Asta N. 67 - Dipinti Antichi e del XIX secolo

Porro - Via Olona 2, 20123 Milano

Asta N. 67 - Dipinti Antichi e del XIX secolo

martedì 22 maggio 2012 ore 16:00 (UTC +01:00)
Lotti dal 145 al 168 di 190
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  • Domenico Pecchio Casaleone 1687 – Verona 1760 Paesaggio con veduta fluviale,...
    Lotto 222

    Domenico Pecchio Casaleone 1687 – Verona 1760 Paesaggio con veduta fluviale, pastori e armenti grisaille ad olio su tela, cm 73x81

  • Anonimo del XVIII secolo a) b) Trompe l’oeil con un acquarello, lettere e...
    Lotto 223

    Anonimo del XVIII secolo a) b) Trompe l’oeil con un acquarello, lettere e pettine olio su tela, cm 52x41

  • Bartolomeo Pedon Venezia 1665 – 1732 Paesaggio con rovine olio su tela, cm 78x52
    Lotto 224

    Bartolomeo Pedon Venezia 1665 – 1732 Paesaggio con rovine olio su tela, cm 78x52

  • Sebastianone Attivo in Lombardia alla fine del XVII secolo Autoritratto olio...
    Lotto 225

    Sebastianone Attivo in Lombardia alla fine del XVII secolo Autoritratto olio su tela, cm 119x79 Esposizioni: Brescia, Da Caravaggio a Ceruti. La scena di genere e l’immagine dei pitocchi nella pittura italiana, Musei di Santa Giulia, 1998 – 1999, n. 123; Bibliografia: G. Gruber in Da Caravaggio a Ceruti. La scena di genere e l’immagine dei pitocchi nella pittura italiana, catalogo della mostra a cura di F. Porzio, Milano 1998, p. 447.

  • Pietro Novelli detto il Monrealese Monreale 1603 – Palermo 1647 Testa di...
    Lotto 226

    Pietro Novelli detto il Monrealese Monreale 1603 – Palermo 1647 Testa di Santo olio su tela, cm 53x40

  • Luca Forte Napoli 1600 circa – 1670 Albero di pesche con tulipani e...
    Lotto 227

    Luca Forte Napoli 1600 circa – 1670 Albero di pesche con tulipani e pappagalli olio su tela, cm 124x100 Provenienza: Napoli, Collezione D’Avalos Finarte, Napoli, 12 novembre 1996, lotto 414 Bibliografia: I tesori dei D’Avalos, catalogo della mostra, Napoli, 1994, pp. 31, 162, 165, 219; A. della Ragione, Collezione della Ragione, Napoli, 1997, pp. 22-23; A. Della Ragione, Repertorio della Pittura Napoletana Seicentesca, Napoli 2011; Il dipinto presentato proviene da una celebre collezione privata napoletana, ed è stato definitivamente assegnato a Luca Forte in occasione della Mostra tenutasi a Napoli nel 1994 sui tesori dei D’Avalos, ed è stato accostato ai due ottagoni di eguali dimensioni e formati conservati a Capodimonte (Natura morta con tralci di uva bianca in un vaso, e Natura morta con tralci di uva nera in un vaso), frutto di una donazione risalente al 1862, ma riscoperte soltanto in occasione della Mostra del 1994. La tela rappresenta un albero di pesche, dei tulipani bianchi e dei pappagalli; gli inserti in natura sono rappresentati con un sapiente uso di luce ed ombra, di derivazione caravaggesca, esaltandone la rotondità in concerto con gli intenti naturalistici. L’opera è confrontabile con altre tele conservate in importanti raccolte spagnole – come quella di Alfonso Enriquez De Cabrera, viceré di Napoli dal 1644 al 1646, un periodo in cui è possibile collocare ragionevolmente l’opera presentata – oltre alla complessa composizione conservata presso il Ringling Museum of Art di Sarasota, in cui figura il medesimo tema degli uccelli attirati dalla frutta, ascrivibile tuttavia ad una fase più avanzata del XVII secolo. Opera notificata ai sensi del Dlgs. 42/2004

  • Frans Franken II (attribuito) Anversa 1581 – 1642 Mosè fa scaturire le acque...
    Lotto 228

