo sistematico delle rovine di Pompei ed Ercolano nell'Italia meridionale. Dopo il 1750 lo stile neoclassico dominò tutti i campi artistici.
45.6 x 28.6 -
Lotto 113 Gianfrancesco Pivati (1680-1784)
Cerimonia di matrimonio giapponese
Acquaforte, acquarellata a mano. Incisione meravigliosa e dettagliata, raffigurante una tipica cerimonia di matrimonio giapponese. Da “Nuovo Dictionnario Scientifico e Curioso del Sacro e del Profano", di Gianfrancesco Pivani, Venezia, Benedetto Milocco, 1746-1751 (vol. VIII, tavola XLVII). Volume VIII comprende una raccolta di 25 tavole che illustrano “Usi e costumi, riti religiosi del popolo asiatico”. In perfette condizioni, passepartout compreso.
37.5 x 23.8 (foglio), 25.5 x 18 (immagine), 49 x 34 (passepartout) -
Lotto 114 Gianfrancesco Pivati (1680-1784)
Il modo in cui i peruviani accendono il fuoco sacro durante la festa del sole -- Inca che offre un vaso di liquore
Acquaforte, acquerellata a mano. Rappresenta un rito tipico peruviano e inca durante la Festa del Sole (l'offerta alla divinità del Sole). Tratta dalla serie "Nuovo dizionario scientifico e curioso del Sacro e del Profano", (volume VIII, tavola LXXVII), pubblicata da Benedetto Milocco a Venezia nel 1746-1751 e riguardante costumi e riti religiosi del popolo americano. Condizioni perfette, passepartout compreso.
37.5 x 23.8 (foglio), 49 x 34 (passepartout) -
Lotto 115 Gianfrancesco Pivati (1680-1784)
Cerimonia funebre del re e monastero di Talapini
Acquaforte, acquarellata a mano. Rappresenta una tipica cerimonia funebre reale al monastero di Bur. Tratta dalla serie "Nuovo dizionario scientifico e curioso del Sacro e del Profano" (volume VIII, tavola XXIX), pubblicata da Benedetto Milocco a Venezia nel 1746-1751, riguardante costumi e riti religiosi dei vari popoli. Condizioni perfette, passepartout compreso.
37.5 x 23.8 (foglio), 49 x 34 (passepartout) -
Lotto 116 Gianfrancesco Pivati (1680-1784)
Battesimo moscoviano
Acquaforte, acquarellata a mano. Rappresenta un tipico battesimo moscoviano. Proviene dalla serie "Nuovo dizionario scientifico e curioso concernente il sacro e il profano" (volume VIII, tavola LXXXIX), pubblicata da Benedetto Milocco a Venezia nel 1746-1751, riguardante i costumi e i riti religiosi dei vari popoli. Condizioni perfette, passepartout compreso.
37.5 x 23.8 (foglio), 49 x 34 (passepartout) -
Lotto 117 Gianfrancesco Pivati (1680-1784)
Il modo in cui i greci aspettano il fuoco sacro dal cielo
Acquaforte, acquerellata a mano. Rappresenta il modo in cui i greci aspettano il fuoco sacro. Tratta dalla serie "Nuovo dizionario scientifico e curioso sul Sacro e il Profano", (volume VIII, tavola LXXXIV), pubblicata da Benedetto Milocco a Venezia nel 1746-1751, riguardanti i costumi e i riti religiosi dei vari popoli. Condizioni perfette, passepartout compreso.
37.5 x 23.8 (foglio), 49 x 34 (passepartout) -
Lotto 118 Gianfrancesco Pivati (1680-1784)
La corsa del grande gentiluomo
Acquaforte, acquarellata a mano, raffigurante un gentiluomo orientale che cavalca davanti a una folla festante. Tratta dalla serie "Nuovo dizionario scientifico e curioso del Sacro e del Profano", (tomo VIII, tavola XVIII), pubblicata da Benedetto Milocco a Venezia nel 1746-1751, riguardante i costumi e i riti religiosi dei vari popoli. Condizioni perfette, passepartout compreso.
37.5 x 23.8 (foglio), 49 x 34 (passepartout) -
Lotto 119 Gianfrancesco Pivati (1680-1784)
Il Bairam
"Il Bairan, ovvero la Pasqua del Muhannadan" è una pregevole acquaforte, acquarellata a mano. Rappresenta il "Bairan", la festa musulmana dopo il digiuno del Ramadan. Tratta dalla serie "Nuovo dizionario scientifico e curioso del Sacro e del Profano", (tomo VIII, tavola XIV), pubblicata da Benedetto Milocco a Venezia nel 1746-1751, riguardant i costumi e i riti religiosi dei vari popoli.Condizioni perfette, passepartout compreso.
