Frammento di clavus con orbiculus decorato con suonatori di flauto di Pan. Egitto, V-VI secolo d.C.
Frammento di bordura in lino. cm 12,5x13. Le stoffe copte ritrovate in Egitto furono portate in Europa fin dal XVII secolo, come semplici curiosità. Solamente a partire dai primi decenni del XX secolo divennero oggetto di una vera e propria indagine storico-artistica. La maggior parte dei reperti sono datati fra il IV e il X secolo, e solitamente si tratta di frammenti di tuniche o di parti del loro ornamento. La tunica era decorata da clavi, cioè bordi ornamentali che, dalle spalle, scendevano sulla schiena e sul petto. Sulle spalle e sul petto, o sulla parte inferiore della tunica potevano trovarsi anche delle tabulae o degli orbiculi, ovvero degli inserti ornamentali rispettivamente di forma quadrata o circolare, monocromi o policromi. Inoltre, spesso un bordo ornamentale circondava il fondo della tunica, delle maniche e della scollatura, diventando talvolta, in quest'ultimo caso, un vero e proprio pettorale. Provenienza: Collezione Tammaro De Marinis. (1) In antica cornice dorata. Con la cornice: cm 250x300.
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Lot 85 -
Lot 86 Capolettera miniato lettera N con i santi Pietro e Paolo. XIV secolo.
Tempera a colori e oro su pergamena. mm 75x80. Provenienza: Collezione Tammaro De Marinis. (1) La lettera è stata resecata ai contorni e applicata su vecchio cartoncino. Con il supporto mm 95x105. In antica cornice dorata: con la cornice:cm 15,5x17. -
Lot 87 Iniziale O miniata con Presentazione di Gesù al Tempio. Seconda metà del XIV secolo - primi decenni del XV.
Tempera a colori su pergamena e oro. mm 143x140. Splendida iniziale 'O' miniata con al centro la Presentazione di Gesù al tempio (Luca, 2:22-40) da antifonario pergamenaceo. Al verso notazioni musicali quadrate su tetragramma tirato in rosso; nella rubrica in rosso alla seconda riga si legge "Nativitatis Beatae Mariae", in scrittura rotonda. L'incipit miniato è delimitato da due tralci fitomorfi in blu e verde. Nello specchio al centro la scena della Presentazione di Gesù al tempio si svolge all'interno del santuario, dove solitamente è la Vergine a porgere il Bambino al vecchio Simeone, che si prepara a riceverlo con le mani velate. Qui Simeone ha già il piccolo Gesù tra le braccia ed è Maria ad avere le mani coperte da un panno sottile reso con grande morbidezza e passaggi sottili di pittura. Accanto a Simeone compare Giuseppe che reca le colombe per la purificazione, di fronte la Vergine con accanto la profetessa Anna. Dietro di loro un religioso reca l'agnello sacrificale. Le figure di Simeone e Giuseppe si ergono da dietro un altare timidamente prospettico e coperto da un ricco tovagliato a sottolineare il valore sacramentale della scena. Sull'altare è posto un crocefisso, prefigurazione della profezia di Simeone alla Vergine: "...parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima».(Luca, 2:33-35). In altre rappresentazioni sono il pane e il vino posati sull'altare a prefigurare il sacrificio di Cristo. L'episodio della Presentazione al Tempio è spesso, come in questo caso, associato alla Purificazione della Vergine: Maria e Giuseppe, infatti, si recano al tempio per consacrare il figlio al Signore, come prescritto dalla legge mosaica, che prevedeva il sacrificio a Dio di ogni primogenito, che poteva essere riscattato pagando cinque sicli d'argento (Numeri, 18:15-16). La madre, poi, era ritenuta impura per sette giorni dopo la nascita del figlio e per altri trentatré giorni non poteva entrare nel santuario fino al rito della purificazione, che avveniva tramite il sacrificio di un agnello e di una tortora o colombo, ma "se non ha mezzi da offrire un agnello, prenderà due tortore o due colombi" (Levitico, 12:1-8). (1) Minimi distacchi nella parte a foglia d'oro. Residui cartacei in alto al verso. -
Lot 88 Foglio di antifonario pergamenaceo con iniziale rubricata. XVI secolo.
Manoscritto su pergamena a inchiostro nero e rosso, alcune lettere in blu. Scrittura tardo gotica con notazione musicale quadrata su tetragramma. Testo al recto: "[...] exaudisti me, Deus: inclina aurem tuam, et exaudi verba mea: Dicit Dominus: Ego cogito cogita / Testo al verso: tiones pacis, et non afflictionis. Invocabitis me, et ego exaudiam vos, et reducam captivitatem vestram[...]. Incipit con lettera D miniata al recto con motivi fitomorfi in blu, rosa, verde, arancio e oro. (1) Lieve traccia di minime pieghe. -
Lot 89 Iniziale 'S' miniata raffigurante San Pietro. Fine XV-inizio XVI secolo circa.
