ASTA 14 - ANTIQUARIATO

ASTA 14 - ANTIQUARIATO

sabato 10 ottobre 2020 ore 16:00 (UTC +01:00)
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  • Dipinto ad olio su tela raffigurante l'Ultima Cena, frammento attribuito a...
    Lotto 1

    Dipinto ad olio su tela raffigurante l'Ultima Cena, frammento attribuito a Felice Brusasorzi (Verona 1542- Verona 1605 ). Cm 95x120.

    "La bottega Brusasorzi di carattere familiare, fu una delle più attive e, in sessant’anni di attività, si trasformò in una specie di accademia, dove confluirono numerosi artisti. Felice, figlio del pittore Domenico si forma in tale bottega che costituì il tramite tra la pittura tosco-romana e quella veneta. Egli operò tutta la sua vita nella citta di Verona tranne qualche viaggio a Firenze nel 1596, documentato dal Vasari. Fu membro dell’Accademia Filarmonica di Verona. La sua cifra stilistica viene riscontrata attraverso qualche sua opera firmata, e sostanzialmente la sua pittura si forma sull’esempio paterno: un manierismo influenzato da riscontri toscani e mantovani, riportabili a maniere Veronesiane. Il dipinto in oggetto mostra evidenti alcuni caratteri, quali il gusto aneddotico per la raffigurazione. In particolare, il sacro dell’ultima cena si manifesta non tanto per la solennità della scena bensì nella partecipazione di tutti i componenti che rendono palese l’agitazione psicologica di tutti con l’evidenziazione dei volti e della gestualità delle mani. La ferma staticità degli oggetti posti sul tavolo fanno da contrasto ad una movimentata situazione che è palpabile e si coglie attraverso la rappresentazione gestuale dei personaggi. Infine, l’influenza coloristica veneta vivacizza la scena dove un oggettivo realistico naturalismo, di influenza lombarda viene mitigato e ammorbidito.
    Questi sono tutti caratteri che caratterizzano una pittura che può essere considerata provinciale e di transito causa le diverse influenze a cui è soggetta."
    Studio ASOR

  • Dipinto ad olio su rame ottagonale (ribattuto a mano) raffigurante Sacra...
    Lotto 2

    Dipinto ad olio su rame ottagonale (ribattuto a mano) raffigurante Sacra Famiglia delle ciliegie, metà del XVII secolo, attribuito a Elisabetta Sirani (Bologna, 1638 – Bologna, 1665). In cornice ottagonale in tartaruga antica. Cm 29,5x22,5. Con cornice cm 38x31.

    Piccola Sacra Famiglia delle ciliegie.


    "Incantevole esempio di pittura mariana, anticamente chiamato “Quadretto da letto”,

    cioè pittura di formato ridotto ad uso devozionale privato per le preghiere e le meditazioni.

    L’effetto pittorico è affidato alla luminosità della scena giocato dalla maestria dell’uso delle mezze tinte per le zone in ombra in maniera da dare risalto ai visi e agli carnati. Inoltre, lo scambio emotivo è affidato agli sguardi di intensa dolcezza tra i personaggi, a cui fa riscontro una composizione resa interessante da un gioco gestuale fatto di mani, dipinte per quasi tracciare la trama di affetti che emerge dal dipinto.

    Sicuramente un’empatia dell’autore del dipinto che con sentire genitoriale è riuscito a dare alla scena molto semplice, una grande risoluzione di intimità famigliare.

    Protagonista del dipinto viene eletto San Giuseppe, in cui ruolo di padre terreno viene valorizzato nel periodo della Controriforma, che rivaluta la centralità della sua figura sul piano Divino.

    L’atto dell’offerta delle ciliegie mette in risalto l’intima corrispondenza fra padre e figlio e ne costituisce la centralità del dipinto."