37.5 x 23.8 (foglio), 49 x 34 (passepartout) -
Lotto 120 Gianfrancesco Pivati (1680-1784)
Sacrificio tra i messicani
"Sacrificio dei messicani, Divinità presiede la caccia" è una pregevole acquaforte, acquarellata a mano. Rappresenta i tipici riti messicani del sacrificio umano e della caccia. Tratta dalla serie "Nuovo dizionario scientifico e curioso del Sacro e del Profano" (tomo VIII, tavola LXVI), pubblicata da Benedetto Milocco a Venezia nel 1746-1751, riguardante i costumi e i riti religiosi dei vari popoli. Condizioni perfette, passepartout compreso.
Il "Nuovo Dizionario" di Pivati fu un coraggioso contributo al dibattito culturale italiano della metà del settecento. La conoscenza ampia, utile e interessante che contiene fu presa dalle opere ebraiche, greche, latine, francesi, spagnole e inglesi, oltre che dalle italiane. “Gli argomenti trattati sono ben ricercati e generalmente presentati in uno stile semplice e diretto (…)”. La voce liberale di Pivati fu molto progressivo nel contesto del rigido conformismo predominante in tutta la penisola italiana. “Sembra impegnato nella Ragione e nella Scienza in opposizione alla semplice Fede, ma cerca di evitare qualsiasi sfida diretta agli insegnamenti dogmatici della Chiesa”.
Riferimento: Silvano Garafalo, in: Frank Kafker, Notable Encyclopedias, Oxford 1981.
37.5 x 23.8 (foglio), 49 x 34 (passepartout) -
Lotto 121 Carlo Orsolini (1703 - 1784) da Antonio Balestra (1666-1740)
SAN GIROLAMO HA LA VISIONE DEGLI ANGELI DEL GIUDIZIO
San Girolamo, nell’atto di scrivere, ha la visione degli angeli che suonano le trombe del Giudizio. In basso tre angioletti sfogliano un libro appoggiato su un leone simbolo del santo. In basso fuori inciso i nomi degli autori e l’iscrizione “Post multas lacrymas, post caelo inhaerentes ocolus, nonnumquam videbar mihi interesse / agminibus Angelorum Epist. XXII ad Eustoch.”. Buon esemplare con piccoli margini.
Acquaforte, 330x221mm
Buon esemplare, piccolo margine. -
Lotto 122 Ercole Lelli (Bologna, 1702-1766) da Aureliano Milani (Bologna, 1675 – Roma, 1749)
SAN GAETANO
San Gaetano sorretto da due angeli di fronte alla Madonna con il Bambino assisa su una nuvola, tra altri angeli e angioletti. In basso fuori inciso l’iscrizione “Sanctus Caietanus clericorum regularium fundator”, ai lati i nomi degli autori.
Acquaforte, 510x351mm
Buono stato di conservazione. -
Lotto 123 Pierre Quentin Chedel (1705-1763)
Paesaggio con rocce
Opera realizzata a metà del XVIII secolo. Acquaforte su carta. Il foglio è incollato su carta. Condizioni molto buone.
Quest'opera rappresentante un paesaggio naturale con le rocce alte sulla sinistra, è caratterizzata dai tratti molto delicati.
L'opera fu incisa dall'artista francese Pierre Quentin Chedel (1705-1763), dal disegno originale di François Boucher (1703-1770),
11.5 x 17 -
Lotto 124 Johann Daniel Herz (1720- 1793)
Enea giunge alla foce del Tevere
tratta dagli affreschi di Pietro da Cortona (1596-1669) nel Palazzo Doria Pamphili a Roma [Ciclo di Enea], stampata ad Augsburg(Augusta) 1750 ca.
acquaforte
32 x 48,7 cm
foglio rifilato al margine -
Lotto 125 Johann Daniel Herz (1720- 1793)
L'Olimpo degli dei
tratta dagli affreschi di Pietro da Cortona (1596-1669), incisa da Johann Daniel Herz (1720- 1793), stampata a Roma da Giacomo de Rossi - 1750 ca.
acquaforte
35,3 x 46,1 cm
discrete condizioni con foglio rifilato ma margini conservati -
Lotto 126 VEDUTE Ottiche
lotto di 8 "Vue Optique" con la tipica coloritura vivace a colori primari di questo tipo di stampe; sono state ritagliate per essere inserite nella lanterna magica, che consentiva poi la visuale ottica della vedute con l'aiusilio di una fonte luminosa artificiale. Stampate a Parigi CHEZ JACQUES CHEREAU, metà XVIIIsec.
