Asta di Reperti Archeologici
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Lotto 49 GRANDE CRATERE A VOLUTE APULO A FIGURE ROSSE
DATAZIONE: metà IV sec. a. C.
MATERIA E TECNICA: argilla figulina camoscio, vernice nera lucente, coloritura arancio, suddipinture in bianco e arancio, modellato a tornio veloce e a stampo
Labbro a tesa, con labbro ripiegato e concavo, collo cilindrico a profilo concavo distinto dalla spalla appiattita, grande corpo ovoide, alte anse a volute con margini rilevati impostate su una staffa verticale; lungo la costa verticale dell’ansa, in corrispondenza delle volute, foro circolare sul lato interno; volute racchiudenti due teste di Gorgone suddipinte in bianco, piede campanulato e scanalato al taglio; ai lati delle anse teste di cigno erette col becco appoggiato sulla spalla del vaso.
DECORAZIONE ACCESSORIA: interno della bocca verniciato, labbro risparmiato; sotto al labbro fila di puntini; sulla spalla falsa baccellatura, al di sotto delle scene figurate meandro sinistrorso interrotto da motivo a scacchiera; sotto alle anse grande palmetta doppia aperta a ventaglio fra girali e volute; ai lati delle anse teste di cigno in rilievo
DECORAZIONE: lato A) sotto il labbro meandro ad onda destrorso, sul collo profilo femminile volto a sinistra con kekryphalos, stephane di perle, orecchini e collana che sorge da un fiore ed è circondato da grandi volute e infiorescenze; sul ventre naiskos in bianco con colonne ioniche sotto al quale si trova la figura del defunto, in nudità eroica, seduto a sinistra sul suo mantello, le gambe incrociate, in atto di appoggiarsi alla lancia e sostenere una phiale; alla sua sinistra una giovane donna riccamente abbigliata in atto di offrirgli un unguento contenuto nell’alabastron che sorregge nella mano sinistra mentre nella destra tiene un cembalo; dall’altro lato un giovane nudo volto verso il defunto col mantello drappeggiato sulla spalla e sul torace con strigile nella mano destra e corona nella sinistra; ai lati del podio due grandi patere; lato B) sotto al labbro motivo a chevron, sul collo meandro continuo destrorso e grande palmetta aperta a ventaglio fra volute; sul ventre stele funeraria su podio a cui è legata una tenia nera sormontata da un grande bacile; a sinistra giovane donna riccamente abbigliata con un grappolo d’uva nella mano destra ed un cista e una tenia nella sinistra; dall’altro lato un giovane nudo con mantello drappeggiato sul braccio sinistro che sorregge una phiale mentre nella destra tiene uno specchio e una tenia
PRODUZIONE: ceramica apula a figure rosse, Gruppo di Copenhagen, Pittore di Copenhagen 4223
STATO DI CONSERVAZIONE: integralmente ricomposto da frammenti con alcuni restauri alla pittura
DIMENSIONI: alt. cm 52, diam. bocca cm 18
PROVENIENZA: CS1Firenze
CFR.: A.D. Trendall,The Red-figured Vases of South Italy and Sicily, Oxford 1978-1982, pp. 456, 462-3 -
Lotto 50 OINOCHOE APULA A FIGURE ROSSE DATAZIONE: ultimo quarto del IV sec. a. C MATERIA E TECNICA: argilla camoscio, vernice nera lucente, coloritura rosso arancio, modellata a tornio veloce Bocca trilobata pronunciata da due apicature con labbro rovesciato all’esterno e scanalato, collo a profilo concavo indistinto dal corpo ovoidale, ansa a nastro impostata verticalmente dal labbro alla spalla; piede scanalato DECORAZIONE: interamente verniciata in nero; sulla spalla kyma ionico, sul ventre figura maschile nuda gradiente a destra con un balteo sul torace, una ghirlanda nella mano sinistra; nel campo un ramoscello PRODUZIONE: ceramica apula a figure rosse STATO DI CONSERVAZIONE: integra DIMENSIONI: alt. cm 10 PROVENIENZA: Galleria Drouot, Parigi CFR: A.D. Trendall, A. Cambitoglou The Red-figured Vases of Apulia II, London 1991
