Lot 255 | Pieter Snijers 1681 Anversa-1752 Anversa, San Gerolamo nel deserto

Cambi Casa d'Aste - Castello Mackenzie, Mura di San Bartolomeo 16, 16122 Genova
Asta N. 863 - Old Masters Sessione Unica
Tuesday 27 June 2023 hours 15:00 (UTC +01:00)

Pieter Snijers 1681 Anversa-1752 Anversa, San Gerolamo nel deserto

Pieter Snijers 1681 Anversa-1752 Anversa, San Gerolamo nel deserto
siglato "P" sulla base in pietra su cui poggia il santo, datato "1715" sul cartiglio, olio su tela, Largh. 42 - Alt. 48 Cm, Expertise Dott.ssa Raffaella Colace, “Tipico prodotto artistico di gusto nordico nel coniugare il tema sacro a quello più schiettamente realistico della natura morta, il dipinto raffigura San Gerolamo in un antro boschivo. I due tradizionali filoni iconografici del santo nello studio e il santo eremita in preghiera entro un paesaggio si fondono qui in una rappresentazione che vede il santo all'aperto, in atteggiamento contemplativo, con davanti un libro, un cartiglio ed il pennino. Accanto a lui, a destra, spunta il muso del leone accovacciato - consueto attributo iconografico del santo -, mentre nell'angolo in basso trovano posto due grossi cespi di verdura, elemento che connota in modo originale il quadro., L'immagine di San Gerolamo campeggia al centro del campo spaziale, lasciando poco margine alla descrizione dell'ambiente circostante che vede, tra la vegetazione verdeggiante, un muro sbrecciato, l'antro di una grotta, il rudere di una colonna antica., L'opera è di ottima qualità nella condotta pittorica dettagliata e rifinita che rende con pari attenzione la rugosità cadente del corpo del vecchio santo come le nervature delle foglie d'insalata accartocciate. Il cromatismo acceso e il luminismo fortemente contrastato conferiscono altresì particolare valore alla composizione, che unisce finezza decorativa, di 'leggerezza' già settecentesca, ed intensità drammatica di retaggio ancora seicentesco. Tali elementi di stile dichiarano inconfondibilmente la mano di Pieter Snyers, pittore fiammingo di paesaggi, di nature morte e di ritratti, generi che spesso, come nel caso di questo dipinto, trovano felice convivenza. (…)”