Fine Antiques, Argenti Antichi, Arte Orientale e Arredi e Dipinti dalla Collezione di Carlo Lampronti

Fine Antiques, Argenti Antichi, Arte Orientale e Arredi e Dipinti dalla Collezione di Carlo Lampronti

lunedì 28 settembre 2020 ore 15:00 (UTC +01:00)
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Lotti dal 49 al 96 di 399
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  • Orologio in bronzo dorato e marmo verde, Francia, XIX secolo, da un modello...
    Lotto 49

    Orologio in bronzo dorato e marmo verde, Francia, XIX secolo, da un modello di Jean-Simon Deverberie (1724–1824) - "a forma di biga trainata da una coppia di cavalli e guidata da figura di Cupido; quadrante smaltato con numeri romani inserito nella ruota del carro, movimento inserito all'interno della ruota; base rettangolare in marmo verde sorretta da piedi ferini.

    Si veda per confronto: Pierre Kjellberg, Enciclopedia della pendola francese, pag. 416." cm 38x46x14,5

  • Boite à musique con automa canoro, Austria, inizio del Novecento - in metallo...
    Lotto 50

    Boite à musique con automa canoro, Austria, inizio del Novecento - in metallo dorato e smalti policromi. Di forma rettangolare è decorato da miniature raffiguranti vedute entro medaglioni circolari; sulla sommità, al centro di un paesaggio fluviale, uno sportellino ovale convesso decorato da due figure muliebri cela all'interno un uccellino meccanico con piume variopinte e movimento del becco e delle ali. Reca punzone KG con figura di uccellino e bollo EB. Provvisto di chiave di carica. Funzionante. cm 4,5x10x6

  • Busto di donna con volto velato - Firmata Madrassi Paris sul taglio della...
    Lotto 51

    Busto di donna con volto velato - Firmata Madrassi Paris sul taglio della spalla. altezza cm 55

  • Gruppo scultoreo in bronzo brunito - raffigurante Ercole in lotta con il...
    Lotto 52

    Gruppo scultoreo in bronzo brunito - raffigurante Ercole in lotta con il leone Nemeo, esemplare 1/9. Firmata sul retro della base: Romano Romanelli 1/9. Replica del monumento in bronzo posto al centro di Piazza Ognissanti a Firenze. cm 75x80x60 ca

  • Tavolo in ebano viola, Sicilia, seconda metà del XVIII secolo - disposto a...
    Lotto 53

    Tavolo in ebano viola, Sicilia, seconda metà del XVIII secolo - disposto a creare un disegno geometrico, con piano quadrangolare dal profilo sagomato, fascia mossa a seguire l'andamento del piano, percorsa da una scanalatura dorata, un cassetto, gambe mosse calzate di scarpette. cm 75x116x116

  • Coppia di consoles in noce, Veneto XVIII secolo - con piano curvilineo e...
    Lotto 54

    Coppia di consoles in noce, Veneto XVIII secolo - con piano curvilineo e specchiatura in radica racchiusa da sottile filettatura in legno di frutto sagomata a seguire l'andamento del piano; fascia centrata da rocaille, gambe mosse. Difetti. cm 82x139x71

  • Cassettone a ribalta con alzata in palissandro - con sottili filettature...
    Lotto 55

    Cassettone a ribalta con alzata in palissandro - con sottili filettature intarsiate in legno di frutto poste a cornice della varie partizioni; corpo superiore coronato da timpano a pagoda, suddiviso in due sportelli con riquadro definito da cornice modanata in contrasto; all'interno un'antina centrale circondata da diciassette tiretti e sei scomparti. Corpo inferiore con facciata mistilinea e parte mediana rientrante, suddivisa in tre cassetti più due posti ai lati della nicchia centrale; all'interno della ribalta e un vano circondato da nove tiretti di diversa misura e un'anta scorrevole posta nella porzione centrale del piano; piedi a mensola. cm 238x100x62,5

  • Cavallo in legno laccato, Piemonte XVIII secolo - con manto bianco maculato...
    Lotto 56

