ASTA 240 - DIPINTI E DISEGNI ANTICHI. SECOLI XVI-XIX ASTA 240 - DIPINTI E DISEGNI ANTICHI. SECOLI XVI-XIX
Thursday 17 November 2022 hours 15:30 (UTC +01:00)
MICHELANGELO PACE DEL CAMPIDOGLIO (Roma, 1610 - 1670)
MICHELANGELO PACE DEL CAMPIDOGLIO (Roma, 1610 - 1670)
Natura morta di zucche, melagrane, uva, fichi e pesche
Olio su tela, cm. 84,5x120. Con cornice.
Questa superba natura morta ambientata all’aria aperta va assegnata senza esitazioni alla mano di Michelangelo Pace da Campidoglio, tra i migliori e più richiesti specialisti attivi a Roma nei decenni centrali del Seicento. Se restano ancora piuttosto limitate le notizie biografiche certe su di lui, è certa, invece, l’ampia presenza di sue opere in varie collezioni nobiliari capitoline di primo piano. L’esemplare che qui si presenta mostra i caratteri più classici del pittore, che qui si rinvengono al più alto livello qualitativo: i frutti prediletti, con le zucche e le melagrane che ne costituiscono quasi una sigla, il colorito acceso e brillante, l’accurata descrizione delle superfici, la fastosità scenografica della composizione, ad allestire una specie di trionfo dei frutti della terra. Merita una segnalazione speciale la lucertola che fa capolino in basso a sinistra, anch’essa una presenza ricorrente nelle opere del Pace, che, oltre a rammentarci le virtù di animalista del pittore, è quasi sovrapponibile a quella protagonista del dipinto su rame presso Haboldt & Co a Parigi (vedi L. Trezzani, Michelangelo Pace detto Michelangelo del Campidoglio, in Pittori di natura morta a Roma. Artisti italiani 1630 – 1750, a cura di G. e U. Bocchi, Viadana 2005, p. 242, fig. 22).
Questa grande tela ci permette di percepire chiaramente il ruolo primario svolto dal Campidoglio nell’affermazione di una natura morta pienamente barocca, sulle orme di Michelangelo Cerquozzi e in anticipo su Abraham Brueghel, Vogelaer e Tamm. Come termini di riscontro dell’autografia possiamo limitarci a segnalare la coppia di Nature morte en plein air oggi conservate all’Hermitage di San Pietroburgo, quella in collezione Sara Veneziano a Roma e quella presso la Rhode Island School of Design di Providence, arricchita dalla presenza di una figura femminile.