ASTA 242 - ARTE ANTICA E DEL XIX SECOLO

BISON GIUSEPPE BERNARDINO (1762 - 1844) Paesaggio fluviale con personaggi. Tempera su carta. Cm 62,00 x 44,50. Firmato in basso a sinistra "G Bisson Fecit". Cornice presente

ARTISTA FRANCESE DEL XVII SECOLO Coppia di nature morte di fiori. Olio su tela . Cm 55,00 x 44,00. . Cornice presente

ARTISTA ROMANO DEL XVII SECOLO coppia di dipinti raffiguranti rovine e personaggi in un paesaggio (suonatori e scena galante). Olio su tela . Cm 83,00 x 68,00. . Cornice presente

DE BOULOGNE VALENTIN (1591 - 1632) Seguace di. La buona ventura. Olio su tela . Cm 151,00 x 172,50. Il presente dipinto riprende parzialmente una grande composizione di Valentin De Boulogne datata 1631, in particolare la parte destra escludendo le figure dei cinque musicanti collocati a sinistra nell'originale.

MAESTRO DI SIGNA (ATTIVO NEL XV SECOLO) Evento della vita di San Giuliano. Tempera su tavola. Cm 56,00 x 18,00.

ARTISTA LOMBARDO DEL XVIII SECOLO San Gerolamo. . Olio su tela . Cm 94,00 x 114,00.

LACROIX DE MARSEILLE CHARLES FRANCOIS (1700 - 1782) Attribuito a. Coppia di marine con personaggi. Olio su tela . Cm 24,00 x 19,00. . Cornice presente

GUARDI GIANANTONIO (1699 - 1760) Coppia di dipinti. La partenza per la caccia. Sosta durante la caccia. Olio su tela . Cm 33,00 x 23,00. L'opera è accompagnata da parere scritto di Dario Succi. Questa coppia di deliziosi, freschi dipinti imperniati sul tema della caccia, costituisce un raro esempio di opera certamente autografa di Gianantonio Guardi, uno dei più grandi esponenti dell'arte veneziana del Settecento. Condotte con una scioltezza briosa e scintillante, le due telette sono una evidente espressione dell'arte di Gianantonio Guardi nel quinto decennio del Settecento, in collegamento stilistico con le note tele raffiguranti un " Combattimento di cavalieri" ed un " Cannoniere" che l'artista eseguì in quello stesso periodo ( cfr. Morassi, " Guardi ", 1973, vol. II, figg. 161, 162). L'autografia guardesca trova conferma sia nella tecnica pittorica a pennellate guizzanti che definiscono le bellissime figure ed i destrieri, sia nell'uso di pigmenti vivacissimi: tutto un brillare di rossi, azzurri, gialli, ocra. Particolarmente felice risulta l'episodio della partenza per la caccia, dove i tre nuclei compositivi ( il suonatore di corno, il cavaliere con il servitore appiedato, la giovane coppia sulla sinistra) toccati con straordinaria leggerezza, si librano senza peso in una composizione di scintillante gusto rococò. Nell'altra scena il perno della composizione è dato dallo stupendo cavallo bianco in magistrale contrasto con il drappo fiammeggiante steso sulla sella, mentre le altre figure ed i numerosi cagnolini imprimono un andamento vagamente rotatorio alla composizione. Partecipi di un racconto rarefatto e melodico, i protagonisti di questi dipinti sono definiti a festose campiture cromatiche sullo sfondo di paesaggi appena accennati, come in un'aerea scenografica di inequivocabile gusto veneziano. . Cornice presente

ARTISTA DEL XVII SECOLO Perseo e Andromeda. Olio su tela . Cm 110,00 x 146,00.

MEHUS LIVIO (1630 - 1691) Matrimonio mistico di Santa Caterina. Olio su tela . Cm 85,00 x 97,50. Bibliografia: Sandro Bellesi, Pittura e scultura a Firenze (secoli XVI-XIX secolo), Firenze, 2017, p.95. Cornice presente

ARTISTA TOSCANO DEL XVI SECOLO Ritratto di giovane. Olio su tavola. Cm 46,00 x 57,50. . Cornice presente

LAFABRIQUE NICOLAS (1649 - 1733) Sacra famiglia e angeli. Olio su tavola. Cm 46,00 x 57,00. Monogrammato in basso a destra LF. L'opera è accompagnata da parere scritto di Didier Bodart datato 20 ottobre 1996. Nicolas La Fabrique fu una figura di rilievo nella pittura dei Paesi Bassi del sud del XVII secolo. Dei suoi due viaggi in Italia il primo è documentato negli archivi di San Giuliano dei Fiamminghi a Roma dove è ricordato nel 1665, periodo a cui appartiene il dipinto qui presentato e in cui sono evidenti le influenze romane, in particolare il soggetto della Sacra Famiglia è ripreso dalla Adorazione dei Pastori di Nicolas Poussin della Fondazione Oskar Reinhart di Winterthur. L'artista lavorò alla corte di Luigi XIV a Parigi e a quella di Leopoldo I a Vienna, prima di trasferirsi a Liegi dove morì nel 1736. Poche sono le opere conosciute di Nicolas La Fabrique, fra queste un "Autoritratto con l'effigie di Leopoldo I" (Museo di Groesbeeck de la Croix, Namur), un "Bacco" (Museo di arte Vallona, Leida), un "Cambiavalute" (Musei Reali di Belle Arti del Belgio, Bruxelles). Cornice presente

ARTISTA EMILIANO DEL XVII SECOLO Davide vincitore. Olio su tela . Cm 76,00 x 102,00. . Cornice presente

CASISSA NICOLA (1680 - 1730) Natura morta di fiori. Olio su tela . Cm 75,00 x 101,00. Firmato in basso a sinistra. Provenienza: Naon & Cia, Buenos Aires, Asta del 01/12/2005, lotto n 2; Collezione privata.

