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  • Giacomo Casa - "Piazza delle Erbe Verona "
    Lot 1

    Giacomo Casa
    Conegliano Veneto, Treviso 1827 - Roma 1887

    "Piazza delle Erbe Verona "
    Olio su tela cm 32x24,5 firmato in basso a dx G.Casa

  • Carlo Ferrari detto il Ferrarin - "Preghiera nei pressi del lago di Garda"
    Lot 2

    Carlo Ferrari detto il Ferrarin
    Verona 1813 - Verona 1871

    "Preghiera nei pressi del lago di Garda"
    Olio su cartone cm 20,5x20,5 firmato in basso a dx Ferrari

    - Carlo Ferrari, noto come il Ferrarin, nacque a Verona il 30 settembre 1813 e vi morì il 28 gennaio 1871. Figlio di Francesco Ferrari, stampatore di stoffe, e di Elisabetta Marziali, iniziò la sua formazione artistica all'Accademia di Belle Arti di Verona, dove sviluppò una particolare predilezione per la pittura di vedute urbane.​Il suo debutto avvenne nel 1837, quando partecipò a una mostra all'Accademia di Verona presentando una serie di vedute della città arricchite da scene di genere ispirate alla pittura fiamminga. Queste opere riscossero un notevole successo, consolidando la sua reputazione come abile vedutista. Nel corso degli anni successivi, Ferrari partecipò a numerose esposizioni, tra cui quelle di Venezia nel 1839, Brescia nel 1840 e Milano nel 1844, affermandosi come uno dei principali pittori veronesi del periodo.​Grazie al suo talento, ottenne importanti commissioni da parte della nobiltà locale e degli ufficiali austriaci di stanza a Verona. Un incontro significativo fu quello con il feldmaresciallo Radetzky, che apprezzò le sue opere raffiguranti la laguna veneziana, contribuendo ad ampliare la sua clientela internazionale. La sua fama raggiunse l'apice intorno al 1851, quando l'imperatore Francesco Giuseppe visitò il suo studio, garantendogli riconoscimenti a livello europeo.​Nella fase finale della sua carriera, Ferrari si dedicò alla pittura e all'incisione, specializzandosi nell'interpretazione delle opere rinascimentali. Collaborò strettamente con il collezionista veronese Cesare Bernasconi, approfondendo la sua conoscenza dell'arte antica. Morì a Verona nel 1871.

  • Ugo Zannoni - "Scena di battaglia "
    Lot 3

    Ugo Zannoni
    Verona 1836 - Verona 1919

    "Scena di battaglia "
    Olio su tela cm 22x22 firmato in basso a sx U.Zannoni

  • Ugo Zannoni - "Naufragio"
    Lot 4

    Ugo Zannoni
    Verona 1836 - Verona 1919

    "Naufragio"
    Olio su tela cm 22x21,5 firmato in basso a dx U.Zannoni

  • Giuseppe Colombarolli - "Arena di Verona"
    Lot 5

    Giuseppe Colombarolli
    Verona 1891 - Verona 1961

    "Arena di Verona"
    Olio su tavola cm 30x24 firmato in basso a dx G.Colombarolli

  • Luciano Albertini - "Piazza delle Erbe"
    Lot 6

    Luciano Albertini
    Verona 1910 - 1985

    "Piazza delle Erbe"
    Olio su tavola cm 18,5x24 firmato in basso a dx Albertini

  • Erma Zago - "Mercato di piazza Venezia"
    Lot 7

    Erma Zago
    Bovolone VR 1880 - Milano 1942

    "Mercato di piazza Venezia"
    Olio su tavola cm 20,5x27 firmato in basso a dx E.Zago