    Frans Franken II (attribuito) Anversa 1581 – 1642 Mosè fa scaturire le acque dalla roccia olio su rame, cm 27,5x59

  • Agostino Beltrano Napoli 1607 – 1656 Il martirio di San Sebastiano olio su...
    Lotto 229

    Agostino Beltrano Napoli 1607 – 1656 Il martirio di San Sebastiano olio su tela, cm 138x184 Provenienza: Roma, Semenzato, 12 Ottobre 1992, lotto n. 29; Bibliografia: A. Della Ragione, Agostino Beltrano, uno stanzionesco falconiano, Napoli 2009; A. Della ragione, Repertorio della Pittura Napoletana Seicentesca, Napoli 2011. L’opera proviene da una vendita in cui fu presentata con un’attribuzione a Micco Spadaro da parte di Giuliano Briganti, che sottolineava alcune affinità con il Martirio di San Lorenzo conservato presso la Banca sannitica di Benevento, sigliato DG. Il dipinto in seguito fu assegnato a Beltrano, dal professor Spinosa; tale attribuzione è suffragata dal panorama presente sulla parte sinistra del dipinto, confrontabile con la nota tela raffigurante Lot e le Figlie della Collezione Molinari Pradelli, e con due pendant raffiguranti l’Adorazione del vitello d’oro e il Ritorno alla terra di Canaan, conservati nella Collezione Baratta a Napoli ed esposti presso la mostra Civiltà del Seicento, nei quali si evincono affinità formali con i piccoli paesaggi spadariani, contraddistinti dalla tipica vegetazione folta e rigogliosa.

  • Giuseppe Ruoppolo Napoli 1630? – 1710 Meloni, anguria, uva, mele, melograno,...
    Lotto 230

    Giuseppe Ruoppolo Napoli 1630? – 1710 Meloni, anguria, uva, mele, melograno, cestino di fichi, cesto di pesche, cesto d’uva, anfora in maiolica e conigli in un paesaggio olio su tela, cm 116x171,5. Provenienza: Milano, Galleria Schettini (etichetta al retro) Collezione privata La figura di Giuseppe Ruoppolo si inserisce nel panorama della capitale viceregnale della seconda metà del XVII secolo; le notizie circa la sua biografia sono riconducibili al contributo di Bernardo De Dominici, che cita la data di morte del pittore, sopraggiunta nel 1710, quasi ottantenne, e lo menziona quale nipote del contemporaneo Giovanni Battista Ruoppolo, sebbene tale grado di parentela oggi non sia accertato (cfr. B. De Dominici, Vite de’ pittori, scultori ed architetti napoletani, III vol., Napoli 1742-1745). Alla penuria di notizie biografiche, tuttavia, si oppone il nutrito “corpus” pittorico di riferimento, che prende le mosse da svariate opere firmate, in cui non è difficile delineare la personalità artistica del pittore. L’attività di Giuseppe Ruoppolo, confusa sovente con quella di Giovanni Battista, al quale tradizionalmente se ne accostavano i lavori, eredita il naturalismo dell’attività tarda di Luca Forte, per l’attenzione nella resa degli “inserti in natura” e per l’impaginazione degli stessi all’interno di tele di grande formato. Gli aspetti più intimisti, invece, sono da ricondursi alla prima attività di Giuseppe Recco, vuoi per la resa cromatica dei soggetti, vuoi per l’interpretazione in chiave barocca degli spazi, che iniziano a prestare attenzione ad intenti particolarmente scenografici delle composizioni. La tela presentata si inserisce in tale contesto storico culturale, e racchiude tutta la complessità iconografica degli intenti del naturalismo da un lato, e barocchi dall’altro.