    Cavallo in legno laccato, Piemonte XVIII secolo - con manto bianco maculato in grigio, criniera intrecciata e coda mozza; sella scolpita e dipinta, briglie in cuoio, redini in cordone e morso in ferro. Poggiante su base sagomata sorretta da ruote. cm 140x130x75

  • Orologio a pendolo in legno, Foresta Nera, Germania, XIX secolo - con...
    Lotto 57

    Orologio a pendolo in legno, Foresta Nera, Germania, XIX secolo - con quadrante abbellito da dipinti, provvisto di calendario, fasi lunari e segni zodiacali; dispone di numerose funzioni e complicazioni. Da revisionare. cm 67x48

  • Piano rettangolare in scagliola, XVIII secolo - "decorato ad imitazione del...
    Lotto 58

    Piano rettangolare in scagliola, XVIII secolo - "decorato ad imitazione del marmo e centrato da grandi composizioni floreali racchiuse in un medaglione fondo nero incorniciato da bordura con corolle stilizzate entro motivo a treccia. cm 160x100

    Difetti"

  • Coppia di poltrone in legno dorato, Roma XVIII secolo - con schienali arcuati...
    Lotto 59

    Coppia di poltrone in legno dorato, Roma XVIII secolo - con schienali arcuati dominati da una corolla intagliata, imbottiti come i sedili; braccioli sagomati terminanti a ricciolo, sostenuti da montanti a colonna; gambe rastremate scanalate. cm 105x58x50

  • Grande specchiera barocca in legno dorato, Stato Pontificio XVII secolo - con...
    Lotto 60

    Grande specchiera barocca in legno dorato, Stato Pontificio XVII secolo - con cornice di impostazione architettonica con nicchia centrale sormontata da due teste di cherubino emergenti alla base della cimasa con cartiglio a specchio dominata da una valva; ai lati volute e cartigli da cui discendono grappoli di uva. Difetti - cm 210x125

  • Edicola in legno ebanizzato con inserti in tartaruga, Italia centrale XIX...
    Lotto 61

    Edicola in legno ebanizzato con inserti in tartaruga, Italia centrale XIX secolo - di impostazione architettonica con nicchia centinata racchiusa da cornice esterna dal profilo curvilineo. cm 107x80x27

  • Piccola cornice in ebano con intarsi in avorio e inserti in madreperla - "di...
    Lotto 62

    Piccola cornice in ebano con intarsi in avorio e inserti in madreperla - "di forma rettangolare è scandita da due ordini di decorazione: la parte interna è delimitata da lesene minuziosamente intagliate in forma di cariatide ritratta di profilo e reca candelabre alternate a medaglioni con putti raffiguranti allegoria delle stagioni; agli angoli profili di quattro poeti italiani che hanno trattato l'amore (Dante Alighieri, Ludovico Ariosto, Francesco Petrarca e Torquato Tasso). La cornice inferiore è caratterizzata da tre vedute di Roma (il Pantheon, Piazza San Pietro e il Colosseo).

    L'attribuzione a Giovanni Battista Gatti si deve alla alta qualità delle tarsie che caratterizzano questa piccola cornice, la cui perfezione tecnica rasenta il virtuosismo. Egli infatti è noto per l'eccellenza delle sue decorazioni ispirate al Rinascimento. Dopo il soggiorno fiorentino presso la bottega di Luigi Falcini, Il Gatti ritorna a Faenza, sua città natale, suscitando l'interesse del Cardinale Luigi Amat che richiamato a Roma per ricoprire la carica di Prefetto, lo invita a seguirlo nella capitale dove rimarrà fino alla fine dei suoi giorni. A Roma la sua attività riscuote successi molto ampi, ma la sua notorietà si estende su scala internazionale per la partecipazione alle più importanti esposizioni universali nelle maggiori capitali d'Europa (Parigi, Londra, Dublino e Vienna negli anni dal 1855 al 1878) e negli altri continenti. I suoi straordinari lavori sono conservati in parte a Faenza, nel Fondo della Pinacoteca e nel Museo Nazionale dell'Età Neoclassica di Palazzo Milzetti e all'estero in prestigiosi musei come il Victoria and Albert di Londra, il Nelson-Atkins di Kansas City, il Minneapolis Institute of Arts. Il suo tavolo commemorativo delle nozze della Regina Vittoria, commissionato dalla Regina stessa, è conservato nella Osborne House sull'Isola di Wight, un tempo residenza reale e oggi parte del Royal Collection Trust." cm 36,5x31,5 (luce interna: cm 16x12)