    - Erma Zago, pittore tra '800 e '900, emerge come figura chiave nell'affermazione dell'arte moderna nel contesto di un secolo intriso di rivoluzionarie innovazioni in tutti i campi del sapere, della tecnica e dell'arte. La sua storia personale e artistica si snoda attraverso i momenti cruciali della formazione, del trasferimento a Milano e del prestigioso riconoscimento come Socio Onorario della Regia Accademia.Nato in una famiglia che supporta con entusiasmo la sua inclinazione artistica, Erma Zago inizia il percorso formativo frequentando la scuola di disegno nel suo paese natale. Fin da giovane dimostra una straordinaria predisposizione artistica e, a tredici anni, decide di dedicarsi interamente alla pittura, superando con successo l'esame di ammissione all'Accademia Cignaroli di Verona, dove completa gli studi nel 1887.Il 1901 segna una svolta nella sua vita, quando Erma Zago decide di trasferirsi a Milano, epicentro culturale e artistico dell'epoca. Qui, la sua osservazione attenta e appassionata si manifesta quotidianamente nel disegno di volti ed espressioni umane sempre mutevoli. La sua tavolozza vivace e festosa trova espressione in dipinti che ritraggono con maestria balie e bambini, documentando con precisione l'evoluzione della moda sia femminile che maschile.Le opere di Erma Zago conquistano le sedi espositive più prestigiose di Milano, tra cui La Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente, le Esposizioni Annuali dell'Accademia di Brera e la Famiglia Artistica Milanese. Nel 1923, il Re Vittorio Emanuele III acquisisce uno dei suoi dipinti, "La vasca dei Giardini Pubblici di Milano", destinandolo alle collezioni d'arte del Quirinale.Per ampliare il proprio repertorio, l'artista intraprende viaggi in numerose città d'arte italiane, tra cui Roma, Venezia, Napoli e Verona, catturando scorci e vedute in fotografie che poi trasforma in dipinti. Le commissioni per ritratti, sia a olio che fotografici, diventano sempre più numerose, testimonianza della crescente notorietà di Erma Zago.Il punto culminante della sua carriera arriva nel 1924, quando il Consiglio Accademico dell'Accademia di Brera lo elegge Socio Onorario della Regia Accademia, riconoscendone il valore artistico eccezionale. Questo prestigioso riconoscimento sottolinea il contributo significativo di Erma Zago al panorama artistico del '900, confermando la sua posizione di rilievo nella storia dell'arte italiana.

  • Costantino Rosa - "Chiesa di San Bartolomeo (1860) Bergamo"
    Lot 8

    Costantino Rosa
    Bergamo 1803 - Bergamo 1878

    "Chiesa di San Bartolomeo (1860) Bergamo"
    Olio su tavola cm 23,5x32,5 firmato in basso a sx C.Rosa

  • Ermenegildo Agazzi - "Madre e figlia"
    Lot 9

    Ermenegildo Agazzi
    Mapello 1866 - Bergamo 1945

    "Madre e figlia"
    Tecnica mista su cartone cm 30x18,5 firmato in basso a dx Ermenegildo Agazzi

