REPERTI ARCHEOLOGICI
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Lotto 181 SPADA LURISTAN
DATAZIONE: VIII-VII sec. a. C.
MATERIA E TECNICA: bronzo fuso e cesellato
Grande spada con lama foliata e costolata a margini assottigliati ed impugnatura a sezione cilindrica desinente in un pomello circolare preceduto da un disco
PRODUZIONE: cultura del Luristan
STATO DI CONSERVAZIONE: integra, ossidata
DIMENSIONI: lungh. cm 47,7
PROVENIENZA: Artemission Ancient Art, London, 2006
Il lotto, in base alla legge italiana, non è esportabile / This lot, according to Italian law, can not be exported -
Lotto 182 GRANDE BRACIERE
DATAZIONE: I-III sec. d. C.
MATERIA E TECNICA: bronzo fuso e cesellato
Grande braciere circolare con bordo a tesa e vasca poco profonda, su elegante sostegno con gambe modellate a zampa ferina; decorato sulla tesa con motivi geometrici incisi
PRODUZIONE: cultura romana
STATO DI CONSERVAZIONE: integro
DIMENSIONI: alt. cm 18; diam. cm 47
PROVENIENZA: Galleria Archeo, Milano
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Lotto 183 PUGNALE TARDO ROMANO
DATAZIONE: III-IV sec. d. C.
MATERIA E TECNICA: ferro fuso e forgiato
Pugnale con impugnatura a codolo rastremato; lama foliata
PRODUZIONE: cultura romana
STATO DI CONSERVAZIONE: integro, ossidato
DIMENSIONI: lung. cm 31
PROVENIENZA: Katawiki 2018
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Lotto 184 DOLABRA
DATAZIONE: I-III sec. d. C.
MATERIA E TECNICA: ferro forgiato
Grande dolabra con un'estremità ad ascia e l'altra a piccone; foro ellittico centrale per l'immanicatura
PRODUZIONE: cultura romana
STATO DI CONSERVAZIONE: integra, ossidata
DIMENSIONI: lungh. cm 36
PROVENIENZA: Herrman Historica, Munchen, 2015
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Lotto 185 SPADA VILLANOVIANA CON FODERO
DATAZIONE: VIII sec. a. C.
MATERIA E TECNICA: bronzo fuso e cesellato, decorato ad incisione; ferro forgiato
Spada a lama foliata e costolata con margini assottigliati, ancora inserita nel suo fodero in bronzo elegantemente decorato a sottili incisioni a 'V' e desinente con un grande pomello circolare, preceduto da una serie di dischi di differenti dimensioni
PRODUZIONE: cultura etrusca villanoviana
STATO DI CONSERVAZIONE: ricomposta, ossidata
DIMENSIONI: lungh. cm 34
PROVENIENZA: già Collezione Alex Guttman, Monaco; ArtAncient Ltd, Huntingdon, UK, 2013
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Lotto 186 GRANDE PUNTA DI LANCIA IN BRONZO
DATAZIONE: IX-VIII sec. a. C.
MATERIA E TECNICA: bronzo fuso e cesellato
Grande punta di lancia villanoviana con lama foliata e costolata con immanicatura a cannone decorata con cerchielli e linee incise
PRODUZIONE: cultura romana
STATO DI CONSERVAZIONE: integra, lievi lacune lungo il filo, bella patina verde smeraldo
DIMENSIONI: lungh. cm 41
PROVENIENZA: Galleria Archeo, Milano, 2006
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Lotto 187 SPADA ROMANA
DATAZIONE: II sec. d.C.
MATERIA E TECNICA: ferro forgiato
Grande spada con impugnatura caratterizzata da due brevi antenne e lunga lama triangolare costolata
PRODUZIONE: cultura romana
STATO DI CONSERVAZIONE: integra ossidata
DIMENSIONI: lung. cm 59,6
PROVENIENZA: Artemission Ancient Art, London, 2009
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Lotto 188 RARA SPADA ROMANA
DATAZIONE: II sec. d. C.
MATERIA E TECNICA: ferro fuso e forgiato
Lunga spada con impugnatura caratterizzata da due occhielli, lama triangolare costolata
PRODUZIONE: cultura romana
STATO DI CONSERVAZIONE: integra, ossidata
DIMENSIONI: lung. cm 77
PROVENIENZA: Artemission Ancient Art, London, 2010
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Lotto 189 SPADA A LINGUA DA PRESA ITALICA
DATAZIONE: VIII sec. a. C.
MATERIA E TECNICA: bronzo fuso e cesellato
Spada a lingua da presa italica, impugnatura con margini rilevati per l'inserzione del pomo in materiale deperibile oggi scomparso, restano i rivetti di fermatura; lunga lama foliata con margini assottigliati
PRODUZIONE: cultura etrusca villanoviana
STATO DI CONSERVAZIONE: integra, ossidata
DIMENSIONI: lungh. cm 35
PROVENIENZA: ArtAncient Ltd, Huntingdon, UK, 2013
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Lotto 190 SPADA VICINO ORIENTE
DATAZIONE: VII-V sec. a. C.