    Studio ASOR

  • Dipinto ad olio su tela raffigurante Gesù bambino che da chicchi d'uva agli...
    Lotto 3

    Dipinto ad olio su tela raffigurante Gesù bambino che da chicchi d'uva agli uccellini, attrib. Luigi Miradori (Genova, 1605, Cremona 1656), detto il Genovesino. Cm 55 x 40,5, in cornice cm 71x58.

    "Scena di carattere religioso, anche se non sembra, che induce a pensare alla generosità e alla bontà del bambino Gesù, pronta a soddisfare anche i bisogni primari cibando degli uccellini con dei chicchi d’uva, allegoricamente rappresentazione dell’umanità, bisognosa dell’aiuto Divino dispensato qualora ne ha necessità. Questo dipinto é una caratterizzazione della capacità di penetrazione psicologica del Miradori, le cui interpretazioni sono da considerarsi tra le più intense ed originali della pittura del Seicento italiano.
    Un concettivismo erudito lo distingue permettendogli invenzioni pittoriche singolari.
    I suoi dipinti, nell’eseguire piccole figure, come in questo caso sono con quadretti di pittura vivace, caratterizzata dalla grande libertà inventiva che mostra, pur tuttavia, una chiara impronta derivante dalle suggestioni Caravaggesche che assimiló dal Gentileschi, nel periodo genovese, e che ci danno uno spaccato vividamente realista attraverso le manipolazioni del colore dai toni chiaroscurali. Pittore definito “allegro, bizzarro, faceto”, cosí lo descriveva Arisi, suo biografo, in questo dipinto sembra dimostrare queste sue caratteristiche, infatti felicemente mette in atto una singolare composizione, con naturalezza di impostazione dai toni perfettamente calibrati, dove appare evidente il gusto per le invenzioni originali e per le descrizioni aneddotiche." Studio ASOR

  • Dipinto ad olio su tela raffigurante San Giuseppe con Bambino e Angeli, inizi...
    Lotto 4

    Dipinto ad olio su tela raffigurante San Giuseppe con Bambino e Angeli, inizi XIX secolo. Cm 38x27, in cornice del XIX secolo cm 50x39.

  • Dipinto ad olio su tela raffigurante Satiro e Ninfa, pittore emiliano del...
    Lotto 5

    Dipinto ad olio su tela raffigurante Satiro e Ninfa, pittore emiliano del XVIII secolo. Cm 123x92, in cornice cm 150x118. Cadute di colore.
    "Il dipinto raffigura una scena sensuale, allegoria degli impulsi erotici. I due personaggi appena velati da un drappo, totalmente nudi, incarnano un erotismo espresso soprattutto dal Satiro voglioso (forse Pan) il cui viso ha una vampa provocatoria di libido e dall’espressione per nulla riluttante della Ninfa che lascia che il suo corpo non si ritragga alle avance gestuali del Satiro anche se rivolge altrove lo sguardo. Atmosfera innegabilmente sensuale ed erotica ci porta ad intendere la raffigurazione come un’allegoria dei piaceri dell’amore carnale, con grande naturalezza realistica. La composizione pittorica apparentemente semplice mette in evidenza la visione solare dei corpi nudi, che emanano eros e pienezza sensuosa.
    Abilità del pittore coordina gli elementi fondamentali: il colore- luce che riempie la composizione intera, e l’impostazione delle figure lungo una diagonale data dalla complessa gestualità delle braccia e dei corpi.
    Tutto ciò da origine a un dipinto che solo apparentemente è statico ma che porta intrinseca sensualità e suscita una concezione dialettica dell’amore carnale."
    Studio ASOR

  • Piccola edicola/ancona in legno, avorio e madreperla, Alessandro Monteneri...
    Lotto 6