  • Ernesto Fontana - "La purezza "
    Lot 10

    Ernesto Fontana
    Milano 1837 - Milano 1918

    "La purezza "
    Olio su tela cm 17x22,5 firmato in basso a sx E.Fontana

  • Adolfo Feragutti Visconti - "Nudo femminile"
    Lot 11

    Adolfo Feragutti Visconti
    Pura, Svizzera 1850 - Milano 1924

    "Nudo femminile"
    Olio su cartone cm 16x32 firmato in basso a dx A.Visconti

    - Adolfo Feragutti Visconti, nato il 25 marzo 1850 a Pura, presso Ponte Tresa, in Canton Ticino, da una famiglia di contadini, fu il primogenito di Lodovico e Maria Visconti. Per garantire un sostentamento dignitoso alla famiglia, composta anche da altri figli, Filippina, Amedeo Giuseppe, e Cesare Osvaldo, il padre esercitava saltuariamente il mestiere di imbianchino-decoratore, tradizionale fonte di guadagno nel Canton Ticino.Negli anni 1875-1880, Adolfo cominciò a firmarsi con il cognome Feragutti, ma la similitudine con il pittore ferrarese Arnaldo Ferraguti lo portò a modificare la firma. Prima aggiunse il toponimo geografico di Milano e poi il cognome materno, diventando Adolfo Feragutti Visconti.È probabile che Feragutti abbia appreso i primi rudimenti artistici seguendo il padre e lo zio Clemente, un esperto stuccatore. Frequenta la scuola maggiore e di disegno di Curio, fondata nel 1850 per formare artigiani nel settore delle arti. Dopo la morte del padre nel 1864, Adolfo si assume il peso della situazione economica della famiglia e inizia a lavorare nel mestiere paterno sotto la guida dello zio Clemente.Nel 1868, si iscrive all'Accademia di Brera a Milano, seguendo corsi di disegno, figura, prospettiva e paesaggio. La sua arte, contrassegnata da una certa inquietudine, è giudicata dagli insegnanti come espressione dell'incostanza della sua vena artistica.Feragutti esplora varie città d'Italia, tra cui Firenze, seguendo il movimento macchiaiolo, ma ritorna a Milano nel 1874. Si unisce ai pittori G. Bertini e A. Barzaghi Cattaneo dell'Accademia di Brera e aderisce alla Famiglia artistica nel 1873, cercando di creare un crogiolo delle forze artistiche innovative a Milano.Dagli anni 1873 al 1879, partecipa alle esposizioni di Brera. I suoi dipinti, come "Studio dal vero," "Contadina lombarda," e "Testa di paggio," sono salutati positivamente dalla critica. Negli anni 1881-1884, dipinge tele a sfondo storico come "Ius primae noctis," "Alberigo denunzia le turpitudini di Ugo re di Lombardia," e "Acca Larentia," consolidando la sua posizione nel mondo artistico. Questi dipinti esprimono indirettamente gli ideali patriottici e religiosi della stagione risorgimentale.Nel 1880, il dipinto "Costume del XVI secolo" riceve elogi dal critico Ferdinando Fontana. Nel 1881, Feragutti sposa Giuseppina Riva, la sua modella, e nel 1891 vinse il prestigioso premio Principe Umberto con il "Ritratto di signora."Dal 1888, a causa di difficoltà finanziarie, Feragutti abbandona la nazionalità svizzera per quella italiana. Negli anni successivi, partecipa a numerose esposizioni ottenendo riconoscimenti. Nel 1890, realizza l'affresco "12 ottobre 1492," rappresentante la scoperta dell'America, distrutto durante la seconda guerra mondiale.Nel 1907, a 57 anni, Feragutti lascia Milano per l'Argentina a causa di problemi familiari ed economici. Durante il suo soggiorno, tiene una personale a Buenos Aires e si dedica al ritratto e ai paesaggi della pampa. Nel 1908, visita la Terra del Fuoco e dipinge paesaggi e figure luminose e colorate. Torna in Italia nel 1909, esponendo le opere realizzate in Argentina nel 1909 alla Permanente di Milano.Dalla metà del secolo, la sua pittura subisce una svolta simbolista. Nel 1911 partecipa alla Mostra degli indipendenti di Roma con opere come "Jagana" e "Confidenze." Nei suoi ultimi anni, si ritira a Vanzago, partecipa a varie mostre milanesi e continua a dipingere, sperimentando uno stile basato sull'assoluta libertà cromatica. Feragutti muore improvvisamente a Milano il 10 marzo 1924, poco prima di una mostra prevista alla galleria Pesaro. La mostra postuma segna le tappe della sua prolificità artistica, esponendo circa ottanta opere.

  • Adolfo Feragutti Visconti - "Ius primae noctis (Il diritto feudale)"
    Lot 12

    Adolfo Feragutti Visconti
    Pura, Svizzera 1850 - Milano 1924

    "Ius primae noctis (Il diritto feudale)"
    Tecnica mista su cartone cm 24x34 firmato in basso a dx A.Visconti

