500 anni di autografi Sessione unica
Thursday 14 September 2023 hours 18:00 (UTC +01:00)
Antonio Fiordibello (Modena 1510 - ivi 1574), Inquisizione - Pio IV - Regno di Portogallo e Algarve - ebrei e mussulmani convertiti - India (America?) e gemme
Antonio Fiordibello (Modena 1510 - ivi 1574)
Inquisizione - Pio IV - Regno di Portogallo e Algarve - ebrei e mussulmani convertiti - India (America?) e gemme
Minuta di lettera papale autografa
Due pagine in-4, su bifolio
Firma/data: 10 settembre 1562
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Nella missiva, autografa e vergata in splendida grafia bastarda, Fiordibello comunica, in qualità di segretario di Papa Pio IV, al sovrano Sebastiano I (1554–1578), Re di Portogallo e d’Algarve, di avere ricevuto con i dovuti onori il suo emissario, l'umanista Alvaro de Castro, e ringrazia per l’invio di quei doni che erano stati trattenuti in Spagna e che dice volentieri accolti come «pietatis indicium» poiché «abbiamo cara più la pietà che tutte le gemme dell’India». Inoltre circa il problema «novorum christianorum qui in regno tuo sunt» il parere di Fiordibello è che non si debba fare in alcun modo grazia per coloro che abbiano ammesso di aver compiuto atti contro la religione cattolica, ma, al contrario, che in nessun modo il sovrano ostacoli l’opera dell’Inquisizione ed anzi favorisca coloro che sono impegnato in questo compito" ("nos in animo non habuimus nec habemus gratiam illis facere delictorum, quae adversus religionem admiserint: nec impedire ulla in re Sanctae Inquisitionis: sed ei potius favorem omnem ad illos in officio continendos impedere"). L'inquisizione era stata introdotta in Portogallo nel 1536 dal padre di Sebastiano, Giovanni III Giovanni III d'Aviz, detto il Pio (1502-1557). Alvaro de Castro fu governatore civile di Lisbona. Due pagine in-4, su bifolio.