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Lotto 51 BOTTIGLIA APULA A FIGURE ROSSE DATAZIONE: metà IV sec. a. C. MATERIA E TECNICA: argilla figulina beige; vernice nera lucente, modellata a tornio veloce Bocchello ad echino, collo sottile e cilindrico a profilo concavo, distinto, spalla appiattita, corpo ovoide; piede ad anello DECORAZIONE: figura femminile seduta di profilo a destra su una roccia, a torso nudo, col mantello drappeggiato sulle gambe in atto di sostenere una phiale nella mano destra; nel campo rosette PRODUZIONE: apula a figure rosse STATO DI CONSERVAZIONE: collo di restauro DIMENSIONI: alt. cm 14 PROVENIENZA: Galleria Pechetau Badin, Parigi
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Lotto 52 GLAUX ATTICA A VERNICE NERA DATAZIONE: V-IV sec. a.C. MATERIA E TECNICA: argilla figulina arancio, vernice nera lucente con riflessi metallici, modellata a tornio veloce Orlo arrotondato leggermente rientrante; vasca troncoconica; piede ad anello; un’ansa a bastoncello impostata obliquamente sotto l’orlo, l’altra a nastro impostata verticalmente sul corpo; interamente verniciata; sotto al piede anello centrato da puntino. PRODUZIONE: ceramica attica a vernice nera. STATO DI CONSERVAZIONE: integra; lievi scheggiature. DIMENSIONI: alt. cm 7,2; diam. bocca cm 8,5. PROVENIENZA: Casa d’aste Pandolfini Firenze
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Lotto 53 GRANDE PISSIDE GLOBULARE APULA DATAZIONE: fine del IV sec. a. C. MATERIA E TECNICA: argilla figulina beige, vernice nera lucente; suddipinture in bianco e giallo, modellata a tornio veloce Coperchio: pomello con stelo cilindrico e presa ad echino rovescio, tesa emisferica, risega per l’incastro nella coppa Coppa: emisferica, piede troncoconico modanato con gola all’attacco con la vasca. DECORAZIONE ACCCESSORIA: risparmiate la risega del pomello, il labbro, la gola di attacco del piede, la parte interna del coperchio e del piede. DECORAZIONE: sul coperchio da un lato un grande profilo femminile volta a destra con i capelli avvolti in un kekryphalos ricamato e fermato da un nastro svolazzante, stephane radiata sulla fronte, lunghi orecchini pendenti e filo di perle al collo, inquadrata fra grandi ali spiegate dalle piume variopinte, dall’altro lato una grande palmetta aperta a ventaglio fra girali. Sulla vasca, sotto al bordo ramo di alloro orizzontale PRODUZIONE: ceramica apula a figure rosse, cerchia del Pittore di Dario, Gruppo Paidagogos STATO DI CONSERVAZIONE: integra DIMENSIONI: alt. cm 20 PROVENIENZA: Charles Ede Ltd, London BIBL.: D.Trendall, A. Cambitoglou, The Red-figured Vases of Apulia II, Oxford 1982, p 1003, 612 Corredata di certificato di avvenuta spedizione in Italia
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Lotto 54 GUTTUS APULO A FIGURE ROSSE DATAZIONE: ultimo quarto del IV sec. a. C MATERIA E TECNICA: argilla camoscio, vernice nera lucente, suddipinture in bianco e giallo, coloritura rosso arancio, modellata a tornio veloce Guttus di forma lenticolare schiacciata con piccola apofisi al centro; piede ad anello, ansa a nastro impostata verticalmente sulla spalla, bocchello campanulato con breve collo cilindrico a profilo concavo DECORAZIONE: interamente verniciato in nero ad eccezione dell’attacco dell’ansa e del bocchello; sulla spalla profilo femminile volto a destra con stephane radiata, orecchini con pendenti e filo di perle; la donna porta i capelli raccolti nel kekryphalos ricamato e fermato da una tenia, dal quale fuoriesce un vaporoso ciuffo di capelli; nel campo rosette e volute vegetali PRODUZIONE: ceramica apula a figure rosse STATO DI CONSERVAZIONE: integro DIMENSIONI: alt. cm 8, diam. cm 15 PROVENIENZA: Casa d’aste L’Anglicana, Roma CFR: A.D. Trendall, A. Cambitoglou The Red-figured Vases of Apulia II, London 1991