    - Adolfo Feragutti Visconti, nato il 25 marzo 1850 a Pura, presso Ponte Tresa, in Canton Ticino, da una famiglia di contadini, fu il primogenito di Lodovico e Maria Visconti. Per garantire un sostentamento dignitoso alla famiglia, composta anche da altri figli, Filippina, Amedeo Giuseppe, e Cesare Osvaldo, il padre esercitava saltuariamente il mestiere di imbianchino-decoratore, tradizionale fonte di guadagno nel Canton Ticino.Negli anni 1875-1880, Adolfo cominciò a firmarsi con il cognome Feragutti, ma la similitudine con il pittore ferrarese Arnaldo Ferraguti lo portò a modificare la firma. Prima aggiunse il toponimo geografico di Milano e poi il cognome materno, diventando Adolfo Feragutti Visconti.È probabile che Feragutti abbia appreso i primi rudimenti artistici seguendo il padre e lo zio Clemente, un esperto stuccatore. Frequenta la scuola maggiore e di disegno di Curio, fondata nel 1850 per formare artigiani nel settore delle arti. Dopo la morte del padre nel 1864, Adolfo si assume il peso della situazione economica della famiglia e inizia a lavorare nel mestiere paterno sotto la guida dello zio Clemente.Nel 1868, si iscrive all'Accademia di Brera a Milano, seguendo corsi di disegno, figura, prospettiva e paesaggio. La sua arte, contrassegnata da una certa inquietudine, è giudicata dagli insegnanti come espressione dell'incostanza della sua vena artistica.Feragutti esplora varie città d'Italia, tra cui Firenze, seguendo il movimento macchiaiolo, ma ritorna a Milano nel 1874. Si unisce ai pittori G. Bertini e A. Barzaghi Cattaneo dell'Accademia di Brera e aderisce alla Famiglia artistica nel 1873, cercando di creare un crogiolo delle forze artistiche innovative a Milano.Dagli anni 1873 al 1879, partecipa alle esposizioni di Brera. I suoi dipinti, come "Studio dal vero," "Contadina lombarda," e "Testa di paggio," sono salutati positivamente dalla critica. Negli anni 1881-1884, dipinge tele a sfondo storico come "Ius primae noctis," "Alberigo denunzia le turpitudini di Ugo re di Lombardia," e "Acca Larentia," consolidando la sua posizione nel mondo artistico. Questi dipinti esprimono indirettamente gli ideali patriottici e religiosi della stagione risorgimentale.Nel 1880, il dipinto "Costume del XVI secolo" riceve elogi dal critico Ferdinando Fontana. Nel 1881, Feragutti sposa Giuseppina Riva, la sua modella, e nel 1891 vinse il prestigioso premio Principe Umberto con il "Ritratto di signora."Dal 1888, a causa di difficoltà finanziarie, Feragutti abbandona la nazionalità svizzera per quella italiana. Negli anni successivi, partecipa a numerose esposizioni ottenendo riconoscimenti. Nel 1890, realizza l'affresco "12 ottobre 1492," rappresentante la scoperta dell'America, distrutto durante la seconda guerra mondiale.Nel 1907, a 57 anni, Feragutti lascia Milano per l'Argentina a causa di problemi familiari ed economici. Durante il suo soggiorno, tiene una personale a Buenos Aires e si dedica al ritratto e ai paesaggi della pampa. Nel 1908, visita la Terra del Fuoco e dipinge paesaggi e figure luminose e colorate. Torna in Italia nel 1909, esponendo le opere realizzate in Argentina nel 1909 alla Permanente di Milano.Dalla metà del secolo, la sua pittura subisce una svolta simbolista. Nel 1911 partecipa alla Mostra degli indipendenti di Roma con opere come "Jagana" e "Confidenze." Nei suoi ultimi anni, si ritira a Vanzago, partecipa a varie mostre milanesi e continua a dipingere, sperimentando uno stile basato sull'assoluta libertà cromatica. Feragutti muore improvvisamente a Milano il 10 marzo 1924, poco prima di una mostra prevista alla galleria Pesaro. La mostra postuma segna le tappe della sua prolificità artistica, esponendo circa ottanta opere.

  • Carlo Pizzi - "Lago di Lecco"
    Lot 13

    Carlo Pizzi
    Lecco 1842 - Milano 1909

    "Lago di Lecco"
    Olio su tela cm 18x32,5 firmato in basso a dx C.Pizzi

  • Carlo Casanova - "Belvedere Lago d'Omegna"
    Lot 14

    Carlo Casanova
    Crema (CR) 1871 - Quarna Sotto (NO) 1950

    "Belvedere Lago d'Omegna"
    Olio su cartone cm 18x24 firmato in basso a sx Casanova

  • Carlo Casanova - "Lo stagno"
    Lot 15

    Carlo Casanova
    Crema (CR) 1871 - Quarna Sotto (NO) 1950

    "Lo stagno"
    Olio su tela cm 15x22,5 firmato in basso a dx C.Casanova

  • Carlo Casanova - "Veduta di lago"
    Lot 16

    Carlo Casanova
    Crema (CR) 1871 - Quarna Sotto (NO) 1950

    "Veduta di lago"
    Olio su tela cm 15x22,5 firmato in basso a dx C.Casanova

  • Achille Formis Befani - "Antica corte"
    Lot 17

    Achille Formis Befani
    Napoli 1830 - Milano 1906

    "Antica corte"
    Olio su tela cm 57,5x36,5 firmato in basso a dx Befani

  • Osvaldo Bignami - "Interno con figura  (1896)"
    Lot 18

    Osvaldo Bignami
    Lodi 1856 - Civate 1936

    "Interno con figura (1896)"
    Olio su tavola cm 39x24 firmato in basso a dx O.Bignami

