Asta 15 - Asta di design, antiquariato e collezionismo d'autore
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Lotto 532 Gouache raffigurante giovane donna che legge. A. Abate (Roma, 1946 – Roma, 2012). Cm 21x17, in cornice cm 32x29. Guache su cartoncino. Firmata in basso a destra Abate Roma.
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Lotto 533 Olio su tela raffigurante natura morta di fiori, XVII-XVIII Secolo. Cm 50x36, olio su tela applicata su tavola.
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Lotto 534 Dipinto ad olio su tela raffigurante natura morta di cacciaggione, Christina Petronella Schotel (Dordrecht 1818- Aardenburg 1854). Cm 73x60. Firmato in basso a sinistra.
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Lotto 535 Dipinto ad olio su tela raffigurante copia da "Solleciting a vote". Cm 62x76. Misure in cornice cm 78x93. Firmato in basso a sinistra D.Wert 1830.
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Lotto 536 Ritratto di fanciullo in cornice ovale, fine XIX secolo. cm 50x39
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Lotto 537 Dipinto ad olio su tela raffigurante barche in mare, XIX secolo. Cm 45x77.
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Lotto 538 Dipinto ad olio su tela raffigurante Parca Cloto e ragazzo con candela, XVII secolo. Cm 61x80. Privo di cornice. "L’opera è oralmente attribuita al pittore veneto Pietro della Vecchia (Vicenza, 1603 – Venezia 1678).
Conosciuto come Pietro Muttoni fino al 1984, a seguito di errate interpretazioni dell’abate Luigi Lanzi, raggiunse notorietà intorno alla fine del quarto decennio del Seicento, fino ad essere considerato uno dei più importanti pittori di Venezia, soprattutto di arte sacra, e grande conoscitore di disegni e dipinti antichi, a capo di una grande bottega.
La sua prima attività risente della pittura di colore dei veneti Carlo Saraceni e Alessandro Varotari il Padovanino, fino a subire gli influssi della pittura di Giorgione, Tiziano, Romanino, Palma il Vecchio, il Bassano e del genovese Bernardo Strozzi, quest’ultimo approdato a Venezia in quegli anni ’30.
Dopo il 1650 la sua arte volge verso un uso sapiente e prevalente della luce, dunque verso una maggiore drammaticità, e riprende i primi modelli caravaggeschi.
Subisce la fascinazione dell’atmosfera libertina, vagamente anticlericale e sovversiva, che caratterizza l'Accademia degli Incogniti, creata dal patrizio veneziano Giovan Francesco Loredan e frequentata da una variegata miscellanea di intellettuali di libero pensiero, non solo veneti. Questi influssi si manifestano soprattutto nell'iconografia di alcune opere della metà del secolo, che tendono a ridicolizzare, rappresentare in modo grottesco, dunque contestare, la cultura ufficiale e dominante.
La tela raffigura verosimilmente la parca Cloto, il cui nome deriva dal greco Klothes, filatrice, che tesse lo stame della vita, ovvero il filo del fato.
Nella Teogonia di Esiodo, rappresenta il destino ineluttabile, insieme alle sorelle Làchesi e Àtropo, che quel filo svolgono e infine recidono, segnando la vita e la morte di ogni uomo.
Cloto, che lavora incessantemente giorno e notte, rischiarata dalla candela del ragazzo, viene evocata anche nel Purgatorio di Dante, Canto XXI, 25-27:
“Ma perché lei che dì e notte fila,
non gli avea tratta ancora la conocchia,
che Cloto impone a ciascuno e compila…”
La tematica suggestiva, la rappresentazione grottesca e spietatamente realistica, gli effetti di luci spettrali e la soffocante mancanza di spazio nella composizione, riconducono dunque il dipinto agli anni e all’atmosfera dell’Accademia degli Incogniti, nonché del “gruppo dei Tenebrosi”, che ebbero fortuna a Venezia intorno al 1660.
L’attribuzione potrebbe trovare conferma confrontando l’opera con quella di sicura realizzazione di Pietro della Vecchia, rappresentante Le Tre Parche con teschio e conservata nelle Gallerie Estensi." ASOR Studio -
Lotto 539 Dipinto olio su tela raffigurante giovani amanti con levriero in vesti pompeiani, XIX secolo. Firmato in basso a sinistra Luigi Crosio (1835-1915). Cm 80x55, in cornice dorata cm 99x73.
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Lotto 540 Dipinto olio su tela raffigurante Venezia in trono con la Giustizia e la Pace , da Paolo Veronesi. Firmato in basso destra A. Franchini e datato 1898. Cm 48x36cm, in cornice dorata cm 56x45.