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Lotto 55 LUCERNA BILICNE ATTICA DATAZIONE: VI sec. a.C. MATERIA E TECNICA: argilla figulina arancio, vernice nera lucente, modellata a tornio veloce Lucerna da sospensione con vasca circolare e due becchi contrapposti al centro foro per la sospensione PRODUZIONE: ceramica attica STATO DI CONSERVAZIONE: integra DIMENSIONI: alt. cm 3; diam. bocca cm 10,5 PROVENIENZA: Casa d’aste Pandolfini Firenze
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Lotto 56 KYLIX ATTICA A FIGURE NERE TIPO BAND CUP DATAZIONE: 540-530 a.C. MATERIA E TECNICA: argilla figulina arancio, vernice nera lucente, modellata a tornio veloce; dettagli resi a graffito Forma tipo B, labbro a profilo concavo con orlo arrotondato e lievemente estroflesso distinto dalla vasca emisferica mediante una risega, alto piede a tromba, anse a bastoncello impostate obliquamente sotto al labbro e ritorte verso l’alto DECORAZIONE ACCESSORIA: interamente verniciata eccetto la parte interna delle anse, un filetto nella parte inferiore della vasca, il bordo esterno e la parte inferiore del piede; ai lati delle anse due girali con palmette DECORAZIONE: interno: al centro tondo risparmiato con due cerchi e punto in nero; esterno: lato A) tre cavalieri al galoppo verso sinistra; lato B) sfinge alata in posizione seduta con le ali riunite sulla schiena e la coda sollevata ad S volta a sinistra, fra due figure maschili panneggiate PRODUZIONE: ceramica attica a figure nere STATO DI CONSERVAZIONE: ricomposta da frammenti DIMENSIONI: alt. cm 12,5; diam. cm 23 CFR.: G. Boardman Vasi ateniesi a figure nere, Milano 1990, tavv. 109-123, pp.62-67
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Lotto 57 OLPE ATTICA NELLO STILE DI KERTSCH DATAZIONE: metà IV sec. a. C. MATERIA E TECNICA: argilla figulina giallo chiaro, ingubbiatura rosaarancio, vernice nera opaca, modellata a tornio veloce. Bocca circolare con orlo appiattito, collo cilindrico a profilo concavo distinto da una risega dal corpo ovoide, piede ad anello, ansa a nastro impostata verticalmente dal collo alla spalla. DECORAZIONE ACCESSORIA: interno della bocca, ansa e corpo interamente verniciati ad eccezione della parte inferiore del ventre e del sotto del piede, risparmiati; sul fondo croce in rosso; sul collo metopa con tralcio orizzontale di edera con foglie cuoriformi DECORAZIONE: limitata ad un pannello frontale in cui è raffigurato un pigmeo itifallico in corsa verso destra e retrospiciente in atto di mostrare la lingua. L’essere indossa elmo e corazza, brandisce una spada nella destra, mentre il braccio sinistro, sollevato, è avvolto nell’himation dal bordo ricamato; la scena è inquadrata fra volute fitomorfe stilizzate. PRODUZIONE: ceramica attica a figure rosse STATO DI CONSERVAZIONE: integra, vernice evanide DIMENSIONI: alt. cm. 13,5 PROVENIENZA: Casa d’aste Pandolfini Firenze Lo stile di Kertsch prende il nome dalla località della Crimea da dove proviene il maggior numero di esemplari; la grande richiesta di questogenere di vasi e l’esportazione in tutta la Grecia, nelle regioni del Mediterraneo Occidentale e, appunto, in Crimea, aveva favorito una produzione su vasta scala. I pigmei, da sempre oggetto dei frizzi e lazzi della commedia greca sono sempre raffigurati goffi e deformi come in quest’olpe realizzata nel momento d’oro della commedia ateniese
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Lotto 58 SKYPHOS ATTICO A FIGURE NERE
DATAZIONE: inizi V sec. a.C.