  • Scultura in legno pigmentato, Germania XVII secolo - raffigurante Vergine...
    Lotto 63

    Scultura in legno pigmentato, Germania XVII secolo - raffigurante Vergine orante, entro teca in plexiglass. altezza cm 50 ca. - la teca: cm 60x23x19 - altzza cm 30 ca. - la teca: cm 39x35x19

  • Gruppo scultoreo in legno laccato, Germania XV/XVI secolo - raffigurante...
    Lotto 64

    Gruppo scultoreo in legno laccato, Germania XV/XVI secolo - raffigurante Pietà; teca in plexiglass.

  • Altorilievo in legno dorato su fondo pigmentato, XVII / XVIII secolo. -...
    Lotto 65

    Altorilievo in legno dorato su fondo pigmentato, XVII / XVIII secolo. - raffigurante Sacra Famiglia e i Re Magi. - cm 25x44

  • Croce devozionale in legno ebanizzato, Italia meridionale, XVIII secolo - con...
    Lotto 66

    Croce devozionale in legno ebanizzato, Italia meridionale, XVIII secolo - con inserti in tartaruga e figura del Cristo in avorio; al vertice della croce l'insegna con iscrizione e ai piedi della figura un piccolo teschio realizzato in avorio. cm 43x21x5

  • Antico crocifisso da tavolo in legno di pistacchio, ulivo e madreperla - con...
    Lotto 67

    Antico crocifisso da tavolo in legno di pistacchio, ulivo e madreperla - con decorazione minuta eseguita con l'antica tecnica del "tahbiir" iniettando inchiostro sul disegno inciso; la figura del Cristo è sormontata dallo stemma dell'Ordine Francescano e dal titulus crucis; ai suoi piedi la croce di Gerusalemme, il Redentore risorto e la Vergine Addolorata; alle estremità della croce sono raffigurati gli Evangelisti. Base trapezoidale centrata da Annunciazione entro ovale racchiuso da raggiera e due figure di Santi. Reca sul fondo le lettere F F riconducibili alla manifattura dei Frati Francescani che dal Cinquecento hanno testimoniato la loro presenza in Terra Santa introducendo l'uso della madreperla per la produzione di piccoli e grandi oggetti di artigianato betlemita. cm 58x18x10,5

  • Coppia di fregi in legno intagliato e dorato, XVII secolo - scolpiti ed...
    Lotto 68

    Coppia di fregi in legno intagliato e dorato, XVII secolo - scolpiti ed intagliati in forma di mascherone da cui discende un lungo drappo. cm 65x20

  • Cinque piccole sculture in legno dorato, XVII secolo - raffiguranti...
    Lotto 69

    Cinque piccole sculture in legno dorato, XVII secolo - raffiguranti personaggi allegorici desunti dal repertorio classico (due figure femminili e tre maschili); base squadrata in legno ebanizzato. altezza complessiva cm 24 ca.

  • Trittico Vergine in trono col Bambino tra Angeli e i Santi Biagio e Antonino...
    Lotto 70

    Trittico Vergine in trono col Bambino tra Angeli e i Santi Biagio e Antonino - cm 106 X 90

  • Veduta prospettica di Napoli vista dal mare - cm 79x153 con la cornice
    Lotto 71

    Veduta prospettica di Napoli vista dal mare - cm 79x153 con la cornice

  • Canterano in noce, Napoli XVII secolo - con facciata scandita da quattro...
    Lotto 72

    Canterano in noce, Napoli XVII secolo - con facciata scandita da quattro cassetti con riquadri in incavo e conici modanate centrati da maniglie in bronzo; spigoli tronchi, piedi a mensola. cm 112x147x58

  • Credenza in noce, XVII secolo - con piano rettangolare sporgente sotteso da...
    Lotto 73

