Lot 436 | Tournefort (de) Pitton Joseph, Institutiones rei herbariae. Editio tertia. Appendicibus aucta ab Antonio De Jussieu [...] Tomus primo [-tertio]. Lugduni iuxta exemplar Parisiis e typograpia regia, 1719.

Gonnelli - Via Fra Giovanni Angelico 49, 50121 Firenze
ASTA 46 II: LIBRI A STAMPA DAL XV AL XIX SECOLO Quarta sessione - Botanica, chimica e farmacia, Medicina, Scienze naturali, tecniche e matematiche, Ornitologia
Wednesday 4 October 2023 hours 14:00 (UTC +01:00)

Tournefort (de) Pitton Joseph, Institutiones rei herbariae. Editio tertia. Appendicibus aucta ab Antonio De Jussieu [...] Tomus primo [-tertio]. Lugduni iuxta exemplar Parisiis e typograpia regia, 1719.

Tournefort (de) Pitton Joseph, Institutiones rei herbariae. Editio tertia. Appendicibus aucta ab Antonio De Jussieu [...] Tomus primo [-tertio]. Lugduni iuxta exemplar Parisiis e typograpia regia, 1719. 3 volumi in-4° (mm 245x170). Pagine 2 bianche, [6], XXXII, [16], 695, [11], 58; 1 frontespizio inciso e 252 tavole numerate 1-252; 1 frontespizio inciso e 237 tavole numerate 253-489. Con, nel complesso, 2 frontespizi in calcografia e 489 tavole botaniche, tutte incise in rame. Sporadiche fioriture, alcune carte lievemente brunite, buono stato complessivo. Legatura in piena pelle con titoli in oro su tassello al dorso, tagli rossi e sguardie in carta marmorizzata. Vecchie etichette di collezione in corrispondenza della cuffia superiore di ciascun volume. Nota di possesso manoscritta al frontespizio. (3)Terza edizione di maggior pregio delle precedenti; contiene, in più, le 58 pagine del Corollarium e le tavole 477-489. Choix, 9646; Hirsch III, 432; Pritzel, 9428. Le Institutiones furono principalmente una traduzione, in latino, degli Elemens de botanique ed il Corollarium (1703) fu un supplemento scritto al ritorno dai viaggi compiuti dall'autore nel nord-est, in cui descrive 1350 tipi di piante trovati laggiù. L'edizione del 1719 (la nostra), è una ristampa di questi due lavori, con l'aggiunta di un' Appendice di Antoine de Jussieu. L'intento era quello di instaurare una continuità fra i sistemi di Tournefort e quelli della famiglia de Jussieu.