    Piccola edicola/ancona in legno, avorio e madreperla, Alessandro Monteneri (Perugia 1832-1920). All'interno mosaico ligneo in scala assonometrica in legno raffigurante Madonna in trono con bambino e San Giovannino. Firmata sul retro Alessandro Monteneri di Perugia e datata 1879. H cm 64. Larghezza cm 34. Profondità cm 10
    "Alessandro Monteneri, noto intarsiatore perugino, toccò esiti di grandissimo rilievo, sotto il profilo tecnico ed esecutivo, negli anni in cui lo stile neorinascimentale storicista, specie in Italia, conobbe straordinaria auge e vide protagonisti, alle esposizioni nazionali e internazionali, una folta schiera di grandi nomi: il Gatti di Faenza, i f.lli Falcini di Firenze, i Gargiullo di Napoli, il Lancetti di Siena.
    Partecipò a numerose Esposizioni, tra cui quelle di Firenze (1861), Londra (1862), Vienna (1873) e Milano (1881) ed operò al Quirinale, in Vaticano e per numerose chiese di Loreto, Mantova, Perugia e Urbino.
    Nel 1928 realizzò, nella Basilica di San Paolo fuori le mura a Roma, gli stalli intarsiati del coro, su disegni del Calderini.
    Stimato anche valente restauratore, Monteneri raggiunse il culmine artistico con la realizzazione dello “Stipo per la Corona d’Italia”, definito il suo capolavoro, commissionatogli dal Municipio di Perugia come dono da offrirsi a Vittorio Emanuele II, oggi conservato a Firenze, presso Palazzo Pitti.
    In occasione dell’Esposizione di Milano si scrisse di lui: “È artista che esce dalla folla per il suo valore, per il metodo adoperato nei suoi lavori che differisce da quello di altri artisti congeneri perché, la tarsia da esso usata non è una impiallacciatura, un rivestimento a coloritura superficiale, ma bensì una infinita quantità di pezzi di legni segati divergentemente e poi, in modo verticale insieme, riuniti con perizia e pazienza ammirabile. Il Monteneri, col suo sistema che gli procurò onori e premi alle esposizioni di Firenze, Londra, Dublino e Parigi..., oltre ad eseguire i lavori da lui stesso disegnati, riprodusse con rara perfezione quadri di sommi pittori, nei quali la fusione delle tinte imita al punto da ingannare l’opera del pennello, dando così all’arte nuovi capolavori di mosaico in legno...”.

    L’anconetta a intarsio, custodita entro la raffinata cornice a edicola coeva, posta in opera in alternanza di commesso ligneo ed eburneo, mostra un chiaro parallelo con la Pala d’altare detta di Santa Maria dei Fossi, conservata oggi a Perugia, nella Galleria Nazionale dell’Umbria.
    L’abilità pittorica virtuosistica di Monteneri è riscontrabile nella riproduzione del dipinto di Perugino con la Vergine in trono, il Bambin Gesù e San Giovannino, ammirabile nella specchiatura centrale.
    L’intento dell’artista, infatti, fu quello di celebrare l’arte rinascimentale umbra, partecipando con quest’opera all’Esposizione umbra, tenutasi a Perugia nel 1879."STUDIO ASOR

  • Frammento di fregio in legno di noce scolpito raffigurante Santa Barbara con...
    Lotto 7

    Frammento di fregio in legno di noce scolpito raffigurante Santa Barbara con puttini e satiri, XVII/XVIII secolo. Cm 42x67.

  • Coppia di candelieri a 5 luci in bronzo con brindoli a lacrima molati a mano,...
    Lotto 8

    Coppia di candelieri a 5 luci in bronzo con brindoli a lacrima molati a mano, fine XVIII secolo. H cm 48. Mancante di un piattino in vetro.

  • Coppia di vasi napoletani a due corpi, in cotto con decori floreali, secolo...
    Lotto 9

    Coppia di vasi napoletani a due corpi, in cotto con decori floreali, secolo XIX. H cm 166. Mancanze nei fiori e nelle foglie.

  • Lume a petrolio con decori di pavoni e coppa in vetro con incisioni floreali,...
    Lotto 10

    Lume a petrolio con decori di pavoni e coppa in vetro con incisioni floreali, XX secolo. H cm 56.

