Dipinti Antichi Prima Sessione: Lotto 1-182
Tuesday 15 October 2013 hours 15:00 (UTC +01:00)
Sebastiano Conca(Gaeta 1680-1764)IL TRASPORTO DELL’ARCA SANTAolio su tela, cm...
Sebastiano Conca
(Gaeta 1680-1764)
IL TRASPORTO DELL’ARCA SANTA
olio su tela, cm 166x109
Esposizioni:
Civiltà del ‘700 a Napoli 1734-1799, Napoli, dicembre 1979-ottobre 1980;
Sebastiano Conca (1680-1764), Gaeta, Museo di Palazzo De Vio, luglio-ottobre 1981; Luigi Vanvitelli e la sua cerchia, mostra a cura di Cesare de Seta, Caserta, Palazzo Reale, 16 dicembre 2000-16 marzo 2001
Bibliografia: N. Spinosa, in Civiltà del ‘700 a Napoli 1734-1799, catalogo della mostra di Napoli, Firenze 1979, p. 298, fig. 162;
Sebastiano Conca (1680-1764), catalogo della mostra di Gaeta, Gaeta 1981, pp. 328-330, fig. 122c; L. Romano, in Luigi Vanvitelli e la sua cerchia, catalogo della mostra di Caserta a cura di Cesare de Seta, Napoli 2000, p. 201 n. 7, fig. 7
L’opera qui presentata costituisce il bozzetto preparatorio di Sebastiano Conca per l’affresco della volta della chiesa napoletana di Santa Chiara, firmato e datato 1753,eseguito dall’artista su incarico della Badessa Delia Bonito nell’ambito del rinnovamento dell’antica chiesa angioina realizzato attorno alla metà del Settecento.
Il bozzetto assume particolare importanza in quanto, insieme a quello di Giuseppe Bonito del Museo di Capodimonte, rappresenta la sola testimonianza della decorazione della volta, distrutta nel corso degli ultimi eventi bellici e documentata unicamente da fotografie anteriori all’incendio del 4 agosto 1943.
Si riferisce a questa composizione, salvo piccole varianti nella parte superiore, il disegno a inchiostro e acquarello conservato al Museo di San Martino a Napoli (inv. 20803) dalla raccolta Ferrara Dentice. Ritenuto autografo da Walter Vitzthum e da Marina Causa Picone, è stato invece ricondotto da Nicola Spinosa alla bottega dell'artista, parere condiviso da Giancarlo Sestieri.
L’affresco, come si può evincere dal bozzetto doveva essere stato realizzato secondo una ridondante scenografia barocca che sfruttava gli artifici che più colpiscono la fantasia dello spettatore. Dopo l’arrivo a Napoli nel 1752, Sebastiano Conca passò infatti da esperienze d’ispirazione classicheggiante ai canoni più grandiosi del barocco e del roccocò per i quali fu subito apprezzato e ricercato anche per via del mutamento di gusto che caratterizzava la committenza di corte e quella dei grandi Ordini Religiosi.
L’importante decorazione, iniziata nel 1752 e documentata da pagamenti per un totale di ben 2.000 ducati, comprendeva anche figure allegoriche nel presbiterio e l’affresco, eseguito nel 1754, raffigurante Salomone che riceve la regina di Saba. Anch’esso distrutto, è però documentato dal bozzetto preparatorio venduto da Christie’s a Milano il 25 maggio 2011 (lotto n. 56). Come la tela qui presentata, lo studio in questione iscrive la composizione in una cornice mistilinea, oltre la quale è in vista la preparazione rosata dello sfondo.