MATERIA E TECNICA: argilla figulina arancio, vernice nera, suddipinture in bianco, dettagli resi a graffito, modellato a tornio veloce
Orlo arrotondato, labbro leggermente estroflesso, vasca troncoconica, piede troncoconico, anse a bastoncello impostate sulla massima espansione e ritorte verso l’alto
DECORAZIONE ACCESSORIA: sono interamente verniciati la vasca, le anse e la parte inferiore del corpo, il bordo esterno del piede; sotto l’orlo doppia fila di puntini paralleli; ai lati delle anse palmette aperte a ventaglio e girali vegetali
DECORAZIONE: fra le anse due sfingi alate, sedute sulle zampe posteriori in composizione araldica
PRODUZIONE: ceramica attica a figure nere
STATO DI CONSERVAZIONE: integralmente ricomposto da frammenti
DIMENSIONI: alt. cm 10,5; diam. cm 14,5
PROVENIENZA: Casa d’aste Pandolfini Firenze -
Lotto 59 OSCILLUM DATAZIONE: IV-III sec. a.C. MATERIA E TECNICA: argilla nocciola; ingubbiatura bianca; vernice bianca e rossa, modellato a stampo Testa femminile con capelli scompartiti al centro in lunghe ciocche fluenti che ricadono ai lati del volto, al collo porta un torque ritorto ed è inquadrata da una ghirlanda di foglie stilizzate PRODUZIONE: ceramica magno greca STATO DI CONSERVAZIONE: ricomposto da frammenti DIMENSIONI: diam. cm 19,5
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Lotto 60 RARA TESTA VOTIVA DATAZIONE: IV-III sec. a. C. MATERIA E TECNICA: impasto depurato, ingubbiatura beige, modellata a stampo con ritocchi a stecca, interno cavo, foro di sfiato posteriore Ex voto costituito da una testa femminile giovanile e velate con capelli accuratamente pettinati scompartiti sulla fronte in boccoli, che ricadono in piccole ciocche distinte a coprire in parte le orecchie nella donna, ampia fronte, occhi con palpebre delineate, naso rettilineo, zigomi leggermente in rilievo, bocca pronunciata e semiaperta, mento arrotondato PRODUZIONE: ceramica etrusca meridionale STATO DI CONSERVAZIONE: lievi lacune nella parte posteriore, matrice nuova DIMENSIONI: alt. cm 19
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Lotto 61 GRANDE CRATERE A VOLUTE APULO A FIGURE ROSSE DATAZIONE: 320-300 sec. a. C. MATERIA E TECNICA: argilla figulina camoscio, vernice nera lucente, coloritura arancio, suddipinture in bianco, arancio e rosso, modellato a tornio veloce e a stampo Labbro a tesa, con orlo ripiegato e concavo, collo cilindrico a profilo concavo distinto dalla spalla obliqua, grande corpo ovoide, alte anse a volute con margini rilevati impostate su una staffa verticale; volute racchiudenti due teste di Gorgone calma suddipinte in bianco su un lato ed in rosso sull’altro, piede campanulato e scanalato al taglio. DECORAZIONE ACCESSORIA: interno della bocca verniciato, labbro risparmiato; sull’orlo kyma ionico; sulla spalla falsa baccellatura, al di sotto dell’orlo e delle scene figurate meandro ad onda sinistrorso; sotto alle anse grande palmetta aperta a ventaglio fra girali e volute DECORAZIONE: lato A), sul collo grande infiorescenza con rami e viticci ed ulteriori fiori con boccioli aperti e tre grandi rosette fra gruppi di puntini in bianco; serie; sul ventre naiskos in bianco con colonne ioniche ed alti acroteri a palmetta sotto al quale si trova la figura del defunto, in nudità eroica, seduto a destra una pila di sassi, le gambe incrociate, nella mano destra sostiene una phiale, mentre dal polso gli pende uno strigile ed una tenia; mentre nell’altra mano tiene una lekyhtos baccellata; lato B) sul collo grande palmetta aperta a ventaglio fra volute; sul ventre grandissimo profilo femminile volto a destra con kekryphalos ricamato dal quale fuoriesce un vaporoso ciuffo di capelli, stephane radiata, orecchini aurei con pendenti e collana di perle; nel campo una rosetta PRODUZIONE: ceramica apula a figure rosse, Pittore del White Sakkos STATO DI CONSERVAZIONE: integro DIMENSIONI: alt. cm 65,5, diam. bocca cm 26,4 PROVENIENZA: New Hermes Arte Antica, Arezzo CFR.: A.D. Trendall,The Red-figured Vases of South Italy and Sicily, Oxford 1978-1982, pp. 456, 462-3
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Lotto 62 RARISSIMA CORAZZA ETRUSCA DATAZIONE: VI-V sec. a.C. MATERIA E TECNICA: bronzo laminato e cesellato Corazza formata da due parti distinte, quella anteriore modellata sul torace nella quale è evidenziata sia la muscolatura pettorale che quella addominale e sono presenti incavi semicircolari per il collo e le braccia e quella posteriore, oggi in due frammenti, modellata in modo più semplificato ma in cui si può comunque notare la muscolatura della schiena. Nella parte posteriore si conserva ancora uno degli anelli che consentiva di unire mediante lacci in cuoio le due valve della corazza PRODUZIONE: cultura etrusco-italica STATO DI CONSERVAZIONE: integra, ossidata e incrostata, patina verde, piccole lacune La corazza era costituita di due parti protettive, una per il torace l’altra per il dorso agganciate sulle spalle e sui fianchi mediante placche rettangolari. Essa veniva imbottita con una fodera di cuoio o pelle atta a consentire una migliore vestibilità e per renderla più funzionale negli spostamenti dei soldati appiedati.