BASSANO JACOPO (1510 - 1592) Ambito di. Mosè e il roveto ardente. . Cm 146,00 x 95,00.

ALBRICI ENRICO (1714 - 1775) Festa di nani in un paesaggio. Olio su tela . Cm 188,00 x 118,00. L'opera è accompagna da expertise di Mina Gregori. Questa tela di ampie dimensioni è un divertente esempio dei soggetti di nani che furono la felice attività del pittore, nato a Vilminore in Val di Scalve nel territorio bergamasco. La scena si svolge in un paesaggio che nella sua varietà evidenzia il notevole livello anche dell'Albrici paesista. L'opera è un esempio tra i più significativi dell'originale genere pittorico, che si ricollega a un genere letterario, e del suo più fantasioso interprete figurativo. . Cornice presente

PITTORE CARAVAGGESCO DEL XVII SECOLO San Marco. Olio su tela . Cm 123,00 x 185,00. Provenienza Lucca, Collezione Chelini. Sotheby's Milano, 8 giugno 2010, lotto n 25.

TIARINI ALESSANDRO (1577 - 1668) Il ratto di Elena. Olio su tela . Cm 105,00 x 57,50. L’opera è accompagnata da parere scritto di Andrea Emiliani e Mina Gregori. L'opera raffigura la scena in cui Paride conduce alla sua nave Elena, dando inizio così alla decennale guerra che portò alla distruzione di Troia. La citazione omerica è rievocata con una capacità di narrazione attualizzata nei costumi, aggiornata al tempo del pittore. Si noti la grazia con cui le figure avanzano quasi con passo di danza, al pari dei soldati che stanno dirigendosi verso la nave. Si riconosce il Tiarini nella colorata, accentuata caratterizzazione del tema che, se qui ricorda la sua formazione fiorentina, nel viso di Elena riporta ai modi di Ludovico Carracci. Il formato del dipinto che appare ancora originale non può esser stato altro che un pannello decorativo e più probabilmente una sovrapporta. Mina Gregori ed Andrea Emilani concordano nell’individuare il presente dipinto in una delle due sovrapporte citate da Malvasia nella vita di Tiarini contenuta nella Felsina Pittrice. Le opere viste presso il “Palagio Barberini al monte di Pietà” sono così descritte: "Il Paride che conduce Elena alla nave e la Didone al rogo, figure picciole ma galanti”. Dall'ultimo soggiorno romano dello scrittore si può dedurre che l'opera è stata conclusa entro il 1647. Bibliografia di riferimento: Carlo Cesare Malvasia, Felsina pittrice: vite de pittori bolognesi, Ancona 1840-44, p. 142. . Cornice presente

ZAMPIERI DOMENICO (1581 - 1641) Attribuito a. L'assunzione della Vergine. Olio su tela . Cm 48,00 x 57,50. L'opera è stata pubblicata nel 1995 come autografa di Domenico Zampieri detto il Domenichino da Emilio Negro e Massimo Pirondini nel volume "La scuola dei Carracci" (si veda la bibliografia). Gli autori datano il dipinto al periodo giovanile dell'artista, quando ancora era attivo nella bottega del maestro Annibale Carracci. In particolare l'opera qui presentata è una derivazione dalla pala di stesso soggetto dipinta da Annibale per la cappella Cerasi in Santa Maria del Popolo a Roma. Bibliografia E. Negro, M, Pirondini, La scuola dei Carracci. I seguaci di Annibale e Agostino, Artioli, 1995, p. 276, tav. 355.

MANIFATTURA FIAMMINGA DEL XVII SECOLO Arazzo raffigurante il mito di Perseo e Andromeda nella parte sinistra, Mercurio e le Grazie nella parte destra, completo di ricca bordura interamente decorata con fiori e vasi. . Cm 525,00 x 275,00. Alcune mancanze ai bordi. Ottime condizioni di conservazione.

MANIFATTURA TEDESCA DEL XVII SECOLO Calendario da tavolo in metallo con elemento in cristallo di rocca scolpito a raffigurare personificazione dei venti. . .

HILL NATHANIEL (n. 1754) Globo terrestre tascabile in carta pesta e gesso rivestito di spicchi di carta incisi da lastra di rame e dipinti a mano, di forma sferica con fori ai poli, oltre alla mappa territoriale sono raffigurate le correnti oceaniche; alloggiato entro astuccio in galuchat riportante all'interno il globo celeste. Datato 1754. . Cm 8,00. Presenta usure e difetti. Per un esemplare simile si veda l'asta Sotheby's, Londra 28 maggio 2003, lotto n 147.

KLINGER JOHAN GREGOR (1764 - 1806) Globo terrestre da tavolo con base in osso tornito ed inciso completo del cerchio del meridiano in ottone, in lingua inglese. Sfera in carta pesta, rivestita dei fusi ricavati da stampa incisa su lastra di rame ed acquerellati a mano. Buono stato di conservazione e ottima leggibilità. . Cm 6,50 x 7,00. Riporta la dicitura: "Earth published by J, G. Klinger". Usure.

MANIFATTURA FRANCESE DELLA FINE DEL XIX SECOLO Vetrina bombata in stile Luigi XV, in legno dipinto raffigurante scene di paesaggio con personaggi, finiture in bronzo dorato. Difetti. . Cm 85,00 x 175,00 x 45,00.