  • Alessandro Gallotti - "Il vecchio Ponte sul Ticino (Pavia)"
    Lot 19

    Alessandro Gallotti
    Pavia 1879 - Milano 1961

    "Il vecchio Ponte sul Ticino (Pavia)"
    Olio su cartone cm 29x17 firmato in basso a sx A.Gallotti

  • Arturo Ferrari - "Campagna lombarda"
    Lot 20

    Arturo Ferrari
    Milano 1861 - 1932

    "Campagna lombarda"
    Olio su tela cm 22x33 firmato in basso a dx A.Ferrari

  • Angelo Inganni - "Il brigante"
    Lot 21

    Angelo Inganni
    Brescia 1807 - Gussago BS 1880

    "Il brigante"
    Olio su rame cm 36x25,5 firmato in basso a sx Angelo Inganni

  • Giuseppe Mentessi - "Fasano Lago di garda (Maggio 1928)"
    Lot 22

    Giuseppe Mentessi
    Ferrara 1857 - Milano 1931

    "Fasano Lago di garda (Maggio 1928)"
    Olio su tavola cm 24,5x33,5 firmato in basso a sx G.Mentessi

    - Giuseppe Mentessi, nato a Ferrara il 29 settembre 1857, proveniva da una famiglia di modesti commercianti, Michele e Teresa Bentini. La sua vita artistica fu segnata dalla povertà causata dalla morte del padre nel 1864, ma grazie ai sacrifici della madre, riuscì a avviare la propria formazione artistica. Dal 1870 al 1872 frequentò la scuola d'ornato del Civico Ateneo ferrarese insieme a G. Previati, suo amico per tutta la vita. Nel 1872 ottenne una menzione onorevole in assonometria e collaborò con A. Barlaam nei corsi di disegno.Con il sostegno del Comune e dell'amministrazione provinciale di Ferrara, Mentessi continuò gli studi presso la Regia Accademia di Parma dal 1873 al 1876. Qui si dedicò anche al teatro Regio e nel 1876 vinse una medaglia d'oro per un saggio scenografico esposto a Parma. Nel 1878 si trasferì a Milano per studiare all'Accademia di Brera, vincendo una medaglia d'argento nel 1879.Durante il periodo milanese, Mentessi si unì al circolo artistico progressista, la Famiglia artistica, insieme a Previati, Longoni, Segantini e altri. Nel 1880 partecipò all'Esposizione nazionale di Torino e negli anni successivi espose regolarmente alle mostre dell'Accademia di Brera. Nel 1887 fu nominato professore di paesaggio presso la scuola di prospettiva di Brera.Negli anni successivi, Mentessi esplorò tematiche simboliste e si avvicinò al socialismo umanitario di F. Turati. Nel 1895 presentò "Panem nostrum quotidianum" alla Biennale di Venezia, un'opera che affrontava la pellagra nelle campagne del Ferrarese. Partecipò regolarmente alla Biennale fino al 1914, ad eccezione del 1910.Il periodo del maggio 1898 a Milano influenzò profondamente Mentessi, che realizzò opere come "L'arrestato" e "Lagrime". Intorno al 1900, si avvicinò al divisionismo con "Ora triste". Dal 1907, oltre alla pittura, si dedicò all'insegnamento, dirigendo la Scuola festiva di disegno professionale e successivamente insegnando prospettiva e scenografia a Brera.Negli anni successivi, Mentessi partecipò a varie esposizioni nazionali e internazionali, ricevendo riconoscimenti ufficiali per opere come "Madre operaia" e "Gloria!". Negli anni della prima guerra mondiale, dipinse opere ispirate al conflitto. Dopo il pensionamento nel 1924, ricevette la medaglia d'oro di benemerito dell'istruzione. Continuò a dipingere paesaggi e a dedicarsi all'istruzione fino alla sua morte il 14 giugno 1931 a Milano. Venne sepolto nel cimitero monumentale della certosa di Ferrara.

  • Leopoldo Burlando - "Santa Maria delle Grazie a Milano"
    Lot 23

    Leopoldo Burlando
    Milano 1841-1915

    "Santa Maria delle Grazie a Milano"
    Olio su tavola cm 26x19 firmato in basso a dx L.Burlando

  • Giuseppe Solenghi - "Lago di Como"
    Lot 24

    Giuseppe Solenghi
    Milano 1879 - Cernobbio (CO) 1944

    "Lago di Como"
    Olio su cartone cm 14x30,5 firmato in alto a sx G.Solenghi

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