    Credenza in noce, XVII secolo - con piano rettangolare sporgente sotteso da cornice aggettante; un cassetto compreso nella fascia e due sportelli frontali con specchiature racchiuse da profili modanati. Cornice inferiore consunta. cm 98x154x64

  • Placca devozionale in argento, bronzo dorato, smalto e lapislazuli, XIX...
    Lotto 74

    Placca devozionale in argento, bronzo dorato, smalto e lapislazuli, XIX secolo - raffigurante Madonna col Bambino. Il rilievo argenteo, di fattura antecedente, è applicato su un ovale di lapislazuli racchiuso da una cornice in bronzo dorato circondata da ampie volute, motivi vegetali e cartigli su fondo in smalto verde. cm 67x48

  • Cristo crocifisso in argento, Messina 1695 - "con croce da tavolo in legno...
    Lotto 75

    Cristo crocifisso in argento, Messina 1695 - "con croce da tavolo in legno ebanizzato lastronata in tartaruga con finiture ornamentali in argento sbalzato; in argento è il titulus crucis, dal profilo mistilineo ornato da decori fitomorfi e teste di cherubino.

    Bolli della città di Messina (scudo con croce) fiancheggiato dalle lettere MS (Messanensis Senatus), il punzone F.L.IV e l'abbreviazione dell'anno di realizzazione 695.

    Provenienza: colleziona privata, Palermo.

    Lo studio della figura e la sua attribuzione come opera giovanile di Filippo Juvarra si deve a Maria Accascina, storica dell'arte e studiosa di oreficeria siciliana (suoi sono Oreficeria di Sicilia dal XII al XIX secolo e I marchi dell'oreficeria e argenteria di Sicilia). Nella ricostruzione dell'attività di argentiere del giovane Filippo, già documentata da alcuni biografi, l'Accascina pone a confronto il punzone presente sul calice in argento dorato tutt'ora custodito nel Tesoro del Duomo di Messina con quello posto sul panneggio della nostra figura. In una lettera autografa datata 31 gennaio 1966 indirizzata al proprietario, la studiosa richiede una foto del Cristo su croce per pubblicarlo nel volume Orafi e Argentieri di Messina. A causa del trasferimento del proprietario, il Cristo non fu pubblicato nell'opera. Resta a testimonianza la lettera manoscritta di Maria Accascina e la pubblicazione con illustrazioni del Crocifisso della studiosa Rosalia Francesca Margiotta."cm 71x31.5x11

  • Ercole e Teseo contro le amazzoni - cm 66x140 - "La Battaglia di Ercole e...
    Lotto 76

    Ercole e Teseo contro le amazzoni - cm 66x140 - "La Battaglia di Ercole e Teseo contro le amazzoni di Gaspare Celio(databile al 1610) si configura come un rarissimo esempio di pitturaromana del primo decennio del Seicento, nel quale l’artista – comeacutamente sottolineato da Federico Zeri – sperimenta un primopionieristico approccio alla pittura di Battaglia, aprendo così la stradaal fiorire di un genere che avrà nel corso del XVII secolo la sua pienaaffermazione (Zeri 1986).

    Oltre alla Battaglia di Ercole e Teseo contro le amazzoni la produzione di opere da cavalletto del cavalier Celio èdocumentata esclusivamente da tre opere: una Battaglia in collezioneBorghese (Roma, Galleria Borghese), una seconda di provenienzaMattei (Roma, Galleria Nazionale di Palazzo Barberini) ed una terza– irreperibile – segnalata da Federico Zeri a Parma (Zeri 1986,Caravaggio e la collezione Mattei, p. 144). Vanno inoltre segnalati i numerosi disegni con Battaglie di Celio conservati nel Gabinetto deiDisegni degli Uffizi (Stemerding 2016).

    L’importanza nodale dell’opera risiede – oltre che nell’indubbiararità – nel suo ruolo di anello di congiunzione tra i grandi cicli asoggetto storico (quali ad esempio le Battaglia di Tullio Ostilio delCavalier d’Arpino sul Campidoglio) e la produzione di genere deipittori battaglisti, tra i protagonisti indiscussi del mercato artisticodel pieno Seicento. Il ruolo giocato da Gaspare Celio fu proprioquello di traghettatore della Battaglia da semplice rappresentazionedi un evento, alla rappresentazione di un fatto d’arme sic et simpliciter(Zeri 1986).