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Lotto 541 Dipinto ad olio su tela raffigurante scena storica (Galileo Galilei), fine XVIII, inizi XIX secolo. Cm 70x100, con cornice dorata 95x125. Olio su tela applicata a masonite
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Lotto 542 Disegno a matita su carta raffigurante volto di donna. Firmato in basso a destra L. Consoli. Cm 29x21.
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Lotto 543 Disegno a matita su carta raffigurante viso di donna con rondine. Firmato in basso a destra L. Consoli. Cm 38x29.
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Lotto 544 Acquerello raffigurante paesaggio di Taormina di Lily Giachery ( Inghilterra 1907 - Taormina 1994 ). Cm 25x35, con cornice cm 45x55.
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Lotto 545 Dipinto ad olio su tavoletta raffigurante paesaggio con alberi, Goffredo Paganini (Roma 1917-1978). Firmato sul davanti e datato sul retro 5.5.67. Cm 10x13,5. In cornice cm 26x30.
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Lotto 546 Dipinto ad olio su tela raffigurante asini e carro, Elvira Del Giudice. Cm 10x14. Firmato in basso a sinistra.
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Lotto 547 Dipinto ad olio su cartone telato raffigurante paesaggio montano, Elvira Del Giudice. Cm 21,5x35. Firmato in basso a destra
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Lotto 548 Dipinto ad olio su tela raffigurante viale sul mare, Elvira Del Giudice. Cm 48x69. Firmato in basso a destra.
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Lotto 549 Dipinto ad olio su cartone telato raffigurante paesaggio boschivo, Elvira Del Giudice. Cm 30x23.
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Lotto 550 Dipinto ad olio su cartone telato raffigurante borgo, Elvira Del Giudice. Cm 54x44. Firmato in basso a sinistra.
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Lotto 551 Olio su cartone telato raffigurante scena d’interno, madre con bambino, Mario Fattori (1930), Cm 25x35
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Lotto 552 Olio su cartone telato raffigurante ragazzo in una stalla, Mario Fattori (1930). Cm 25x35
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Lotto 553 Dipinto ad olio su tela raffigurante natura morta di frutta e papaveri. XX secolo. Cm 50x70. In cornice 61x80. Firmato in basso a destra G. Randi.
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Lotto 554 Dipinto ad olio su tela raffigurante paesaggio fluviale con personaggi. Cm 52x79,5. In cornice 64x91.
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Lotto 555 Dipinto ad olio su tela raffigurante paesaggio notturno al chiaro di luna. Cm 53x58,5. In cornice 69x74.
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Lotto 556 Stampa “Le minuet”, Claude Gillot (Langres, 28 aprile 1673 – Parigi, 4 maggio 1722). Cm 43x61
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Lotto 557 Litografia “La Voicine” di Paul Ricard ”64. Cm 42x33. L. Dechaume
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Lotto 558 Stampa raffigurante volto di bimbo, XX Secolo. Cm 29x22
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Lotto 559 Stampa raffigurante Etna su Catania, Sebastiano Milluzzo (Catania, 1915 – Catania,2011). Cm 34 x24. In cornice cm 48x38.
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Lotto 560 Incisione ad acquaforte raffigurante duello rusticano. Firmato Guido Galfamostella e datato 1929. Cm 49x39.
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Lotto 562 Dipinto ad olio su tela raffigurante mandolino e spartiti, Saro Tricomi (Catania, 1937). Cm 40x50. Firmato in basso a destra. Datato 2015 e firmato sul retro.
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Lotto 563 Dipinto ad olio su tela raffigurante natura morta con cesto. Saro Tricomi (Catania, 1937). Cm 50x40. Firmato in basso a sinistra. Datato 2011 e firmato sul retro.
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Lotto 564 Dipinto ad olio su tela raffigurante barche sulla spiaggia, Saro Tricomi (Catania, 1937). Cm 35x50, olio su tela. Firmato in basso a sinistra. Datato 2017 e firmato sul retro.
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Lotto 565 Dipinto ad olio su tela raffigurante natura morta di limoni, Saro Tricomi (Catania, 1937). Cm 30x60, olio su tela. Firmato in basso a sinistra. Datato 2013 e firmato sul retro.
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Lotto 566 Disegno a china su carta raffigurante Madonna con bambino e San Giovannino, Domenico Tudisco (1919 a Catania- 2013, Catania). Cm 70x50. Firmato in basso a destra.
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Lotto 567 Incisione raffigurante figura maschile, Bruno Caruso (Palermo, 1927 – Roma, 2018). Cm 70x50. Firmata in basso a destra
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Lotto 568 Dipinto a tecnica mista su carta raffigurante composizione astratta, Enzo Brunori (Perugia, 1924 – Roma, 1993). Cm 33x22
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Lotto 569 Dipinto a tecnica mista su carta raffigurante vaso con i fiori, Giovanni Omiccioli (Roma, 1901 – Roma, 1975). Cm 45x31. Firmato in basso a sinistra.
