Asta N. 863 - Old Masters Sessione Unica
Tuesday 27 June 2023 hours 15:00 (UTC +01:00)
Ubaldo Gandolfi 1728 San Matteo della Decima-1781 Ravenna, Sant'Elena ritrova la Vera Croce
Ubaldo Gandolfi 1728 San Matteo della Decima-1781 Ravenna, Sant'Elena ritrova la Vera Croce
modelletto, olio su tela, Largh. 45 - Alt. 71,5 Cm, Expertise Prof.ssa Donatella Biagi Maino, “Questo inedito dipinto, da restituire con ogni certezza al catalogo del grande artista bolognese Ubaldo Gandolfi, tra i più intelligenti e profondi interpreti del sacro in Europa dagli anni sessanta del secolo dei Lumi, si qualifica come acquisizione di rilievo non solo per l'alto esito pittorico ma anche per quanto concede di comprendere del metodo operativo del pittore., Raffigura, in termini di franca e sprezzata maniera, un episodio molto amato dalla cristianità che discende della medievale Leggenda della Vera Croce, nella quale è narrato il miracoloso ritrovamento della croce del martirio di Gesù: Elena, madre dell'imperatore Costantino vincitore della battaglia contro Massenzio che pose fine alle persecuzioni dei cristiani, su richiesta del figlio si recò a Gerusalemme per cercare il preziosissimo legno e, dopo aver costretto con la tortura un giudeo a rivelare il luogo in cui erano sepolte le tre croci erette sul Golgota, le fece dissotterrare., Il riconoscimento della Vera Croce fu reso possibile dal miracolo della resurrezione di un defunto., Per il Duomo di Sant'Eusebio di Vercelli nel 1775 Ubaldo Gandolfi diede immagine a questo episodio dell'agiografia della santa, su richiesta di un nobile della città che volle l'opera per la cappella di famiglia. Esegui con grande sapienza scenica una solenne e maestosa pala d'altare che firmò e datò, essendo attivo per la seconda volta per la città piemontese - l'anno precedente aveva dipinto la Pentecoste per il monastero di Santo Spirito -, a dimostrazione dell'apprezzamento certo della validità del suo pensiero e del vigore del dettato pittorico, ulteriore riconoscimento della stima accordata extra moenia all'artista, ormai celebre nella sua qualità di pittore d'aula sacra. L'opera, stupenda, di ‘grande bravura registica’ attesta della capacità del Gandolfi di offrire nuovi schemi e partiture ad antiche devozioni, di rendere nuovamente credibile, attraverso l'impeccabile interpretazione del tema, l'antica leggenda. (…)”, , All’interno di questo catalogo è presente anche il disegno preparatorio citato all’interno dell’expertise redatta dalla Prof.ssa Donatella Biagi Maino (lotto n. 21).