La città di Dresda capitale della Sassonia 43x17
Il castello di Mudon nella Francia 42,5x23,5
Villa del Re di Francia nelle vicinanze di Parigi 43x21 Versailles
Vestigi del tempio della città di Balbeche 43x24
Le Antiche bellissime Piramidi d'Egitto 43x27.5
Veduta della chiesa di San Domenico a Cadice 43x25,5
Veduta della città di Parigi con il gran ponte Royale dove sotto passa la Senna 43,5x19,5
Piazza San Pietro 43x20,5
43 x 20 cm ca.
qualche mancanza e difetti nelle piccole parti ritagliate -
Lotto 127 Bartolomeo Crivellari (Venezia, 1716-1777), da disegno di Sebastiano Gamma (Bologna, 1711-1768), da Nicolò dell’Abate (Modena, 1512 – Fontainebleau, 1571)
CONCERTO CON L’ARPA
L’incisione riproduce l’affresco realizzato da Nicolò dell’Abate verso la metà del ’500 a palazzo Poggi a Bologna.
Acquaforte, 225x320mm
Ottimo stato di conservazione. -
Lotto 128 Bartolomeo Crivellari (Venezia, 1716-1777), da disegno di Sebastiano Gamma (Bologna, 1711-1768) da Nicolò dell’Abate (Modena, 1512 – Fontainebleau, 1571)
GIOCO DI CARTE
L’incisione riproduce l’affresco realizzato da Nicolò dell’Abate verso la metà del ’500 a palazzo Poggi a Bologna.
Esemplare marginoso in perfetto stato di conservazione.
Acquaforte, 225x365mm
Ottimo stato di conservazione. -
Lotto 129 Bartolomeo Crivellari (Venezia, 1716-1777), da disegno di Domenico Maria Fratta (1696-1763) da Pellegrino Tibaldi (Valsolda, 1527 – Milano, 1596)
IL DONO DI EOLO
L’incisione riproduce l’affresco realizzato da Pellegrino Tibaldi per la serie Storie di Ulisse a Palazzo poggi a Bologna. Eolo dona a Ulisse l’otre con i venti.
Esemplare marginoso in perfetto stato di conservazione.
Bulino, 415x205mm
Ottimo stato di conservazione. -
Lotto 130 Bartolomeo Crivellari (Venezia, 1716-1777), da disegno di Domenico Maria Fratta (1696-1763) da Pellegrino Tibaldi (Valsolda, 1527 – Milano, 1596)
POLIFEMO
L’incisione riproduce l’affresco realizzato da Pellegrino Tibaldi per la serie Storie di Ulisse a Palazzo Poggi a Bologna. Ulisse e i suoi compagni fuggono da Polifemo camuffati con pelli di pecore.
Esemplare marginoso in perfetto stato di conservazione.
Acquaforte, 415x205mm
Ottimo stato di conservazione. -
Lotto 131 Lorenzo Capponi (Bologna, 1733 – notizie fino al 1771) da Ludovico Carracci (Bologna, 1555-1619)
CAVALLO DI TROIA
L’incisione riproduce nello stesso verso un affresco della serie sulla storia di Enea realizzata da Ludovico Carracci, con l’aiuto di Annibale e Agostino, per palazzo Fava a Bologna. Il cavallo collocato su un carro è trainato verso la città, tutt’intorno giovani e fanciulle cantano e suonano, sulle mura si vede un’ampia breccia. In basso fuori inciso l’iscrizione “Scandit equus ryptos fatalis machina muros”.
Splendido esemplare in perfetto stato di conservazione.
Acquaforte, 235x240mm
Ottimo stato di conservazione. -
Lotto 132 Giuseppe Vasi (1710-1782)
Il Tempio di Nettuno
"Il Tempio di Nettuno" è un'incantevole acquaforte realizzata dall'antico maestro Giuseppe Vasi nel 1760.
Bellissima prova d'autore, avant la lettere, che mostra un apparato architettonico per fuochi d'artificio, realizzato da Paolo Posi in occasione della Festa della Chinea nel 1760.
Firmata su lastra al margine inferiore destro. Titolo originale con una dettagliata descrizione sotto l'immagine. In buone condizioni, con una leggera abrasione nell'angolo in alto a sinistra e lieve fioritura ai margini.