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Lotto 63 IMPORTANTE SCUDO VILLANOVIANO IN BRONZO DATAZIONE: VII sec. a.C. MATERIA E TECNICA: bronzo laminato e finemente cesellato a bulino Grande scudo circolare di epoca orientalizzante in lamina di bronzo sbalzata e cesellata a fasce concentriche; partendo dall’esterno si ha una serie di tre file parallele di coppelle cui fa seguito una fascia con cavalli stilizzati gradienti a sinistra alternati a cerchi concentrici in rilievo, poi un’altra triplice fascia di coppelle, un’ulteriore di cavalli e cerchi concentrici ed un’ultima triplice serie di coppelle; al centro grande umbone in rilievo. Nella parte posteriore si conserva l’impugnatura a fascia. PRODUZIONE: cultura etrusca villanoviana STATO DI CONSERVAZIONE: lo scudo presenta un’ampia lacuna ed alcune mancanze sul bordo; due restauri di epoca antica testimoniano l’utilizzo non solo funerario dell’oggetto DIMENSIONI: diam. cm 55 CFR.: AAVV, Gli Etruschi e l’Europa, Milano 1992, p 127, n. 94 Uno scudo molto simile è conservato al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, sala 32, proveniente da Narce, necropoli Petrina, tomba 91
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Lotto 64 ELMO IN BRONZO TIPO MONTEFORTINO DATAZIONE: IV sec. a.C. MATERIA E TECNICA: bronzo laminato e cesellato Elmo a calotta di forma conica con bordo conformato orizzontalmente, paranuca leggermente accennato, e pomello apicato (apex) in cima al coppo; completo delle paragnatidi mobili, (bucculae) la cui ampiezza e forma anatomica, permettevano di proteggere guance, zigomi e mento PRODUZIONE: cultura etrusco-italica STATO DI CONSERVAZIONE: integro, incrostato; alcune deformazioni; paragnatidi montate invertite destra sinistra DIMENSIONI: alt. cm 27 Elmo di bronzo di tradizione etrusco-italica conosciuto come Montefortino (dal nome della necropoli marchigiana che ne restituì alcuni esemplari), erroneamente conosciuto anche come “jockeycap” fintanto che non si capì, che l’espansione alla base della calotta era del paranuca e non della visiera. Questo tipo di elmo fu uno dei più utilizzati nel centro Italia ed è stato in uso fino al I sec. a. C.