MATERIA E TECNICA: bronzo fuso e cesellato, oro laminato
Spada in bronzo con impugnatura provvista di alloggi per l'inserimento di altro materiale, oggi con elementi in oro antichi decorati a rosette ma verosimilmente non pertinenti; lama foliata
PRODUZIONE: cultura assira
STATO DI CONSERVAZIONE: integra ad eccezione della punta lacunosa, ossidata
DIMENSIONI: lungh. cm 39,5
PROVENIENZA: Adam Antiquities, New York
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Lotto 191 RARO ELMO CALCIDICO IN BRONZO ARGENTATO
DATAZIONE: fine V, inizi IV sec. a.C.
MATERIA E TECNICA: bronzo laminato e cesellato ed argentato
Elmo a calotta di forma ogivale con bordo conformato orizzontalmente, piccolo paranaso a goccia e paranuca leggermente accennato; completo delle paragnatidi mobili di forma sagomata, la cui ampiezza e forma anatomica, permettevano di proteggere guance, zigomi e mento. Nella parte inferiore delle paragnatidi un foro permetteva di fissare il rivestimento interno per la protezione della testa
La caratteristica precipua di questo esemplare è quello di essere stato argentato, definendo così l'alto rango del proprietario
PRODUZIONE: cultura greca
STATO DI CONSERVAZIONE: integro, incrostato; alcune deformazioni; piccoli restauri
DIMENSIONI: alt. cm 33,5
PROVENIENZA: Pax Romana, London; collezione privata inglese
' 25.000/35.000
L'elmo calcidico era un elmo in bronzo, indossato dagli opliti greci particolarmente popolare in Grecia nel V e IV secolo ma preesistente Questo elmo era anche utilizzato nello stesso periodo nella Magna Grecia dai coloni greci. L'elmo prende il nome da Calcide in Eubea che avrebbe sviluppato il tipo partendo dall'elmo corinzio ma avendo la caratteristica di essere piω leggero e di offrire un maggior campo visivo per chi lo indossava riducendo progressivamente il paranaso fino a farlo scomparire completamente negli esemplari piω recenti: Anche la maggiore larghezza della calotta permetteva al guerriero di sentire i suoni esterni in modo migliore
Corredato di certificato di libera circolazione e del certificato dell'Art Loss Register in data settembre 2019 e dell'expertise del dottor Ivan Bonchev, Università di Oxford -
Lotto 192 CINTURONE A LOSANGA
DATAZIONE: metà VIII sec. a.C.
MATERIA E TECNICA: bronzo laminato e cesellato a bulino
Cinturone di forma ellittica allungata, con estremità fortemente rastremate, con bordi ripiegati all'esterno e due forellini passanti per la chiusura; frammento di cinturone di forma rettangolare con tre coppie di fori per l'inserimento dei ganci di chiusura; lungo i margini serie di piccoli fori per la cucitura del rivestimento (2)
DECORAZIONE: nella parte centrale tre file verticali di tre coppelle sbalzate e una su ciascun lato, che costituiscono il centro di una serie di cinque cerchi concentrici a bulino. Dai cerchi delle coppelle laterali partono due nastri serpeggianti, forse uccelli stilizzati; lungo il bordo una tripla cornice incisa con trattini obliqui e punti
PRODUZIONE: cultura etrusca villanoviana
STATO DI CONSERVAZIONE: perlopiω integri, ossidati e incrostati, patina verde, piccole lacune
DIMENSIONI: alt. cm 13; lungh. cm 45; lungh. cm 43
PROVENIENZA: Antichità Archeologia di M. Simotti Rocchi, Roma
CFR.: M. A. De Lucia Brolli, Civita Castellana. Il Museo Archeologico dell'Agro Falisco, Roma 1991, p. 105, fig. 72
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Un esemplare analogo per forma e decorazione è conservato al Museo Civico Archeologico di Bologna, proveniente dalla necropoli Benacci, tomba 543
Il ruolo della cintura come segno di prestigio nell'abbigliamento delle donne è ben chiaro nelle fonti antiche: in Omero ricorre molto spesso l'epiteto 'dalla bella cintura' riferito a dee o donne nobili. E' possibile che questo ornamento, oltre a sottolineare il rango di chi lo indossava, ne dichiarasse uno status particolare. Nella decorazione, prevalentemente geometrica, predomina il tema del disco solare, in associazione con teste stilizzate di uccello. Questo motivo simboleggiava la barca trainata da uccelli acquatici sulla quale, attraverso le acque del fiume Oceano, il sole veniva ricondotto al luogo in cui doveva sorgere. Queste decorazioni dal significato sacrale avevano con tutta probabilità un ruolo di protezione