500 anni di autografi Sessione unica
Thursday 14 September 2023 hours 18:00 (UTC +01:00)
Silvio Pellico (Saluzzo 1789 - Torino 1854), Poesia d'amore
Silvio Pellico (Saluzzo 1789 - Torino 1854)
Poesia d'amore
Componimento poetico
Una pagina in-16
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Componimento poetico dello scrittore e patriota Silvio Pellico, noto come autore de 'Le mie prigioni'. Giovane entusiasta della poesia neoclassica, frequentò Vincenzo Monti e Ugo Foscolo, legandosi in particolare a quest'ultimo. Pellico e molti dei suoi amici facevano parte della setta segreta dei cosiddetti "Federati". Scoperti dalla polizia austriaca furono arrestati. A Venezia fu letta pubblicamente il 21 febbraio 1822 la sentenza del celebre Processo Maroncelli-Pellico condotto dal magistrato Antonio Salvotti. I due imputati furono condannati alla pena di morte, successivamente la pena fu commutata a venti anni per Maroncelli, quindici per Pellico. A fine marzo furono condotti nello Spielberg. La dura esperienza carceraria costituì il soggetto del libro di memorie "Le mie prigioni", scritto dopo la scarcerazione. Pellico ebbe due storie d'amore importanti nella sua vita. La prima, con l'attrice Carlotta Marchionni: la relazione, contrastata dalla famiglia di Pellico (che non voleva vederlo unito a un'attrice) e sofferta (perché all'inizio non ricambiata), si concluse bruscamente a causa dell'arresto dello scrittore. La seconda fu con la nobildonna Cristina Archinto Trivulzio, della quale Pellico si innamorò. Ella sposò nel novembre dello stesso anno il conte milanese Giuseppe Archinto. Dovettero passare 11 anni prima che i due innamorati si ritrovassero definitivamente. Il componimento "Sospiro". Incipit: "Amore è sospiro/d'un core gemente/che solo si sente/che brama pietà...". Su pagina in-16, fittamente vergata su due colonne. Nella primavera del 1837 Silvio Pellico pubblicò presso la tipografia Chirio e Mina di Torino due volumi di "Poesie inedite". Il primo volume contiene una serie di componimenti autobiografici, mentre il secondo volume raccoglie sette cantiche di ambientazione medievale. Nella nota al lettore che apre il primo volume Pellico giustifica così la scelta di raccontare la propria vita, unendo il bisogno di narrare gli eventi per una necessità interiore, ai valori etici che cerca di condividere attraverso i suoi scritti, da quando è uscito dal carcere ed ha avuto la possibilità di ricominciare a pubblicare.