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Lotto 570 Scultura “La perla dell’Ogaden”, Salvatore Fiume (Comiso,1915 – Canzo, 1997).44/499, anno 1983, scultura in argento 925 policromo, con fondo placcato in oro 24kt. Firmato ad incisione in basso a destra. Cm 29x39. In cornice cm 65x75
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Lotto 571 Dipinto ad olio su tela raffigurante composizione astratta. Leonardo Spreafico (Monza, 1907 – Milano, 1974). Cm 40x27. In cornice cm 50x37. Firmato in basso a sinistra. 1600
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Lotto 572 Acrilico su cartoncino Donna e bocche, Luciano Castelli (1951, Lucerna, Svizzera). Cm71x51. Firmato in basso a destra. "Uno dei più importanti artisti della Bohémien di Lucerna degli anni 70. La produzione artistica di Castelli è vastissima e variegata, e spazia tra la fotografia, la grafica e la pittura, considerato uno dei rappresentanti della pittura neo-espressionista. Dal 78 al 90 si trasferisce a Berlino, e divenne uno dei "Junge Wilde ", un importante movimento artistico neo-espressionista. Negli anni successivi, l'artista sperimenta nuove tecniche pittoriche tramite l'utilizzo di una camera oscura fatta in casa, sviluppa i dipinti rotanti, che possono essere ruotati fino a 360°. A seconda di come sono appesi, il dipinto mostra allo spettatore nuovi volti, corpi o vedute di città. Nelle opere di Castelli vengono rappresentati momenti intimi e personali che l'artista riporta tramite colori accesi e contrastanti, tipici della sua pittura. Il dipinto in questione, battuto all'asta nel 2006 dalla Metropol, una casa d'asta Svedese. Mostra l'uso di una cromia a tratti psichedelici, in contrasto con il tratto nero del pennello, che con decisione delinea la figura del volto raffigurato. Questo espediente pittorico è utilizzato per enfatizzare l'intensità del momento, e alterare la percezione dello spettatore."
Studio ASOR -
Lotto 573 Acrilico su cartoncino Donna e ragno, Luciano Castelli (1951, Lucerna, Svizzera). Cm71x51. Firmato in basso a destra. "Uno dei più importanti artisti della Bohémien di Lucerna degli anni 70. La produzione artistica di Castelli è vastissima e variegata, e spazia tra la fotografia, la grafica e la pittura, considerato uno dei rappresentanti della pittura neo-espressionista. Dal 78 al 90 si trasferisce a Berlino, e divenne uno dei "Junge Wilde ", un importante movimento artistico neo-espressionista. Negli anni successivi, l'artista sperimenta nuove tecniche pittoriche tramite l'utilizzo di una camera oscura fatta in casa, sviluppa i dipinti rotanti, che possono essere ruotati fino a 360°. A seconda di come sono appesi, il dipinto mostra allo spettatore nuovi volti, corpi o vedute di città. Nelle opere di Castelli vengono rappresentati momenti intimi e personali che l'artista riporta tramite colori accesi e contrastanti, tipici della sua pittura. Il dipinto in questione, battuto all'asta nel 2006 dalla Metropol, una casa d'asta Svedese. Mostra l'uso di una cromia a tratti psichedelici, in contrasto con il tratto nero del pennello, che con decisione delinea la figura del volto raffigurato. Questo espediente pittorico è utilizzato per enfatizzare l'intensità del momento, e alterare la percezione dello spettatore."
Studio ASOR -
Lotto 574 Acrilico su cartoncino Donna con cappello, Luciano Castelli (1951, Lucerna, Svizzera). Cm 71x51. Firmato in basso a destra. "Uno dei più importanti artisti della Bohémien di Lucerna degli anni 70. La produzione artistica di Castelli è vastissima e variegata, e spazia tra la fotografia, la grafica e la pittura, considerato uno dei rappresentanti della pittura neo-espressionista. Dal 78 al 90 si trasferisce a Berlino, e divenne uno dei "Junge Wilde ", un importante movimento artistico neo-espressionista. Negli anni successivi, l'artista sperimenta nuove tecniche pittoriche tramite l'utilizzo di una camera oscura fatta in casa, sviluppa i dipinti rotanti, che possono essere ruotati fino a 360°. A seconda di come sono appesi, il dipinto mostra allo spettatore nuovi volti, corpi o vedute di città. Nelle opere di Castelli vengono rappresentati momenti intimi e personali che l'artista riporta tramite colori accesi e contrastanti, tipici della sua pittura. Il dipinto in questione, battuto all'asta nel 2006 dalla Metropol, una casa d'asta Svedese. Mostra l'uso di una cromia a tratti psichedelici, in contrasto con il tratto nero del pennello, che con decisione delinea la figura del volto raffigurato. Questo espediente pittorico è utilizzato per enfatizzare l'intensità del momento, e alterare la percezione dello spettatore."