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Lotto 65 RARA COPPIA DI SCHINIERI IN BRONZO DATAZIONE: VI sec. a.C. MATERIA E TECNICA: bronzo laminato e cesellato Coppia di schinieri, destro e sinistro, modellati anatomicamente con indicazione del ginocchio, della tibia, dei muscoli del polpaccio; foro passante nella parte posteriore per la chiusura PRODUZIONE: cultura etrusca STATO DI CONSERVAZIONE: integri, incrostati DIMENSIONI: alt. cm 28 CFR.: Etrusker in der Toskana, Firenze 1987, p 59, n 29
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Lotto 66 CINTURONE A LOSANGA DATAZIONE: metà VIII sec. a.C. MATERIA E TECNICA: bronzo laminato e cesellato a bulino Cinturone di forma ellittica allungata, con estremità fortemente rastremate, con bordi ripiegati all’esterno e due forellini passanti per la chiusura; frammento di cinturone di forma rettangolare con tre coppie di fori per l’inserimento dei ganci di chiusura; lungo i margini serie di piccoli fori per la cucitura del rivestimento (2) DECORAZIONE: nella parte centrale tre file verticali di tre coppelle sbalzate e una su ciascun lato, che costituiscono il centro di una serie di cinque cerchi concentrici a bulino. Dai cerchi delle coppelle laterali partono due nastri serpeggianti, forse uccelli stilizzati; lungo il bordo una tripla cornice incisa con trattini obliqui e punti PRODUZIONE: cultura etrusca villanoviana STATO DI CONSERVAZIONE: perlopiù integri, ossidati e incrostati, patina verde, piccole lacune DIMENSIONI: alt. cm 13; lungh. cm 45; lungh. cm 43 PROVENIENZA: Antichità Archeologia di M. Simotti Rocchi, Roma CFR.: M. A. De Lucia Brolli, Civita Castellana. Il Museo Archeologico dell’Agro Falisco, Roma 1991, p. 105, fig. 72 Un esemplare analogo per forma e decorazione è conservato al Museo Civico Archeologico di Bologna, proveniente dalla necropoli Benacci, tomba 543 Il ruolo della cintura come segno di prestigio nell’abbigliamento delle donne è ben chiaro nelle fonti antiche: in Omero ricorre molto spesso l’epiteto “dalla bella cintura” riferito a dee o donne nobili. E’ possibile che questo ornamento, oltre a sottolineare il rango di chi lo indossava, ne dichiarasse uno status particolare. Nella decorazione, prevalentemente geometrica, predomina il tema del disco solare, in associazione con teste stilizzate di uccello. Questo motivo simboleggiava la barca trainata da uccelli acquatici sulla quale, attraverso le acque del fiume Oceano, il sole veniva ricondotto al luogo in cui doveva sorgere. Queste decorazioni dal significato sacrale avevano con tutta probabilità un ruolo di protezione.
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Lotto 67 SPADA CON FODERO DATAZIONE: VIII-VII sec. a.C. MATERIA E TECNICA: bronzo laminato e cesellato a bulino Spada con lunga lama triangolare con costolatura centrale; impugnatura sagomata terminante a T con estremità superiore semicircolare; decorata con sottili linee incise; fodero allungato desinente con un’estremità a doppio bottone; decorato con linee incise (2) PRODUZIONE: cultura etrusca villanoviana STATO DI CONSERVAZIONE: integri, ossidati e incrostati, patina verde, piccole lacune DIMENSIONI: lungh. cm 42,5; lungh. cm 33,5 PROVENIENZA: Casa d’Aste San Marino Arte S. a., San Marino CFR: AAVV Civiltà degli Etruschi, (Cat. Mostra) Firenze 1985, p. 58 Una spada analoga con un fodero identico, proveniente dalla necropoli dell’Osteria di Vulci è conservata al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma
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Lotto 68 GRANDE CRATERE A COLONNETTE LUCANO DATAZIONE: metà IV sec. a. C. MATERIA E TECNICA: argilla figulina rosata, vernice nera lucente, suddipinture in bianco e giallo, coloritura arancio Orlo a tesa, con labbro obliquo ripiegato, collo cilindrico a profilo concavo, spalla appiattita, corpo ovoide allungato verso il basso, anse a colonnette, piede ad echino modanato DECORAZIONE ACCESSORIA: interno della bocca verniciato, sul labbro tralcio di olivo con foglie e frutti; sopra alle anse grande palmetta aperta a ventaglio; sul labbro meandro ad onda destrorso, sul collo tralcio d’edera, con foglie e frutti, sulla spalla linguette ai lati delle scene figurate doppia fila di puntini, al di sotto meandro sinistrorso interrotto da motivi a croce di Sant’Andrea DECORAZIONE: lato A) una giovane donna, gradiente a sinistra con i capelli raccolti in uno chignon sulla nuca, lo sguardo rivolto verso il basso è in atto di offrire un kantharos ed una phiale con due torte ad un