  • Lume in opaline azzurro con decori floreali, fine XIX secolo. H cm 57
    Lotto 11

    Lume in opaline azzurro con decori floreali, fine XIX secolo. H cm 57

  • Lume in opaline beige con decori di volatili, fine XIX secolo. H cm 58
    Lotto 12

    Lume in opaline beige con decori di volatili, fine XIX secolo. H cm 58

  • Lume in opaline con base di colore arancione con cameo raffigurante volto di...
    Lotto 13

    Lume in opaline con base di colore arancione con cameo raffigurante volto di nobildonna, fine XIX secolo. H cm 55

  • Coppia di vasi in opaline azzurra con decori floreali, inizi XX secolo....
    Lotto 14

    Coppia di vasi in opaline azzurra con decori floreali, inizi XX secolo. Decorati a mano. H cm 33.

  • Applique in bronzo a tre luci con brindoli in vetro, XIX secolo. Base cm 16,...
    Lotto 15

    Applique in bronzo a tre luci con brindoli in vetro, XIX secolo. Base cm 16, profondità cm 18.

  • Bronzo raffigurante nudo di donna con base in plexiglass, Mimì Maria Lazzaro...
    Lotto 16

    Bronzo raffigurante nudo di donna con base in plexiglass, Mimì Maria Lazzaro (Catania, 1905 – Catania, 1968). H cm 8, con base cm 14. Firmato Lazzaro

  • Bronzo patinato bruno raffigurante donna con secchio, fine XIX secolo. H cm 28.
    Lotto 17

    Bronzo patinato bruno raffigurante donna con secchio, fine XIX secolo. H cm 28.

  • Bronzo patinato bruno raffigurante giovane ragazzo con cappello, G.De Martino...
    Lotto 18

    Bronzo patinato bruno raffigurante giovane ragazzo con cappello, G.De Martino (1870, Napoli - Napoli, 1935). Su base in marmo color avorio. H cm 17, con base 20 cm. Firmato “De Martino” sul retro.

  • Bronzo raffigurante acquaiolo. Su base in marmo color avorio. Firmato alla...
    Lotto 19

    Bronzo raffigurante acquaiolo. Su base in marmo color avorio. Firmato alla base posteriore F. De Luca. H cm 56.

  • Bronzo a cera persa di testa di giovane donna. Base troncopiramidale in marmo...
    Lotto 20

    Bronzo a cera persa di testa di giovane donna. Base troncopiramidale in marmo grigio-nero. H cm 16. Piccola sbeccatura alla base

  • Icona russa con riza in argento, datata in basso al centro 1853. Cm 31x24,5
    Lotto 21

    Icona russa con riza in argento, datata in basso al centro 1853. Cm 31x24,5

  • Frammento di marmo con inserti di diaspri siciliani, base del XVIII secolo....
    Lotto 22

    Frammento di marmo con inserti di diaspri siciliani, base del XVIII secolo. Adattato a lampada. H Cm 15Xcm 41x11.

  • Lume a petrolio con campana in vetro dipinta a mano con paesaggi nei toni del...
    Lotto 23

    Lume a petrolio con campana in vetro dipinta a mano con paesaggi nei toni del grigio, XIX secolo, Napoleone III. Fusto in bronzo dorato in oro zecchino. H cm 62,5. Base cm 14. Diametro di campana cm 25,5

  • Cornice in legno dorato a foglia con specchio a mercurio rettangolare, inizi...
    Lotto 24

    Cornice in legno dorato a foglia con specchio a mercurio rettangolare, inizi XIX secolo. Cm 29x36.

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ASTA 14 - ANTIQUARIATO

Asta antiquariato: disegni d'autore, oggetti d'arte, dipinti antichi e di arte contemporanea, mobili d'epoca, carte geografiche. 

Asta live sabato 10 ottobre 2020 a partire dalle ore 16:00.

Sessioni

  • 10 ottobre 2020 ore 16:00 ASTA 14 - ANTIQUARIATO (1 - 561)

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