Rif: G. Sassoli, Apparati architettonici per fuochi d'artificio, 1994, p. 137, n. 69.
Giuseppe Vasi (Corleone, 1710 - Roma, 1782) fu il maestro di Giambattista Piranesi. Fu l'artista delle vedute architettoniche, in particolare di Roma, come dimostra il "Delle magnificenze di Roma antica e moderna" (1747-61), un portafoglio di 200 tavole, raccolte in 10 libri.
42 x 56.8 (foglio), 38.3x53.2 (immagine) -
Lotto 133 Francesco Bartolozzi (1728 - 1815)
Premio della Virtù
da disegno di Giuseppe Zocchi (1717-1767) edita nel 1761 a Venezia da Joseph Wagner (1706-1786)
acquaforte e pointillé
32 x 51 cm
discrete condizioni, foglio rifilato come d'uso -
Lotto 134 La visione di San Gaetan
acquaforte di G. B. Cipriani (1727-1785) tratta dall'opera Raccolta di cento pensieri diversi di Anton Domenico Gabbiani, pittor Fiorentino … di Anton Domenico Gabbiani ( 1652-1726) tav. LXIII
30 x 40,4 cm
Esemplare fresco con margini completi, in buone condizioni generali -
Lotto 135 Giambattista Brustolon (1718 - 1796) da Giovanni Antonio Canal (1697 - 1768)
Il Doge assiste alla festa del giovedì Grasso
stampa n°7 di 12, Serie Feste Veneziane, pubblicata nel 1766
Acquaforte e bulino
45 x 57 cm (immagine), 55 x 70 cm (totali)
buone condizioni salvo margini usurati con piccole lacune, macchie di umidità sui margini e in parte sul immagine, leggera fioritura sparsa; montata su tela con cornice laccata e dorata coeva -
Lotto 136 Giambattista Brustolon (1718 - 1796) da Giovanni Antonio Canal (1697 - 1768)
Visita del Doge alla Salute
stampa n°8 di 12, Serie Feste Veneziane, pubblicata nel 1767
Acquaforte e bulino
45 x 57 cm (immagine), 55 x 70 cm (totali)
discrete condizioni, macchie di umidità; montata su telaio coevo, rintelata, con cornice laccata e dorata coeva -
Lotto 137 Lorenzo Lorenzi, Violante Vanni
Colombo Maggiore Cenerino
Acquaforte acquerellata a mano. Intitolata in italiano e latino sul margine superiore: "Colombo maggiore cenerino-Colombus an cinerius major". Numerato su lastra "DXVIII" (518), nell'angolo in alto a destra. In ottime condizioni
Realizzata da Lorenzo Lorenzi e Violante Vanni. Da "Storia naturale degli uccelli", 1767-1776, di Saverio Manetti (17223-1784), Firenze, Italia.
46.3 x 35.2 -
Lotto 138 Lorenzo Lorenzi, Violante Vanni
Fraticella dall'Aldovrando Pica Marina
Acquaforte colorata a mano di Lorenzo Lorenzi e Violante Vanni. Intitolata in italiano e latino a margine maggiore "Fraticella dall'Aldovrando Pica Marina - Fratercula, Pica Marina ab Aldovrando dicta". Numerato su lastra "DLI" (551), nell'angolo superiore destro. In ottime condizioni.
Da "Storia naturale degli uccelli", 1767-1776, di Saverio Manetti (17223-1784), Firenze, Italia.
46.3 x 35.2 -
Lotto 139 Saverio Manetti (1723 – 1785)
Anatra domestica scura di becco incurvato, femmina
Meravigliosa acquaforte acquerellata a mano. Intitolata in italiano e latino sul margine superiore "Anatra domestica scura di becco incurvato, femmina - Anas domestica fusca rostroincurvo, foemina". Numerata su lastra "DLXVII" (567), nell'angolo superiore destro. In condizioni molto buone, salvo una leggera increspatura al centro del margine destro, sopra la linea marginale, e un lieve scolorimento nell'angolo in alto a destra (sulla numerazione).
Da "Storia naturale degli uccelli", 1767-1776, di Saverio Manetti (17223-1784), Firenze, Italia.
