Lot 246 | Angelo Morbelli(Alessandria 1853 - Milano 1919)LAGO D’ISEOolio su tela,...

Pandolfini Casa d'Aste - Borgo degli Albizi (Palazzo Ramirez-Montalvo) 26, 50122 Firenze
Dipinti del Sec. XIX Seconda Sessione: Lotto 201-249
Tuesday 15 October 2013 hours 17:00 (UTC +01:00)

Angelo Morbelli(Alessandria 1853 - Milano 1919)LAGO D’ISEOolio su tela,...

Angelo Morbelli
(Alessandria 1853 - Milano 1919)
LAGO D’ISEO
olio su tela, cm 30x51
firmato
sul retro del telaio: iscritto “Maria Erici Zitti Banzolini / Consegnato al Cavaliere Angelo Morbelli il 30 ottobre 1903 per essere reso”
 
L’autenticità dell’opera è stata confermata da Giovanni Anzani. Il dipinto sarà inserito nel prossimo catalogo ragionato dell’opera di Angelo Morbelli a cura di Giovanni Anzani
 
 
Il dipinto, opera autentica di Angelo Morbelli, è uno studio, assai avanzato, a giudicare dalle dimensioni e dall’esecuzione particolarmente curata, rispetto ad altri noti, dello sfondo, raffigurante il lago d’Iseo, di Per sempre, del quale si acclude una riproduzione,
esposto a Milano nel 1906, alla Mostra Nazionale di Belle Arti (cat. p. 113, Sala XL, n. 30) e, quindi, l’anno seguente, a Roma, alla LXXVII Esposizione internazionale di Belle Arti della Società Amatori e Cultori (cat. p. 18, Sala E n. 146), opera erroneamente conosciuta a seguito della mancata identificazione, con più titoli di pura invenzione (Terrazza sul lago d’Iseo, Abbandonata, La convalescente, Lago d’Iseo, Addio; e cfr. a tal proposito Archivi del divisionismo, Roma 1969, vol. II, n. VI. 116 e tav. 1465). Elaborato sul modello di S’avanza (1894-1896), di cui peraltro elude il motivo funereo a vantaggio di un clima più disteso e di un fare pittorico aggiornato sulle nuove tendenze figurative, primo fra tutti il floreale con i suoi ritmi eleganti e sinuosi, Per sempre risulta improntato a un’atmosfera di sottile malinconia, suggerita da certi linearismi ed estenuazioni di intonazioni liberty nella resa della figura e, nel medesimo tempo, dal contesto paesaggistico soffusamente evocativo e non distante dai precedenti lacustri di Ranzoni.
Giovanni Anzani