giovane seduto di fronte a lei. La ragazza indossa un elegante chitone plissettato annodato in vita e calza i sandali. Il giovane, volto a destra, ha i capelli fluenti che ricadono sulle spalle, porta una corta clamide fermata da una cintura in vita e indossa alti calzari, alla sua sinistra si trova uno scudo circolare; sul masso fra i due una nestoris decorata. All’estremità destra della scena un’ancella stante e volta a destra con capelli annodati e chitone lungo sul quale è drappeggiato l’himation è in atto di offrire una corona all’uomo con la destra e sostiene un bacile nella mano sinistra; nel campo riempitivi a rosette e motivi fitomorfi, una lunga tenia ricamata ed una palla Lato B) scena di conversazione fra tre efebi affrontati ed ammantati in un lungo himation che lascia scoperti un braccio e parte del torace, i due alle estremità si appoggiano ad una lunga verga, mentre quello al centro ha tre uova nella mano sinistra; nel campo una coppia di halteres ed una tenia ripiegata PRODUZIONE: ceramica lucana a figure rosse STATO DI CONSERVAZIONE: ricomposto da frammenti, difetti di cottura DIMENSIONI: alt. cm 46,5; diam. cm 36 Cfr.: A. D.Trendall, Red-figured Vases of South Italy and Sicily, London 1989
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Lotto 69 KYLIX NELLO STILE DI GNATHIA DATAZIONE: III sec. a.C. MATERIA E TECNICA: argilla figulina rosata, vernice nera lucente con riflessi metallici, vernice bianca e gialla, modellata a tornio veloce Kylix a vasca troncoconica a profilo arrotondato con risega interna, basso piede troncoconico modanato, anse a bastoncello impostate obliquamente sotto l’orlo e ritorte verso l’alto; interamente verniciata e decorata all’interno della vasca da tralcio di vite con pampini e da grande palmetta a sette lobi al centro; sotto il piede coloritura arancio PRODUZIONE: ceramica apula nello stile di Gnathia STATO DI CONSERVAZIONE: integra DIMENSIONI: alt. cm 4,5; diam. cm 15 PROVENIENZA: Galleria Giosi, via del Babuino 70 a, Roma, lotto 279 asta 11 dicembre 1974
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Lotto 70 GRANDE LEKYTHOS A RETICOLO DATAZIONE: IV sec. a.C. MATERIA E TECNICA: argilla figulina rosata, vernice nera lucente e bianca, modellata a tornio veloce Lekythos a reticolo, con bocchello campanulato, collo cilindrico allungato, ansa a nastro impostata dalla spalla alla metà del collo, brevissima spalla appiattita, corpo ovoide, piede ad anello; decorata con falsa baccellatura sul collo, con motivo sinuoso intercalato da punti e tralcio fitomorfo sulla spalla e con fitto reticolo in nero sul corpo PRODUZIONE: ceramica apula a vernice nera STATO DI CONSERVAZIONE: integra DIMENSIONI: alt. cm 24 PROVENIENZA: New Hermes Arte Antica, Arezzo
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Lotto 71 BUSTO VOTIVO DATAZIONE: IV sec. a. C. MATERIA E TECNICA: impasto depurato rosato, ingubbiatura biancastra; modellata a stampo con ritocchi a stecca, interno cavo Busto femminile stante in posizione frontale con la testa volta a sinistra con le mani conserte sul petto; la donna porta un’elaborata acconciatura dei capelli; grandi orecchini circolari traforati en pendant con la fibula che ferma il mantello sulla spalla PRODUZIONE: ceramica greca, Tebe STATO DI CONSERVAZIONE: integra, superficie consunta DIMENSIONI: alt. cm 15 PROVENIENZA: Galleria Drouot, Parigi
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Lotto 72 LEKYTHOS ATTICA A FIGURE ROSSE DATAZIONE: fine V sec. a. C. MATERIA E TECNICA: argilla figulina arancio, vernice nera lucente, modellata a tornio veloce. Lekythos con alto collo sottile e cilindrico a profilo concavo, distinto, spalla appiattita, corpo ovoide allungato; piede ad echino; ansa a nastro impostata verticalmente dal collo alla spalla. DECORAZIONE: il vaso è interamente verniciato, eccetto la parte inferiore del piede; la scena figurata è limitata ad un pannello frontale con una figura di satiro nuda e gradiente a sinistra, piegato sotto il peso dell’otre che porta sulla spalla sinistra. Il satiro è raffigurato, con barba, folta chioma, lunga coda fluente e con un rython nella mano destra per bere il vino che sta portando. La muscolatura è resa in modo semplificato con linee a parentesi, e la scena è inquadrata fra volute fitomorfe e riempitivi vegetali stilizzati. PRODUZIONE: ceramica attica a figure rosse STATO DI CONSERVAZIONE: priva del bocchello, incrostata sul piede DIMENSIONI: alt. max conservata cm.14,9 PROVENIENZA: Casa d’aste Pandolfini Firenze