Frammento di antifonario pergamenaceo (mm 220x88). Iniziale "S" miniata (mm 92x74) al recto raffigurante San Pietro che tiene le chiavi della Chiesa, realizzata a tempera azzurro, rosa, verde, arancio, bianco, grigio e oro. Parti scritte in grafia gotica a inchiostro nero. Notazione musicale quadrata su tetragramma tirato a inchiostro rosso. (1) Minuscoli forellini in alto e lungo il lato sinistro. In basso estremità tagliata irregolarmente con residuo cartaceo al verso. -
Lot 90 Scuola francese XVI secolo, Placchetta in rame con La morte della Vergine. 1520 ca.
Smalto su rame. cm 21,5x17,3. Placchetta a smalto su rame verosimilmente facente parte di un ciclo dedicato alla Vita della Vergine. Secondo l'uso le placchette erano disposte lungo i lati di una cornice che conteneva al centro una tavola dipinta, l'insieme poi fungeva da pala d'altare o da quadro votivo davanti a un inginocchiatoio. Si confronti con il retablo con formelle dedicate alla Passione di Cristo dalla Cattedrale di Beauvais (oggi Musée de l'Oise) e con agli smalti della chiesa di Notre-Dame de Vitré (Ille-et-Vilaine) e quelli del Museo del Rinascimento di Ecouen (Val-d'Oise). (1) Alcuni distacchi, segnatamente all'angolo in alto a sinistra e in misura minore lungo i lati e all'angolo in basso a destra. La placchetta è inserita in cornice a cassetta moderna. Con la cornice: cm 270x220. -
Lot 91 Anonimo della fine del XVI secolo, Progetto architettonico con mascheroni, arpie e delfini.
Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello marrone chiaro, tracce di matita nera, carta vergellata sottile priva di filigrana. In basso verso sinistra il numero "31" a matita nera. mm 260x188. (1) Resecato irregolarmente al lato sinistro. -
Lot 92 Scuola veneta del XVII secolo, Cristo incontra due discepoli in cammino verso Emmaus.
Olio su tela. cm 77,5x105 (1) Reintelato. In vecchia cornice dorata. Con la cornice: cm 100x126. -
Lot 93 Sei matrici xilografiche con episodi religiosi. XVII secolo.
Sei matrici xilografiche in legno di frutto (verosimilmente pero). cm 8,6x11,2. Le scene raffigurano episodi di vita religiosa con corteo papale, scena di udienza, celebrazione della Messa, somministrazione della Comunione, forse per illustrazioni di corredo a volume a stampa. (6) -
Lot 94 Scuola ferrarese del XVII secolo, Annunciazione.
Olio su tela. cm 56,5x64. Il dipinto è corredato di relazione tecnica sull'intervento di pulitura al quale è stato sottoposto. (1) Prima tela. -
Lot 95 Anonimo del XVII secolo, La Fedeltà.
Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello grigio su pergamena. mm 77x54. La figura è rappresentata seduta su una roccia con l'iscrizione "Et memoriae aeternae ", nell'atto di incidere su una tavola di pietra le lettere "H C", con un piccolo cane accucciato ai suoi piedi. Entro la cornice decorativa che inquadra l'immagine si scorgono maschere ai quattro angoli, in basso un volume aperto, lungo i lati strumenti musicali e un globo armillare. (1) Al verso minimi residui di carta lungo i lati e in alto di nastro adesivo. -
Lot 96 Ritratto di uomo barbato con berretto.
Matita nera su carta color sabbia con filigrana "frecce incrociate sormontate da stella" (simile a Woodward, 193). mm 208x168. Disegno di bella qualità eseguito su carta con filigrana verosimilmente del XVI secolo ma con vergellatura non distinguibile. (1) Traccia di piega verticale parallela al margine destro, segni di tarlo in alto e al margine destro. Alcune fragilità. -
Lot 97 Scuola lombarda della prima metà del XVII secolo, San Francesco in estasi.
Olio su tela. cm 75x138. Il piccolo dipinto è pervenuto con una proposta attributiva ad Alessandro Magnasco, più verosimile la sua esecuzione in ambito lombardo a opera di artista della cerchia del Morazzone. (1) Intelato e reintelaiato, intervento di pulitura con applicazione di vernice trasparente sulla superficie pittorica. In vecchia cornice dorata: cm 275x240. -
Lot 98 Scuola francese del XVIII secolo, Studio per putto velato accucciato.
