Lot 162 | Jan Frans van Bloemen detto l’Orizzonte (Anversa, 1662 – Roma, 1749) Paesaggio con veduta romana

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Fine Paintings Fine Paintings - Seconda Sessione
Friday 4 November 2022 hours 16:00 (UTC +01:00)

Jan Frans van Bloemen detto l’Orizzonte (Anversa, 1662 – Roma, 1749) Paesaggio con veduta romana

Jan Frans van Bloemen detto l’Orizzonte (Anversa, 1662 – Roma, 1749) Paesaggio con veduta romana Lo sguardo è rivolto alle porte della città e la strada che conduce a Roma è costellata di rovine antiche e di popolani che riposano dalle fatiche del viaggio. Il van Bloemen si riconosce, in questo quadro, dal punto in cui il paesaggio si perde nell’atmosfera, al centro della tela, consuetudine che gli valse l’appellativo di “Orizzonte”; riscontriamo la sua predisposizione a rendere più chiari e luminosi i paesaggi, influenzato da Claude Lorrain. Ma il suo modo è del tutto imbevuto del naturalismo di Gaspard Dughet, come indicato dalle fonti.L’artista si forma ad Anversa ma, seguendo il successo del fratello Pieter, inizierà presto i suoi soggiorni all’estero, prima a Parigi e poi in Italia. A Torino ottiene degli incarichi che gli varranno la lode di Vittorio Amedeo II e dal 1688 la sua presenza è attestata a Roma.Qui resta affascinato dai monumenti della città, ma in particolare dalla campagna dei castelli romani, a cui dedicherà gran parte della sua produzione. Si stabilisce probabilmente a Zagarolo dopo aver vissuto a via Margutta insieme ad altri pittori fiamminghi; il suo successo come pittore della “Roma pastorale” attrasse sia l’ammirazione ma anche l’invidia di molti: Carlo Maratta tentò -senza successo- di introdurlo all’Accademia di San Luca tra il 1699 e il 1713. Ma il genere del paesaggio era all’epoca ancora molto osteggiato nel suo riconoscimento ufficiale, in quanto considerato ancora un genere “minore”. van Bloemen vedrà riconosciuto il suo grande talento dall’Accademia, con voto unanime solo nel 1742, all’età di ottant’anni. Bibl.: Pascoli nel 1732 e dagli archivi romani consultati dal Hoogewerff. il dipinto è pubblicato nel volume dedicato a l'Orizzonte di Andrea Busiri VIci nel 1973, fig. 356. Olio su tela, cm 135x97