Asta N. 863 - Old Masters Sessione Unica
Tuesday 27 June 2023 hours 15:00 (UTC +01:00)
Stefano Danedi 1608 Bergamo-1690 Milano, detto Montalto, Il ritrovamento di Mosè
Stefano Danedi 1608 Bergamo-1690 Milano, detto Montalto, Il ritrovamento di Mosè
olio su tela, Largh. 135 - Alt. 180 Cm, Expertise Prof. Francesco Frangi, M. Bona Castellotti, Pittura lombarda del '600, Milano, 1985, tav. 241, “(…) Conservata in buone condizioni, l'opera è stata resa nota un ventina di anni fa da Marco Bona Castellotti (1985) che l'ha assegnata al trevigliese, Giovanni Stefano Montalto e ne ha proposto un datazione successiva al 1650., Il riferimento attributivo dello studioso risulta ineccepibile e trova ampio conforto sia nelle prerogative di stile del dipinto sia nella particolare individuazione tipologica dei protagonisti, perfettamente in linea con il riconoscibile repertorio del pittore lombardo. Indicazioni eloquenti in tal senso sono fornite, innanzitutto, dalla vigorosa caratterizzazione del personaggio che sostiene il piccolo Mosè, per il quale può valere come utile termine di confronto l'uomo dalle identiche fattezze raffigurato in una posa assolutamente analoga al centro della Moltiplicazione dei pani e dei pesci affrescata dal Montalto nel 1648 nel presbiterio del Duomo di Monza. Mentre per quanto riguarda le delicate fisionomie della figlia del faraone e delle sue ancelle, del tutto pertinente risulta, tra i molti possibili, il riscontro offerto dalle presenze femminili, analogamente floride e sensuali, che popolano la grande tela con Mitridate che fa avvelenare le concubine conservata presso il Palazzo Borromeo all'Isola Madre (P. Tirloni, I Danedi detti Montalto, in I pittori bergamaschi. Il Seicento. III, Bergamo 1985, p.448, n. 39), eseguita da Giovanni Stefano verosimilmente intorno agli anni sessanta del Seicento. (…)”