Lot 289 | Arte africana - Baule, Costa d'Avorio. Scultura maschile. Legno duro a patina scura. Piccoli difetti visibili e magnifici segni d'uso. Provenienza: Collezione Pomini, Varese. .

Capitolium Art - Via Carlo Cattaneo 55, 25121 Brescia
ASTA 414 - GIOIELLI DAL MONDO E ARTE AFRICANA Quarta tornata lotti 203-312
Wednesday 5 July 2023 hours 17:00 (UTC +01:00)

Arte africana - Baule, Costa d'Avorio. Scultura maschile. Legno duro a patina scura. Piccoli difetti visibili e magnifici segni d'uso. Provenienza: Collezione Pomini, Varese. .

Arte africana Baule, Costa d'Avorio.
Scultura maschile.
Legno duro a patina scura.
Piccoli difetti visibili e magnifici segni d'uso.
Provenienza: Collezione Pomini, Varese. . . Cm 14,00 x 71,00. Straordinaria per dimensione e qualità d'intaglio, questa scultura antropomorfa maschile è quanto di più iconico e vicino all'ideale di bellezza espresso dalla scultura Baule.
In posizione eretta su basamento decorato geometricamente, con gambe e polpacci ben torniti e possenti, il sesso esposto, braccia adornate da monili e mani disposte sull'addome in atteggiamento di pace e serenità, questa splendida opera d'arte Baule, stupisce per l'imponenza della sua misura, per le ottime proporzioni dei volumi e, non da ultimo, per l'accuratezza dei dettagli.
Il personaggio è sicuramente di alto rango, come risulta evidente dall'osservazione delle complesse scarificazioni magistralmente disposte sia su addome e dorso, che su viso, collo e nuca.
Nell'elaborato scultoreo della testa con la raffinata e complessa acconciatura, le orecchie magistralmente risolte in forma circolare, la barba accuratamente pettinata e il volto perfettamente proporzionato da cui traspare un'espressione fiera, austera e serena, tutto concorre a confermare l'alto lignaggio del dignitario rappresentato e, contemporaneamente, la maestria dell'anonimo scultore che ha realizzato questa splendida opera d'arte.
Le consunzione di alcuni particolari del volto e delle scarificazioni addominali, ci informano di come questa scultura sia stata per molto tempo maneggiata e strofinata, mentre una piccola foto in bianco e nero dell'opera ci testimonia la sua presenza in una importante collezione privata milanese già nel 1974.