Studio ASOR -
Lotto 575 Acrilico su cartoncino Donna con collana che chiude gli occhi, Luciano Castelli (1951, Lucerna, Svizzera). Cm71x51. Firmato in basso a destra. "Uno dei più importanti artisti della Bohémien di Lucerna degli anni 70. La produzione artistica di Castelli è vastissima e variegata, e spazia tra la fotografia, la grafica e la pittura, considerato uno dei rappresentanti della pittura neo-espressionista. Dal 78 al 90 si trasferisce a Berlino, e divenne uno dei "Junge Wilde ", un importante movimento artistico neo-espressionista. Negli anni successivi, l'artista sperimenta nuove tecniche pittoriche tramite l'utilizzo di una camera oscura fatta in casa, sviluppa i dipinti rotanti, che possono essere ruotati fino a 360°. A seconda di come sono appesi, il dipinto mostra allo spettatore nuovi volti, corpi o vedute di città. Nelle opere di Castelli vengono rappresentati momenti intimi e personali che l'artista riporta tramite colori accesi e contrastanti, tipici della sua pittura. Il dipinto in questione, battuto all'asta nel 2006 dalla Metropol, una casa d'asta Svedese. Mostra l'uso di una cromia a tratti psichedelici, in contrasto con il tratto nero del pennello, che con decisione delinea la figura del volto raffigurato. Questo espediente pittorico è utilizzato per enfatizzare l'intensità del momento, e alterare la percezione dello spettatore."
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Lotto 576 Dipinto ad olio su tela raffigurante uomo su trampoli, Franz Borghese (Roma 1941- Roma 2005). Firmato in basso a destra Borghese. Cm 82x62, in cornice cm 100x80
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Lotto 577 Montevago, Natura Morta, Tecnica mista vernice e smalti su masonite, cm 50x70, in cornice 65x85, firmato e datato in basso a destra Montevago 69
Montevago, all’anagrafe Giovanni Carmelo Sciuto, pittore che predilige l’espressionismo e l’astrattismo dai toni cromatici vivaci. Allievo di Milluzzo alterna l’attività d’artista con quella d’attore (Nicovanni).
Trasferitosi a Roma familiarizza con la corrente informale e comincia a utilizzare la tecnica del dripping.
Tra 1965 e 1970 aumenta le proprie esposizioni presso le gallerie e quindi la propria produzione, usando i materiali più disparati quali smalti, vernici, gessi, pastelli etc.
Nel 1970 apre uno studio a Milano dove viene conosciuto da tutto l’ambiente artistico e le gallerie gli dedicano mostre e monografie.
L’action painting che sviluppa accende molti interessi e le sue opere, astratte ed espressioniste, vengono usate per copertine editoriali e per scenografie di films.
Alla fine degli anni ‘70 si apre alla Francia con una produzione che copre 15 anni della sua vita artistica e riscuote notorietà e ottimi successi.
Purtroppo la sua salute viene minata da quello che viene detto “piccolo male” per cui è costretto a tornare a Milano dove continuerà a realizzare opere.
I suoi dipinti sono presso diversi musei in Francia e Italia e la sua tecnica ha dato vita a una scuola pittorica denominata Montevaghismo.
ASORstudio
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Lotto 579 Dipinto ad olio su tela raffigurante donna con specchio, Russia. XX secolo.Cm 118 x 89
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Lotto 580 Dipinto naif ad olio su tela raffigurante vaso con fiori. Cm 100x50. Firmato A.Drago e datato ’89 in basso a destra. Angelo Drago vince il Premio Leone d'oro a Firenze 1979, 1° Premio internazionale Occasionart , Milano ai frati "Naif". Bibiliografia: "I naifs italiani", Mario De Micheli, Renzo Margonari, Ed. Passera e Agosta Tota, prefazione di Cesare Zavattini pg 156. Catalogo Bolaffi dei Natif Italiani, Giulio Bolaffi Editore 1973, pg 60.
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Lotto 581 Dipinto naif ad olio su tela raffigurante donne nel deserto. Cm 51x40. Firmato Angelo Drago e datato ’77 in basso a sinistra. Angelo Drago vince il Premio Leone d'oro a Firenze 1979, 1° Premio internazionale Occasionart , Milano ai frati "Naif". Bibiliografia: "I naifs italiani", Mario De Micheli, Renzo Margonari, Ed. Passera e Agosta Tota, prefazione di Cesare Zavattini pg 156. Catalogo Bolaffi dei Natif Italiani, Giulio Bolaffi Editore 1973, pg 60.