Matita rossa su carta vergellata color sabbia. mm 165x250. Foglio applicato a pieno su cartoncino dove al verso si legge "Concerto de violon e grand orchestre par R. Kreutzer" a penna e inchiostro bruno. SI AGGIUNGE: Anonimo XVII secolo, Bacco osserva una giovane donna semisdraiata. Penna e inchiostro di china, pennello e acquerello grigio. mm 243x183. (2) -
Lot 99 Anonimo della seconda metà del XVII secolo, Sant’Alessio morente. Post 1638.
Tempera su pergamena. mm 250x200. Dal dipinto di Pietro da Cortona per la chiesa dei Gerolamini di Napoli, 1638 ca. Monogrammato "AM" a lettere interlacciate sulla base della colonna a destra. (1) In cornicetta di noce. -
Lot 100 Scuola romana della seconda metà del XVII secolo, Studio per figura virile a mezzo busto con lo sguardo in basso a destra (r) / Paesaggio fluviale (v).
Matita nera su carta vergellata color tortora priva di filigrana. mm 200x272. (1) Foglio applicato al lato sinistro su montaggio finestrato in cartoncino leggero. Lievissima traccia di piega traversale al centro. -
Lot 101 Anonimo del XVII secolo, Madonna con Bambino in un ovale (r) / Studio per mani che si intrecciano (v).
Matita nera, traccia di rialzi in bianco, carta vergellata color nocciola priva di filigrana. mm 199x145. (1) -
Lot 102 Anonimo della fine del XVII e inizi del XVIII secolo, Il profeta Ezechiele (r) / Figura ammantata stante e angelo (v).
Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello grigio su carta vergellata pesante color avorio (r). Penna e inchiostro bruno (v). mm 305x360. In basso a sinistra al recto "Ezecchiello / finto Marmo in Parovini" e a destra "Profetta magiore" a penna e inchiostro bruno. Decorazione per pennacchio d'arco. (1) Piega parallela al margine inferiore. -
Lot 103 Scuola veneta della seconda metà del XVII secolo, Cristo e la samaritana al pozzo / Noli me tangere.
Olio su tela. cm 54x66 e cm 54x68,5. Coppia di vedute con rovine classiche all'interno delle quali si collocano gli episodi sacri. (2) Prima tela. In cornice laccata verde chiaro e oro. Con la cornice: cm 65,5x77 e cm 65x80,5. -
Lot 104 Anonimo del XVIII secolo, Tre grandi studi per baldacchino.
Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello seppia, rosa e verde su carta vergellata spessa priva di filigrana. mm 460/500x355. (3) Tutti e tre i fogli presentano traccia di piega orizzontale al centro. Lievi segni d'uso. -
Lot 105 Anonimo del XVIII secolo, Quattro studi per altare e due progetti di decorazione.
Penna e inchiostro bruno su carta vergellata. mm 300x203. (6) -
Lot 106 Scuola francese del XVIII secolo, Scena galante. 1750 ca.
Acquerello a colori in ovale su carta. mm 140x180. Provenienza: Collezione Tammaro De Marinis. SI AGGIUNGONO: Id., Ritratto di gentiluomo in giacca con alamari. Miniatura su pergamena in cornice ebanizzata. Ø mm 50. Con la cornice: cm10,5x10. / Id., Vaso basso con fiori. Miniatura su carta in cornice ebanizzata. Ø mm 43. Con la cornice: cm10,5x10. (3) In vecchia cornice ovale in pastiglia dorata. Con la cornice: cm 18x22. -
Lot 107 Manifattura di Montelupo, Fischietto zoomorfo. XVIII secolo ca.
Terracotta colorata e smaltata. h cm12. l. 23 cm. larg. cm 14,5. Provenienza: collezione Maria Pia Brogi. Fischietto zoomorfo con coperchio, forse un rospo o un cane, a fessura interna con il foro di insufflazione coincidente con la coda. (1) Conservazione molto buona. -
Lot 108 Manifattura italiana, Piccola zuppiera con vassoio decorazione a pagoda. XVIII secolo ca.
Porcellana policroma con decori in blu e rosso, alcuni punti in giallo, Zuppiera. h 20 cm. Ø 10,5 cm. Vassoio: cm 21x18. Provenienza: collezione Maria Pia Brogi. Zuppiera con corpo di forma circolare poggiante su quattro piedini, doppia presa laterale a staffa, orlo estroflesso; coperchio alto centrato da una presa ad anello. Decoro "alla pagoda", di ispirazione orientale. (1) Alcune sbeccature. Vecchia riparazione al coperchio.