    Bibliografia specifica:
    R. Gandolfi, Aggiunte a Gaspare Celio pittore di battaglie, in In corsod’opera 2, atti del convegno di studi (Roma 2016), Roma, in corso distampa.
    Bibliografia generale:

    F. Saxl, The Battle scene without a Hero. Aniello Falcone and his patrons,in “Journal of the Warburg and Courtauld Istitutes”, 3, 1939-1940,pp. 70-87.

    F. Zeri, La nascita della “Battaglia come genere” e il ruolo del Cavalierd’Arpino, in P. Consigli Valente (a cura di), La battaglia nella pittura delXVII e XVIII secolo, Parma 1986, pp. IX-XXVII.

    O. Melasecchi, Gaspare Celio pittore (1571-1640), Precisazioni edaggiunte sulla vita e le opere, in “Studi Romani”, 38, 1990, pp. 281-302.

    Caravaggio e la collezione Mattei, catalogo della mostra (Roma 1995),Milano 1995.

    A. G. De Marchi, Maciola e altro. Note sulla pittura di battaglia, in“Paragone”, 1999, 28, pp. 25-40.

    G. Sestieri, I pittori di battaglie. Maestri italiani e stranieri del XVII eXVIII secolo, Roma 1999, p. 12.

    R. Gandolfi, La Cappella della Passione: Scipione Pulzone e Gaspare Celionella Chiesa del Gesù, in A. Zuccari (a cura di), Scipione Pulzone e il suotempo, Roma 2015, pp. 180-189.
    S. Stemerding, “Il veo modo del ben operare”: A First Encounter with theDraftsman Gaspare Celio, in “Master Drawings, LIV, 4, 2016, pp. 509-536."

  • Flagellazione - Molto probabilmente l'opera proposta, di pur notevole...
    Lotto 77

    Flagellazione - Molto probabilmente l'opera proposta, di pur notevole qualità, è stata dipinta avendo a modello un'incisione dell'originale, poiché oltre alla specularità sono dissimili le cromie. cm 48x39

  • Eremita - L'aspetto stregonesco dell'eremita, il taglio compositivo della...
    Lotto 78

    Eremita - L'aspetto stregonesco dell'eremita, il taglio compositivo della scena ed il paesaggio dal tono lugubre rimandano alla pittura dallo stampo esoterico del pittore napoletano Salvator Rosa. cm 34x40

  • Crocifissione di San Pietro - "Il dipinto costituisce una replica fedele e di...
    Lotto 79

    Crocifissione di San Pietro - "Il dipinto costituisce una replica fedele e di qualità del dipinto realizzato da Guido Reni nel 1605 su commissione del cardinale Pietro Aldobrandini per S.Paolo alle Tre Fontane. Nel 1797 il quadro venne requisito dai francesi, a testimonianza della sua straordinaria qualità e fortuna critica, ed è ad oggi conservato presso la Pinacoteca Vaticana.

    Se già il pittore bolognese si era ispirato ab antiquo all'opera di Caravaggio (la Crocifissione per la chiesa di S.Maria del Popolo), è ipotizzabile che questa copia, con ogni probabilità da doversi destinare ad una cappella familiare per la devozione privata, sia stata realizzata a Roma, a giudicare dalle tonalità più marcatamente chiaroscurate." cm 210x128

  • Bacco e Arianna - cm 166x152 - "Guido Reni aveva realizzato le grandi Nozze...
    Lotto 80

    Bacco e Arianna - cm 166x152 - "Guido Reni aveva realizzato le grandi Nozze di Bacco e Arianna nel 1640 per la regina francese Henrietta Maria, che lo aveva ordinato nel 1637 come soffitto della propria camera da letto nella Queen's House di Greenwich. La trattativa, dalle forti valenze diplomatiche, venne seguita dallo stesso cardinale Francesco Barberini. L'opera infine, come è tristemente noto, andò successivamente incontro allo smembramento, e solo recentemente è riapparso il frammento originario con Arianna (Pinacoteca di Bologna).