  • Denijs Calvaert, detto Dionisio Fiammingo (attribuito) Anversa 1540 – Bologna...
    Lotto 231

    Denijs Calvaert, detto Dionisio Fiammingo (attribuito) Anversa 1540 – Bologna 1619 Annunciazione olio su tavola, cm 32x28

  • Scuola Emiliana fine del XVI secolo Paesaggio olio su tela, cm 85x117,5
    Lotto 232

    Scuola Emiliana fine del XVI secolo Paesaggio olio su tela, cm 85x117,5

  • Bartolomeo Bimbi Settignano 1648 – Firenze 1730 Albicocche, baccelli di fave,...
    Lotto 233

    Bartolomeo Bimbi Settignano 1648 – Firenze 1730 Albicocche, baccelli di fave, e un vassoio di ciliegie su un tavolo olio su tela, cm 80,5x112. L’opera presentata si caratterizza per una sistemazione più “composta” degli inserti in natura rispetto ad altre tele raffiguranti le stesse tipologie di frutti. Un esempio è la grande natura morta raffigurante Ciliege (olio su tela, cm 116x155; cfr. S. Meloni Trkulja, L. Tongiorgi Tomasi (a cura di), Bartolomeo Bimbi. Un pittore di piante e animali alla corte dei Medici, Firenze, Edizioni Edifir 1998, n. 76, p. 145) in cui i frutti sono caratterizzati da una disposizione pressoché casuale, sebbene nella parte bassa della tela si scorga un vassoio con i frutti disposti ordinatamente, come nella tela qui presentata. I soggetti dell’opera sono disposti su un tavolo coperto con un panno, e sullo sfondo si scorgono dei bicchieri e una caraffa in vetro avvolti nella penombra. La composizione è studiata sulla simmetria tra la cesta in vimini contenente le albicocche e i baccelli di fave, e il vassoio contenente le ciliege. In primo piano risaltano tre albicocche, che dividono la composizione, e un nucleo di baccelli di fave in caduta libera dalla cesta di vimini, che risaltano grazie alla resa prospettica che, dal fondo scuro, evidenzia gli oggetti in primo piano. Tale soluzione iconografica, con i frutti disposti ordinatamente nella composizione, e una parte degli stessi adagiata in primo piano, riprende gli intenti di composizioni coeve tra cui Pesche e albicocche (olio su tela, cm 116x155; cfr. S. Meloni Trkulja, L. Tongiorgi Tomasi (a cura di), op. cit. n. 77, p. 146), in cui gli intenti ispirati al naturalismo vengono rivisitati in chiave barocca.

  • Domenico Fedeli detto il Maggiotto Venezia 1713 – Venezia 1794 Fanciulla...
    Lotto 234

    Domenico Fedeli detto il Maggiotto Venezia 1713 – Venezia 1794 Fanciulla dormiente olio su tela, cm 76x90

  • Ubaldo Gandolfi San Matteo della Decima 1728 – Ravenna 1781 San Giovanni olio...
    Lotto 235

    Ubaldo Gandolfi San Matteo della Decima 1728 – Ravenna 1781 San Giovanni olio su tela, cm 55,5x44

  • Francesco Cairo Milano 1607 – 1665 Cristo nel giardino degli ulivi, 1650/1660...
    Lotto 236

    Francesco Cairo Milano 1607 – 1665 Cristo nel giardino degli ulivi, 1650/1660 circa olio su tela, cm 150x98. Bibliografia: A. Morandotti, Milano profana nell’età dei Borromeo, Milano, Electa 2005, n. 143, p. 253 (ill.), p. 233 (cit.); La tela presentata, ritrovata in tempi relativamente recenti, riprende un tema già trattato dal pittore in età giovanile, in occasione dell’ Orazione nell’orto, (olio su tela, cm 65,5x51; cfr. F. Frangi, Francesco Cairo, Umberto Allemandi & C., Torino 1998, n. 9 p. 234 (cit.), fig. 12 (ill.)), opera conservata a Milano presso i Musei Civici del Castello Sforzesco (n. inv. 1330). La grande tela qui esposta – riferita alla fase più tarda di Cairo (cfr. A. Morandotti, op. cit, p. 233) – è in relazione con i modelli compositivi di Correggio, sebbene siano del tutto evidenti anche le propensioni neovenete del pittore lombardo, testimoniate dalla frequentazione e dallo studio dei modelli cinquecenteschi di Tiziano e Jacopo Bassano, ravvisabili nella generale resa luministica dell’opera, mediante una tavolozza dai toni vivaci che tendono a smussare i contorni delle figure. La predilezione di Cairo per il Cinquecento veneto è testimoniata inoltre dalla presenza, nella raccolta di dipinti del pittore, di svariate opere di area veneziana, da Tiziano a Veronese, da Tintoretto a Palma il Giovane, come testimonia l’inventario redatto il 29 luglio del 1665, due giorni dopo la morte del pittore.