46.5 x 35 (foglio), 34.5x27.2 (immagine) -
Lotto 140 Jeanne Chapoulaud, Jean Baptiste Crépy
NOUVEAU JEU DE LA MARINE
Tabellone da gioco, derivato dal gioco dell’oca, con scomparti illustrati numerati da 1 a 63, disposti a spirale, antiorario, ciascuna casella illustra un termine nautico, una nave o una manovra navale. Nel pannello centrale l’iscrizione con le regole del gioco, bandiere navali e una fregata con una legenda che spiega gli alberi, le vele e altre caratteristiche. Gli angoli superiori sono decorati con rose dei venti, quelli inferiori con scene nautiche. Buon esemplare con qualche restauro.
Acquaforte colorata a mano, 490x670mm
Discreta conservazione con piccoli restauri. -
Lotto 141 Jean-Claude Richard de Saint-Non, detto Abate di Saint-Non (Parigi, 1727 – 25 novembre 1791)
Capriccio
Opera d'arte originale realizzata da Jean-Claude Richard de Saint-Non nella seconda metà del XVIII secolo. Acquatinta su carta. Passepartout incluso. Buone condizioni.
Opera molto elegante e antica, rappresentante un "capriccio", ovvero una veduta con architettura fantastica e con diversi elementi e monumenti dell'antichità. La vista raffigura su un tempio e un'antica piramide, con piccole figure umane al centro della composizione.
L'opera fu realizzata da Jean-Claude Richard de Saint-Non (noto anche come "L'abate di Saint-Non") (Parigi, 1727 - 1791), un incisore e collezionista d'arte francese, nonché un archeologo, mecenate, e un viaggiatore. Dedicò la sua vita alla religione, ed entrò nel Parlamento parigino. Fu esiliato nella città di Poitiers. Tra il 1759 e il 1761 viaggiò lungo l'Inghilterra e l'Italia. Rimase affascinato dalla bellezza della Calabria e della Sicilia e scrisse un'opera intitolata "Voyage pittoresque ou Description des Royaumes de Naples et de Sicile", una relazione del suo viaggio dal 1781 al 1786. Jean-Honoré Fragonard Frealizzò un famoso ritratto dell'abate di Saint-Non, attualmente conservato al Museo del Louvre.
28 x 23 (foglio), 51 x 35 cm (passepartout),
27 x 22 (immagine) -
Lotto 142 Pierre-François Palloy (23 January 1755 – 1835)
Medaille de Pallot
Opera d'arte originale realizzata da Pierre Francois Palloy, nella seconda metà del XVIII secolo. Acquaforte su carta. Prova d'autore, avant la lettre. Ottime condizioni.
Pierre Francois Palloy (1755-1835), noto anche con il nome di Palloy Patriote, fu un artista e architetto francese.
15 x 12.5 -
Lotto 143 Charles Paul Jean Baptiste de Bourgevin Vialart de Moligny (1743 - 1795)
Da Parmigianino
Opera incisa da Charles Paul Jean Baptiste de Bourgevin Vialart de Moligny, detto anche Comte de Saint-Morys, nella seconda metà del XVIII secolo. Acquaforte su carta, dal disegno originale del Parmigianino. Passepartout incluso. Ottime condizioni.
Impressione molto interessante, rappresentante una figura con un libro aperto. La stampa riproduce un'opera dell'artista manierista italiano, Parmigianino (Parma, 1503 - Casalmaggiore, 1540).
Charles Paul Jean Baptiste de Bourgevin Vialart de Moligny, detto anche Comte de Saint-Morys (Parigi, 1743 - Île-d'Houat, 1795) du il figlio di Charles Paul Jean Baptiste de Bourgevin Vialart de Moligny. Fu un collezionista francese, famoso soprattutto per la sua collezione di disegni, iniziata nel 1769, accresciuta negli anni grazie all'eredità del patrimonio artistico di zio e zia.
23 x 17.5 (foglio), 21.5 x 16 (immagine), 35 x 26 (passepartout) -
Lotto 144 Giovanni Battista Galestruzzi (1615-1669)
Putto
Acquaforte incisa da Giovanni Battista Galestruzzi dal disegno di Polidoro da Caravaggio, realizzata nel XVII secolo. Iscrizione latina sul margine inferiore della matrice. Buone condizioni, salvo qualche piccola macchia.
L'acquaforte rappresenta un particolare del fregio di Palazzo Cesi a Roma, decorato da Polidoro da Caravaggio -- un angioletto sulle nuvole con un vassoio.
Giovanni Battista Galestruzzi (1618-1677) fu un pittore e incisore italiano del periodo barocco. Visse a Roma, dove fu membro dell'Accademia di San Luca nel 1652.
18 x 12.3