    Il dipinto proposto, con ogni probabilità eseguito a Bologna prima della partenza dell'opera destinata in Inghilterra, come del resto è stato ipotizzato per la versione oggi in deposito presso l'Accademia di San Luca di Roma, deve essere stato realizzato all'interno della bottega del maestro.
    La qualità pittorica è infatti a tratti estremamente elevata, come nella figura di Arianna, tanto da dover considerare una forzatura l'esclusione dell'intervento dello stesso Reni. Il panneggio e l'incarnato di quest'ultima sono congrui, ad un'analisi della pennellata, con quelli della Fortuna della Pinacoteca Vaticana e con altri dipinti dell'ultimo periodo di Reni (la fotografia a p.37 del volume edito da Edizioni de Luca mostra come il panneggio sia stato pesantemente ricoperto da pigmento bianco, e non si possa quindi utilizzarlo come confronto). Viceversa nella figura di Bacco è ravvisabile una mano diversa, più insicura, sicuramente quella di un collaboratore.
    Questa versione si discosta per livello qualitativo da quella conservata a Palazzo Montecitorio, data ad un pittore ignoto ad inizio XVIII secolo, ed è da escludersi possa trattarsi della copia realizzata da Romanelli o quella eseguita da Paolo Gismondi, che dovevano rappresentare la scena nella sua interezza.
    Il fatto che la sezione di scena raffigurata apporti delle varianti rispetto alle altre versioni a noi note (le tre figure hanno rapporti spaziali diversi), sembra dare conferma della genuinità del dipinto, nonché che sia da escludersi possa trattarsi di un frammento derivante da una replica più grande. Il committente deve aver richiesto espressamente al maestro di realizzare un'opera che avesse il proprio carattere di originalità, pratica questa che ha portato Guido Reni a modificare parti più o meno significanti di composizioni famose (si pensi alle versioni della Fortuna, delle quali si conoscono almeno tre originali).

    Bibliografia: S. Pepper, Guido Reni: l'opera completa, IGDA 1988; M. Pirondini – E. Negro (a cura di), La scuola di Guido Reni, Modena 1992, pp.17-25; Guido Reni: le nozze di Bacco e Arianna, Edizioni de Luca 2000"

  • Immacolata Concezione - "Il dipinto proposto consiste in una replica...
    Lotto 81

    Immacolata Concezione - "Il dipinto proposto consiste in una replica piuttosto fedele, con alcune piccole varianti, come l'assenza della croce nelle mani del Bambino, dell'Immacolata Concezione realizzata da Maratti nel 1660 ca. e conservata presso la Galleria Nazionale di Palazzo Arnone di Cosenza.

    A giudicare dalla maturità riscontrabile sia nel disegno sicuro che nella qualità della materia pittorica, non è da escludersi possa trattarsi di una prima invenzione che il maestro ha sottoposto al giudizio della committenza." cm 77x56

  • Maddalena penitente - Il dipinto raffigura Maddalena inginocchiata in un...
    Lotto 82

    Maddalena penitente - Il dipinto raffigura Maddalena inginocchiata in un paesaggio boschivo da poco pentitasi, come testimonia il teschio posto sulla roccia, simbolo di vanitas, in atto di adorare il crocificco. A giudicare dalle scelte compositive, dalla tavolozza utilizzata e dalle fattezze della santa, l'opera sembra da potersi riferire ad un pittore attivo in Emilia sul principio del Settecento, accostabile alle opere di Gian Gioseffo dal Sole e Marcantonio Franceschini. cm 35x28

  • Ritrovamento di Mosé - Paolo de Matteis fu pittore piuttosto atipico dello...
    Lotto 83