  • Giovanni Migliara Alessandria 1785 – Milano 1837 Interno di chiesa olio su...
    Lotto 237

    Giovanni Migliara Alessandria 1785 – Milano 1837 Interno di chiesa olio su tela, cm 30x40,5. Iscrizione al retro recante titolo e firma Migliara

  • Angelo Inganni Brescia 1807 – Giussago 1880 Il bevitore – 1861 olio su tela,...
    Lotto 238

    Angelo Inganni Brescia 1807 – Giussago 1880 Il bevitore – 1861 olio su tela, cm 29,5x34,5. Firmato e datato in basso a destra: Angelo Inganni 1861

  • Mosè Bianchi Monza 1840 – 1904 Il gioco della dama (La partita), 1870 circa...
    Lotto 239

    Mosè Bianchi Monza 1840 – 1904 Il gioco della dama (La partita), 1870 circa olio su tela, cm 49,5x39,5. Firmato in basso a destra: M BIANCHI. Provenienza: Milano, Galleria Correnti; Collezione Duca; Milano, Collezione privata Esposizioni: Torino, Artisti dell’Ottocento italiano, Galleria Narciso, 10 novembre – 9 dicembre 1962, n. 2; Bibliografia: Artisti dell’Ottocento Italiano, Torino 1961, n. 2; L. Magugliani, Pittori e pitture: taccuino di viaggio, La Prora-Santi editori, Milano 1964, p. 164; Maestri dell’Ottocento pittorico italiano, Roma 1967, n. 7; A. M. Comanducci, L. Pattuzzi, Milano 1970, p. 308; E. Piceni (a cura di), Catalogo Bolaffi della Pittura italiana dell’800, G. Bolaffi, Torino 1972, n. 4, p. 37; Asta dipinti del XIX secolo, Catalogo esposizione e vendita, Galleria Semenzato-Nuova Geri, Milano 1988, n. 3; P. Biscottini, Mosè Bianchi. Catalogo ragionato, Federico Motta Editore, Milano 1996, n. 97, p. 154 (ill.); L’opera costituisce una variante del Passatempo di due chierici (cfr. P. Biscottini, op. cit., n. 69, p. 136), lavoro già esposto a Brera nel 1867, e a suo tempo lodato da Rovani (cfr. G. Rovani, Appendice – Esposizione delle opere di Belle Arti nel Palazzo Nazionale di Brera. III, in “Gazzetta di Milano”, 24 settembre 1867, pp. 1-2), nonostante le resistenze che all’epoca la critica riservava alla pittura di genere. Dal punto di vista cronologico l’opera è da ascrivere agli inizi degli anni Settanta, in concomitanza di un’altra tela dal titolo Dietro le scene (cfr. P. Biscottini, op. cit., n. 96, p. 153), in cui si riscontra l’analogo interesse da parte dell’artista nella rappresentazione del chierichetto, pretesto per l’intensa resa psicologica del soggetto, colto in momenti ludici in luoghi non ad essi deputati.

  • Raffaello Sorbi Firenze 1844 – 1931 Ritratto femminile olio su tavola, cm...
    Lotto 240

    Raffaello Sorbi Firenze 1844 – 1931 Ritratto femminile olio su tavola, cm 10x10. Firmato in basso a sinistra: R. Sorbi

  • Eleuterio Pagliano Casale Monferrato 1826 – Milano 1903 Odalisca olio su...
    Lotto 241

    Eleuterio Pagliano Casale Monferrato 1826 – Milano 1903 Odalisca olio su tavola, cm 23,2x20. Firmato in basso a destra: Pagliano

  • Federico Zandomeneghi Venezia 1841 – Parigi 1917 Buste de femme en chemise...
    Lotto 242

