ASTA 242 - CUPRUM. BRONZETTI DAL XIV AL XIX SECOLO ASTA 242 - CUPRUM. BRONZETTI DAL XIV AL XIX SECOLO
Wednesday 14 December 2022 hours 15:30 (UTC +01:00)
Galata morente
TOMMASO BUCCIANO (San Giorgio la Molara, 1757 - 1830), ATTRIBUITO
Galata morente
Bronzo patina nera. Firmato Bucciano. 29,5 x 57,5 x 27,5 cm
Trattasi della riproduzione in bronzo della nota scultura marmorea conservata nei Musei Capitolini di Roma: "Galata Morente" copia romana di un'originale bronzeo ellenistico attribuito ad Epigono (230-220 a.C.).
Il nostro bronzo reca incisa sul basamento la firma Bucciano. Tommaso Bucciano è scultore di epoca Neoclassica. Si conosce che sia stato plastificatore per la Real Fabbrica Ferdinandea di porcellane e sono noti suoi stucchi realizzati per la Reggia di Caserta.
Lo scultore lavorò anche a Roma potrebbe aver visto in quel periodo il Galata Morente, restituito dalle espoliazioni napoleoniche e conservato nei Musei Capitolini.
Noti e documentati sono i rapporti collaborativi fra scultori del bronzo e le fabbriche di porcellana nel '700, vedi il Soldani Benzi o il Foggini per le manifatture Ginori. Non si ha documentazione certa che il Bucciano realizzasse bronzi, ma non sembra impossibile che un plastificatore dell'epoca lo potesse fare.
Il nostro Galata, stilisticamente coerente con l'epoca del Bucciano, potrebbe essere un ritrovamento interessante del percorso artistico dell'artista, anche in assenza di certa documentazione.
Esistono copie in bronzo del Galata documentate sin dal XVII secolo, epoca in cui il marmo emerse dagli scavi di Villa Ludovisi. Per tutti valga la fusione conservata al Museo Nazionale del Bargello, opera di Giovan Francesco Susini (Firenze, 1585 - 1635 ca.).
Bibliografia di confronto:
Civiltà del 700 a Napoli, catalogo della mostra, Firenze 1979.
Sui rapporti fra bronzisti e fabbriche di porcellana nel Settecento vedasi:
Le statue del Marchese Ginori, a cura di J. Winter, Firenze 2003;
Plasmato dal Fuoco, la scultura in bronzo nella Firenze degli ultimi Medici, a cura di E. D. Schmidt, S. Bellesi e R. Gennaioli, Livorno 2019