    Ritrovamento di Mosé - Paolo de Matteis fu pittore piuttosto atipico dello scenario napoletano sullo scadere del XVII secolo e all'inizio di quello successivo, in virtù anche della sintesi tra linguaggio giordanesco e marattesco su cui improntò il proprio modulo espressivo. Il suo stile è per questo solitamente caratterizzato da un composto gusto arcadico, derivante per l'appunto dalla frequentazione con l'ambiente romano, in cui si fanno strada inserti tradotti dal repertorio di Francesco Solimena, come nella figura femminile che fa da quinta alla scena nel dipinto proposto. L'ancella che invece tiene tra le braccia Mosè ha la caratterizzazione fisionomica tipica del de Matteis, riscontrabile in numerosi suoi dipinti.- cm 57x100

  • Ghirlanda di fiori con iniziale F - Piccoli segni sul retro. cm 65x50
    Lotto 84

    Ghirlanda di fiori con iniziale F - Piccoli segni sul retro. cm 65x50

  • Natura morta con grappoli d'uva - Alcune macchie sul retro. cm 50x39,5
    Lotto 85

    Natura morta con grappoli d'uva - Alcune macchie sul retro. cm 50x39,5

  • Ritratto di giovane - cm 64x55
    Lotto 86

    Ritratto di giovane - cm 64x55

  • Leda e il cigno - cm 98x83 - "Per il ductus pittorico sfranto e granuloso,...
    Lotto 87

    Leda e il cigno - cm 98x83 - "Per il ductus pittorico sfranto e granuloso, per la tipologia caratteristica del volto di Leda e per la sensualistica posa ancora di ascendenza manierista, il dipinto è ascivibile alla mano del pittore veneziano Marco Liberi, che conta nel proprio corpus numerevoli opere che hanno per tema gli amori di Giove. Nello specifico si veda il confronto con il Giove e Asteria del Szépmuveszeti Muzeum di Budapest (Ruggeri, p.60), o la figura femminile nel Mercurio maschera la Giustizia (Ruggeri, p.292 m25). La firma e la data poste in basso a destra sul panneggio (Coypel 1732) risultano quindi aggiunte successivamente.

    Bibliografia: U. Ruggeri, Pietro e Marco Liberi: pittori nella Venezia del Seicento, Stefano Patacconi Editore, 1996"

  • Sant'Antonio da Padova in adorazione del Bambino - cm 73x96
    Lotto 88

    Sant'Antonio da Padova in adorazione del Bambino - cm 73x96

  • Ritrovamento di Zenobia - cm 150x130
    Lotto 89

    Ritrovamento di Zenobia - cm 150x130

  • Sansone e Dalila - cm 118x147 - "Mario Balassi si forma presso le botteghe di...
    Lotto 90

    Sansone e Dalila - cm 118x147 - "Mario Balassi si forma presso le botteghe di Jacopo Ligozzi prima, e di Matteo Rosselli poi, divenendo
    successivamente allievo e stretto collaboratore di Domenico Cresti detto il Passignano.
    Dai suoi maestri riprende in questo raro Sansone e Dalila una composizione sobria ed equilibrata, nonché
    l'utilizzo di tinte morbide e sfumate. Tipica della scuola fiorentina del XVII secolo è inoltre l'acconciatura
    raffinata delle due figure femminili, arricchita da tipici orecchini di perla a goccia.
    Ad avvalorare l'attribuzione al Balassi concorrono oltre al caratteristico ductus nella resa degli incarnati
    nivei, dalle intense ombreggiature grigiastre e nel fare dei panneggi; lo scorcio dell'eroe israelita,
    prossimo a quello nel dipinto di stesso soggetto in collezione privata (Berti, cat.17).
    Presso il Gabinetto disegni e stampe degli Uffizi è conservato un disegno con attribuzione certa al Balassi
    (Berti, fig.33) che mostra delle affinità, non solo fisiognomiche, proprio con la figura di Dalila nel
    presente dipinto.
    Bibliografia: F. Berti, Mario Balassi (1604-1667). Catalogo completo dei dipinti e dei disegni, Frascione
    Arte 2015"

  • Madonna col Bambino - cm 100x75 - "Il dipinto proposto denuncia i caratteri...
    Lotto 91

    Madonna col Bambino - cm 100x75 - "Il dipinto proposto denuncia i caratteri tipici della pittura di Domenico Piola, individuato dagli studiosi come l'esponente di maggior prestigio della pittura genovese del secondo '600, a capo di una vasta e prolifica bottega che andò monopolizzando il mercato e gli esiti figurativi d'area ligure (soprattutto in seguito al vuoto lasciato dalla morte di Valerio Castello nel 1659).