    Federico Zandomeneghi Venezia 1841 – Parigi 1917 Buste de femme en chemise pastelli su carta, cm 46x38. Firmato in alto a destra: Zandomeneghi. Provenienza: Parigi, Durand-Ruel, fot. n. 6640; Collezione privata Bibliografia: E. Piceni, Zandomeneghi, Bramante, Milano 1967, n. 493; E. Piceni, Zandomeneghi, Bramante, Milano 1991, n. 493; AA. VV., Federico Zandomeneghi. Catalogo generale, Libri Scheiwiller, Milano 2006, n. 850, p. 380 (ill.);

  • Antonio Rotta Gorizia 1828 – Venezia 1903 Fiammiferaio – 1866 olio su tela,...
    Lotto 243

    Antonio Rotta Gorizia 1828 – Venezia 1903 Fiammiferaio – 1866 olio su tela, cm 47x37,5. Firmato e datato in basso a sinistra: Ant.o Rotta Venezia 1866

  • Giovanni Fattori Livorno 1825 – Firenze 1908 Profilo di giovane rossa (Donna...
    Lotto 244

    Giovanni Fattori Livorno 1825 – Firenze 1908 Profilo di giovane rossa (Donna bionda) olio su tavola, cm 51x33. Firmato in alto a destra: Gio. Fattori Provenienza: Firenze, Collezione Mario Galli (etichette e timbri al retro) Firenze, Collezione Giovanni Malesci (timbro al retro) Collezione Ludovico Magugliani (timbro al retro) Milano, Galleria Scopinich; Milano, Finarte, Asta 951, 25 ottobre 1995, lotto 98; Collezione privata Esposizioni: Parigi, Mostra Retrospettiva di Giovanni Fattori, Galleria d’Arte Excelsior, 1913, n. 12; Roma, Catalogo della Ia Biennale romana, Palazzo delle Esposizioni, 1921, sala 5, n. 42 (etichetta al retro); Firenze, Onoranze a Giovanni Fattori nel Io Centenario della nascita, 1925, sala H, n. 41; Milano, Le cento opere di Giovanni Fattori della collezioni Mario Galli, Galleria Scopinich, 1928, n. 87; Firenze, Mostra Fattoriana, 1929 (timbro al retro); Milano, La donna nell’arte da Hayez a Modigliani, Società di Belle Arti ed Esposizione Permanente, aprile – giugno 1953 (timbro al retro); Firenze, Contributo a Fattori, 1994, pp. 183, 307, fig. 67; Bibliografia: A. Cecconi, T. Neal, 35 riproduzioni di opere di Giovanni Fattori, della raccolta lasciata in eredità dall’autore a Giovanni Malesci, Firenze, Tip. L’Arte della Stampa 1914, tav. IV; G. Papini, L’Uomo Fattori, in Giovanni Fattori: (1825-1908), Firenze, Società delle Belle Arti 1926; E. Somare, Le ceno opere di Giovanni Fattori della collezione Mario Galli, Milano, Rizzoli 1928, n. 87; AA. VV., La donna nell’arte da Hayez a Modigliani, E. Bestetti, Milano 1953; G. Malesci, Catalogazione illustrata della pittura a olio di Giovanni Fattori, Novara, Istituto Geografico De Agostini 1961, p. 61; L. Bianciardi, B. Della Chiesa, L’opera completa di Fattori, Rizzoli Editore, Milano 1970, n. 257, p. 99 (ill.);

  • Giovanni Fattori Livorno 1825 – Firenze 1908 Plotone d’artiglieria olio su...
    Lotto 245

    Giovanni Fattori Livorno 1825 – Firenze 1908 Plotone d’artiglieria olio su tavola, cm 16,4x24,8. Firmato in basso a destra: Gio Fattori Al verso dichiarazione di autenticità firmata da Mario Galli. L’opera è accompagnata da un certificato di autenticità n. 00627 dell’Archivio Tiziano Panconi. Provenienza: Firenze, Collezione Mario Galli

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Asta N. 67 - Dipinti Antichi e del XIX secolo

Dipinti Antichi e del XIX secolo
Una Collezione di Figure da Presepe
Una raccolta di Maioliche dal XV al XVIII secolo


Esposizione:
da Giovedì 17 a Martedì 22 Maggio;
Orario dell'esposizione: 10,00 - 18,30.

Sessioni

  • 22 maggio 2012 ore 16:00 Sessione unica (1 - 267)