    Lo scorcio con cui è individuato il Bambino, dagli occhi profondi e allungati, ricorre sovente a individuare una cifra espressiva peculiare della pittura del Piola, così come l'atteggiamento ieratico ed intimo della Vergine, in una posa ampia, lo sguardo assorto e sfuggente. È bene dunque ricordare come Domenico Piola difatti, nel suo percorso di maturazione stilistica, riuscì a superare l'irruenza, tanto forte quanto imprescindibile, della pittura di Rubens attraverso un raffreddamento dell'impeto coloristico fiammingo, memore della lezione di Luca Cambiaso e non priva di riflessioni derivanti dalla scuola lombarda.

    Bibliografia: Domenico Piola (1628-1703). Percorsi di pittura barocca, catalogo della mostra a cura di D. Sanguineti (Genova, Palazzo Nicolosio Lomellino-Musei di Strada Nuova, 13 ottobre 2017-7 gennaio 2018)"

  • San Paolo eremita - cm 96x74 - Il dipinto, che reca un antica attribuzione a...
    Lotto 92

    San Paolo eremita - cm 96x74 - Il dipinto, che reca un antica attribuzione a Jusepe Ribera, non sembra appartenere per motivi stilistici alla corrente napoletana, e a giudicare dall'impostazione e dal ductus pittorico, è più plausibile pensare ad una sua collocazione più tarda nel corso del Seicento. Il pittore in questione sembra aver riflettuto intorno a stilemi derivanti dalla scuola emiliana, improntando la sua formazione sullo studio delle opere del Parmigianino, dei Carracci e del Guercino. Queste caratteristiche, unitamente ad una certa introspezione e solennità, sono tipiche del pittore bolognese Girolamo Negri, detto Il Boccia, a cui il quadro è da ascrivere. A riprova del fatto che il dipinto vada aggiunto al corpus del Negri, chiarificatore è il confronto, più che stringente, con il dipinto di stesso soggetto conservato presso la Pinacoteca di Budrio.

  • Natura morta di fiori e frutta - cm 85x125
    Lotto 93

    Natura morta di fiori e frutta - cm 85x125

  • Scontro di cavalleria cristiana e turca - Autentica di Giancarlo Sestieri. -...
    Lotto 94

    Scontro di cavalleria cristiana e turca - Autentica di Giancarlo Sestieri. - cm 63x76

  • Battaglia - cm 200x136
    Lotto 95

    Battaglia - cm 200x136

  • a) Paesaggio fluviale con architetture e armenti b) Paesaggio con viandanti e...
    Lotto 96

    a) Paesaggio fluviale con architetture e armenti b) Paesaggio con viandanti e rovine - cm 155x128 - "Figlio di Philip Peter, meglio noto come Rosa da Tivoli e fratello di Jacob, Cajetan riprende nei suoi dipinti i soggetti e lo stile familiare animando le sue composizioni con una varietà di figure ritratte in scene di genere.

    Cornici Salvator Rosa Coeve"

Lotti dal 49 al 96 di 399
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Fine Antiques, Argenti Antichi, Arte Orientale e Arredi e Dipinti dalla Collezione di Carlo Lampronti

Lunedì 28 Settembre 2020 dalle ore 15

Fine Antiques

Argenti antichi e da collezione


Martedì 29 Settembre 2020 dalle ore 15

Arredi e dipinti dalla collezione di Carlo Lampronti

Arte Orientale


Sessioni

  • 28 settembre 2020 ore 15:00 Fine Antiques e Argenti Antichi e da Collezione (1 - 233)
  • 29 settembre 2020 ore 15:00 Collezione di Carlo Lampronti e Arte Orientale (234 - 399)

Condizioni di vendita

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Rilanci

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  • da 10000 a 20000 rilancio di 1000
  • da 20000 a 40000 rilancio di 2000
  • da 40000 a 100000 rilancio di 5000
  • da 100000 in avanti rilancio di 10000